Del Tenno: «Terza pista, Oggi non se ne parla proprio»
Prima il ridimensionamento di Linate, poi, semmai, la terza pista a Malpensa.
Maurizio Del Tenno, assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, ci concede dichiarazioni precise, tutte d’un pezzo. «Malpensa deve tornare agli splendori di un tempo. Sto lavorando per questo». Il nodo terza pista sarà da affrontare in futuro: «Oggi non ne voglio sentir parlare» ci dice. «L’ampliamento sarebbe fuori luogo. Malpensa non sta sfruttando le sue due piste attuali e, dunque, non si parli di sviluppo. Se la terza pista sarà una necessità, lo vedremo».
Legambiente canta vittoria. «Finalmente – commenta Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia - dopo anni di proteste ambientaliste, sempre supportate da chiari dati sull’insensatezza dell’opera, da Palazzo Lombardia filtra un barlume di buon senso, di cui diamo atto a Del Tenno». Per il portavoce dell’associazione ambientalista sarebbe buttare soldi dalla finestra, «alla luce dei dati che spingono a ipotizzare terapie impopolari (e non certo indolori) ai danni di Linate pur di far volare aeromobili da Malpensa».
Ma l’assessore regionale vuole, invece, andare oltre il pareggio dei conti tra Malpensa e Linate. Ed è certo che la Lombardia potrà dire il fatto suo perché dal Forlanini si stacchino biglietti con una sola destinazione, senza transiti da garantire a Parigi, Francoforte o Amsterdam per volare nel mondo da lì. «Linate scalo point to point, senza deroghe come è avvenuto per i decreti ministeriali che avrebbero dovuto contingentarla», incalza Del Tenno.
«Ora si apre una finestra importante: il piano nazionale del trasporto aereo cui seguirà un decreto. E la Lombardia esporrà a pieno titolo i propri desiderata» afferma l’assessore. Non una dichiarazione d’intenti ma una realtà.
«Ho appena parlato con il presidente Maroni (ieri alle prime ore della sera, ndr) e a breve gli presenterò il lavoro tecnico che sto concludendo in modo che alla conferenza Stato/Regioni il governatore lombardo possa esprimere i desideri istituzionali, tra l’altro ben visti da Enac e dallo stesso ministro Lupi. I presupposti per un giusto equilibrio tra Malpensa e Linate ci sono». Ne è più che convinto Del Tenno, imprenditore che viaggia per affari e ben conosce l’importanza di un volo diretto. «Qui si parla del futuro della mobilità aeroportuale dei cittadini non solo lombardi», aggiunge andando anche oltre gli aeroporti gestiti da Sea. «L’ideale sarebbe un unico Gruppo tra le varie società che gestiscono Malpensa, Linate Orio al Serio e Montichiari»
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