Alitalia: British, Ue fermi aiuti governo
ISTANBUL - Alitalia "difficilmente può sopravvivere", dice l'amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh. Ma, aggiunge in una intervista all'ANSA, il "sostegno finanziario" del governo italiano "non è giusto", altera la concorrenza: la Commissione Europea dovrebbe intervenire "in modo netto", prendendo "una posizione chiara contro questo intervento".
Il numero uno di British Airways, in un colloquio a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree Iata a Istanbul, rileva che Alitalia "e" in una situazione di difficoltà incredibile perché la compagnia non ha più forza finanziaria". "Io mi chiedo semplicemente - dice Willie Walsh - come possa sopravvivere". L'intervento del governo italiano con l'utilizzo del prestito da 300 milioni per salvare il capitale altera la concorrenza? "Penso che non sia giusto che il governo italiano dia sostegno finanziario ad Alitalia, non sono d'accordo", dice Walsh, che sollecita un intervento di Bruxelles: "Credo che la Commissione Europea debba assumere una posizione netta e chiara. Penso che la situazione di Alitalia richieda che sia la stessa Alitalia a doverla affrontare. E non il governo italiano". Bruxelels "deve prendere una posizione forte per avere credibilità non solo in Europa, ma in tutto il mondo. E questo significa che le possibilità di sopravvivenza per Alitalia sono molto basse". British Airway non ha alcun interesse per la compagnia italiana e non ha valutato un progetto di acquisizione, indica Walsh. "No, nessun progetto. Io so che c'erano alcune compagnie interessate, come Airfrance-Klm, ma British non ha mai avuto alcun interesse, e ancor meno adesso. Alitalia non aggiungerebbe alcun valore strategico a British Airways". Alitalia, spiega, "é una situazione molto difficile", anche perché non ha vissuto la fase di cambiamento, negli anni scorsi, che ha reso più forti molte altre compagnie. "Se si guarda a come l'industria del settore europea si è ristrutturata negli ultimi anni non sembra che Alitalia abbia attraversato lo stesso percorso". Ed oggi, rileva Walsh a Istanbul, dove le compagnie aeree di tutto il mondo si stanno confrontando sull'emergenza dell'impatto sui costi del carburante dei record del petrolio, Alitalia deve aggiungere ai suoi problemi le difficoltà dell'intero settore del trasporto aereo. "Sta attraversando un contesto molto difficile: Alitalia aveva grandi difficoltà ancora prima che il petrolio salisse oltre 100 dollari, ed ora io posso solo dire che adesso non vedo proprio come possa sopravvivere"
LUFTHANSA, SMENTITI CONTATTI -"Non voglio commentare ancora la vicenda di Alitalia, posso solo dire che con Lufthansa non c'é nessun contatto". L'amministratore delegato di Lufthansa, Wolfgang Mayrhuber, lo ha detto a margine dell'assemblea annuale della Iata a Istanbul. "Nessun contatto", ripete anche rispondendo ad una domanda sulle indiscrezioni della stampa italiana sulla possibilità di incontri tra i vertici di Lufthansa e Air One per studiare insieme un progetto di acquisizione di Alitalia.
BISIGNANI, DIFFICILE CEDERLA,FOLLIA NO A AIR FRANCE - Per definire il fallimento del progetto di salvataggio di Alitalia integrandola in Air France-Klm "inspiegabile è una parola elegante. E' una follia". Il numero uno dell'associazione mondiale delle compagnie aeree, l'italiano Giovanni Bisignani, non è ottimista sul futuro della compagnia italiana oggi che "alla crisi dell'azienda si è aggiunta la situazione drammatica per tutto il settore" innescata dal prezzo record del petrolio e dal rallentamento economico. Alitalia "non può farcela con un progetto stand alone". Ma le condizioni del mercato "sono rapidamente cambiate" ed in questo nuovo contesto, dice Bisignani, "non è facile trovare un acquirente, è difficile immaginare che un manager possa presentare un progetto di acquisizione di Alitalia al suo cda. Bisogna aspettare che passi questa crisi, solo dopo si può pensare di trovare una compagnia interessata".
"Non posso essere io a indicare una ricetta ad Alitalia", aggiunge l'amministratore delegato e direttore generale della Iata: "Guardiamo all'esperienza di altre compagnie, ci insegna che in questi casi è servita una ristrutturazione dura, anche drammatica, utilizzando gli strumenti che lo Stato mette a disposizione, sul modello di Swiss in Svizzera (fallita e poi rinata, ndr), o del ricorso al chapter 11 negli Stati Uniti. In Italia c'é la legge Marzano", il commissariamento. Alitalia oggi può solo 'cercare di sopravvivere, con una ristrutturazione ed una struttura piu' leggera. Poi, quando le difficoltà del settore saranno superate, può darsi che qualche interessato verrà fuori". Da sola non può farcela: "Una ristrutturazione può servire a fronteggiare l'emergenza, solo per qualche mese e per attendere qualcuno che possa essere interessato a rilevarla, ma non è una soluzione ipotizzabile per il futuro. Oggi per Alitalia parliamo di lotta per la sopravvivenza".
La posizione dell'amministratore delegato di British Airways Willie Walsh, che auspica un intervento di Bruxelles contro il sostegno del governo ad Alitalia, risponde ad "un sentimento molto diffuso tra tutte le compagnie aeree". Il numero uno della Iata, l'amministratore delegato e direttore generale Giovanni Bisignani, a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree commenta così le parole di Walsh. "Sarà Bruxelles a giudicare se si tratta o no di un sussidio non consentito, ma di sicuro noi siamo contrari ad ogni sussidio", dice Bisignani. L'Europa, aggiunge, "per il settore ha adottato una politica molto saggia: in una prima fase ha dato la possibilità di interventi degli Stati, e sono stati consentiti dei sussidi, ma poi ha detto basta". Così, aggiunge, in Europa ci sono solo "due casi anomali, quello di Olimpic e quello di Alitalia". Alitalia, ribadisce il numero uno della Iata "é una vigilata speciale": come già aveva fatto in passato, Bisignani ricorda che se la situazione finanziaria della compagnia precipitasse Alitalia verrebbe esclusa dal sistema Iata. Una cosa che, nel caso, faremo in modo estremamente rapido: anche parlando con Bruxelles avevamo valutato che poteva essere questione di settimane. Poi è intervenuto il governo e ha dato ossigeno: sarà Bruxelles a valutare se questo intervento è stato corretto"
CDA SU ADVISOR - Si riunisce intanto oggi a Roma il Cda della compagnia di bandiera per conferire a Intesa Sanpaolo il mandato per il ruolo di advisor, che segna l'avvio del tentativo di salvataggio della compagnia varato dal governo, assuntosi direttamente il compito di individuare un acquirente per la quota di controllo in mano al Tesoro.
ANSA
ISTANBUL - Alitalia "difficilmente può sopravvivere", dice l'amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh. Ma, aggiunge in una intervista all'ANSA, il "sostegno finanziario" del governo italiano "non è giusto", altera la concorrenza: la Commissione Europea dovrebbe intervenire "in modo netto", prendendo "una posizione chiara contro questo intervento".
Il numero uno di British Airways, in un colloquio a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree Iata a Istanbul, rileva che Alitalia "e" in una situazione di difficoltà incredibile perché la compagnia non ha più forza finanziaria". "Io mi chiedo semplicemente - dice Willie Walsh - come possa sopravvivere". L'intervento del governo italiano con l'utilizzo del prestito da 300 milioni per salvare il capitale altera la concorrenza? "Penso che non sia giusto che il governo italiano dia sostegno finanziario ad Alitalia, non sono d'accordo", dice Walsh, che sollecita un intervento di Bruxelles: "Credo che la Commissione Europea debba assumere una posizione netta e chiara. Penso che la situazione di Alitalia richieda che sia la stessa Alitalia a doverla affrontare. E non il governo italiano". Bruxelels "deve prendere una posizione forte per avere credibilità non solo in Europa, ma in tutto il mondo. E questo significa che le possibilità di sopravvivenza per Alitalia sono molto basse". British Airway non ha alcun interesse per la compagnia italiana e non ha valutato un progetto di acquisizione, indica Walsh. "No, nessun progetto. Io so che c'erano alcune compagnie interessate, come Airfrance-Klm, ma British non ha mai avuto alcun interesse, e ancor meno adesso. Alitalia non aggiungerebbe alcun valore strategico a British Airways". Alitalia, spiega, "é una situazione molto difficile", anche perché non ha vissuto la fase di cambiamento, negli anni scorsi, che ha reso più forti molte altre compagnie. "Se si guarda a come l'industria del settore europea si è ristrutturata negli ultimi anni non sembra che Alitalia abbia attraversato lo stesso percorso". Ed oggi, rileva Walsh a Istanbul, dove le compagnie aeree di tutto il mondo si stanno confrontando sull'emergenza dell'impatto sui costi del carburante dei record del petrolio, Alitalia deve aggiungere ai suoi problemi le difficoltà dell'intero settore del trasporto aereo. "Sta attraversando un contesto molto difficile: Alitalia aveva grandi difficoltà ancora prima che il petrolio salisse oltre 100 dollari, ed ora io posso solo dire che adesso non vedo proprio come possa sopravvivere"
LUFTHANSA, SMENTITI CONTATTI -"Non voglio commentare ancora la vicenda di Alitalia, posso solo dire che con Lufthansa non c'é nessun contatto". L'amministratore delegato di Lufthansa, Wolfgang Mayrhuber, lo ha detto a margine dell'assemblea annuale della Iata a Istanbul. "Nessun contatto", ripete anche rispondendo ad una domanda sulle indiscrezioni della stampa italiana sulla possibilità di incontri tra i vertici di Lufthansa e Air One per studiare insieme un progetto di acquisizione di Alitalia.
BISIGNANI, DIFFICILE CEDERLA,FOLLIA NO A AIR FRANCE - Per definire il fallimento del progetto di salvataggio di Alitalia integrandola in Air France-Klm "inspiegabile è una parola elegante. E' una follia". Il numero uno dell'associazione mondiale delle compagnie aeree, l'italiano Giovanni Bisignani, non è ottimista sul futuro della compagnia italiana oggi che "alla crisi dell'azienda si è aggiunta la situazione drammatica per tutto il settore" innescata dal prezzo record del petrolio e dal rallentamento economico. Alitalia "non può farcela con un progetto stand alone". Ma le condizioni del mercato "sono rapidamente cambiate" ed in questo nuovo contesto, dice Bisignani, "non è facile trovare un acquirente, è difficile immaginare che un manager possa presentare un progetto di acquisizione di Alitalia al suo cda. Bisogna aspettare che passi questa crisi, solo dopo si può pensare di trovare una compagnia interessata".
"Non posso essere io a indicare una ricetta ad Alitalia", aggiunge l'amministratore delegato e direttore generale della Iata: "Guardiamo all'esperienza di altre compagnie, ci insegna che in questi casi è servita una ristrutturazione dura, anche drammatica, utilizzando gli strumenti che lo Stato mette a disposizione, sul modello di Swiss in Svizzera (fallita e poi rinata, ndr), o del ricorso al chapter 11 negli Stati Uniti. In Italia c'é la legge Marzano", il commissariamento. Alitalia oggi può solo 'cercare di sopravvivere, con una ristrutturazione ed una struttura piu' leggera. Poi, quando le difficoltà del settore saranno superate, può darsi che qualche interessato verrà fuori". Da sola non può farcela: "Una ristrutturazione può servire a fronteggiare l'emergenza, solo per qualche mese e per attendere qualcuno che possa essere interessato a rilevarla, ma non è una soluzione ipotizzabile per il futuro. Oggi per Alitalia parliamo di lotta per la sopravvivenza".
La posizione dell'amministratore delegato di British Airways Willie Walsh, che auspica un intervento di Bruxelles contro il sostegno del governo ad Alitalia, risponde ad "un sentimento molto diffuso tra tutte le compagnie aeree". Il numero uno della Iata, l'amministratore delegato e direttore generale Giovanni Bisignani, a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree commenta così le parole di Walsh. "Sarà Bruxelles a giudicare se si tratta o no di un sussidio non consentito, ma di sicuro noi siamo contrari ad ogni sussidio", dice Bisignani. L'Europa, aggiunge, "per il settore ha adottato una politica molto saggia: in una prima fase ha dato la possibilità di interventi degli Stati, e sono stati consentiti dei sussidi, ma poi ha detto basta". Così, aggiunge, in Europa ci sono solo "due casi anomali, quello di Olimpic e quello di Alitalia". Alitalia, ribadisce il numero uno della Iata "é una vigilata speciale": come già aveva fatto in passato, Bisignani ricorda che se la situazione finanziaria della compagnia precipitasse Alitalia verrebbe esclusa dal sistema Iata. Una cosa che, nel caso, faremo in modo estremamente rapido: anche parlando con Bruxelles avevamo valutato che poteva essere questione di settimane. Poi è intervenuto il governo e ha dato ossigeno: sarà Bruxelles a valutare se questo intervento è stato corretto"
CDA SU ADVISOR - Si riunisce intanto oggi a Roma il Cda della compagnia di bandiera per conferire a Intesa Sanpaolo il mandato per il ruolo di advisor, che segna l'avvio del tentativo di salvataggio della compagnia varato dal governo, assuntosi direttamente il compito di individuare un acquirente per la quota di controllo in mano al Tesoro.
ANSA