Vendita Aeroporto di Alghero


alisardu

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27 Aprile 2007
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Sassari, Sardegna.
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Ci sarebbe un'offerta per l'acquisto dell'aeroporto di Alghero. Lo riferiscono le testate L'Unione sarda e Alguer.it. In questi minuti l'apertura della busta nello studio del notaio Francesco Pianu a Sassari. I dipendenti e tutto il territorio col fiato sospeso.
 
Re: VENDITA AEROPORTO DI ALGHERO

F2i secondo voci da confermare
 
La F2i si è aggiudicata il pacchetto di maggioranza della Societa di gestione di Alghero. Restano perplessità sulla notizia data con un'ora di anticipo dall'onorevole Mauro Pili, strenuo oppositore della privatizzazione dello scalo, operata in questi termini.
 
La F2i si è aggiudicata il pacchetto di maggioranza della Societa di gestione di Alghero. Restano perplessità sulla notizia data con un'ora di anticipo dall'onorevole Mauro Pili, strenuo oppositore della privatizzazione dello scalo, operata in questi termini.

Sostiene che i vettori low cost non possano più operare con la privatizzazione. Se così fosse non si spiegherebbero le varie Ryanair, Easyjet [...] negli aeroporti privati italiani. Boh.
 
...l'imprenditore "privato" è potenzialmente meno "ricattabile" del politico locale che invece vive del consenso che anche un volo LCC in più può dare. Ecco perché Ryanair è di fondo contraria alle privatizzazioni: chi si ritrova poi davanti potrebbe essere meno sensibile rispetto alle loro lusinghe/minacce!
 
...l'imprenditore "privato" è potenzialmente meno "ricattabile" del politico locale che invece vive del consenso che anche un volo LCC in più può dare. Ecco perché Ryanair è di fondo contraria alle privatizzazioni: chi si ritrova poi davanti potrebbe essere meno sensibile rispetto alle loro lusinghe/minacce!

Il Privato vorrà trarre guadagno dal suo investimento, giustamente. Il pubblico "virtuoso" (che in Italia non esiste), potrebbe anche accettare un infrastruttura gestita in perdita, a condizione che le ricadute positive sul territtorio siano maggiori.

Ma siamo poi così sicuri che F2i sia "privato"?
 
Aeroporto Alghero, s'insedia F2i

Nuovo management e passaggio consegne tra vecchio e nuovo Cda

F2i è ufficialmente l'azionista di riferimento dell'aeroporto "Riviera del Corallo" di Alghero. Le procedure per la privatizzazione della società di gestione, la Sogeaal, durate oltre un anno, sono state ratificate dal consiglio di amministrazione uscente. Al fondo di investimenti strutturali va il 72,5% delle azioni di Sogeaal, la restante parte continuerà a rimanere nelle mani di Regione Sardegna e della finanziaria Sfirs.
Alla presenza dell'assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana e il presidente della Sfirs, Gabor Pinna, è avvenuto l'avvicendamento tra il vecchio e il nuovo Cda. A Carlo Luzzatti, Massimo Tavolacci e Mauro Giorico subentrano Mauro Maia e Rosaria Calabrese, rappresentanti di F2i, e Marco Fadda, funzionario della presidenza della Regione. La nuova proprietà ha formalmente chiesto all'attuale management di proseguire nel lavoro svolto. Il direttore generale Mario Peralda si è riservato di accettare entro la prossima seduta del Cda.

DEIANA, LO SCALO E' SALVO - "L'aeroporto di Alghero è salvo, la messa in sicurezza di Sogeaal è terminata con successo". Così l'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, commenta l'ingresso di F2i nella società che gestisce l'aeroporto Riviera del Corallo. Per Deiana quello seguito dalla Regione "è stato un percorso lungo e complesso, ma i risultati prefigurano le migliori prospettive di crescita di uno scalo strategico per la Sardegna".
L'assessore dice di aver creduto "con molta determinazione in questo progetto, applicato con rigore una procedura trasparente, aperta e non discriminatoria, nonostante le ripetute e scomposte effervescenze ambientali che in alcuni momenti hanno anche rischiato di compromettere il buon esito dell'iniziativa". Quanto a F2i, "è un player di riconosciuta esperienza nel settore e di straordinaria competenza industriale - conclude - e ha creduto nelle potenzialità dello scalo algherese e di tutto il sistema aeroportuale isolano".

NEOPRESIDENTE SOGEAAL MAIA "PUNTIAMO A SVILUPPO" - "Puntiamo allo sviluppo dell'aeroporto, che ha potenzialità enormi, alla stregua delle Baleari o di certe aree della Turchia". Sono le prime parole di Mauro Maia in qualità di neopresidente di Sogeaal. Indicato dalla nuova proprietà alla guida della società di gestione dell'aeroporto di Alghero, Maia ha ringraziato il management per il lavoro svolto ed ha auspicato che la collaborazione con il general manager Mario Peralda possa proseguire.
"Il nostro progetto di sviluppo ci vede partner della Regione, che pur essendo un'azionista di minoranza rivestirà un ruolo importantissimo come promotore del turismo regionale - dice Maia - le sua campagne e il suo sostegno al traffico aereo saranno fondamentali, come in passato". Sul piano operativo, l'obiettivo è di "trovare un giusto bilanciamento nell'incremento dei flussi del traffico, Alghero non dovrà più essere collegato a un vettore unico", spiega ancora il presidente di Sogeaal. "Soprattutto in certi momenti dell'anno, sarà importante stabilizzare il traffico con più operatori", aggiunge Maia.
Il fondo F2i, che vede fra i primi tre azionisti (tutti col 14,01%) la Cassa Depositi e Prestiti, Banca Intesa Sanpaolo e Unicredit, e fra gli altri con percentuali inferiori anche la Fondazione di Sardegna col 2,07%, opera già a Bergamo, Malpensa, Linate, Bologna, Torino e altri scali minori. "Nel nostro gruppo ci sono molti amministratori delegati di altri aeroporti - conclude il neopresidente - che potranno essere utili ad Alghero".

MANAGER SOGEAAL PERALDA "RESO SOCIETA' APPETIBILE" - "È stata messa in sicurezza una società nel modo più lineare e rispettoso delle regole del mercato", sono parole di grande soddisfazione quelle espresse da Mario Peralda, il general manager di Sogeaal, azienda che gestisce lo scalo di Alghero, che questa mattina si è sentito avanzare in pubblico una proposta di rinnovo dell'incarico da parte della nuova proprietà.
"Il fatto mi lusinga, ci sono senz'altro elementi di convergenza - ha spiegato Peralda - saranno fatte ulteriori valutazioni e poi decideremo se fare ancora un pezzo di strada insieme". Ma secondo il direttore, "la notizia di oggi non è la mia conferma, ma il fatto che si sia raggiunto un grande risultato grazie al lavoro duraturo fatto per rendere Sogeaal interessante per un soggetto della portata industriale, il fondo F2i, nel mercato delle gestioni aeroportuali italiane".

http://www.ansa.it/sardegna/notizie...f2i_a187d5e1-ce62-473c-b940-8ea4d8336600.html
 
Abuso d'ufficio all'aeroporto di Alghero, in cinque davanti al giudice

"Prodotta in modo illecito una compravendita del valore di 436mila euro", dice la procura

È in programma per domani, davanti al gup di Sassari, la discussione relativa al rinvio a giudizio chiesto dalla Procura per cinque indagati, a vario titolo, per abuso d'ufficio in concorso in merito all'acquisto da parte di Sogeaal - la società che gestisce l'aeroporto - di due macchinari radiogeni destinati al controllo dei bagagli nello scalo.

I fatti in questione risalgono al periodo compreso tra il luglio 2015 e il maggio 2016 e avrebbero prodotto in modo illecito una compravendita del valore di 436mila euro.

Di fronte alla gup Carmela Rita Serra compariranno l'ex direttore Sogeaal, Mario Peralda, sassarese di 55 anni, difeso da Nicola Satta; Giovanni Tolu, 48 anni, originario di Civitavecchia e residente a Olbia, all'epoca manager della società aeroportuale algherese, difeso da Ettore Licheri; Alessandro Cardi, 65 anni di Saronno ma residente a Roma, allora direttore centrale della Regolazione aerea Enac, difeso da Grazia Volo e Leo Mercurio; Fabrizio Masciocchi, 49 anni, di Saronno, residente a Cernusco sul Naviglio, ad e responsabile vendite della Smith Detection Italia srl, difeso da Daniele Ripamonti; Gerolamo Salis, 49 anni, residente a Roma, direttore vendite della stessa società, difeso da Emanuele Garufi.

La Gilardoni Spa era titolare di un contratto di appalto e noleggio con la Sogeaal per le apparecchiature usate ai controlli di sicurezza: rappresentata dall'avvocato Gianfranco Meazza, si è costituita parte civile e si è unita alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura.

Gli imputati, ha spiegato l'accusa, avrebbero concluso l'acquisto dalla società americana di due macchinari EDS standard 2, obsoleti e fuori norma, mentre il regolamento europeo 1998/2015 imponeva che "tutti i sistemi EDS acquistati a partire dall'1 settembre 2014 devono soddisfare lo standard 3".


E il tutto sarebbe stato concluso "non ponendo in essere alcun bando di gara, al costo complessivo di 436mila euro Iva esclusa". Questo avrebbe "procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla Smith Detection Italia, e un contestuale danno alla ditta Gilardoni".


https://www.unionesarda.it/articolo...hero-in-cinque-davanti-al-giu-136-946263.html