United: CEO si dimette


Si è dimesso il CEO di United
Per un'indagine sulla "rotta del presidente" e altri favori tra istituzioni pubbliche e private americane

Jeff Smisek, l’amministratore delegato della grande compagnia aerea statunitense United, si è dimesso insieme ad altri due dirigenti in seguito a un’indagine federale avviata nei confronti dell’azienda per una serie di presunti favori nei confronti di David Samson, allora presidente della Port Authority of New York and New Jersey, l’agenzia che si occupa della gestione di buona parte dei trasporti tra i due stati e che ogni anno ha disposizione un budget intorno agli 8,2 miliardi di dollari. I magistrati stanno indagando per capire se Samson abbia fatto effettivamente pressioni nei confronti di United per ottenere la riapertura della rotta tra Newark e Columbia, in South Carolina, dove l’allora responsabile dell’agenzia possiede una seconda casa per i fine settimana: la tratta, benché in perdita, fu effettivamente riattivata per essere poi chiusa pochi giorni dopo le dimissioni di Samson dal suo incarico nel 2014. Secondo le indagini, United avrebbe accettato di gestire quella rotta in cambio di una serie di favori legati ai suoi piani di espansione negli aeroporti di New York e del New Jersey.

Il presunto favore nei confronti di Samson non era comunque un segreto: dalle indagini è emerso che molti dirigenti all’interno della Port Authority facevano riferimento a quella tratta chiamandola la “rotta del presidente”. A inizio anno, United aveva chiesto allo studio legale Jenner & Block di avviare un’indagine interna per chiarire quali fossero le responsabilità dietro questo tipo di accordo. Stando alle informazioni raccolte dal New York Times, all’epoca i legali dissero ai dirigenti di United che la strada più semplice sarebbe stata quella di far dimettere Smisek e altri dirigenti potenzialmente coinvolti, in modo da evitare di essere incriminati. Al momento le indagini non hanno comunque portato ad accuse formali nei confronti della dirigenza di United.

La “rotta del presidente” fu attivata in un momento molto importante per United. La compagnia aerea stava facendo pressioni per ottenere un collegamento ferroviario più efficiente tra Lower Manhattan e l’aeroporto di Newark, cosa che avrebbe favorito la sua clientela, nell’ambito di un piano ambizioso da 8 miliardi di dollari di miglioramento dei servizi verso l’aeroporto avviato dalla Port Authority a inizio 2014. United aveva anche chiesto una riduzione nei costi di affitto di alcune strutture dell’aeroporto.

La nuova indagine non è una buona notizia per Chris Christie, il governatore del New Jersey candidato alle primarie repubblicane per le presidenziali del prossimo anno negli Stati Uniti. Christie ha stretti legami con la Port Authority e fu lui a nominare Samson come suo presidente nel 2010. Samson si dimise nel marzo del 2014 ad alcuni mesi di distanza dallo scandalo legato al ponte George Washington in New Jersey: da alcune intercettazioni e altri documenti emerse che alcuni assistenti del governatore avevano chiesto alla Port Authority di chiudere alcune corsie del ponte in modo da rallentare il traffico e punire un sindaco che non aveva dato il suo sostegno a Christie per la rielezione. In seguito il governatore prese le distanze dalle persone coinvolte, dicendo di essere stato ingannato e tradito, ma nei mesi seguenti Samson rimase comunque uno dei suoi principali consiglieri.

United ha annunciato alle autorità della borsa che Smisek riceverà un buono uscita da 4,9 milioni di dollari, più altri 3 milioni di dollari in azioni. Oscar Munoz è stato nominato presidente e amministratore delegato per sostituire Smisek, che in precedenza era stato CEO di un’altra compagnia aerea, Continental Airlines. Le due aziende si sono fuse nel 2010, ma hanno faticato a sostenere la concorrenza delle altre principali compagnie aeree del Nordamerica, con seri problemi legati soprattutto al sistema di prenotazione e gestione dei biglietti, che in almeno due casi ha portato a seri ritardi sulla partenza dei voli. Le azioni di United in borsa ieri hanno perso l’1,6 per cento, da inizio anno la perdita è stata del 14 per cento.


Fonte: ilpost.it
 
Newark-Columbia come Roma-Albenga. Tutto il mondo è paese....
East End Avenue..... ci sai dire qualcosa? Si respirava aria di botto o è stato un fulmine a ciel sereno?
 
Newark-Columbia come Roma-Albenga. Tutto il mondo è paese....
East End Avenue..... ci sai dire qualcosa? Si respirava aria di botto o è stato un fulmine a ciel sereno?



però le conseguenze per gli interessati dopo averlo "scoperto" sono ben diverse
 
una piccolissima precisazione che esula al traffico tra le città annessi e connessi che ovviamente non conosco....Columbia è una città di oltre 100.000 abitanti ma, soprattutto, capitale del South Carolina...collegata con washington, charlotte, Chicago, La Guardia ( Delta), Philadelphia, Dallas ( oggi conto piu di 30 partenze)....giusto per fornir eun paragone con Albenga
 
Negli USA queste cose si affrontano in maniera seria e definitiva, non come un Roma-Albenga, dove, come si e' visto, nessuno ha mai pagato o dato dimissioni...
Fulmine a ciel sereno al 101% direi, leggo di indagine interna in collaborazione con le indagini federali, quindi trasparenza e azione immediata, stile yankee. Allo stesso tempo non leggo invece di incriminazioni a carico, mentre l'indagine "is still ongoing".

La compagnia e' in ottima salute finanziaria, con "...1st e 2nd qtr earnings over-estimating analyst's expectations..." .
Quanto alle azioni, Mauro, -14% da inizio anno, ma +9% negli ultimi 3 mesi, +11% nell'ultimo anno, +72% negli ultimi 2! ( http://finance.yahoo.com/echarts?s=UAL+Interactive#{"allowChartStacking":true} )
Inoltre, da inizio anno: DL -5%, AA -23%...

Full Press Release: http://newsroom.united.com/index.php?s=20295&item=124585
Press Conf call (molto interessante!) : http://edge.media-server.com/m/p/xfwgsunr/lan/en
 
The half-empty United flight at the center of a federal corruption probe

Articolo del Washington Post che riassume la vicenda: http://www.washingtonpost.com/news/...-at-the-center-of-a-federal-corruption-probe/

Ci sono descrizioni interessanti della metodologia usata: LF, costo per chilometro, etc. per dimostrare che il volo non aveva ragione di essere su basi puramente economiche. Sarebbe bello farlo anche su alcune rotte italiane presenti e, specialmente, passate.

Comunque mi pareva di aver letto qualcosa in merito già svariate settimane fa.
 
Wow, manco il tempo di iniziare ed al poverino gli hanno fatto venire un attacco... scherzi a parte, spero umanamente che si riprenda presto.

A proposito, dal punto di vista umano e di approccio professionale, il nuovo CEO sembra essere molto piu' popolare del precedente (forse ci voleva poco... il buon Smisek sara' stato un bravo manager, ed aveva concluso la scalata Continental-United egregiamente, ma non era un mago delle relazioni sociali e non si faceva amare particolarmente a quanto pare).

Vediamo cosa succede, se si riprende subito o dovranno sostituirlo...

P.S. come giustamente sottolineanto da East End Ave, tutte le azioni delle principali compagnie aeree americane sono cresciute moltissimo negli ultimi 1-2 anni, ed ora un calo/aggiustamento fisiologico ci sta, soprattutto in un mercato altalenante come Wall Street ultimamente. Tra l'altro, un rimbalzo sembra in corso e piu' che probabile in futuro. E poi, e' noto che i mercati azionari sono strani, e in genere le azioni vengono comprate sulla base di aspettative e vendute dopo i fatti. Con i fatti estremamente robusti delle compagnie americane, e' difficile alzare ulteriormente le aspettative per il futuro, ecco quindi un certo livellamento del valore in borsa.
 
Source UA: "On Monday, we announced that the Board of Directors has named EVP and General Counsel Brett Hart as acting CEO, effective immediately. While we continue to support Oscar Munoz during this challenging time, he is on medical leave following a heart attack suffered on Oct. 15, 2015. At this time, it is too soon to know the course of treatment and timing of recovery."
 
Bell'articolo dal blog dell'editore di atw - di bentornato a Munoz dopo il trapianto di cuore
Welcome home Mr. Munoz!

What a great photo posted by United today of CEO Oscar Munoz with his doctors as he prepared to return home following a heart transplant.
Mr. Munoz is all smiles, looks great and says in an open letter that he feels “as strong as ever” and promises it won’t be long before he’s back in the office.
A very good note to begin 2016. From all I’m hearing, Mr. Munoz made an excellent start at United, focused on the right things that need prioritizing, and brought a welcome warmth to the company’s leadership.
I have not always been kind about United’s customer service standards in this blog, and there’s no doubt that there is much yet to be done to bring this airline up to same levels of not just its international competitors, but increasingly its US rivals. It stuns me that an airline can be a founding member of the Star Alliance, yet not take note of the huge differences between its long-haul cabins and onboard service and those of Star partners like Air New Zealand, ANA and Singapore Airlines. I mean, eight-abreast in business class on a 777?
However, I am going to note here that I’ve just done a round trip from Washington to Geneva – on a 767 direct outbound and on a 777 via Heathrow on the return. The less said about the aircraft and cabins, the better. BUT, on both flights the cabin crew was outstanding; friendly, engaged, happy. On the return flight, we had a two-hour delay, sitting in the plane but still at the gate. This was caused by a software glitch with the pilots’ iPad electronic flight bags. However, the crew chatted with passengers and brought around snacks and drinks and genuinely worked hard to keep everyone relaxed.
So I hope this is a sign of happier employees under their new leadership. And that this is the beginning of better days to come for United. And, most of all, ATW wishes all the very best to Mr. Munoz as he completes his recovery. We look forward to his return.


United-Oscar_Munoz-hospital.jpg