*** ALITALIA : Poste Italiane al 15% ***


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(ANSA) - LONDRA, 14 OTT - ''Ci aspettiamo che la Commissione europea intervenga per sospendere questo aiuto manifestamente illegale''. Cosi' Iag, la holding che controlla British Airways, Iberia e Vueling, ha commentato all'ANSA gli ultimi sviluppi su Alitalia, sottolineando di essere ''stati sempre contrari agli aiuti di Stato''.
 
Alitalia, aumento di capitale da 300 milioni
Di Marcello Bussi

Alitalia, aumento di capitale da 300 milioni

L'assemblea dei soci Alitalia in data odierna ha deliberato all'unanimità, su proposta del consiglio di amministrazione, un aumento di capitale di massimi 300 milioni di euro da offrirsi in opzione ai soci in proporzione alla quota di capitale posseduta. I soci avranno 30 giorni di tempo, a partire dal 16 ottobre, per sottoscrivere le azioni di nuova emissione. E' quanto si legge in una nota della compagnia.

Ai soci che avranno sottoscritto tutte le nuove azioni di loro spettanza, spiega Alitalia in una nota, verrà concesso un ulteriore breve periodo di tempo che sarà stabilito da un apposito cda per sottoscrivere eventuali azioni rimaste inoptate. Subordinatamente all'approvazione dei propri organi deliberanti, è inoltre previsto che Poste Italiane garantisca la sottoscrizione di complessivi 75 milioni dell'aumento di capitale rimasti eventualmente inoptati e Intensa San Paolo e Unicredit garantiscano la sottoscrizione di massimi 100 milioni dell'eventuale ulteriore inoptato.

I membri del Consiglio di amministrazione dell'Alitalia, in vista del mutamento dell'assetto proprietario dopo l'aumento di capitale "hanno manifestato l'intenzione di rassegnare le loro irrevocabili dimissioni dalla carica con effetto dalla data dell'assemblea che sarà convocata subito dopo l'esecuzione dell'aumento di capitale".


http://www.milanofinanza.it/news/de...=Alitalia, aumento di capitale da 300 milioni
 
Alitalia, aumento di capitale da 300 milioni
Di Marcello Bussi

Alitalia, aumento di capitale da 300 milioni

L'assemblea dei soci Alitalia in data odierna ha deliberato all'unanimità, su proposta del consiglio di amministrazione, un aumento di capitale di massimi 300 milioni di euro da offrirsi in opzione ai soci in proporzione alla quota di capitale posseduta. I soci avranno 30 giorni di tempo, a partire dal 16 ottobre, per sottoscrivere le azioni di nuova emissione. E' quanto si legge in una nota della compagnia.

Ai soci che avranno sottoscritto tutte le nuove azioni di loro spettanza, spiega Alitalia in una nota, verrà concesso un ulteriore breve periodo di tempo che sarà stabilito da un apposito cda per sottoscrivere eventuali azioni rimaste inoptate. Subordinatamente all'approvazione dei propri organi deliberanti, è inoltre previsto che Poste Italiane garantisca la sottoscrizione di complessivi 75 milioni dell'aumento di capitale rimasti eventualmente inoptati e Intensa San Paolo e Unicredit garantiscano la sottoscrizione di massimi 100 milioni dell'eventuale ulteriore inoptato.

I membri del Consiglio di amministrazione dell'Alitalia, in vista del mutamento dell'assetto proprietario dopo l'aumento di capitale "hanno manifestato l'intenzione di rassegnare le loro irrevocabili dimissioni dalla carica con effetto dalla data dell'assemblea che sarà convocata subito dopo l'esecuzione dell'aumento di capitale".


http://www.milanofinanza.it/news/de...=Alitalia, aumento di capitale da 300 milioni
Sarebbe interessante sapere quanto è stata valutata AZ. Credit Suisse aveva delineato una forbice tra 0 e 150 M€.
 
Già, e da qui capiremo anche se è stata concessa ai francesi la possibilità di prendersi la maggioranza.
un partitone
voglio vedere in 30 giorni chi sottoscrive
non credo ci siano molti dubbi alla tua domanda
poste si sostituisce temporaneamente ai coraggiosissimi patriottissimi
sempre che l'ue non infranga i loro sogni dando ragione a IAG (che ne ha di sacrosante)
 
Se IAG la vince allora anche AF deve privarsi dello Stato francese nel suo azionariato.
Poste è una SpA ed è libera di investire dove vuole; che poi è stata spronata dal Governo lo sanno tutti, ma resta una SpA che mette del capitale di rischio.
 
Se IAG la vince allora anche AF deve privarsi dello Stato francese nel suo azionariato.
Poste è una SpA ed è libera di investire dove vuole; che poi è stata spronata dal Governo lo sanno tutti, ma resta una SpA che mette del capitale di rischio.
soprattutto se il capitale "investito" nella fallita Alitalia e' solo un'investimento a finanziario a breve, strumento che poi verra opposto alle ragioni di IAG in sede UE
fregati
 
soprattutto se il capitale "investito" nella fallita Alitalia e' solo un'investimento a finanziario a breve, strumento che poi verra opposto alle ragioni di IAG in sede UE
fregati

Senza il quale Alitalia sarebbe probabilmente fallita. Questa è concorrenza sleale.
 
scusate ma a me pare di capire che i francesi abbiano detto si all' aumento ma si prendono tutto il tempo previsto per staccare l assegno.
Nel frattempo si consumeranno di incontri, tentativi di inciuci, ricatti per far passare la loro linea.
Se ci riusciranno, staccheranno l assegno, diversamente, secondo me, lasceranno che si diluisca la loro quota.
 
soprattutto se il capitale "investito" nella fallita Alitalia e' solo un'investimento a finanziario a breve, strumento che poi verra opposto alle ragioni di IAG in sede UE fregati
Da bravi cogxioni quali siamo, riusciamo a farci sgamare ogni volta perchè non abbiamo mai il senso della misura. Se lo stato o qualche sua partecipata fosse entrato in AZ 2-3 anni fa con una quota di minoranza, difficilmente qualcuno nella UE avrebbe avuto qualcosa da eccepire e anche nel caso, avrebbe avuto le armi più spuntate di quanto non le abbia oggi. E' evidente anche ai sassi che l'ingresso delle Poste non è un investimento di qualsivoglia natura, ma un salvataggio mascherato di un'azienda virtualmente fallita. Ed avendola fatta in maniera così sporca, ben difficilmente a Bruxelles faranno finta di nulla.
 
Se IAG la vince allora anche AF deve privarsi dello Stato francese nel suo azionariato.
Poste è una SpA ed è libera di investire dove vuole; che poi è stata spronata dal Governo lo sanno tutti, ma resta una SpA che mette del capitale di rischio.

Pure AZ Lai era Spa (e quotata in borsa), ma sempre public company era. Per non parlare di Eni, Enel, Saipem, etc.
Credo dipenda più dalla natura di chi controlla.
 
Da bravi cogxioni quali siamo, riusciamo a farci sgamare ogni volta perchè non abbiamo mai il senso della misura. Se lo stato o qualche sua partecipata fosse entrato in AZ 2-3 anni fa con una quota di minoranza, difficilmente qualcuno nella UE avrebbe avuto qualcosa da eccepire e anche nel caso, avrebbe avuto le armi più spuntate di quanto non le abbia oggi. E' evidente anche ai sassi che l'ingresso delle Poste non è un investimento di qualsivoglia natura, ma un salvataggio mascherato di un'azienda virtualmente fallita. Ed avendola fatta in maniera così sporca, ben difficilmente a Bruxelles faranno finta di nulla.
e tieni conto che lo sapevano da un annetto buono che sarebbe finita cosi'
comunque , essendo un prestito ponte , e non un salvataggio, la spunteranno
 
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