Vanno per pulire gli aerei Trovano l'appalto disdetto
Sono andati a lavorare ma il lavoro non c'era più. I 43 dipendenti del consorzio Doro Group e Gesticoop Scarl hanno saputo ieri mattina che l'azienda ha disdetto il contratto di appalto per la pulizia degli aerei all'aeroporto Marco Polo di Tessera. Non possono più nemmeno entrare nello scalo perché i loro tesserini di riconoscimento sono stati disattivati. Da un mese ormai avevano capito che le cose andavano male, visto che non hanno ricevuto lo stipendio - e del resto racontano che nei due anni di appalto spesso la ditta non ha versato nemmeno i contributi o pagava con assegni scoperti, cosa che hanno scritto anche in una lettera inviata al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, chiedendo un suo intervento - ma da qui alla perdita repentina del lavoro ce ne corre. Ieri si sono messi in sciopero, ma con scarsi risultati visto quel che hanno saputo nel corso della giornata. Cos'è successo? La Uil-Trasporti, che segue il settore pulizie, gli ha spiegato che da una decina di giorni un'altra ditta, la Gualtieri, ha portato una decina di suoi dipendenti a Tessera per garantire la pulizia dei voli intercontinentali e che prenderà il posto del consorzio. Daniele Zennaro, segretario del sindacato, ha anche annunciato che martedì prossimo ci sarà un incontro tra i responsabili della nuova ditta di appalto e i tre handler che si servono del suo lavoro per verificare la quantità dei servizi richiesti e decidere se ci sarà il passaggio diretto dei 43 lavoratori, ormai ex Doro Group e Gesticoop, alla Gualtieri, ma che il responsabile ha già detto che probabilmente non li assumerà tutti e che, comunque, quelli che riavranno il lavoro saranno inquadrati non più con il vecchio contratto, ma con uno diverso non più per dipendenti ma per soci: «Così non avremo più alcuna garanzia e potremo essere sfruttati fino all'osso» diceva ieri una delle dipendenti che si è recata in aeroporto ad un incontro con il direttore dell'Enac, Valerio Bonato: «Ci ha detto che, siccome Doro Group ha dato disdetta dell'appalto, noi non abbiamo più alcun rapporto lavorativo con il Marco Polo e dobbiamo stare fuori».
Fonte: Il Gazzettino
Sono andati a lavorare ma il lavoro non c'era più. I 43 dipendenti del consorzio Doro Group e Gesticoop Scarl hanno saputo ieri mattina che l'azienda ha disdetto il contratto di appalto per la pulizia degli aerei all'aeroporto Marco Polo di Tessera. Non possono più nemmeno entrare nello scalo perché i loro tesserini di riconoscimento sono stati disattivati. Da un mese ormai avevano capito che le cose andavano male, visto che non hanno ricevuto lo stipendio - e del resto racontano che nei due anni di appalto spesso la ditta non ha versato nemmeno i contributi o pagava con assegni scoperti, cosa che hanno scritto anche in una lettera inviata al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, chiedendo un suo intervento - ma da qui alla perdita repentina del lavoro ce ne corre. Ieri si sono messi in sciopero, ma con scarsi risultati visto quel che hanno saputo nel corso della giornata. Cos'è successo? La Uil-Trasporti, che segue il settore pulizie, gli ha spiegato che da una decina di giorni un'altra ditta, la Gualtieri, ha portato una decina di suoi dipendenti a Tessera per garantire la pulizia dei voli intercontinentali e che prenderà il posto del consorzio. Daniele Zennaro, segretario del sindacato, ha anche annunciato che martedì prossimo ci sarà un incontro tra i responsabili della nuova ditta di appalto e i tre handler che si servono del suo lavoro per verificare la quantità dei servizi richiesti e decidere se ci sarà il passaggio diretto dei 43 lavoratori, ormai ex Doro Group e Gesticoop, alla Gualtieri, ma che il responsabile ha già detto che probabilmente non li assumerà tutti e che, comunque, quelli che riavranno il lavoro saranno inquadrati non più con il vecchio contratto, ma con uno diverso non più per dipendenti ma per soci: «Così non avremo più alcuna garanzia e potremo essere sfruttati fino all'osso» diceva ieri una delle dipendenti che si è recata in aeroporto ad un incontro con il direttore dell'Enac, Valerio Bonato: «Ci ha detto che, siccome Doro Group ha dato disdetta dell'appalto, noi non abbiamo più alcun rapporto lavorativo con il Marco Polo e dobbiamo stare fuori».
Fonte: Il Gazzettino