NEW YORK - Doccia fredda, anzi gelata per Airbus. Un colpo durissimo quello sferrato dalla Wto che al termine di una lunga indagine iniziata sei anni fa, ha dichiarato illegittimi i contributi incamerati dal colosso europeo dell'aviazione per la costruzione e il lancio del nuovo A380.
L'Organizzazione mondiale del commercio ha giudicato illegali alcuni aiuti dell'Unione Europea ad Airbus aprendo la porta alle ragioni degli Stati Uniti che nel 2004 aprirono per primi il caso. Secondo la Wto gli aiuti "costituiscono sovvenzioni all'esportazione alle quali Bruxelles dovrà porre fine senza indugio".
Non a caso il governo americano parla di "grande vittoria" mentre la Commissione Ue oggi si dice "delusa" ma sarebbe pronta a negoziare un accordo, anche se ufficialmente è già pronta altra carta bollata: la Ue, infatti, non rinuncerà a fare appello contro la decisione.
Da parte sua Airbus ritiene che la Wto abbia "respinto la gran parte delle osservazioni presentate da Boeing nel 2004 contro Airbus". Il 70% delle osservazioni "sono state respinte e alcune accuse si sono rivelate false". Ma la decisione resta un boccone indigesto per il costruttore che oggi detiene oltre il 50% del settore aeronautico commerciale.
Boeing, invece, "loda" la decisione: "La Wto - commenta il gruppo Usa in una nota - ha deliberato che gli "aiuti al lancio" ad Airbus per lo sviluppo di aerei commerciali sono illegali e devono essere interrotti. La decisione conclude inoltre che un'ampia gamma di finanziamenti governativi per la ricerca e per lo sviluppo di infrastrutture costituiscono una violazione degli accordi internazionali di commercio".
"La decisione è una pietra miliare e una grande vittoria che sconfigge il sistema di aiuti che ha spinto l'Airbus e che continua a consentirle di fornire i suoi prodotti con un importante vantaggio di costo" ha detto Jim McNerney, numero uno del gigante Usa.
Secondo alcune indiscrezioni Airbus potrebbe ora ritrovarsi a dover restituire i 4 miliardi di dollari ricevuti come aiuti al lancio dell'A380. In alternativa, dovrà ristrutturare il finanziamento del programma A380 per rispettare le condizioni commerciali di mercato.
[FONTE: repubblica.it]
L'Organizzazione mondiale del commercio ha giudicato illegali alcuni aiuti dell'Unione Europea ad Airbus aprendo la porta alle ragioni degli Stati Uniti che nel 2004 aprirono per primi il caso. Secondo la Wto gli aiuti "costituiscono sovvenzioni all'esportazione alle quali Bruxelles dovrà porre fine senza indugio".
Non a caso il governo americano parla di "grande vittoria" mentre la Commissione Ue oggi si dice "delusa" ma sarebbe pronta a negoziare un accordo, anche se ufficialmente è già pronta altra carta bollata: la Ue, infatti, non rinuncerà a fare appello contro la decisione.
Da parte sua Airbus ritiene che la Wto abbia "respinto la gran parte delle osservazioni presentate da Boeing nel 2004 contro Airbus". Il 70% delle osservazioni "sono state respinte e alcune accuse si sono rivelate false". Ma la decisione resta un boccone indigesto per il costruttore che oggi detiene oltre il 50% del settore aeronautico commerciale.
Boeing, invece, "loda" la decisione: "La Wto - commenta il gruppo Usa in una nota - ha deliberato che gli "aiuti al lancio" ad Airbus per lo sviluppo di aerei commerciali sono illegali e devono essere interrotti. La decisione conclude inoltre che un'ampia gamma di finanziamenti governativi per la ricerca e per lo sviluppo di infrastrutture costituiscono una violazione degli accordi internazionali di commercio".
"La decisione è una pietra miliare e una grande vittoria che sconfigge il sistema di aiuti che ha spinto l'Airbus e che continua a consentirle di fornire i suoi prodotti con un importante vantaggio di costo" ha detto Jim McNerney, numero uno del gigante Usa.
Secondo alcune indiscrezioni Airbus potrebbe ora ritrovarsi a dover restituire i 4 miliardi di dollari ricevuti come aiuti al lancio dell'A380. In alternativa, dovrà ristrutturare il finanziamento del programma A380 per rispettare le condizioni commerciali di mercato.
[FONTE: repubblica.it]