Utopia ?


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L'unico modo che vedo per poter sopravvivere è partire al contrario: stringere accordi fin da subito con una major e volare per loro cercando di strappare commercialmente un buon accordo sulla provvigione per passeggero o sul prezzo delle ore volo, cercando di mantenere una struttura il più low cost possibile...

Quoto. E, altrettanto utopicamente, penso che se Air Alps e Darwin si associassero/fondessero, potrebbero stringere un accordo locked-up con AZ per diventare ufficialmente l'unico vettore regionale di CAI, a cui girare gli EMJ e/o SSJ stile Regional per AF. Con un ingresso nel capitale di queste da parte di CAI e un leasing degli aerei di competenza della neo-Regional, AZ potrebbe risparmiare e avere comunque il servizio che necessita per completare la rete. Le/la neo-Regional avrebbe il quasi-monopolio di questo tipo di rotte in Italia e dall'Italia, con un rischio commerciale estremamente basso. Sto sognando? Ci sono falle in questa mia idea? O e' solo un problema di capitali che le due piccole compagnie non hanno?
 
Ti farei prendere due aerei riconfigurati come casino' volanti , con l ' accento sulla O , poi si fanno salire una cinquantina di persone per volta si sorvolano stati dove il gioco d'azzardo e'permesso e dopo quattro o cinque ore si torna all' aeroporto di partenza.........

Old Crow

Un Wb, tipo 747 smontare l'interno e trasformarlo in night club.
Un'aeroporto in uno stato dove la prostituzione sia legale.
Una saletta vip con finger annesso in aeroporti secondari di grandi città europee, per questioni di privacy.

7 destinazioni servite.

Ogni giorno a rotazione il volo parte da una città facendo pagare un tikt comprendente volo di andata e ritorno verso la destinazione godereccia, spettacolo in volo con possibilità di privé e, sorvolando stati dove è legale possibilità di entrare nel Mile high club (costo 300€ da fare a metà con la professionista).
Atterrati nell'aeroporto transfer in limo (vetri scuri e separè dall'autista) fino al locale, dove è possibile stare, bere (analcolici) mangiare, vedere spettacoli tutto compreso nel biglietto. Prestazioni fai 60€ - 1/4h.

All'alba tutti sul transfer ritorno in Apt e decollo alla volta della città di partenza.

Costo ticket sui 500€.
Tanto ci si rivale con gli extra.

Ovviamente scherzo, ma visto che si fa brainstorming l'ho buttata li.


Tornando seri.

Prima di partire servirebbero ingenti capitali. Finanziare da banche una compagnia aerea che ha costi operativi alti rispetto ad altri biz, non ha molto senso. Come non lo ha partire con 1 o 2 macchine.

Per partire bisognerebbe partire in grande, con liquidità sufficiente a coprire le perdite di 2/3 anni.
Almeno 10 A/M con costo passeggero per miglia basso, e ottimizzare al massimo le tratte e le rotazioni. Un turboprop costa meno in termine di gesione e carburante, ma è molto meno produttivo di un jet.

A livello di mktg aggressività. Lasciar perdere il p2p turistico. Vendere charter di tanto in tanto per coprire buchi operativi magari a centro giornata. Molto importante sarebbe stringere rapporti con il tessuto aziendale locale vendendo a condizioni particolari biglietti open a prezzi vantaggiosi per chi si "abbona". Servizio da Major.

Lascerei perdere rotte sovvenzionate. Piuttosto cercherei il mercato dove c'è.

Una campagna mktg a livello nazionale e negli scali esteri di destinazione. Ripetuta nel tempo, già da un anno prima dello statup.
Offrire in volo sempre qualcosa di più di quanto promesso.

Creare la percezione di servizio di qualità a prezzo onesto.
Sfruttare per quel che si può il belly cargo con accordi a prezzi vantaggiosi.
Inoltre bisognerebbe partire da subito con un progetto di partnership con compagnie già affermate.
 

Se una rotta è sovvenzionata probabilmente non è in grado di reggersi da sola. Una sovvenzione non è in grado di ripagare un volo vuoto.
Meglio offrire un prodotto migliore dove c'è domanda, anche se ci sono concorrenti. Vedi LHI+EZY che hanno messo in difficoltatà BA su MXP.
 
Se una rotta è sovvenzionata probabilmente non è in grado di reggersi da sola. Una sovvenzione non è in grado di ripagare un volo vuoto.
Meglio offrire un prodotto migliore dove c'è domanda, anche se ci sono concorrenti. Vedi LHI+EZY che hanno messo in difficoltatà BA su MXP.

scusa, mi spiego meglio: sono d'accordo con te che una rotta onerata non è un business ma una certezza di avere quanto meno un po' di soldini in tasca e al massimo limitare i danni a fine bilancio.
quello che mi piacerebe però sapere è quali sono quei mercati che rovrebbero reggersi da soli a cui ti riferisci. il nodo (ed il problema) è proprio qui mi sembra: ammesso di avere i soldi, ammesso di avere chi è capace di mettere in piedi una compagnia con i controfiocchi, ammesso di avere piloti, tecnici e tutto il resto, cosa si fa fare a quegli aeroplanini in hangar?
 
Si, però il grande sbaglio è quello di giocare per non perdere, piuttosto che per vincere.
Se il mercato non mi consente una minima possibilità di vittoria, non gioco.

Lavoro nel settore comunicazione e credo convenga lavorare sulla percezione del servizio, e convincere il cliente a provare il "prodotto", anche in maniera agressiva.

Prendiamo ad esempio il mercato nord Italia, Torino o Venezia, soprattutto la seconda.
Ha visto una serie di fallimenti di compagnie che vi operavano, perchè o non erano il core biz di chi ci ha messo il grano, o erano gestite da persone con precedenti non esaltanti. Quante aziende ci sono nell'indotto FIAT a Torino? Quante nel Veneto?

Quante di queste hanno necessità di spostare persone? Tante.
Quante si arrangiano con il Fai da te? un bel po'
Quante al momento di prenotare vanno direttamente su AZ, o EN? Quante conoscono quali player operano una rotta? L'imprenditore bresciano (o la sua segrataria) sapevano di Club Air? credo pochi.
Il Business si crea con la presenza sul territorio. Coinvolgendo le realtà presenti. Offrendo carnet a condizioni vantaggiose. Offrendo la "Mucca Viola" qualcosa che differenzi. I margini di manovra sono pochi, ma è l'unico modo per stare a galla.

AP quando è nata, ha iniziato contro il monopolio AZ su FCO-LIN. E poco alla volta è arrivata a portare oltre 6 mio pax all'anno.
Fr al contrario vive di sovvenzioni, ma è in grado di generare economie di scala imposiibli anche solo con 30 aerei e a meno di avere le spalle tremendamente larghe è impossibile competere.

Una compagnia per nascere dovrebbe andare verso le zone dove c'è tanta domanda, e tentare dumping o creare un valore aggiunto a costo di mandare in sovracapacità una rotta. Un progetto del genere dovrebbe partire almento 2/3 anni prima della messa in opera dei voli. Prima con indagini di mercato, poi con contatto commerciale diretto, in modo da avere già uno zoccolo su cui partire.

Pensa al mercato dei noleggi auto: l'azienda preferisce pagare qualcuno che dia un costo certo a costo di pagare di più. La gestione di una compagnia aerea dovrebbe dare questo tipo si servizio ai clienti TOP, sui cui fare guadagno.
Di norma il 20% dei clienti crea l'80% del guadagno (legge di Pareto). Su quei clienti bisogna puntare, e assicurarseli prima ancora di alzare le ruote da terra.
 
quoto tutto, sono completamente d'accordo e sono come tanti (tutti?) stufo di vedere meteoriti che ogni giorno nascono e muoiono senza riuscire a spegnere più di una o due candeline sulla torta di compleanno.
il mio problema è che, cercando di ragionare come compagnia aerea, non vedo mercati dove ci sia la possibilità di entrare se non sovvenzionati o se non facendo regional feeding per qualuno di più grande (e, di fatto, operando qualcosa che già esiste a nome di qualcun altro).
Fra passeggeri convinti che il valore di un volo non superi i 99 cent (grazie FR) e businessmen sempre più puntati sul risparmio (a volte incentivati anche dalle aziende stesse!) il concetto di punto a punto non si regge più in piedi ed i risultati si vedono: Alpi Eagles, MyAir, WindJet, la stessa AP che non volava esattamente in arie tranquille economicamente parlando. certo, ci si devono mettere il management, le scelte, le coincidenze, il caso per avere un quadro più completo ma sta di fatto che secondo me non c'è posto per le emergenti e le piccole se non, come detto, sotto l'ala protettiva di qualche major che aiuti e finanzi delegando l'operatività sul feeding...
 
nessuna delle idee che ho letto ritengo possa stare in piedi.
una compagnia che vive di charter deve essere in grado di venderne tanti e a prezzi elevati; un aereo non si ripaga con una quadra di calcio che ogni 15 giorni (se va bene!) si fa il voletto in Italia.
Allo stesso modo il turismo point to point non paga se non su modelli low cost ma a quel punto ci si mette in competizioni con i signori Ryan e EasyJet che, oltre ad occupare già tutte le rotte allettanti, possono vantare nome e capitale ben maggiore quindi "potenza" nettamente superiore.
Anche nel mercato regional velivoli piccoli non danno profitto; se un Dornier da 30 posti è matematicamente impossibile che generi ricavo, anche un AT7 da 64 ormai è al limite (tanto è vero che i piani di LH per il futuro prevedono l'uscita di tutti i prop). Inoltre (lo dico per esperienza diretta) è molto difficile vendere turboprop come charter dal momento che molti, per stupidità (!!!), li ritengono meno sicuri dei jet sebbene più economici.
L'unico modo che vedo per poter sopravvivere è partire al contrario: stringere accordi fin da subito con una major e volare per loro cercando di strappare commercialmente un buon accordo sulla provvigione per passeggero o sul prezzo delle ore volo, cercando di mantenere una struttura il più low cost possibile...

Ho letto con attenzione il tuo posto e devo dire che non sono d'accordo (questo e' il bello dell'utopia)!
A - Il mercato dei turbo prop e' in crescita fortissima (vedi dati ATR e DHC) ATR sta studiando una versione ATR 100 posti (vedi ultimo nuemro ATW). Le compagnie si sono rese conto che sotto tot ore di volo un frullatore costa mooolto ma mooolto meno di un jet...ergo...ottimo aereo per inizare fase start up a mio parere(ovviamente su rotte regionali; se parliamo di Milano Sharm...bisognerebbe cambiare macchina,claro que si)
B - Condivido assolutamente con te la "stupida prevenzione" verso gli elica....ma ribadisco che i bassi costi di gestione quindi basse tariffe spingono il turbop nella giusta direzione.
C - il TP e' lo start up...passare al jet e' ovvio quando s'iniziano rotte piu' lunghe.
D - il legarsi "subito" (o anche dopo) ad una major e' da capire bene. ASA ha centinaia di aerei negli USA...pensiamo a Regional in FR oppure Cimber o EN stessa...alla fine sei un contenitore vuoto ovvero un franchiasing (con tutto il rispetto per essi) ma devi barattare la tua libertà con i desideri/voleri della major di riferimento (vedi per esempio la clausola sulla tipologia di ereo che puoi avere o sui numero dei posti a bordo...la decidono loro).
E - parliamo sempre di EN come regional ma oramai in termini di compagnia aerea indipendente sappiamo decotta....proviamo invece a guardare a BABOO oppure (mi piace veramente tanto) CARPATAIR. Piccole, aggresive ove serve...buon servizio...inizi da sole...BABOO sta lentamente adesso iniziando a lavorare per le major...Carpatair mi risulta ancora "free as a bird"
Rispetto il tuo posto, ci mancherebbe, ma io invece ritengo che queste due compagnie danno la dimostrazione che spazio per "compagni classiche" esista ancora.
Mi permetto anche di citare NEOS....che fa solo charter..senti parlare poco di lei nel panorama (AIR ITALY, LIVINGSTON ((che non ho capito se sto marchio esiste ancora)) sempre loro).ma cavolo ha iniziato piano in sordina, ha una flotta di tutto rispetto, credo che il suo charter per gli operatori non sia il piu' economico in assoluto ma accidenti che servizio!!!
Non credo che si debba solo ragionare, con tutto il rispetto, FR o EZ...giusto che ci siano fanno il loro lavoro (bene o male non e' da questo topic)...pero' per me there is a third way!
 
condivido molto di quello "utopicamente" riportato fino ad ora...

penso ci si debba concentrare soprattutto sul "buco" del nostro mercato che secondo me consiste nella mancanza di copertura di una fascia medio-bassa (come numero di pax) su tratte medio corte, ovvero feederaggio

puntare su rotte che feederano una major è un'ottima idea, ma quali rotte e quale major?

CALLiSTo

P.S. se è vero quel che ho letto su air vallee a RMI si sta liberando un hangar?
 
condivido molto di quello "utopicamente" riportato fino ad ora...

penso ci si debba concentrare soprattutto sul "buco" del nostro mercato che secondo me consiste nella mancanza di copertura di una fascia medio-bassa (come numero di pax) su tratte medio corte, ovvero feederaggio

puntare su rotte che feederano una major è un'ottima idea, ma quali rotte e quale major?

CALLiSTo

P.S. se è vero quel che ho letto su air vallee a RMI si sta liberando un hangar?

Roma è raggiungibile anche dalla provincia italiana abbastanza bene, salvo alcuni apt molto piccoli. Per federare un hub Carrier senza creare doppioni servirebbe prima di tutto l'hub carrier.
 
Ingente quanto?

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se io fossi un imprenditore italiano serio con capitali (ingenti) da investire, come mi convincereste che farlo in una compagnia regional oggi in Italia conviene?...

Ai prezzi odierni con 800 milioni di Euro ci compri il 10% di FR, oppure 20% di EZ _e_ di THY vel similia. Farlo in maniera ostile non avrebbe senso, ma amichevolemente potrebbe avere senso.