Voli low cost, chi guadagna di più? Il confronto tra Ryanair, easyJet e Wizz Air


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16 Giugno 2009
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L'analisi del «Corriere» sul periodo gennaio-dicembre 2023: per Ryanair 182 milioni di passeggeri e quasi 12 euro di utile a cliente. Il record nel 3° trimestre che salva i bilanci di tutti i vettori

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Ryanair ricava meno da ogni passeggero di quanto fanno easyJet e Wizz Air, ma all’ultima riga del bilancio fa decisamente meglio delle dirette rivali, con il doppio dei profitti per cliente rispetto alla low cost britannica e oltre sei volte quelli dell’aviolinea ungherese. Uno stravolgimento rispetto al 2019, quando era proprio Wizz Air a portarsi a casa più utili per viaggiatore. Nel 2023, primo anno senza l’impatto della pandemia in Europa, Ryanair si conferma una macchina da soldi grazie a un’espansione mirata e al controllo dei costi, easyJet torna a rivedere la luce, Wizz Air arranca dopo un aumento dell’offerta che l’ha portata ad incrementare i clienti del 50% rispetto al 2019.

Il confronto
È quanto emerge dall’analisi sui bilanci trimestrali. Dal momento che i tre vettori hanno periodi finanziari differenti (aprile 2023-marzo 2024 per Ryanair e Wizz Air, ottobre 2022-settembre 2023 per easyJet), il Corriere ha provato a «neutralizzare» l’aspetto temporale, confrontando le prestazioni delle tre principali low cost europee nei dodici mesi classici (gennaio-dicembre 2023). Se i dati finali divergono, tutti e tre i vettori hanno una caratteristica comune: grazie ai tre mesi estivi record sono riusciti a fare fronte a un inverno in perdita. L’ennesima conferma di un settore che fa utili per massimo 6 mesi all’anno.

Le persone imbarcate
Nel 2023 Ryanair ha trasportato quasi 182 milioni di passeggeri — un numero che le ha consentito di superare anche Southwest Airlines, diventando così prima nel mondo —, più di quanti ne hanno imbarcati — insieme — easyJet (85 milioni) e Wizz Air (60,3 milioni). Qui va fatta una precisazione: con «passeggeri» le aviolinee calcolano anche quelli che non si sono presentati al gate, dal momento che non è previsto il rimborso dei biglietti. Il picco, per tutti i vettori, è stato nel terzo trimestre (luglio-settembre), mentre il periodo più «tranquillo» è stato tra gennaio e marzo. La low cost irlandese ha volato con un tasso di riempimento medio del 95%, mentre Wizz Air si aggira attorno al 91% ed easyJet fa quasi l’88%.

Ricavi e utili
Sul fronte dei ricavi Ryanair ha chiuso il periodo gennaio-dicembre 2023 con oltre 13 miliardi di euro, più o meno quelli — messi insieme — di easyJet (9,8 miliardi) e Wizz Air (4,9 miliardi). La differenza è ancora più marcata sui profitti: Ryanair ne registra 2,1 miliardi, easyJet oltre 500 milioni e Wizz Air poco più di 110 milioni. La low cost irlandese, insomma, riesce a portare a casa un margine più alto rispetto ai diretti concorrenti. Ma nemmeno Ryanair si «salva» dall’inverno: il 1° trimestre 2023 è stato in perdita per tutti e tre. Il 2° e 3° trimestre tutti e tre hanno visto gli utili. Nell’ultimo trimestre Ryanair s’è salvata dal segno meno, ma non easyJet e Wizz Air.

I dati per passeggero
Per ogni passeggero easyJet ha ricavato 83 euro, più degli 81 di Wizz Air e i 72 di Ryanair. Ma la low cost irlandese si porta a casa quasi 12 euro di profitti per viaggiatore, il doppio di easyJet (6,2) e molti più degli 1,8 euro di Wizz Air. L’analisi trimestrale permette di vedere meglio le varie prestazioni. Ryanair passa da una perdita di 1 euro a passeggero nel 1° trimestre fino a un utile di 27 euro nel 3° trimestre. EasyJet da un minimo di -21 euro a cliente nel 1° trimestre a un massimo di 29 euro nel periodo luglio-settembre. Mentre Wizz Air da -15 euro a gennaio-marzo a 19 euro di utili d’estate.

Nel 2024
Come sarà il 2024? È ancora presto per dirlo, ma il primo mese per due low cost — Ryanair e Wizz Air — inizia con un aumento dei passeggeri, ma una riduzione del tasso di riempimento medio dei voli. A gennaio Ryanair ha imbarcato 12,2 milioni di persone, ma i suoi Boeing e Airbus sono decollati con l’89% dei sedili venduti (contro il 91% di gennaio 2023). Più marcata la flessione di Wizz Air che lo scorso mese ha trasportato 4,7 milioni di viaggiatori, ma il tasso di riempimento è passato dall’86% di un anno fa all’82% di gennaio 2024.


@corriere
 
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Wizz chiude assai bene il 2023 infine:

Wizz Air chiude l’anno con utili per 365,9 milioni

Wizz Air torna in utile dopo tre anni di perdite. Si tratta di un risultato che è il frutto da un lato della forte domanda di viaggi e dall’altro del pagamento di un risarcimento dal produttore di motori Pratt &Whitney per la messa a terra di 40 Airbus A321 neo.

Come riporta Il Sole 24Ore, nell’anno fiscale 2023-2024, che si è chiuso a marzo, il fatturato è salito del 30,2% a 5,07 miliardi di euro rispetto ai 3,9 miliardi dello scorso anno.

L’utile netto si è posizionato a 365,9 milioni di euro rispetto a una perdita di 535,1milioni di euro registrata nell’esercizio precedente (TTG)

Ora, non so quanto sia influente quel risarcimento di P&W, ma certo che il turnover 23 v 22 e' notevole.
 
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Non mi sorprenderebbe se il risarcimento di P&W abbia portato piú profitti di quanto avrebbero generato gli aerei lasciati a terra
 
Non mi sorprenderebbe se il risarcimento di P&W abbia portato piú profitti di quanto avrebbero generato gli aerei lasciati a terra

Qualche numero ce lo riporta LB sul Corriere

 
Non mi sorprenderebbe se il risarcimento di P&W abbia portato piú profitti di quanto avrebbero generato gli aerei lasciati a terra

Sicuramente ha costretto il vettore a non crescere (o crescere lentamente), concentrando il capitale volante sulle rotte profittevoli. Ciò tende a generare utili. Ma non temere: appena saranno finiti i problemi di P&W, Wizz dovrà rimettere in moto (e continuare a ricevere e pagare) tutti gli aerei di Indigo. Io continuo a vederla buia nel lungo periodo.
 
Sicuramente ha costretto il vettore a non crescere (o crescere lentamente), concentrando il capitale volante sulle rotte profittevoli. Ciò tende a generare utili. Ma non temere: appena saranno finiti i problemi di P&W, Wizz dovrà rimettere in moto (e continuare a ricevere e pagare) tutti gli aerei di Indigo. Io continuo a vederla buia nel lungo periodo.
Infatti anche secondo me lo stop a causa dei motori è stato una manna dal cielo.
Tra l’altro, se avessero avuto gli aerei, non avrebbero avuto personale sufficiente per farli volare. Sono alla disperata ricerca di naviganti, persino nell’ incarto delle Big Bubble c’è il loro annuncio sulla ricerca di PN!
 
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Infatti anche secondo me lo stop a causa dei motori è stato una manna dal cielo.
Tra l’altro, se avessero avuto gli aerei, non avrebbero avuto personale sufficiente per farli volare. Sono alla disperata ricerca di naviganti, persino nell’ incarto delle Big Bubble c’è il loro annuncio sulla ricerca di PN!

Io avevo letto di peggio. Avevo cioè notato su Pilots Jobs Network che avevano bloccato le assunzioni: non so se sia vero e se l'informazione sia attuale. A me viene il sospetto che, se davvero hanno bloccato l'ingresso di nuove risorse, avranno problemi enormi già dall'anno prossimo: per come la vedo io -- almeno una parte delle compensazioni di P&W dovrebbe essere spesa per incentivare l'ingresso e la formazione di nuove risorse (a costo di pagare dei piccoli bonus a chi vola troppo poco); altrimenti il rischio che il 2025 sia una ripetizione del 2022, quando si trovarono a cancellare di tutto per mancanza di equipaggi, è davvero concreto. Poi magari se la cavano ugualmente visto che alcuni dei roster che offrono sono davvero interessanti per chi vuole flessibilità: a Londra offrono 14/14; in molte basi europee hanno reverse rostering, 14/7 e da qualche parte 15/15. Il tutto mentre sono passati da 6/4 a 5/4 (come Ryanair, credo), che potrebbe convincere molti a restare.
 
Da fonti amiche, hanno bloccato le assunzioni di NTR low hours (cadetti). Sono disperati per FO/CPT DEC sia rated che non.
 
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