Una funivia da Orio a Bergamo


Jack-As

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30 Settembre 2009
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Orio al Serio -

Un collegamento via funivia dall’aeroporto alla stazione ferroviaria pare un filo bislacco. Roba da libro dei sogni, insomma. Ma l’architetto Giovanni Cucini ci crede: «Tecnicamente è un collegamento in cable car, come quello realizzato a Londra per le Olimpiadi».

Del quale si è discusso martedì in una riunione in Sacbo: decisamente informale. «Il nostro studio collabora da tempo con l’altoatesina Leitner» spiega Cucini: realtà leader negli impianti a fune e non solo. Sono loro ad aver progettato e realizzato il minimetrò di Perugia, e una decina d’anni fa erano stati coinvolti da Palafrizzoni per studiarne uno a Bergamo.

«Leitner lavora da tempo con Sacbo per i mezzi antineve, ed è stata contattata per un’ipotesi di collegamento tra l’aerostazione e il futuro parcheggio».

Il ragionamento si sarebbe sviluppato in questo modo: da un’ipotesi di people mover su questo singolo tratto a qualcosa di più articolato. «Il primo step di una connessione più allargata, fino alla ferrovia». Con un’ulteriore fermata in zona polo scolastico di via Gavazzeni e l’arrivo in stazione in 8-10 minuti. Per un preventivo di spesa contenuto in 35 milioni: contro i 140 del collegamento ferroviario finito nel cassetto.

http://ecodibergamo.it/stories/Cron...bergamo-un-libro-dei-sogni-chissa_1032372_11/
 
Orio al Serio -

Un collegamento via funivia dall’aeroporto alla stazione ferroviaria pare un filo bislacco. Roba da libro dei sogni, insomma. Ma l’architetto Giovanni Cucini ci crede: «Tecnicamente è un collegamento in cable car, come quello realizzato a Londra per le Olimpiadi».

Del quale si è discusso martedì in una riunione in Sacbo: decisamente informale. «Il nostro studio collabora da tempo con l’altoatesina Leitner» spiega Cucini: realtà leader negli impianti a fune e non solo. Sono loro ad aver progettato e realizzato il minimetrò di Perugia, e una decina d’anni fa erano stati coinvolti da Palafrizzoni per studiarne uno a Bergamo.

«Leitner lavora da tempo con Sacbo per i mezzi antineve, ed è stata contattata per un’ipotesi di collegamento tra l’aerostazione e il futuro parcheggio».

Il ragionamento si sarebbe sviluppato in questo modo: da un’ipotesi di people mover su questo singolo tratto a qualcosa di più articolato. «Il primo step di una connessione più allargata, fino alla ferrovia». Con un’ulteriore fermata in zona polo scolastico di via Gavazzeni e l’arrivo in stazione in 8-10 minuti. Per un preventivo di spesa contenuto in 35 milioni: contro i 140 del collegamento ferroviario finito nel cassetto.

http://ecodibergamo.it/stories/Cron...bergamo-un-libro-dei-sogni-chissa_1032372_11/

Da un punto di vista urbanistico ha molto senso, soprattutto nel caso di quelle città che vedono una netta separazione tra una parte "alta" storica e una "bassa" moderna.
Gli esempi migliori sono infatti proprio quelli di Perugia (scale mobili prima e minimetrò poi), Orvieto con gli ascensori per la Rupe, e via dicendo.

Fondi permettendo.