VCE : ennesimo scontro Orsoni vs Marchi


kenyaprince

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Staff Forum
20 Giugno 2008
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VCE-TSF
VENEZIA. «Marchi chi?». Il sindaco Giorgio Orsoni ricicla l’ormai famosa battuta. Non ha voglia di rispondere all’ennesimo attacco lanciatogli dal presidente della Save, il finanziere di Conegliano Enrico Marchi. Che ha risposto seccamente alle accuse di «malagestione» dell’azionista di minoranza, il finanziere armeno Joseph Oughourdian del fondo Amber Italia. Numerosi gli scontri tra Orsoni e Marchi negli ultimi tempi, ai limiti delle querele e delle azioni legali. «Non mi interessano le polemiche, davvero. E non vorrei innescare il solito copione, poi lui risponde mille volte sui giornali, non è più finita... Ma Marchi non può dire che ha investito 400 milioni nella nuova aerostazione».
Non è vero?
«È vero, ma non erano soldi suoi. La nuova aerostazione è stato costruita con i soldi dello Stato, non con quelli di Marchi. Non mi pare una differenza da poco».
Dice che Lei ha regalato le azioni del Comune al fondo Amber.
«Non sa quello che dice. La differenza tra l’acquisto suo, qualche anno fa, delle azioni della Regione allora guidata da Galan e Amber è che loro hanno acquistato in sede di gara. Marchi invece ha comprato direttamente, senza nemmeno una trattativa privata. È stata un’operazione di ingegneria societaria, e Marchi si è trovato ad avere la maggioranza».
Il presidente della Save dice che l’aeroporto va bene e aumenta passeggeri ed entrate.
«Certo, è l’aeroporto di Venezia. È una posizione privilegiata che porta qualche vantaggio, quella di operare a Venezia, non vi sembra?».
È vero che il Comune ostacola lo sviluppo dell’aeroporto, come fa capire Save?
«Ma per carità. Non abbiamo mai fermato lo sviluppo dell’aeroporto, ci mancherebbe. Tanto che nel Pat, il Piano di assetto del Territorio, abbiamo riservato un’area di espansione dove potrebbe venire in futuro la seconda pista».
Diciamo che il dialogo tra aeroporto e Comune non è dei migliori.
«Da parte mia non è così. Sono disponibilissimo a dialogare con Save su tutto quello che riguarda il rilancio dell’aeroporto, infrastruttura fondamentale della nostra città e dunque di primario interesse per noi. Ma il resto non c’entra».
Cos’è il resto?
«Le operazioni immobiliari. Sono altra cosa, non c’entrano con l’efficienza dello scalo. Se qualcuno pensa di finanziare l’aeroporto con operazioni immobiliari proprio non ci siamo».
Tensione tra Save e Comune, polemiche che ogni tanto affiorano. C’entra il progetto del Quadrante, ridimensionato dalla sua amministrazione?
«Il Quadrante di Tessera è stato ridimensionato, è vero. Ma l’interesse della città è quello di avere nell’area di Tessera servizi e impianti sportivi. La speculazione immobiliare non ci interessa».
Marchi oggi è il presidente e azionista di maggioranza di Save, la società che gestisce lèaeroporto. Le istituzioni devono confrontarsi con lui.
«Marchi è un concessionario di un servizio pubblico. E deve anche attenersi ai suoi doveri e alle indicazioni dello Stato e di Enac. Non è il padrone dell’aeroporto, solo l’azionista di maggioranza. Sulle scelte urbanistiche, vorrei ricordarlo, è il Comune ad avere voce in capitolo».


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