Una cordata lombarda e una veneta per l'Alitalia


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«La nostra preoccupazione — spiega Cattaneo — è che per Alitalia corrano solo soggetti che hanno interessi strategici antitetici a Malpensa».
Dovrebbero anche chiedersi il perché. A Milano non mancano certo né soldi né imprenditori. Se "il mercato" non crede cha con l' hub a Malpensa si guadagni o si sbaglia e allora tocca ai politici locali dimostrare e propagandare il contrario (non la solita storia del 70% dei biglietti venduti al Nord) oppure il mercato ha ragione e i politici devono chiedersi se si può fare qualcosa per rendere Malpensa un aeroporto in cui un vettore fa più soldi che a Fiumicino.

Questa dei politici è una difesa d' ufficio, la prima a darsi da fare dovrebbe essere SEA, che non ha mai aperto bocca e attende in silenzio il ridimensionamento di Malpensa.

Invece di parlare a vuoto i politici dovrebbero dire, adesso, che per venire incontro al nuovo acquirente sono disposti, anzi desiderosi, di ridimensionare Linate e che faranno di tutto per accelerare i lavori a Malpensa, la terza pista etc. Parlare senza far niente è molto comodo.
 
Comunque sia io partirei con l'opzione di sostituzioen di AZ, operchè con tutto quello che si voglia fare quella compagnia è destinata al fallimento privati o no.
a sto punto lasciamo AZ a Roma e quando morirà saremo qui a raccogleire i frutti ed i cocci.
 
Eccone un altro, veneto sta volta:

*** Alitalia: Riello, industriali Nord-Est valutino grande opportunita'

"Chiunque la pensi come me sa dove trovarmi"

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Vicenza, 15 gen - "Penso che
gli industriali del Nord Est, attraverso loro associazioni,
debbano fare una riflessione se Alitalia puo' essere
un'opportunita' o meno e secondo me e' una grande
opportunita'". Lo ha detto a Radiocor Andrea Riello,
presidente della Federazione degli Industriali del Veneto.
"Chiunque la pensi come me, sa dove trovarmi" ha sollecitato
Riello, senza voler fornire ulteriori dettagli. "Per ora ci
fermiamo qui!" ha tagliato corto.

Fernando Mancini

(RADIOCOR) 15-01-07 10:25:54 (0088)news 3 NNNN
 
Alitalia: pronta la cordata veneta
Riello e Zonin "garanti"dell'operazione

La cordata degli imprenditori veneti è pronta a rilevare Alitalia. A sottolineare la disponibilità che potrebbe cambiare il futuro della società è l'imprenditore vitivinicolo Gianni Zonin, che alla "Stampa" lascia intendere che l'operazione potrebbe essere sotto l'ombrello della Popolare di Vicenza: "Alitalia merita di essere rilanciata e, se gli industriali veneti partecipano, anche il nostro istituto potrebbe intervenire".

Zonin (foto accanto), oltre che numero uno dell'omonima azienda, è infatti presidente della Banca Popolare di Vicenza. "Penso proprio che gli imprenditori veneti, con tutte le prove date nel tempo della loro capacità, possono a buon titolo dedicarsi al recupero di una realtà nazionale importante per la nostra immagine internazionale com'è Alitalia, e posso dire con certezza che la Banca Popolare di Vicenza sarebbe orgogliosa di partecipare a questa operazione".

"Il vero punto è cambiare rotta" ha aggiunto Zonin "è presto per dirlo nei dettagli, ma sono convinto che si debba prendere il dossier in mano e sedersi intorno a un tavolo tutti insieme, vertici aziendali, azionista pubblico, imprenditori privati, banche, sindacati, e discutere con voglia di arrivare a un risultato positivo per tutti. Non credo poi che un dipendente possa lavorare serenamente per un'azienda che un giorno è in attività e il giorno dopo è ferma. Bisogna riportare innazitutto le cose a una normale operatività".

"Per arrivarci" ha concluso "ci deve essere volontà, impegno, elasticità da parte di tutti. L'elasticità in ogni suo aspetto è alla base di ogni successo di impresa. Una cosa posso dirla con certezza: all'Alitalia un po' di privatizzazione non può fare che tanto bene".

Anche il presidente della Confindustria del Veneto, Andrea Riello, auspica che "il governo non ne faccia una low cost" perchè "può essere ancora uno strumento per il Paese" che "non può che interessare agli imprenditori". Il presidente degli industriali trevigiani, Andrea Tomat (Lotto) ha notato che "si sente troppo parlare di fondi di investimento stranieri, e noi del nordest con orgoglio potremmo fare la nostra parte" anche se "le cordate si basano su accordi che hanno bisogno di una compatibilità alchemica".


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