NEWS! Sabelli lascia Alitalia


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Fate partire il timer per vedere se è più veloce lui ad aggiornare WP o se fanno prima a sfruttare il timthumb hack.
 
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e questo chi te lo ha detto???
Come ho scritto un AD prende un impegno formale davanti al Board che lo nomina, fosse anche il CDA del Club di Topolino,e riceve le"Deleghe" da parte del Consiglio.
Lasciare prima non e' professionale soprattutto se l' individuo ha una carriera pregressa da difendere ed una futura da mantenere.
Normalmente si aspetta la naturale fine del mandato.
Cosa che credo farà Sabelli senza entrare in polemica con nessuno.
 
Su Repubblica di oggi, pag 29, ampio articolo su uscita di Sabelli e sul Messaggero, pag 22, primo nome del possibile successore che sarebbe Andrea Ragnetti (http://andrearagnetti.com/about/)

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09.02.2012 Repubblica pag.29
L'addio di Sabelli all'Alitalia: "Tre anni e mezzo massacranti"
L'addio di Sabelli ail'Alitalia' Tre anni e mezzo massacranti'L'ad: altro che liberalizzazioni, servirebbe un oligopolio LUCIO «LUS ROMA—Rocco Sabelli ha deciso di lasciare la poltrona di amministratore delegato di Alitalia. Un passo indietro dopo42 mesi di gestione della polpa della compagnia rilevata da Cai a fine 2008. Un'azienda rimessa in volo con grandi difficoltà, al costo di magliaia di esuberi. Ogni anno, comemoltissime compagnie di media grandezza, Alitalia non riesce a rimettere in pari i conti. E anche quest'anno sarà così. «Colpa di un sistema squilibrato dalla parte di tutu gli attori del settore ad eccezione dei vettori», ha ribadito nel corso degli ultimi tempi Tad. Sabelli, dunque, lascerà la cabina di pilotaggio dell'azienda. E lo farà annunciando la decisione di non accettare un rinnovo del suo mandato, quindi alla scadenza naturale sia al cda del 24 febbraio sia all'assemblea dei soci che si riunirà a marzo per approvare il bilancio 2011.1 perché sono scritti nei conti: il pareggio operativo non arriverà come sperato. E quello era uno dei principali obiettivi del suo mandato. Ma ci sono anchealtre motivazioni. E non meno importanti come « lamancatafusioneconAirFrance», uno dei suoi crucci. Un passaggio che a settembre sembrava a portata di mano, ma che la crisi hacancellato dal tavolo nel giro di 24 ore. Sabelli ricorda spesso un fine settimana drammatico con le prenotazioni business crollate di quasi un terzo nel giro di poche ore. Il primo vero sintomo della crisi macroeconomica che ritorna ad affacciarsi sul settore. Ma se Alitalia ha resistito all'impatto «grazie ad un lavoro du- rissimo fatto di sacrifici da parte di tutti, dipendenti e management», la stessa cosa non è accaduta per Air France, colosso dai piedi d'argilla che ha visto ridursi da quattro ad un solo miliardo di euro il proprio valore in Borsa. Per questo oggi i francesi oggi non pensano di certo ad Alitalia. L'amministratore delegato non ha mai nascosto, poi, la durissima lotta contro le difficoltà incontrate nel corso dello startup della compagnia: «Ho fatto il miglior percorso possibile. Ma questi tre anni e mezzo sono stati un massacro, io non ci ho dormito la notte per questa azienda». In passato, nel mirino di Sabelli sono entrati più volte la politica, quella del Nord pronta a sparare sull'abbandono di Malpensa, e quella romana che ha dimenticato i propri errori del passato (il centrosinistra) e puntato l'indice su Cai "colpevole" di voler consegnare la compagnia nelle mani dei francesi. «Air France? Altro che errore. Quella resta la strada maestra», ha ribadito più volte, «e non la rinnego. Anzi, anche in Italia come in altri Paesi che proteggono il proprio mercato, penso allaFrancia, ci sarebbe bisogno di meno liberalizzazioni, meno compagnie. Serve piuttosto un oligopolio con prezzi leggermente più alti per garantire ai passeggeri un servizio ancora migliore, unafiliera meno assetata di denaro prodotto in gran parte dalle compagnie». Questa la ricetta di Rocco Sabelli. Che lascia Alitalia con i conti (quasi) a posto e senza sbattere la porta. Ora toccherà agli azionisti dare continuità al lavoro dell'ex amministratore delegato. IL MANAGER L'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli
 
Anzi, anche in Italia come in altri Paesi che proteggono il proprio mercato, penso allaFrancia, ci sarebbe bisogno di meno liberalizzazioni, meno compagnie. Serve piuttosto un oligopolio con prezzi leggermente più alti per garantire ai passeggeri un servizio ancora migliore, unafiliera meno assetata di denaro prodotto in gran parte dalle compagnie». Questa la ricetta di Rocco Sabelli. Che lascia Alitalia con i conti (quasi) a posto e senza sbattere la porta. Ora toccherà agli azionisti dare continuità al lavoro dell'ex amministratore delegato. IL MANAGER L'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli

...in effetti non si capisce perchè in Italia debbano operare compagnie come U2, FR & Co. che fanno dumping sui prezzi, sarebbe molto più equo escluderle dal mercato, visto che riescono inspiegabilmente anche a fare utili mentre noi non arriviamo neanche a breakeven operativo.. Anzi, possibilmente i prezzi medi su tutte le rotte dovrebbero essere portati al livello della LIN-FCO, dove gli operatori riescono a offrire un ottimo servizio a prezzi modici ed i pax sono pienamente soddisfatti..

preferisco non commentare in modo serio, perchè altrimenti vengo bannato dal forum.
 
Credo si chiami concorrenza che, di solito, tiene bassi i prezzi. Se le lowcost erano un problema, la domanda da farsi é perche' si e' incentrato un piano industriale prevalentemente sul medio? perche' si e' scelto di mettere al prato quasi 100 aerei lasciando cosi ancora piu' spazio alle lowcost?
 
bombatutto hai presente il concetto che hanno sbagliato il piano Fenice? Hanno avuto la presunzione di saper operare in un settore estremamente complesso senza avere una minima idea ed esperienza...
 
Beh dai si consolera' con i carciofi alla giudia e/o alla romana, i fiori di zucca fritti, le puntarelle e poi a pasqua una bella scorpacciata di fave e pecorino.

Le fave con il pecorino si mangiano il !° maggio....a pasqua si mangia l'abbacchio :D
 
...anche in Italia come in altri Paesi che proteggono il proprio mercato, penso allaFrancia, ci sarebbe bisogno di meno liberalizzazioni, meno compagnie. Serve piuttosto un oligopolio con prezzi leggermente più alti per garantire ai passeggeri un servizio ancora migliore, unafiliera meno assetata di denaro prodotto in gran parte dalle compagnie». Questa la ricetta di Rocco Sabelli. Che lascia Alitalia con i conti (quasi) a posto e senza sbattere la porta. Ora toccherà agli azionisti dare continuità al lavoro dell'ex amministratore delegato. IL MANAGER L'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli

...in effetti non si capisce perchè in Italia debbano operare compagnie come U2, FR & Co. che fanno dumping sui prezzi, sarebbe molto più equo escluderle dal mercato, visto che riescono inspiegabilmente anche a fare utili mentre noi non arriviamo neanche a breakeven operativo.. Anzi, possibilmente i prezzi medi su tutte le rotte dovrebbero essere portati al livello della LIN-FCO, dove gli operatori riescono a offrire un ottimo servizio a prezzi modici ed i pax sono pienamente soddisfatti..

preferisco non commentare in modo serio, perchè altrimenti vengo bannato dal forum.

L'unico punto su cui sono d'accordo con Sabelli e' quello della filiera assetata di denaro prodotto dalle compagnie. Nel settore aeronautico riescono a far soldi quasi tutti tranne le compagnie aeree. I GDS hanno margini sopra il 30%, aeroporti, fornitori, agenti di viaggio, tutti hanno margini di ritorno superiori a quelli dei vettori, senza i quali non esisterebbero.

Il resto della frase e' veramente incommentabile pero'... Il manager dell'azienda che ti dice: "Basterebbe che mi eliminassero un po' di concorrenza e che mi consentissero di alzare i prezzi in modo tale da coprire i miei costi". GAC!
 
Certo che Sabelli poteva evitare quella lagna sui prezzi e sulla concorrenza. Che uscita di scena ridicola!
 
Credo si chiami concorrenza che, di solito, tiene bassi i prezzi. Se le lowcost erano un problema, la domanda da farsi é perche' si e' incentrato un piano industriale prevalentemente sul medio? perche' si e' scelto di mettere al prato quasi 100 aerei lasciando cosi ancora piu' spazio alle lowcost?

Per questo dicevo che più che un "contabile" ci sarebbe bisogno di un tecnico
 
Nel settore aeronautico riescono a far soldi quasi tutti tranne le compagnie aeree. I GDS hanno margini sopra il 30%, aeroporti, fornitori, agenti di viaggio, tutti hanno margini di ritorno superiori a quelli dei vettori, senza i quali non esisterebbero.!

AHAHAH Che bella battuta. Scusa se mi permetto di difendere la mia categoria di Agente di Viaggio ma il tempo del 9 o 7% é finito un po'.

a/r Alitalia LIN FCO LIN - Tariffa 16€ + Tasse apt 82.74€ = 98.74€ mio guadagno 0,14 centesimi
a/r Alitalia MXP JFK MXP - Tariffa 259€ + Tasse apt 345.93€ = 604.93€ mio guadagno 2,59€

Nemmeno i soldi per chiamare l'899 e farti per une repro decente in caso di volo cancellato.

Spiegatemi, invece, perché da FRA a DXB con LH le tasse aeroportuali sono 296.37€ mentre con EK sono 76.37€.
 
Ma questo Andrea Ragnetti che dovrebbe entrare al posto di Sabelli (se non ho capito male), sbaglio o aveva qualche incarico in aziende statali?
 
Ma questo Andrea Ragnetti che dovrebbe entrare al posto di Sabelli (se non ho capito male), sbaglio o aveva qualche incarico in aziende statali?

CEO
Philips Consumer Lifestyle

Public Company; 10,001+ employees; PHG; Medical Devices industry

2008 – Present (4 years)

CEO of the Consumer Lifestyle division and member of the Group Management Committee.
Member of the Group Management Committee
Philips

Public Company; 10,001+ employees; PHG; Medical Devices industry

2003 – Present (9 years)
CMO
Philips

Public Company; 10,001+ employees; PHG; Medical Devices industry

2003 – 2007 (4 years)
eVP Marketing
Telecom Italia

Public Company; 10,001+ employees; Telecommunications industry

1998 – 2003 (5 years)
Marketing VP
Reckitt Benckiser

Public Company; 10,001+ employees; RB; Consumer Goods industry

1993 – 1997 (4 years)
Marketing Manager
Procter & Gamble

Public Company; 10,001+ employees; PG; Consumer Goods industry

1987 – 1993 (6 years)