Thread Linate e Malpensa Aprile 2013


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Io sono soddisfatto, almeno non sembra essere più un tabù!
Vediamo anche il lato positivo delle cose.

Sarà, ma io ho sempre in mente il 1999, quando tutto era pronto per trasferire i voli da LIN a MXP, compreso il trasferimento dei mezzi aeroportuali stile carovana militare.

Poi, nel giro di una notte, tutto si dissolse come neve al sole...
 
Da qualche parte però bisogna iniziare..

Sono d'accordo. Sino a poco tempo fa della questione non si poteva neppure accennare perché, seppur consapevoli che il trend fosse quello che abbiamo tutt'ora, gli interessi che giravano facevano tacere anche i le voci più distanti e meno inclini al mantenimento dello "status quo". Certamente fra il "dire e il fare" è assolutamente vero che esista un oceano e non un mare ma è, tuttavia apprezzabile che almeno siano spuntate numerosi voci di accusa di tale situazione.
 
Da corriere.it

Lo sviluppo di Malpensa passa dal ridimensionamento di Linate. L'assessore lombardo ai Trasporti, Maurizio Del Tenno, incontrerà nei prossimi giorni il governatore Roberto Maroni per fare il punto in vista della stesura del piano aeroporti nazionale. Il primo obiettivo dell'amministrazione è il rilancio dell'hub varesino. «Dovrà competere con Fiumicino in fatto di volumi di traffico. Un gate intercontinentale capace di battersi con i maggiori aeroporti europei».

L'assessore parte da una considerazione: «Oggi per andare nel mondo i lombardi devono fare scalo. Costi, disagi. La nostra missione è di collegare direttamente il nostro territorio al mondo». È una vecchia storia, dice Del Tenno. Per centrare l'obiettivo Linate dovrà per forza di cose cambiare pelle. «Il Forlanini fa da raccolta per altri hub internazionali. La maggior parte dei lombardi parte da lì per poi far scalo a Parigi, a Francoforte, Amsterdam». La soluzione non è chiudere lo scalo, ci mancherebbe. «Milano merita due aeroporti». «Linate va trasformato in un aeroporto point to point. Le destinazioni, oltre al collegamento con Roma, rimarrebbero quelle care ai milanesi: Parigi, la Sardegna, la Sicilia».

Rafforzare Malpensa, dimenticando però il miraggio della terza pista. «Non è all'ordine del giorno», conferma l'assessore: «Ci sono le note questioni ambientali, ma c'è anche il realismo che porta a dire che prima vanno portate a pieno regime le potenzialità dello scalo così com'è».

Il sistema lombardo si regge su un volume di clienti che sfiora i 40 milioni di passeggeri all'anno. «Numeri destinati a crescere», garantisce l'assessore. Ma il sistema «macroregionale» va appunto rivisto: Linate dovrà smettere di fare concorrenza a Malpensa e Montichiari si trasformerà in uno scalo cargo. L'unica conferma è per Orio al Serio: continuerà a essere l'aeroporto per i voli low cost.
 
So che sto ped dire una cavalota, perdonatemi.
*INIZIO CAVOLATA*

Perché non ampliare MXP e spostare tutto il traffico che sostengono Linate, Montichiari e Orio al Serio, creando così un mega-aeroporto per il nord?

*FINE CAVOLATA*

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So che sto ped dire una cavalota, perdonatemi.
*INIZIO CAVOLATA*

Perché non ampliare MXP e spostare tutto il traffico che sostengono Linate, Montichiari e Orio al Serio, creando così un mega-aeroporto per il nord?

*FINE CAVOLATA*

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Bergamo funziona egregiamente con valvola di sfogo FR e low cost e serve la zona est di Milano.
 
Da corriere.it

«Linate va trasformato in un aeroporto point to point. Le destinazioni, oltre al collegamento con Roma, rimarrebbero quelle care ai milanesi: Parigi, la Sardegna, la Sicilia».

Basta leggere questa frase per capire che non cambierà nulla: PARIGI.

A parte poi il fatto che ora la destra si batterà per chiudere o limitare Linate e la sinistra vorrà tenerlo aperto (fanno a turni).

Ultimo problema di Malpensa: Easyjet.

Malpensa è la prova del seguente (non mi stancherò mai di scriverlo): "La scelta più facile da prendere è quella di non prenderla."
 
L'assessore lombardo ai Trasporti, Maurizio Del Tenno, incontrerà nei prossimi giorni il governatore Roberto Maroni per fare il punto in vista della stesura del piano aeroporti nazionale. Il primo obiettivo dell'amministrazione è il rilancio dell'hub varesino.
Un gate intercontinentale capace di battersi con i maggiori aeroporti europei

a proposito dello scarso contatto con la realtà di alcuni lombardi
 
La soluzione non è chiudere lo scalo, ci mancherebbe. «Milano merita due aeroporti». «Linate va trasformato in un aeroporto point to point. Le destinazioni, oltre al collegamento con Roma, rimarrebbero quelle care ai milanesi: Parigi, la Sardegna, la Sicilia».
L'unica soluzione e' chiudere lo scalo...altro che due aeroporti. Tenere LIN aperto ai voli commerciali, anche se "point to point" e soprattutto alle mete "care ai milanesi" non si risolve nulla.

Il solito problema di botte piena e moglie ubriaca...troppo spesso accade a milano.
 
Metropolitana M4: il Cipe approva il finanziamento di 172 milioni
Il Cipe ha approvato il progetto della M4, ma anche il relativo finanziamento di 172 milioni di euro

Redazione 9 Settembre 2013

Il Comune di Milano va spedito, la città presto avrà un'altra linea della metropolitana. L'ultima notizia positiva in merito alla M4 riguarda l'ok del Cipe per il progetto.

“E’ una buona notizia - ha detto Pisapia a proposito - un passaggio fondamentale in vista della realizzazione della nuova metropolitana milanese. Un segnale positivo, di ripresa. Questa opera, insieme a tante altre, dimostra la volontà della città di progettare il futuro e di contribuire a fare uscire dalla crisi non solo Milano ma l’intero Paese”.

Il Cipe ha approvato il progetto della M4, ma anche il relativo finanziamento di 172 milioni di euro. Un nuovo importante passo in avanti verso la linea 4 della metropolitana. A giugno, infatti, la Giunta aveva dato il via libera al progetto definitivo dell’intera tratta, da Lorenteggio a Linate, progetto che poi è stato inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
http://www.milanotoday.it/cronaca/metropolitana-m4-finanziamenti.html
 
Sono l'unico che rimane esterefatto dalla frase "Milano si merita due aeroporti" ? Amsterdam, Francoforte, Monaco e Bruxelles ne hanno solo uno, e con questo ?

In pratica siccome "Milano si merita due aeroporti" (che peraltro potrebbero essere Malpensa e Orio al Serio) teniamo aperto Linate. Visto che limitare le destinazioni a Roma, Sardegna, Sicilia e Parigi non e' possibile, praticamente vuol dire non cambiamo niente.

Se parlassimo di "Sistema aeroportuale milanese" si potrebbe dire pero' che attualmente di aeroporti ce ne sono quattro Linate, Malpensa, Montichiari e Orio al Serio (elencati in ordine alfabetico); questo pero' e' un concetto troppo difficile da spiegare a un politico/
 
La soluzione non è chiudere lo scalo, ci mancherebbe. «Milano merita due aeroporti».

Ma "ci mancherebbe"! Non sia mai che possa chiudere. Ci meritiamo due aeroporti. In base a cosa poi non è dato sapere ma chissenefrega.

«Linate va trasformato in un aeroporto point to point. Le destinazioni, oltre al collegamento con Roma, rimarrebbero quelle care ai milanesi: Parigi, la Sardegna, la Sicilia».

"Cara Parigi, cara Catania, carissima Olbia, vi scrivo. Mi ricordo montagne verdi e un coniglio dal muso nero..."

Pagherei per poter vedere coi miei occhi un documento ufficiale di regolamentazione a LIN da inoltrare alla UE nel quale si certifica che Parigi è nel cuore dei milanesi mentre Londra non lo è, il cuore meneghino è rimasto a Catania ma non a Francoforte.

Luca 23 34.
 
Sarà, ma io ho sempre in mente il 1999, quando tutto era pronto per trasferire i voli da LIN a MXP, compreso il trasferimento dei mezzi aeroportuali stile carovana militare.

Poi, nel giro di una notte, tutto si dissolse come neve al sole...

i mezzi furono trasferiti, o almeno ci provarono, visto che alcuni non passavano nei varchi dei caselli autostradali causa dimensioni eccessive e bloccarono di fatto l'autostrada per una notte intera prima che la situazione si risolvesse..

So che sto ped dire una cavalota, perdonatemi.
*INIZIO CAVOLATA*

Perché non ampliare MXP e spostare tutto il traffico che sostengono Linate, Montichiari e Orio al Serio, creando così un mega-aeroporto per il nord?

*FINE CAVOLATA*

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perchè sarebbe una decisione troppo intelligente perchè venga presa dai nostri politici e manager.
 
Chi di indagine colpisce, di indagine perisce...
Lunedì, 9 settembre 2013 - 12:41:00

di Fabio Massa

Chi di indagine colpisce di indagine perisce. Riepiloghiamo: nel giugno scorso si va a rinnovare il cda di Sea, la società che gestisce gli aeroporti che - dopo la vendita di quote da Palazzo Marino - è di proprietà del Comune e del fondo F2i. Proprio il fondo guidato da Vito Gamberale fa esplodere la polemica, scegliendo di candidare al cda due dirigenti sotto indagine. Pisapia, che della legalità ha fatto una bandiera, ingaggia una dura battaglia per far desistere Gamberale. Il Pd rincara: "Nessun indagato ai vertici di Sea". Alla fine Gamberale la spunta. Il sindaco Pisapia sulla nomina del presidente, Pietro Modiano: "L'unanimità è un buon auspicio per la società anche in vista delle sfide che attendono la Sea nel prossimo futuro", commenta dopo la nomina. Ed effettivamente Modiano è una personalità di primo piano. Una persona dalla grande visione. C'è chi lo vorrebbe addirittura - secondo fonti di Affaritaliani.it - successore dell'avvocato a Palazzo Marino. Per adesso sono fantasie, tra un anno chi lo sa.

Altra vicenda, quella della Fondazione Fiera Milano. Anche qui, la legalità al potere. Pisapia lancia il solito messaggio alla Regione, che deve scegliere il presidente ma con l'avallo del Comune: niente indagati. Ed effettivamente un nome che pareva in pole position, quello di Mario Boselli, presidente della Camera della Moda, tramonta. Non viene neanche proposto. Alla presidenza arriva Benito Benedini, manager di razza, già alla guida di Assolombarda. Grandi qualità, grande esperienza, grande stratega. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.

Però, ecco, il problema che sorge adesso è che sia Pietro Modiano che Benito Benedini sono stati indagati per usura alla procura di Forlì, stando a quanto scrive Libero. Così, a prima vista, parrebbe nulla di particolarmente complicato, tutto potrebbe finire in una bolla di sapone. Addirittura il pm ha chiesto l'archiviazione! Ma si sa, è il principio che conta. "Niente indagati ai vertici della Sea". "Niente indagati ai vertici di Fondazione Fiera". E adesso, che si fa? Si torna indietro. Si fa come se nulla fosse successo e si sancisce finalmente che c'è differenza tra indagato e indagato; e tra inchiesta e inchiesta; e tra accusa e accusa? Oppure si azzera tutto, con tante scuse a Modiano e Benedini?

@FabioAMassa
http://www.affaritaliani.it/milano/chi-di-indagine-colpisce-090913.html
 
A confronto dei politici italiani (e, nel caso di specie, lombardi) il Gattopardo era un vero rivoluzionario.
 
Del Tenno: «Terza pista, Oggi non se ne parla proprio»

Prima il ridimensionamento di Linate, poi, semmai, la terza pista a Malpensa.

Maurizio Del Tenno, assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, ci concede dichiarazioni precise, tutte d’un pezzo. «Malpensa deve tornare agli splendori di un tempo. Sto lavorando per questo». Il nodo terza pista sarà da affrontare in futuro: «Oggi non ne voglio sentir parlare» ci dice. «L’ampliamento sarebbe fuori luogo. Malpensa non sta sfruttando le sue due piste attuali e, dunque, non si parli di sviluppo. Se la terza pista sarà una necessità, lo vedremo».

Legambiente canta vittoria. «Finalmente – commenta Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia - dopo anni di proteste ambientaliste, sempre supportate da chiari dati sull’insensatezza dell’opera, da Palazzo Lombardia filtra un barlume di buon senso, di cui diamo atto a Del Tenno». Per il portavoce dell’associazione ambientalista sarebbe buttare soldi dalla finestra, «alla luce dei dati che spingono a ipotizzare terapie impopolari (e non certo indolori) ai danni di Linate pur di far volare aeromobili da Malpensa».

Ma l’assessore regionale vuole, invece, andare oltre il pareggio dei conti tra Malpensa e Linate. Ed è certo che la Lombardia potrà dire il fatto suo perché dal Forlanini si stacchino biglietti con una sola destinazione, senza transiti da garantire a Parigi, Francoforte o Amsterdam per volare nel mondo da lì. «Linate scalo point to point, senza deroghe come è avvenuto per i decreti ministeriali che avrebbero dovuto contingentarla», incalza Del Tenno.

«Ora si apre una finestra importante: il piano nazionale del trasporto aereo cui seguirà un decreto. E la Lombardia esporrà a pieno titolo i propri desiderata» afferma l’assessore. Non una dichiarazione d’intenti ma una realtà.

«Ho appena parlato con il presidente Maroni (ieri alle prime ore della sera, ndr) e a breve gli presenterò il lavoro tecnico che sto concludendo in modo che alla conferenza Stato/Regioni il governatore lombardo possa esprimere i desideri istituzionali, tra l’altro ben visti da Enac e dallo stesso ministro Lupi. I presupposti per un giusto equilibrio tra Malpensa e Linate ci sono». Ne è più che convinto Del Tenno, imprenditore che viaggia per affari e ben conosce l’importanza di un volo diretto. «Qui si parla del futuro della mobilità aeroportuale dei cittadini non solo lombardi», aggiunge andando anche oltre gli aeroporti gestiti da Sea. «L’ideale sarebbe un unico Gruppo tra le varie società che gestiscono Malpensa, Linate Orio al Serio e Montichiari»

http://www.laprovinciadivarese.it/s...ista-oggi-non-se-ne-parla-proprio_1023190_11/
 
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