USA: in arrivo (forse) una "seconda barriera" per proteggere il cockpit


Una seconda porta?
Non so da quanto tempo che non ci sono stati più dirottamenti, se si eccettua il 9/11. Poi citano l'episodio del B737 Alaska Airline, in cui si è verificata la rottura del blowout panel della porta del cockpit in seguito alla decompressione improvvisa in cabina: penso che sia esattamente andato come previsto di disegno, il pannello serve per per equalizzare la pressione tra cockpit e cabina soprattutto se la depressurizzazione sia improvvisa, e potrebbe anche cedere. E sempre a meno di errori, i casi di depressurizzazione improvvisa in quota sono estremamente rari: ricercando su AvHerlad (thanks, Simon) dal 2012 di episodi riportati al di là dell' Alaska1282 non ce ne sono. Se quello che viene riichiesta è la modifica del disegno del pannello, in modo da impedire comunque le rotture, o di prevedere un qualche altro meccanismo di equalizzazione della pressione allora la questione sarebbe più chiara su questo aspetto.
 
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Leggendo l'articolo si parla di una disposizione che era stata pensata dopo i fatti dell' 11 settembre e che diviene obbligatoria solo oggi dopo oltre 20 anni.

I nuovi aerei che verranno costruiti per le compagnie USA dovranno avere questa nuova barriera inoltre si parla di una modifica di tutti gli aerei delle compagnie USA attualmente in servizio per adeguarli alla nuova normativa e si parla di 5 anni di tempo necessari per adeguarli tutti oltre immagino a dei costi non indifferenti per adeguare tutte le flotte.
 
Una seconda porta?
Non so da quanto tempo che non ci sono stati più dirottamenti, se si eccettua il 9/11. Poi citano l'episodio del B737 Alaska Airline, in cui si è verificata la rottura del blowout panel della porta del cockpit in seguito alla decompressione improvvisa in cabina: penso che sia esattamente andato come previsto di disegno, il pannello serve per per equalizzare la pressione tra cockpit e cabina soprattutto se la depressurizzazione sia improvvisa, e potrebbe anche cedere. E sempre a meno di errori, i casi di depressurizzazione improvvisa in quota sono estremamente rari: ricercando su AvHerlad (thanks, Simon) dal 2012 di episodi riportati al di là dell' Alaska1282 non ce ne sono. Se quello che viene riichiesta è la modifica del disegno del pannello, in modo da impedire comunque le rotture, o di prevedere un qualche altro meccanismo di equalizzazione della pressione allora la questione sarebbe più chiara su questo aspetto.
Se non ricordo male nel caso Alaska si spalancò proprio la porta, fatto che non era previsto, o meglio, di cui il crew non era a conoscenza. Inoltre, se non sbaglio, su B737 i blowout panel si aprono in caso di falla in cockpit, non in cabina come quella volta.
 
Che spreco! Da qui al 2030, si volerà unmanned, a che servono tutte ste barriere? A nascondere Cpt AI e FO AI in training?
 
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Se non ricordo male nel caso Alaska si spalancò proprio la porta, fatto che non era previsto, o meglio, di cui il crew non era a conoscenza. Inoltre, se non sbaglio, su B737 i blowout panel si aprono in caso di falla in cockpit, non in cabina come quella volta.
...non penso che il prossimo "Mohammad Atta", per quanto folle, possa pensare di causare un'esplosione ad alta quota perche' la porta del cockpit si apra...
 
Credo ci sia molto da capire perché, come ormai consuetudine, nessun giornalista ha pensato di leggersi tutte le fonti primarie: qualcuno avrà ascoltato la conferenza stampa della FAA e molti avranno banalmente scopiazzato da qualche collega.

Per risparmiare un po' di tempo ai giornalisti nostrani che potrebbero aver interesse ad approfondire, ecco una sintesi di quanto si evince facilmente dalle fonti primarie. Visto che mi leggo tutto il papiro e che cinque minuti di esperienza li ho, aggiungo qualche nota di colore.

La legge in questione ha iniziato il proprio iter al senato sotto forma di S. 1939 - FAA Reauthorization Act of 2024. E' disponibile qua ma vi sconsiglio di perdere tempo perché non c'è menzione della barriera.

Il contesto legislativo e politico è semplice: ogni centesimo speso dallo Stato americano deve essere in un modo o nell'altro autorizzato dal Congresso, il ramo legislativo. I soldi stanziati per la FAA sono stati autorizzati dal precedente FAA Reauthorization Act of 2018 ed è giunta l'ora di varare il prossimo piano quinquennale. Si è mosso per primo il Soviet sup... pardon -- il Senato. Approvata la legge al Senato, questa è passata alla House of Representatives, la camera bassa. Per motivi che hanno a che fare con la legge elettorale e le relative dinamiche matematiche, il celodurismo salta sempre fuori alla Camera bassa, che ha aggiunto, emendato, modificato, condito e impacchettato la versione finale.

----------
La legge promulgata dal presidente è dunque quella sfornata dalla Camera come
H.R.3935 - Securing Growth and Robust Leadership in American Aviation Act.
La trovete qua.

Una legge è di per sé insufficiente a rendere obbligatoria l'installazione di qualsivoglia oggetto su un aereo civile, ma può dare un mandato specifico e particolare al regolatore. In sintesi:
-- Entro 6 mesi dal passaggio della legge la FAA dovrà istituire un comitato composto da linee aeree, sindacati, produttori, rappresentanti dei passeggeri per deliberare che tipo di barriera abbia senso installare su aerei civili in servizio commerciale (Part 121), anche tenendo conto (non scherzo) della posizione delle toilette e (meno male) di eventuali rischi in caso di evacuazione dell'aeromobile.
-- Entro 12 mesi dall'istituzione del comitato la FAA dovrà presentare un rapporto al Congresso con le proprie raccomandazioni.
-- Entro 36 mesi dalla presentazione del rapporto la FAA dovrà introdurre la nuova normativa che richieda l'installazione di una barriera secondaria.
---------

Questo è quanto contenuto nel testo della legge. E' ovvio, quindi, che non si parla di una cosa imminente: trascorreranno verosimilmente anni prima che una effettiva decisione sia presa, e altri anni per l'effettiva introduzione delle "barriere".

A ben guardare, tuttavia, un piccolo scoop lo si tira fuori. Per esempio, basta andare a leggersi lo FAA Reauthorization Act del 2018 (qua) per capire di cosa si stia parlando: la Section 336 -- autodefinita dalla legge stessa Saracini Aviation Safety Act of 2018 in onore del comandante Victor Saracini (UAL 175 del 11-9-2001) --imponeva alla FAA di stabilire entro un anno l'obbligo di installare la stessa secondary cockpit barrier su tutti gli aerei nuovi in consegna a vettori americani.

La FAA si è mossa con la tempestività che contraddistingue i regolatori di tutto il mondo: l'1 agosto 2022 ha pubblicato questa proposta.
La barriera viene denominata installed physical secondary barrier (IPSB).

Leggetevela se volete, ma la sostanza è semplice: il problema che si vuole risolvere non è di ridondanza rispetto alla porta blindata, bensì di gestione della sicurezza quando la porta del cockpit viene aperta per ragioni fisiologiche od operative. Per barriera secondaria s'intende dunque un oggetto (non una procedura) che garantisca l'inaccessibilità del cockpit quando la porta blindata deve essere aperta per consentire a un pilota di andare in bagno o ricevere un pasto o per qualsiasi altra ragionevole questione operativa. Se ci fate caso, le linee aeree hanno procedure variegate, dall'utilizzo di un carrello pasti al porre una stagionale di 19 anni alta un metro e quarantaquattro a fare da blocco. Ricordo che una ventina d'anni fa United e altre avevano installato dei cancelleti estendibili. Si parla semplicemente di questo.

Segnalo un po' di passaggi utili a capire ciò che verosimilmente verrà stabilito in futuro:

The IPSB would be required to resist intrusion and meet certain physical standards, but still permit line-of-sight visibility between the flightdeck door and the cabin.

The IPSB be able to resist an intrusion attempt for five seconds, so as to provide a two-second margin above the expected three-second time needed to close and lock the flightdeck door.

The FAA require the IPSB to be designed such that it would not be possible for a 50th percentile male to reach through the IPSB and grab an open flightdeck door.

The IPSB be sufficiently transparent, whether through open space or transparent material, to provide situational awareness between the vestibule area (outside the flightdeck) and the passenger cabin, and that the FAA's design requirements for the IPSB account for human needs, that is, providing room for crew changes, meal service, etc.

the IPSB's use into their procedures for opening the flightdeck door of newly-manufactured airplanes, and impose compliance times of 18 or 36 months

The FAA uses the cost estimate of $35,000 provided by the Report for the purchase and installation of an IPSB.

Mi fermo perché alla fine di tutta questa manfrina stiamo parlando di un cancelletto o qualcosa di molto leggero. Le complicazioni principali riguardano la compatibilità dell'oggetto con la sicurezza in caso di evacuazione, e la necessità di addestrare tutti gli equipaggi. E' tempo di campagna elettorale e allora la storia è stata ingigantita con conferenze stampa esagerate e la complice pigrizia dei giornalisti che non hanno perso il tempo necessario a capire che questa è una non-notizia.
 
Credo ci sia molto da capire perché, come ormai consuetudine, nessun giornalista ha pensato di leggersi tutte le fonti primarie: qualcuno avrà ascoltato la conferenza stampa della FAA e molti avranno banalmente scopiazzato da qualche collega.

Per risparmiare un po' di tempo ai giornalisti nostrani che potrebbero aver interesse ad approfondire, ecco una sintesi di quanto si evince facilmente dalle fonti primarie. Visto che mi leggo tutto il papiro e che cinque minuti di esperienza li ho, aggiungo qualche nota di colore.

La legge in questione ha iniziato il proprio iter al senato sotto forma di S. 1939 - FAA Reauthorization Act of 2024. E' disponibile qua ma vi sconsiglio di perdere tempo perché non c'è menzione della barriera.

Il contesto legislativo e politico è semplice: ogni centesimo speso dallo Stato americano deve essere in un modo o nell'altro autorizzato dal Congresso, il ramo legislativo. I soldi stanziati per la FAA sono stati autorizzati dal precedente FAA Reauthorization Act of 2018 ed è giunta l'ora di varare il prossimo piano quinquennale. Si è mosso per primo il Soviet sup... pardon -- il Senato. Approvata la legge al Senato, questa è passata alla House of Representatives, la camera bassa. Per motivi che hanno a che fare con la legge elettorale e le relative dinamiche matematiche, il celodurismo salta sempre fuori alla Camera bassa, che ha aggiunto, emendato, modificato, condito e impacchettato la versione finale.

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La legge promulgata dal presidente è dunque quella sfornata dalla Camera come
H.R.3935 - Securing Growth and Robust Leadership in American Aviation Act.
La trovete qua.

Una legge è di per sé insufficiente a rendere obbligatoria l'installazione di qualsivoglia oggetto su un aereo civile, ma può dare un mandato specifico e particolare al regolatore. In sintesi:
-- Entro 6 mesi dal passaggio della legge la FAA dovrà istituire un comitato composto da linee aeree, sindacati, produttori, rappresentanti dei passeggeri per deliberare che tipo di barriera abbia senso installare su aerei civili in servizio commerciale (Part 121), anche tenendo conto (non scherzo) della posizione delle toilette e (meno male) di eventuali rischi in caso di evacuazione dell'aeromobile.
-- Entro 12 mesi dall'istituzione del comitato la FAA dovrà presentare un rapporto al Congresso con le proprie raccomandazioni.
-- Entro 36 mesi dalla presentazione del rapporto la FAA dovrà introdurre la nuova normativa che richieda l'installazione di una barriera secondaria.
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Questo è quanto contenuto nel testo della legge. E' ovvio, quindi, che non si parla di una cosa imminente: trascorreranno verosimilmente anni prima che una effettiva decisione sia presa, e altri anni per l'effettiva introduzione delle "barriere".

A ben guardare, tuttavia, un piccolo scoop lo si tira fuori. Per esempio, basta andare a leggersi lo FAA Reauthorization Act del 2018 (qua) per capire di cosa si stia parlando: la Section 336 -- autodefinita dalla legge stessa Saracini Aviation Safety Act of 2018 in onore del comandante Victor Saracini (UAL 175 del 11-9-2001) --imponeva alla FAA di stabilire entro un anno l'obbligo di installare la stessa secondary cockpit barrier su tutti gli aerei nuovi in consegna a vettori americani.

La FAA si è mossa con la tempestività che contraddistingue i regolatori di tutto il mondo: l'1 agosto 2022 ha pubblicato questa proposta.
La barriera viene denominata installed physical secondary barrier (IPSB).

Leggetevela se volete, ma la sostanza è semplice: il problema che si vuole risolvere non è di ridondanza rispetto alla porta blindata, bensì di gestione della sicurezza quando la porta del cockpit viene aperta per ragioni fisiologiche od operative. Per barriera secondaria s'intende dunque un oggetto (non una procedura) che garantisca l'inaccessibilità del cockpit quando la porta blindata deve essere aperta per consentire a un pilota di andare in bagno o ricevere un pasto o per qualsiasi altra ragionevole questione operativa. Se ci fate caso, le linee aeree hanno procedure variegate, dall'utilizzo di un carrello pasti al porre una stagionale di 19 anni alta un metro e quarantaquattro a fare da blocco. Ricordo che una ventina d'anni fa United e altre avevano installato dei cancelleti estendibili. Si parla semplicemente di questo.

Segnalo un po' di passaggi utili a capire ciò che verosimilmente verrà stabilito in futuro:









Mi fermo perché alla fine di tutta questa manfrina stiamo parlando di un cancelletto o qualcosa di molto leggero. Le complicazioni principali riguardano la compatibilità dell'oggetto con la sicurezza in caso di evacuazione, e la necessità di addestrare tutti gli equipaggi. E' tempo di campagna elettorale e allora la storia è stata ingigantita con conferenze stampa esagerate e la complice pigrizia dei giornalisti che non hanno perso il tempo necessario a capire che questa è una non-notizia.

Grazie per tutti i link ufficiali e la sintesi!
Tutto più chiaro adesso.
 
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Credo ci sia molto da capire perché, come ormai consuetudine, nessun giornalista ha pensato di leggersi tutte le fonti primarie: qualcuno avrà ascoltato la conferenza stampa della FAA e molti avranno banalmente scopiazzato da qualche collega.

Per risparmiare un po' di tempo ai giornalisti nostrani che potrebbero aver interesse ad approfondire, ecco una sintesi di quanto si evince facilmente dalle fonti primarie. Visto che mi leggo tutto il papiro e che cinque minuti di esperienza li ho, aggiungo qualche nota di colore.

La legge in questione ha iniziato il proprio iter al senato sotto forma di S. 1939 - FAA Reauthorization Act of 2024. E' disponibile qua ma vi sconsiglio di perdere tempo perché non c'è menzione della barriera.

Il contesto legislativo e politico è semplice: ogni centesimo speso dallo Stato americano deve essere in un modo o nell'altro autorizzato dal Congresso, il ramo legislativo. I soldi stanziati per la FAA sono stati autorizzati dal precedente FAA Reauthorization Act of 2018 ed è giunta l'ora di varare il prossimo piano quinquennale. Si è mosso per primo il Soviet sup... pardon -- il Senato. Approvata la legge al Senato, questa è passata alla House of Representatives, la camera bassa. Per motivi che hanno a che fare con la legge elettorale e le relative dinamiche matematiche, il celodurismo salta sempre fuori alla Camera bassa, che ha aggiunto, emendato, modificato, condito e impacchettato la versione finale.

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La legge promulgata dal presidente è dunque quella sfornata dalla Camera come
H.R.3935 - Securing Growth and Robust Leadership in American Aviation Act.
La trovete qua.

Una legge è di per sé insufficiente a rendere obbligatoria l'installazione di qualsivoglia oggetto su un aereo civile, ma può dare un mandato specifico e particolare al regolatore. In sintesi:
-- Entro 6 mesi dal passaggio della legge la FAA dovrà istituire un comitato composto da linee aeree, sindacati, produttori, rappresentanti dei passeggeri per deliberare che tipo di barriera abbia senso installare su aerei civili in servizio commerciale (Part 121), anche tenendo conto (non scherzo) della posizione delle toilette e (meno male) di eventuali rischi in caso di evacuazione dell'aeromobile.
-- Entro 12 mesi dall'istituzione del comitato la FAA dovrà presentare un rapporto al Congresso con le proprie raccomandazioni.
-- Entro 36 mesi dalla presentazione del rapporto la FAA dovrà introdurre la nuova normativa che richieda l'installazione di una barriera secondaria.
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Questo è quanto contenuto nel testo della legge. E' ovvio, quindi, che non si parla di una cosa imminente: trascorreranno verosimilmente anni prima che una effettiva decisione sia presa, e altri anni per l'effettiva introduzione delle "barriere".

A ben guardare, tuttavia, un piccolo scoop lo si tira fuori. Per esempio, basta andare a leggersi lo FAA Reauthorization Act del 2018 (qua) per capire di cosa si stia parlando: la Section 336 -- autodefinita dalla legge stessa Saracini Aviation Safety Act of 2018 in onore del comandante Victor Saracini (UAL 175 del 11-9-2001) --imponeva alla FAA di stabilire entro un anno l'obbligo di installare la stessa secondary cockpit barrier su tutti gli aerei nuovi in consegna a vettori americani.

La FAA si è mossa con la tempestività che contraddistingue i regolatori di tutto il mondo: l'1 agosto 2022 ha pubblicato questa proposta.
La barriera viene denominata installed physical secondary barrier (IPSB).

Leggetevela se volete, ma la sostanza è semplice: il problema che si vuole risolvere non è di ridondanza rispetto alla porta blindata, bensì di gestione della sicurezza quando la porta del cockpit viene aperta per ragioni fisiologiche od operative. Per barriera secondaria s'intende dunque un oggetto (non una procedura) che garantisca l'inaccessibilità del cockpit quando la porta blindata deve essere aperta per consentire a un pilota di andare in bagno o ricevere un pasto o per qualsiasi altra ragionevole questione operativa. Se ci fate caso, le linee aeree hanno procedure variegate, dall'utilizzo di un carrello pasti al porre una stagionale di 19 anni alta un metro e quarantaquattro a fare da blocco. Ricordo che una ventina d'anni fa United e altre avevano installato dei cancelleti estendibili. Si parla semplicemente di questo.

Segnalo un po' di passaggi utili a capire ciò che verosimilmente verrà stabilito in futuro:









Mi fermo perché alla fine di tutta questa manfrina stiamo parlando di un cancelletto o qualcosa di molto leggero. Le complicazioni principali riguardano la compatibilità dell'oggetto con la sicurezza in caso di evacuazione, e la necessità di addestrare tutti gli equipaggi. E' tempo di campagna elettorale e allora la storia è stata ingigantita con conferenze stampa esagerate e la complice pigrizia dei giornalisti che non hanno perso il tempo necessario a capire che questa è una non-notizia.
insomma, si tratta di istallare il cancellino Ikea (quello che uso per i cani) e farlo pagare qualche migliaio di dollari
 
insomma, si tratta di istallare il cancellino Ikea (quello che uso per i cani) e farlo pagare qualche migliaio di dollari
Avevo frainteso, lo ammetto...
CANCELLINO-GIRELLA-500x500-1.png


che poi all'Ikea mica se trovano, questi.
P.s. la prossima volta potresti usare il termine "cancelletto"? tnks.
 
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