L'Abruzzo vola con l'Aeroporto Internazionale e Chiodi fa strike
l'Occidentale Abruzzo
L’aeroporto internazionale d’Abruzzo lancia una rotta vincente,virando in alto, nei cieli stellati degli scali tricolore di prima classe. Premiati i notevoli sforzi ed investimenti compiuti per valorizzare e potenziare l'infrastruttura aeroportuale, finalmente annoverata fra i trentuno scali nazionali di rilevanza strategica.
Il trend positivo,un traffico passeggeri annuo superiore alla cifra di 500 mila e l'unicità su scala regionale gli hanno conferito questo status privilegiato. A decretarlo, l'Atto di indirizzo per la definizione del Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale varato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il provvedimento, atteso per ben ventisei anni, colma una grave lacuna e mira a pianificare un riassetto organico del settore sotto il profilo infrastrutturale, gestionale e qualitativo. Ridurre i costi e razionalizzare i servizi di navigazione aerea attraverso un potenziamento di capacità ed accessibilità delle principali infrastrutture aeroportuali, questo l'intento. Frutto di una sintesi fra orientamenti comunitari ed indirizzi governativi e parlamentari, il provvedimento verrà inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per un confronto atto a raggiungere la necessaria intesa per poi essere adottato con apposito decreto del Presidente della Repubblica.
Potenziare le capacità dei nodi aeroportuali strategici per il paese, ridurre la frammentazione e limitare il numero degli scali d’interesse nazionale - finora in esubero - queste le priorità in agenda per realizzare un adeguato rafforzamento della rete infrastrutturale aeroportuale nazionale. Trentuno gli scali strategici secondo la classifica stilata in base a rilevanza e traffico e tre le categorie comprese nel nuovo programma di sviluppo.
Quella degli scali appartenenti alla “Core Network” che hanno rilevanza sul piano Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari, quella degli aeroporti della "Comprehensive network” con traffico superiore ad un milione di passeggeri annui o con flusso superiore a cinquecento mila che presentano specifiche caratteristiche territoriali e quella degli scali fondamentali per la continuità territoriale. Infine il gruppo che si colloca fuori dalla rete europea, considerato importante perché in espansione o per il fatto di delocalizzare il traffico dalle strutture maggiori.
L'aeroporto di Pescara rientra nella categoria degli scali dal traffico superiore a 500.000 passeggeri annui con specifiche caratteristiche territoriali. Il provvedimento disegna insomma l'ossatura strategica e crea le precondizioni per ulteriori, importanti sviluppi. Un paese dalle forti potenzialità, che ha tutte le carte in regola per ambire ad un sistema aeroportuale all’avanguardia e competitivo sul quadro internazionale deve limitare gli sprechi, individuando scali di primaria rilevanza ed ottimizzare le risorse per potenziarne appieno i flussi in transito. “Un risultato importante che apre nuove prospettive per lo scalo abruzzese”- questo il commento del Governatore Gianni Chiodi che ha voluto evidenziare come “la decisione del governo sia un chiaro riconoscimento del lavoro della regione e delle scelte di programmazione in materia compiute dall'esecutivo negli ultimi anni”.
Eccellenti risultati e prospettive rosee si affacciano all'orizzonte dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo che ha concluso il 2012 a quota 565 mila passeggeri, con un +2,5 % rispetto all’anno precedente. In arrivo i finanziamenti del Piano Marketing 2012 e previsto già per l'estate prossima l’avvio sperimentale del volo Pescara-Mosca. Se il collegamento con la Russia darà buoni frutti, come auspicato, dopo una preliminare fase di valutazione, la tratta diverrà fissa. Nel mirino c' è anche la percorrenza di nuove rotte nazionali ed internazionali con importanti risvolti per il mercato turistico del brand Abruzzo.“Abbiamo investito ingenti risorse per la sopravvivenza e la crescita dell’aeroporto, nonostante le difficoltà del momento - spiega l’assessore al Turismo della Regione Abruzzo Mauro Di Dalmazio. Questa scelta - conclude Di Dalmazio - ci ha permesso di raggiungere gli standard qualitativi necessari affinché lo scalo pescarese sia considerato nodo strategico anche dal governo nazionale”.
l'Occidentale Abruzzo
L’aeroporto internazionale d’Abruzzo lancia una rotta vincente,virando in alto, nei cieli stellati degli scali tricolore di prima classe. Premiati i notevoli sforzi ed investimenti compiuti per valorizzare e potenziare l'infrastruttura aeroportuale, finalmente annoverata fra i trentuno scali nazionali di rilevanza strategica.
Il trend positivo,un traffico passeggeri annuo superiore alla cifra di 500 mila e l'unicità su scala regionale gli hanno conferito questo status privilegiato. A decretarlo, l'Atto di indirizzo per la definizione del Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale varato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il provvedimento, atteso per ben ventisei anni, colma una grave lacuna e mira a pianificare un riassetto organico del settore sotto il profilo infrastrutturale, gestionale e qualitativo. Ridurre i costi e razionalizzare i servizi di navigazione aerea attraverso un potenziamento di capacità ed accessibilità delle principali infrastrutture aeroportuali, questo l'intento. Frutto di una sintesi fra orientamenti comunitari ed indirizzi governativi e parlamentari, il provvedimento verrà inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per un confronto atto a raggiungere la necessaria intesa per poi essere adottato con apposito decreto del Presidente della Repubblica.
Potenziare le capacità dei nodi aeroportuali strategici per il paese, ridurre la frammentazione e limitare il numero degli scali d’interesse nazionale - finora in esubero - queste le priorità in agenda per realizzare un adeguato rafforzamento della rete infrastrutturale aeroportuale nazionale. Trentuno gli scali strategici secondo la classifica stilata in base a rilevanza e traffico e tre le categorie comprese nel nuovo programma di sviluppo.
Quella degli scali appartenenti alla “Core Network” che hanno rilevanza sul piano Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari, quella degli aeroporti della "Comprehensive network” con traffico superiore ad un milione di passeggeri annui o con flusso superiore a cinquecento mila che presentano specifiche caratteristiche territoriali e quella degli scali fondamentali per la continuità territoriale. Infine il gruppo che si colloca fuori dalla rete europea, considerato importante perché in espansione o per il fatto di delocalizzare il traffico dalle strutture maggiori.
L'aeroporto di Pescara rientra nella categoria degli scali dal traffico superiore a 500.000 passeggeri annui con specifiche caratteristiche territoriali. Il provvedimento disegna insomma l'ossatura strategica e crea le precondizioni per ulteriori, importanti sviluppi. Un paese dalle forti potenzialità, che ha tutte le carte in regola per ambire ad un sistema aeroportuale all’avanguardia e competitivo sul quadro internazionale deve limitare gli sprechi, individuando scali di primaria rilevanza ed ottimizzare le risorse per potenziarne appieno i flussi in transito. “Un risultato importante che apre nuove prospettive per lo scalo abruzzese”- questo il commento del Governatore Gianni Chiodi che ha voluto evidenziare come “la decisione del governo sia un chiaro riconoscimento del lavoro della regione e delle scelte di programmazione in materia compiute dall'esecutivo negli ultimi anni”.
Eccellenti risultati e prospettive rosee si affacciano all'orizzonte dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo che ha concluso il 2012 a quota 565 mila passeggeri, con un +2,5 % rispetto all’anno precedente. In arrivo i finanziamenti del Piano Marketing 2012 e previsto già per l'estate prossima l’avvio sperimentale del volo Pescara-Mosca. Se il collegamento con la Russia darà buoni frutti, come auspicato, dopo una preliminare fase di valutazione, la tratta diverrà fissa. Nel mirino c' è anche la percorrenza di nuove rotte nazionali ed internazionali con importanti risvolti per il mercato turistico del brand Abruzzo.“Abbiamo investito ingenti risorse per la sopravvivenza e la crescita dell’aeroporto, nonostante le difficoltà del momento - spiega l’assessore al Turismo della Regione Abruzzo Mauro Di Dalmazio. Questa scelta - conclude Di Dalmazio - ci ha permesso di raggiungere gli standard qualitativi necessari affinché lo scalo pescarese sia considerato nodo strategico anche dal governo nazionale”.