L'analisi del «Corriere» sul periodo gennaio-dicembre 2023: per Ryanair 182 milioni di passeggeri e quasi 12 euro di utile a cliente. Il record nel 3° trimestre che salva i bilanci di tutti i vettori

Ryanair ricava meno da ogni passeggero di quanto fanno easyJet e Wizz Air, ma all’ultima riga del bilancio fa decisamente meglio delle dirette rivali, con il doppio dei profitti per cliente rispetto alla low cost britannica e oltre sei volte quelli dell’aviolinea ungherese. Uno stravolgimento rispetto al 2019, quando era proprio Wizz Air a portarsi a casa più utili per viaggiatore. Nel 2023, primo anno senza l’impatto della pandemia in Europa, Ryanair si conferma una macchina da soldi grazie a un’espansione mirata e al controllo dei costi, easyJet torna a rivedere la luce, Wizz Air arranca dopo un aumento dell’offerta che l’ha portata ad incrementare i clienti del 50% rispetto al 2019.
Il confronto
È quanto emerge dall’analisi sui bilanci trimestrali. Dal momento che i tre vettori hanno periodi finanziari differenti (aprile 2023-marzo 2024 per Ryanair e Wizz Air, ottobre 2022-settembre 2023 per easyJet), il Corriere ha provato a «neutralizzare» l’aspetto temporale, confrontando le prestazioni delle tre principali low cost europee nei dodici mesi classici (gennaio-dicembre 2023). Se i dati finali divergono, tutti e tre i vettori hanno una caratteristica comune: grazie ai tre mesi estivi record sono riusciti a fare fronte a un inverno in perdita. L’ennesima conferma di un settore che fa utili per massimo 6 mesi all’anno.
Le persone imbarcate
Nel 2023 Ryanair ha trasportato quasi 182 milioni di passeggeri — un numero che le ha consentito di superare anche Southwest Airlines, diventando così prima nel mondo —, più di quanti ne hanno imbarcati — insieme — easyJet (85 milioni) e Wizz Air (60,3 milioni). Qui va fatta una precisazione: con «passeggeri» le aviolinee calcolano anche quelli che non si sono presentati al gate, dal momento che non è previsto il rimborso dei biglietti. Il picco, per tutti i vettori, è stato nel terzo trimestre (luglio-settembre), mentre il periodo più «tranquillo» è stato tra gennaio e marzo. La low cost irlandese ha volato con un tasso di riempimento medio del 95%, mentre Wizz Air si aggira attorno al 91% ed easyJet fa quasi l’88%.
Ricavi e utili
Sul fronte dei ricavi Ryanair ha chiuso il periodo gennaio-dicembre 2023 con oltre 13 miliardi di euro, più o meno quelli — messi insieme — di easyJet (9,8 miliardi) e Wizz Air (4,9 miliardi). La differenza è ancora più marcata sui profitti: Ryanair ne registra 2,1 miliardi, easyJet oltre 500 milioni e Wizz Air poco più di 110 milioni. La low cost irlandese, insomma, riesce a portare a casa un margine più alto rispetto ai diretti concorrenti. Ma nemmeno Ryanair si «salva» dall’inverno: il 1° trimestre 2023 è stato in perdita per tutti e tre. Il 2° e 3° trimestre tutti e tre hanno visto gli utili. Nell’ultimo trimestre Ryanair s’è salvata dal segno meno, ma non easyJet e Wizz Air.
I dati per passeggero
Per ogni passeggero easyJet ha ricavato 83 euro, più degli 81 di Wizz Air e i 72 di Ryanair. Ma la low cost irlandese si porta a casa quasi 12 euro di profitti per viaggiatore, il doppio di easyJet (6,2) e molti più degli 1,8 euro di Wizz Air. L’analisi trimestrale permette di vedere meglio le varie prestazioni. Ryanair passa da una perdita di 1 euro a passeggero nel 1° trimestre fino a un utile di 27 euro nel 3° trimestre. EasyJet da un minimo di -21 euro a cliente nel 1° trimestre a un massimo di 29 euro nel periodo luglio-settembre. Mentre Wizz Air da -15 euro a gennaio-marzo a 19 euro di utili d’estate.
Nel 2024
Come sarà il 2024? È ancora presto per dirlo, ma il primo mese per due low cost — Ryanair e Wizz Air — inizia con un aumento dei passeggeri, ma una riduzione del tasso di riempimento medio dei voli. A gennaio Ryanair ha imbarcato 12,2 milioni di persone, ma i suoi Boeing e Airbus sono decollati con l’89% dei sedili venduti (contro il 91% di gennaio 2023). Più marcata la flessione di Wizz Air che lo scorso mese ha trasportato 4,7 milioni di viaggiatori, ma il tasso di riempimento è passato dall’86% di un anno fa all’82% di gennaio 2024.
@corriere

Ryanair ricava meno da ogni passeggero di quanto fanno easyJet e Wizz Air, ma all’ultima riga del bilancio fa decisamente meglio delle dirette rivali, con il doppio dei profitti per cliente rispetto alla low cost britannica e oltre sei volte quelli dell’aviolinea ungherese. Uno stravolgimento rispetto al 2019, quando era proprio Wizz Air a portarsi a casa più utili per viaggiatore. Nel 2023, primo anno senza l’impatto della pandemia in Europa, Ryanair si conferma una macchina da soldi grazie a un’espansione mirata e al controllo dei costi, easyJet torna a rivedere la luce, Wizz Air arranca dopo un aumento dell’offerta che l’ha portata ad incrementare i clienti del 50% rispetto al 2019.
Il confronto
È quanto emerge dall’analisi sui bilanci trimestrali. Dal momento che i tre vettori hanno periodi finanziari differenti (aprile 2023-marzo 2024 per Ryanair e Wizz Air, ottobre 2022-settembre 2023 per easyJet), il Corriere ha provato a «neutralizzare» l’aspetto temporale, confrontando le prestazioni delle tre principali low cost europee nei dodici mesi classici (gennaio-dicembre 2023). Se i dati finali divergono, tutti e tre i vettori hanno una caratteristica comune: grazie ai tre mesi estivi record sono riusciti a fare fronte a un inverno in perdita. L’ennesima conferma di un settore che fa utili per massimo 6 mesi all’anno.
Le persone imbarcate
Nel 2023 Ryanair ha trasportato quasi 182 milioni di passeggeri — un numero che le ha consentito di superare anche Southwest Airlines, diventando così prima nel mondo —, più di quanti ne hanno imbarcati — insieme — easyJet (85 milioni) e Wizz Air (60,3 milioni). Qui va fatta una precisazione: con «passeggeri» le aviolinee calcolano anche quelli che non si sono presentati al gate, dal momento che non è previsto il rimborso dei biglietti. Il picco, per tutti i vettori, è stato nel terzo trimestre (luglio-settembre), mentre il periodo più «tranquillo» è stato tra gennaio e marzo. La low cost irlandese ha volato con un tasso di riempimento medio del 95%, mentre Wizz Air si aggira attorno al 91% ed easyJet fa quasi l’88%.
Ricavi e utili
Sul fronte dei ricavi Ryanair ha chiuso il periodo gennaio-dicembre 2023 con oltre 13 miliardi di euro, più o meno quelli — messi insieme — di easyJet (9,8 miliardi) e Wizz Air (4,9 miliardi). La differenza è ancora più marcata sui profitti: Ryanair ne registra 2,1 miliardi, easyJet oltre 500 milioni e Wizz Air poco più di 110 milioni. La low cost irlandese, insomma, riesce a portare a casa un margine più alto rispetto ai diretti concorrenti. Ma nemmeno Ryanair si «salva» dall’inverno: il 1° trimestre 2023 è stato in perdita per tutti e tre. Il 2° e 3° trimestre tutti e tre hanno visto gli utili. Nell’ultimo trimestre Ryanair s’è salvata dal segno meno, ma non easyJet e Wizz Air.
I dati per passeggero
Per ogni passeggero easyJet ha ricavato 83 euro, più degli 81 di Wizz Air e i 72 di Ryanair. Ma la low cost irlandese si porta a casa quasi 12 euro di profitti per viaggiatore, il doppio di easyJet (6,2) e molti più degli 1,8 euro di Wizz Air. L’analisi trimestrale permette di vedere meglio le varie prestazioni. Ryanair passa da una perdita di 1 euro a passeggero nel 1° trimestre fino a un utile di 27 euro nel 3° trimestre. EasyJet da un minimo di -21 euro a cliente nel 1° trimestre a un massimo di 29 euro nel periodo luglio-settembre. Mentre Wizz Air da -15 euro a gennaio-marzo a 19 euro di utili d’estate.
Nel 2024
Come sarà il 2024? È ancora presto per dirlo, ma il primo mese per due low cost — Ryanair e Wizz Air — inizia con un aumento dei passeggeri, ma una riduzione del tasso di riempimento medio dei voli. A gennaio Ryanair ha imbarcato 12,2 milioni di persone, ma i suoi Boeing e Airbus sono decollati con l’89% dei sedili venduti (contro il 91% di gennaio 2023). Più marcata la flessione di Wizz Air che lo scorso mese ha trasportato 4,7 milioni di viaggiatori, ma il tasso di riempimento è passato dall’86% di un anno fa all’82% di gennaio 2024.
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