www.dead-tired.eu


kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,906
502
161
VCE-TSF
[h=1]Piloti in agitazione a Fiumicino:
«Troppe 22 ore ai comandi di un aereo»[/h] [h=2]Protesta nello scalo romano contro le nuove regole al vaglio della Commissione Trasporti dell'Ue: sit in ai terminal per informare i passeggeri sui rischi della riforma[/h]
bersani2--180x140.jpg
Un gruppo di piloti parla con Pierluigi Bersani, «intercettato» ai terminal (foto Costantini)
ROMA - Ventidue ore ai comandi di un aereo contro le attuali dieci. È una delle nuove regole al vaglio della Commissione Trasporti Europea, contro cui il 22 gennaio hanno protestato piloti e personale di volo nei principali scali continentali. Sindacati e associazioni di categoria hanno manifestato anche presso i terminal 1 e 3 dell’aeroporto internazionale di Fiumicino, sensibilizzando i passeggeri - tra i quali anche Pierluigi Bersani ed Elsa Fornero - sui rischi dei regolamenti imposti dall’Europa. Una giornata di mobilitazione per la sicurezza aerea, che si inserisce nella più ampia campagna già portata avanti sul sito dal titolo inequivocabile: www.dead-tired.eu.
gruppoPiloti--180x140.jpg
La protesta dei piloti a Fiumicino (Costantini)
LA FATICA DI VOLARE - «È soprattutto il fattore fatica a incidere sulle prestazioni dei piloti. – ha spiegato Giovanni Galiotto, presidente dell’Anpac, Associazioni Nazionali Piloti Aviazione Civile, durante il sit-in allo scalo romano – Lo dicono studi scientifici di livello sul Flight Time Limitations, come il Moebus Aviation, in cui si indica ad esempio un massimo di dieci ore di volo per non inficiare sulle capacità del personale». PETIZIONE SUL WEB – Insieme agli altri 38mila piloti europei, riuniti nell’Eca, European Cockpit Association, i comandanti delle principali compagnie aeree italiane, compresa l’Alitalia, hanno lanciato una petizione su internet che ha già raggiunto 100mila firme. «Lo scopo è quello di portarla ai ministri dei trasporti europei e bloccare il via libera della Commissione alle nuove regole che dovrebbe scattare a primavera», ha dichiarato il comandante Alessandro Cenci, delegato Cisl. No ai voli notturni lunghi, no alle 22 ore di servizio no stop, no ai 23 giorni di riserva, spiegano i volantini diffusi durante il sit-in al T1 di Fiumicino, promosso dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
FORNERO--180x140.jpg
L'incontro dei piloti con Elsa Fornero
VOLI A RISCHIO - «Stiamo parlando della sicurezza di migliaia di passeggeri – aggiunge Ivan Biglietti della Uil Trasporti – non si può pensare solo agli interessi delle lobby delle compagnie aeree che per risparmiare puntano a spremere i lavoratori». Secondo i dati descritti dai piloti e dalle associazioni di categoria, il 15-20% dei disastri aerei è attribuibile alla stanchezza degli equipaggi. «Io stesso sono finito al pronto soccorso, – racconta un pilota Alitalia – dopo quattro voli di seguito nel giro di dieci ore. In realtà gli standard ormai si attestano sempre intorno alle 13-15 ore in servizio, siamo ben oltre i livelli di guardia accertati dagli studi sanitari voluti dalla stessa Easa, l’Europea Aviation Safety Agency, ma poi costantemente ignorati».
OSPITI IMPREVISTI – Durante la protesta dei piloti e personale di volo, non sono mancati gli interlocutori di lusso di passaggio a Fiumicino, con cui discutere anche del futuro della compagnia di bandiera italiana. Il ministro del Lavoro Elsa Fornero, in transito allo scalo romano, si è fermata a parlare con i dimostranti, promettendo di valutare le loro ragioni. Quattromila dipendenti in mobilità e oltre mille precari della vecchia e nuova Alitalia, hanno invece ricordato i piloti al segretario del Pd, Pierluigi Bersani che si è fermato a lungo a parlare con i manifestanti. «Sulla vicenda Alitalia penso quello che pensavo quattro anni fa – ha detto il candidato premier del Partito Democratico –: le responsabilità della situazione attuale le conosciamo. Insieme ad una ricapitalizzazione, serve un tavolo internazionale per discutere del futuro della compagnia»


http://www.dead-tired.eu/
 
Non entro nel merito della questione orario, perchè non ne ho le competenze, ma la forma per quanto mi riguarda è dubbia.
L'aereo è un mezzo sicuro, ma la percezione di rischio da parte del pax medio è molto più alta, creare allarmismi, con la concorrenza in tutto il territorio continentale dell'AV, è come darsi la zappa sui piedi. Meglio un buon vecchio sciopero, più impattante nell'immediato per i conti, un disagio oggi lo si dimentica, la paura rimane.
 
Lo sciopero serve per creare un disagio al datore di lavoro, per rivendicare qualcosa di "economico". In questo caso, con questa manifestazione si vuol porre l'attenzione sulla fatica, e su un voler tirare la molla in un campo che non si può "comprare" o "monetizzare". Un paio di lustri fa lavoravo per una compagnia che allo sforamento alla non so quale X ora ti pagava un botto, a tutto l'equipaggio, eccetto i tiracinanti. Lo trovavo squallido. La mia fatica vale come quella di un'altra persona, anche l'ultimo arrivato; ricevere 100 euro extra in busta paga fra un mese non mi toglierà la fatica, non toglierà quella tacca di oggi (aggiunta a quella di domani, a quella di ieri, e a quella del mese prossimo) che pian piano diventerà un macigno.
Posso garantirvi che il tipo di stanchezza che si prova nel violentare il corpo con tantissime ore svegli e a fusi diversi, è una cosa che non si può capire se non la si vive.
 
Ecco appunto se non hai le competenze non entrare nel merito....

Infatti, non ho inserito il classico commento sul chirurgo o camionista o chirurgo che non ce la fa a tirare avanti e di notte va a fare il camionista, ho solo detto che a lanciare messaggi del genere in pubblico, non aiuta il settore, meglio un danno alle aziende fare pressione, che perdere bacino di utenza. Credo di averlo argomentato anche prima, se mi sfugge qualcosa magari aiutami a capire.

Lo sciopero serve per creare un disagio al datore di lavoro, per rivendicare qualcosa di "economico". In questo caso, con questa manifestazione si vuol porre l'attenzione sulla fatica, e su un voler tirare la molla in un campo che non si può "comprare" o "monetizzare". Un paio di lustri fa lavoravo per una compagnia che allo sforamento alla non so quale X ora ti pagava un botto, a tutto l'equipaggio, eccetto i tiracinanti. Lo trovavo squallido. La mia fatica vale come quella di un'altra persona, anche l'ultimo arrivato; ricevere 100 euro extra in busta paga fra un mese non mi toglierà la fatica, non toglierà quella tacca di oggi (aggiunta a quella di domani, a quella di ieri, e a quella del mese prossimo) che pian piano diventerà un macigno.
Posso garantirvi che il tipo di stanchezza che si prova nel violentare il corpo con tantissime ore svegli e a fusi diversi, è una cosa che non si può capire se non la si vive.

Ok, quindi se ci sono in ballo i soldi faccio sciopero e non salgo sull'aereo, se c'è in ballo la stanchezza, ergo la sicurezza, stampo volantini e indico presidio? Magari ho capito male io, credevo le priorità fossero opposte.
 
La manifestazione serve a sensibilizzare e a far sapere alle persone che l'unione europea sta prendendo in considerazione questo tipo di estensione. Ancora non è stata messa in atto, credo sia per questo che non viene fatto uno "sciopero alle intenzioni".
Comunque mi par di aver capito che a FCO non c'era moltissima gente.
 
Prima che anche questo thread degradi nelle solite diatribe parasindacali vorrei rammentare che qui stiamo parlando di cose assolutamente diverse da concorrenza, redditività o altro.
Se si vuole mantenere o migliorare il record di sicurezza dell'industria del trasporto aereo non lo si può fare certo con il genere di normativa sviluppata dalla commissione europea.
Bisogna che qualcuno lo faccia sapere alla opinione pubblica, uno sciopero non serve, perchè acceca i diretti colpiti (chi perde il volo non capirà certo che il suo disagio gli è stato imposto per il suo bene) e viene registrato nelle menti degli altri come la solita pretesa dei privilegiati dipendenti delle compagnie.
Se la concorrenza dell'AV va battuta abbassando i costi dell'aereo a scapito della sua sicurezza va anche bene, però è anche bene che tutti lo sappiano e così possano fare le loro scelte da informati.
Credo che chiunque possa capire che richiedere elevate prestazioni ad un essere umano al termine di un periodo di veglia del genere di quelli già in uso oggi ed allungati domani non può fare bene alle statistiche degli incidenti.
I poteri che ci governano probabilmente pensano che l'aviazione sia talmente sicura che ci si può permettere di ridurre un pochino i margini, a favore del profitto delle imprese e dei costi per gli utilizzatori.
Chi è il primo diretto interessato a queste regole è bene che faccia sentire anche il suo parere a mio modesto avviso.

La manifestazione serve a sensibilizzare e a far sapere alle persone che l'unione europea sta prendendo in considerazione questo tipo di estensione. Ancora non è stata messa in atto, credo sia per questo che non viene fatto uno "sciopero alle intenzioni".
Comunque mi par di aver capito che a FCO non c'era moltissima gente.

Nessuno vuole far degenerare la discussione su sindacato sì, sindacato no. Io mi metto nei panni della "casalinga di voghera" che ha paura di prendere l'aereo, ma grazie al record di sicurezza attuale, e a un bel po' di xanax vola comunque. Che percezione avrà del messaggio che riceve? Chi dovrebbe garantirmi la sicurezza mi dice che non può più farlo? La prossima volta prendo il treno, magari i ferrovieri sono una manica di fancazzisti e scioperati, e soprattutto porta risultati?
 
che è , svegliato male stamattina?

No, benissimo grazie.
Doctorstain se avessero voluto affossare il messaggio che con questa manifestazione si voleva far arrivare agli utenti finali sarebbe bastato fare sciopero, qui come ha spiegato IFORD non c' entrano nulla le beghe sindacali .
La corda gia' ora e' stata tirata al limite , di piu' non si puo' .
 
La casalinga di voghera avrà la stessa percezione di quando vede un servizio in tv sullo sfruttamento dei bambini da aparte di certe multinazionali o sugli allevamenti intensivi che trattano gli animali in modo disumano. Forse sul momento si scandalizzerà, ma il giorno dopo comprerà il pollo del discount con addosso un paio di Nike. L'importante è informare le persone, fare in modo che possano essere consapevoli. Magari fra 5 anni ci sarà una mobilitazione simile per gli addetti all'alta velocità, perchè anche per loro saranno proposti turni di lavoro di 22 ore... chi lo sa.
 
No, benissimo grazie.
Doctorstain se avessero voluto affossare il messaggio che con questa manifestazione si voleva far arrivare agli utenti finali sarebbe bastato fare sciopero, qui come ha spiegato IFORD non c' entrano nulla le beghe sindacali .
La corda gia' ora e' stata tirata al limite , di piu' non si puo' .

Doctorstain sa di detersivo.
Che la corda secondo voi sia tirata al limite non lo metto in dubbio. Stavo solo dicendo che far passare un messaggio del genere all'utente finale potrebbe essere un boomerang per il comparto, non per il songolo o la singola compagnia.

La casalinga di voghera avrà la stessa percezione di quando vede un servizio in tv sullo sfruttamento dei bambini da aparte di certe multinazionali o sugli allevamenti intensivi che trattano gli animali in modo disumano. Forse sul momento si scandalizzerà, ma il giorno dopo comprerà il pollo del discount con addosso un paio di Nike. L'importante è informare le persone, fare in modo che possano essere consapevoli. Magari fra 5 anni ci sarà una mobilitazione simile per gli addetti all'alta velocità, perchè anche per loro saranno proposti turni di lavoro di 22 ore... chi lo sa.

Certo, ma il bambino che assembla le nike non lo vede, e si giustifica dicendo, se non facesse questo, morirebbe di fame.
Se invece arrivasse il messaggio che le scarpe costruiti dai bambini sfruttati potrebbero esplodere, magari si comprerebbero più scarpe in cuoio, con un danno per chi fa le scarpe da ginnastica.


Su scala diversa è quello che succede quando si vuole andare in vacanza in un posto esotico mal servito dai collegamenti, si accetta un aumento di rischio a fronte di una esperienza indimenticabile.
L'importante è che si sia consapevoli di questo, se un esperto del settore ti mostra esattamente che probabilità e che genere di rischi incontri puoi fare una scelta più informata, se l'informazione ti viene pure fornita a titolo gratuito secondo me dovresti essere contento.

PErfettamente d'accordo, ma è come la compagnia venezuelana delle banane dicesse prima di imbarcarti: non siamo in grado di garantirti di atterrare intero.

Questo cambio di normativa stabilisce l'impiego massimo in termini di ore, il minimo in termini di crew, e la durata minima dei riposi. Visto che le compagnie hanno dei regolamenti e dei manuali operativi, la pressione potrebbe essere esercitata dalle compagnie, che potrebbero temere ritorsioni (scioperi o danno di immagine) o usare un trattamento migliore (ergo più sicurezza) come rafforzativo del brand. Insomma fare lobby e cercare di affossare l'iniziativa senza diffondere paure. Perchè qualora le cose rimanessero come ora, o paradossalmente migliorassero, la gente comune, difficilmente lo saprà.