Volotea rinuncia alla Borsa in attesa di tempi migliori. Ma non mette in archivio il progetto. È questa la decisione presa dai vertici della compagnia, che hanno preferito soprassedere per il momento a causa della continua volatilità dei mercati. Il programma della quotazione è stato messo in campo per sostenere il processo di rinnovamento della flotta, con la progressiva sostituzione dei B717 con i più capienti e moderni A319, che consentono di trasportare il 20 per cento in più di passeggeri. La compagnia ha anche reso noto le cifre del bilancio 2015, che ha visto il fatturato salire a 210 milioni di euro, in aumento del 40 per cento, e ora punta a raggiungere i 280-290 milioni per il 2016.
Un incremento del 37 per cento anno su anno. È questo il risultato che Volotea ha messo a segno nel 2015 sul fronte dell’ask, l’available seat kilometres; l’indicatore si ottiene moltiplicando il numero dei posti disponibili con i chilometri percorsi negli anni, forniti da Srs Analyser, partner ufficiale di Iata.
Volotea conquista il primo posto per incremento, seguita da Transavia con un più 32 per cento e da Aegean Airlines a più 25 per cento. "Questo posizionamento - commenta Carlos Muñoz, presidente e fondatore del vettore -, oltre a confermarci nella top 10 delle low cost ci attesta come la compagnia europea low cost che è cresciuta di più nel 2015".
"Durante l’anno appena trascorso - continua - abbiamo potuto consolidare la nostra forza nel mercato aereo europeo dimostrando, ancora una volta, le nostre potenzialità di sviluppo nei mesi a venire”.
Quest’anno il vettore efettuerà più di 38mila collegamenti e 196 rotte verso 72 capoluoghi regionali e medie città europee in 13 Paesi. In Italia la compagnia è presente in 18 aeroporti, in cui opera 105 rotte. Da febbraio 2016 la flotta del vettore è stata ampliata con l’aggiunta di 4 Airbus 319. Nell’ultimo anno Volotea ha trasportato oltre 2,5 milioni di passeggeri e operato più di 27mila voli, il 30 per cento in più sul 2014. Il giro d’affari lo scorso anno è salito a quasi 210 milioni di euro, rispetto ai 150 del 2014.
Un incremento del 37 per cento anno su anno. È questo il risultato che Volotea ha messo a segno nel 2015 sul fronte dell’ask, l’available seat kilometres; l’indicatore si ottiene moltiplicando il numero dei posti disponibili con i chilometri percorsi negli anni, forniti da Srs Analyser, partner ufficiale di Iata.
Volotea conquista il primo posto per incremento, seguita da Transavia con un più 32 per cento e da Aegean Airlines a più 25 per cento. "Questo posizionamento - commenta Carlos Muñoz, presidente e fondatore del vettore -, oltre a confermarci nella top 10 delle low cost ci attesta come la compagnia europea low cost che è cresciuta di più nel 2015".
"Durante l’anno appena trascorso - continua - abbiamo potuto consolidare la nostra forza nel mercato aereo europeo dimostrando, ancora una volta, le nostre potenzialità di sviluppo nei mesi a venire”.
Quest’anno il vettore efettuerà più di 38mila collegamenti e 196 rotte verso 72 capoluoghi regionali e medie città europee in 13 Paesi. In Italia la compagnia è presente in 18 aeroporti, in cui opera 105 rotte. Da febbraio 2016 la flotta del vettore è stata ampliata con l’aggiunta di 4 Airbus 319. Nell’ultimo anno Volotea ha trasportato oltre 2,5 milioni di passeggeri e operato più di 27mila voli, il 30 per cento in più sul 2014. Il giro d’affari lo scorso anno è salito a quasi 210 milioni di euro, rispetto ai 150 del 2014.