UN TR A…MANDORLA FCO-DOH-HKG-SZX-KWL-KMG-LJG-DIG-XIY-PEK-SHA-PVG-DOH-FCO


Giovanni79

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23 Giugno 2009
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FLR
11 voli in 21 giorni. TR FINITO.

Ciao a tutti!
Dopo un anno dall’ultimo “viaggio”, qualche fine settimana qua e là via Ryanair, finalmente arriva il momento di un viaggio serio. La destinazione è la Cina (novità nel forum eh!??!?!).
A gennaio/febbraio inizia la ricerca della tariffa aerea migliore. Punto di arrivo Hong Kong (che è sempre stata una mia fissa) e punto di partenza Shanghai. Nel mezzo, il nulla : abbiamo (la mia ragazza e io) un canovaccio, una lista di “must do” ma decidiamo, a parte il soggiorno a HK, di non prenotare un bel niente.
La ricerca della tariffa EU-Cina dura poco : Qatar batte tutti : 560€. Via Milano era ancora più bassa ma la tariffa sparisce in poco tempo e poi vivendo a Firenze, Malpensa è decisamente fuori mano.
Le opzioni ex-FLR e PSA sono scartate a priori : AF/KLM e British costano tra le 250 e le 350 euro in più.
Da MXP e FCO c’erano tariffe interessanti anche con Turkish (scartata per lo stopover lungo e la cattiva reputazione del servizio), Emirates (tariffa decente ma orari strani), Aeroflot (interessante ma magari ci volo un’altra volta). Qatar offriva un stopover di 1h50m all’andata e di 3h50m al ritorno. In più è tre/quattro anni che vince premi su premi e sono curioso di vedere, da buon “economy class flyer”, che tipo di servizio offre. Nei miei viaggi l’esperienza del 2005 con Malaysian non è ancora stata battuta.
Per gli spostamenti interni ci affidiamo al favoloso ctrip.com che consiglio a tutti nel caso di spostamenti interni in Cina o ex-Cina.
Ottenuti i visti, riempiamo le valigie-zaino e non resta altro che partire alla volta di Fiumicino!
All’arrivo a Termini, le solite scene da “no-comment”. Per 14€ (!) il binario che ospita il Leonardo Express si presenta così : stand Trenitalia con due ferrovieri sbracatissimi, camicia aperta di tre quattro bottoni, beati a fumare in faccia ai turisti. Superato lo stand, il mini esercito di Rom in attesa delle prede. Si sale sul treno e assisto subito al tentativo di borseggio ai danni di una coppia giapponese con la solita scusa del bagaglio “l’aiuto io”, bambino, giornale a coprire la mano, etc etc. Per fortuna proprio mentre sto per intervenire, il giapponese si accorge di tutto e si allontana. Vagone sporco, sedili sporchi…l’aria condizionata funziona! E vai! I “porters particolari” scendono, non prima di chiedere la mancia (!!!) a chi hanno aiutato a sistemare le valigie.

Ma eccoci finalmente a Fiumicino
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Il volo è in orario, perfetto!
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L’area check in è ben organizzata e la fila scorre via veloce. Il check in online ha funzionato bene, anche se devo dire che ho dovuto chiamare l’help desk di Roma perché Qatar dopo la prenotazione e il pagamento del volo sul proprio sito, non da la possibilità di variare i posti, e spesso li cambia senza preavviso.
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Si mangia, qualche foto qua e là…
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…ed è ora di andare verso il gate…
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Siparietto interessante : un Airbus 330 di non ricordo quale compagnia si accinge al decollo, la mia ragazza (che di aerei se ne interessa quanto io mi interesso di uncinetto) mi fa : “Ma va pianissimo! Ce la fa a decollare?” io ovviamente scoppio in una risata fragorosa e penso a un paio di utenti del forum!!!

Eccolo qua, un 330-300 (piccolo cambio dal solito 330-200). Marcio o non marcio, a me piace ;)
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Vicino di gate
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Close ups…
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Gli interni sono della nuova economy, bei colori, ma lo stato generale dei sedili non è esattamente il massimo, un po’ di sporco qua e là e qualche cosa da riparare. La configurazione è 2-4-2, mi siedo lato finestrino e la scatola dell’IFE porta via un sacco di spazio.
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Il sedile è abbastanza anatomico e ci si sta molto bene
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Boarding completed! Non posso fare a meno di notare che il load factor in Y è molto alto, tantissimi asiatici : filippini, indiani, cingalesi, giapponesi e ovviamente cinesi. Gli europei non sono moltissimi.

Inizio a giocherellare con l’IFE, ben fatta, abbastanza veloce…infatti si pianta dopo poco. Anche altri hanno lo stesso problema, ma dopo un riavvio del sistema funziona tutto a dovere.
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Inizia il servizio : hot towels
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E poi anche qualcosa da bere
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Seguito subito da tovaglietta e rancio, niente di che, diciamo il solito “airplane food”. Pensavo meglio.
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…beh sono iniziate le ferie!!!
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Nel frattempo si fa sera e parte il mood lighting, molto bello.
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Mi guardo un film con Ewan McGregor e Pierce Brosnan e siamo quasi a destinazione, alla fine il volo è piuttosto corto, se non sbaglio sulle quattro ore e mezzo, che tra IFE, foto, servizio cena, sono letteralmente volate.
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Si capisce dove siamo?
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Qualche tentativo di foto al buio…e via sul bus, prima fermata il terminal “normale”, seconda fermata Premium Terminal.
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Ed eccoci in aeroporto. Piccolo (ma aprirà il nuovo Doha International tra un anno circa), direi funzionale, con quel poco che può essere utile. Ci sono le lounges per i membri Silver e Gold, mentre per chi viaggia nella pluripremiata business c’è il Premium Terminal.
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Il tempo passa veloce (beh alla fine il layover è di 1h50m) ed eccoci sopra ad un altro A330-300. Stesso aereo, più o meno stessa esperienza…
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…a parte il menù…
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…e l’amenity kit…
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Primo rancio, discreto.
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Il volo arriverà a Hong Kong nel pomeriggio, quindi decido di non dormire un bel niente…
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…secondo rancio, pessimo.
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Piano piano iniziamo a vedere le isole della baia di Hong Kong
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In avvicinamento e…
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Touchdown!
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Taxi interminabile, ne approfitto per qualche (brutta) foto!
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Arriviamo al finger e via a prendere i bagagli. Ci vorranno circa 35 minuti prima di veder arrivare i nostri.
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Prendiamo l’Airport Express, non prima di aver comprato l’Airport Express Travel Pass, che da diritto (24€ circa) a 3 giorni di corse illimitate sulla metropolitana di Hong Kong. Il treno è puntuale pulito, veloce. Benvenuti a Hong Kong.
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Un cambio di metropolitana e siamo su Chatham Road, in piena Kowloon, al Park Hotel, ottimo rapporto qualità/prezzo/posizione (circa 90€).
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Inserisco qualche foto di Hong Kong, niente di che rispetto alle meraviglie postate da altri utenti!
Abbiamo fortuna, nonostante giugno sia il mese più piovoso, non ci bagneremo molto, anzi ci sarà anche modo di abbronzarsi.
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Hong Kong Island e il Victoria Observatory
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Bruce Lee : non bisogna aggiugere altro
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Saliamo a Mong Kok, la parte più a nord di Kowloon e l’atmosfera si fa un po’ più cinese…
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Fish anyone?

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Il giorno dopo prendiamo lo Star Ferry e andiamo a HK Island…
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…chissà se mi tagliano una fiorentina come si deve…
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A Hong Kong stiamo 4 notti, quasi 5 giorni pieni. Una mezza giornata andiamo su Lantau Island a vedere quello che chiamano il Big Buddha (o meglio il Tian Tan Buddha), non è niente di particolarmente storico, visto che è stato ultimato nel 1993! Però per andarci si prende una cabinovia che attraversa buona parte di Lantau Island e………..
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Passa accanto all’aeroporto!
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Prendiamo una delle cabine con il fondo trasparente, visto che soffro di vertigini mi sembra giusto pagare pegno ad ogni viaggio, eheh…
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Lavoratoriiii
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Il Buddha non è niente di che, molto bello a vedersi ma con ai piedi un villaggio in stile Disneyano…anche meno. Qua abbiamo il primo approccio con il turismo di massa cinese…e nelle prossime tre settimane ne vedremo delle belle.
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Non so se fa più ridere il cartello “To-polin o Monastery and Restaurant”
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A Hong Kong do un voto alto, mi è sembrata la New York asiatica, un mix di tutto e di più. Qualche tempio qua e là, un aperitivo a Soho, dimsum (credo in 5 giorni di averne mangiati almeno una sessantina di pezzi) a Hong Kong Island e qualche pesce strano fritto a Mong Kok. Veramente una bella città. E poi cosa vuoi dire a chi mette la statua di Bruce Lee in bella vista sul lungo-baia?

La prima tappa è finita – prossima fermata, volo Shenzhen-Guilin, per immergersi nella campagna cinese e vedere uno dei paesaggi più suggestivi di tutto il viaggio : Yangshuo. Partiamo da Shenzhen perché il volo costa parecchio meno, diciamo quasi la metà. Per raggiungere Shenzhen da HK ci sono diverse opzioni, non prendiamo la meno cara ma la più comoda : il bus che fa Kowloon-Shenzhen Airport, e che si rivela anche il mezzo migliore, visto che attraversa mezza HK e ci regala scorci del porto impressionanti (MAI viste così tante navi container e gru, incredibile). Il bus è pieno di “mainlanders” che tornano a casa dopo lo shopping.
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L’immigration è lenta e l’ufficiale è interessato al mio passaporto, con il risultato che mi tiene 20 minuti al booth. Tranquilli, in Cina non ci voglio rimanere, mica come quel forumista che ci viene sempre…

Riprendiamo il bus e via verso l’aeroporto
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L’aeroporto è bello davvero, è moderno, pulito, hanno messo anche dei piccoli acquari a quasi ogni gate…il volo è con China Southern, membra di Skyteam.
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Tutto fila quasi liscio, un gate change che risulterà essere quasi di norma in tutti gli altri voli, una mezz’ora di ritardo all’imbarco. Beh, ci imbarchiamo!
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Cross check, ok si parte.
Mh.
20 minuti. Air traffic control, we apologize, stiamo aspettando il decollo di altri aerei (questo detto fermi in piazzola).
40 minuti weather at Guilin airport.
1 ora, Air traffic control…

Per farla breve…ma molto, molto breve, il ritardo è durato…quasi cinque ore. Passeggeri in rivolta, un paio di risse, la polizia chiamata due volte, unloaded bags, etc etc…e qui chiudo i commenti. Esperienza sconcertante. Va detto che il crew è stato all’altezza finchè il ritardo non si è tramutato in sequestro di persona, dispensando acqua e “cibo” finchè è stato possibile. Ho letto qua e là in giro per il web che non è affatto la prima volta che succede una cosa del genere con CZ (basta vedere le recensioni su Skytrax).……….

(fine 1a parte)
 
Ultima modifica:
Bravo Giovani, bel viaggio. Io in asia ti ho incontrato e tu in asia sei rimasto
Aspetto il resto
 
Che meraviglia di Trip!!Non so se sia meglio l'interessantissima e dettagliata parte aeronautica o lo spettacolare OT...!!
Grazie e tanti complimenti!
 
che bello !
mamma mia Hong Kong che citta'....

certo potevi magari mettere 1-2 fotine anche degli hotel dove hai soggiornato, cosi' tanto per vedere...

ben fatto, bel viaggio complimenti
ora muoviti con il secondo round
 
Niente male, le foto con la luce più bella sono quelle del Budda e dintorni, molto azzeccate. Anche qualche scatto notturno è ottimo.
Aspettiamo il resto, complimenti per il giro!
 
2a parte

Ad ogni modo a un certo punto decolliamo, il volo fila via liscio con tutti che cercano di dormire. Atterriamo alle 3:15 a Guilin, ci aspetta la tassista con una VW Jetta fiammante con 435.000 km. Inutile dire che non è giornata, o forse dovrei dire, nottata. La Jetta non parte. Poi sì, anzi no, si spenge del tutto ogni 5 minuti. Il problema è che si spenge in mezzo a questa specie di autostrada cinese, senza illuminazione, senza traffico ma con qualche camion che passa, non esattamente la situazione che vuoi vivere dopo 5 ore sul tarmac e una sola in volo.
In un modo o nell’altro si cambia macchina e si sale su una Ford nuova di pacca (‘tacci loro, ma non potevano mandarla prima!) e arriviamo all’ostello verso le 5 del mattino. La mattina dopo, ci svegliamo così :
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L’ostello, o forse dovrei chiamarlo “agriturismo” è l’Outside Inn, una serie di casine e fattoria annessa ristrutturate da una coppia di coniugi europei (lui olandese e lei svizzera). Il posto è fantastico, immerso nel verde, nella quiete più assoluta. Si mangia bene e c’è tanta scelta : sono completamente autosufficienti, hanno un allevamento e ovviamente un orto. Il cibo è freschissimo. Lo consiglio a chiunque voglia fare un’esperienza diversa, ma rilassante. Per la camera paghiamo 170RMB a notte, circa 20€.
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Smette di piovere e ci mettiamo in marcia. Lo staff ci fornisce una mappa “artigianale” dove ci indica i punti migliori da visitare.
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Questi giorni “campagnoli” saranno probabilmente i più belli e autentici di tutto il viaggio. Yangshuo, o la Yangshuo County è una delle province più belle della Cina, conta infatti di un paesaggio di “cime” carsiche praticamente unico al mondo (il paesaggio carsico di Yangshuo è infatti stampato sulle banconote da 20 Yuan). Inutile dire che la città vera e propria è molto turistica, ma le campagne circostanti no, il turismo di massa non si fa certo mancare le comodità…
Noleggiamo un paio di bici e stiamo via tutti i giorni tutto il giorno. La scelta è infinita : si può salire sui picchi, esplorare le campagne, fare una giro sulle bamboo-rafts. Allego le foto in ordine sparso e con qualche commento.

Traffico…
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!!!
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…tutti in fila lungo il fiume Yulong…!
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Beer sir? Water? Fish?
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Pit stop per pranzo
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Sono sicuro che stavo pensando…mmmmmhhh, maledetta cartina!!!
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Nei pressi del Dragon Bridge…poco prima di perdersi!
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…appunto ci perdiamo. Iniziamo a pedalare in mezzo al niente, ogni tanto incontriamo qualche casa, ma fiduciosi andiamo avanti. Ad un certo punto incrociamo la nuovissima autostrada (tra l’altro GIURO che sembra una copia dell’A1, i cartelli sono dello stesso colore!!!) Guilin-Yangshuo e capiamo che ci siamo spostati un po’ troppo. Ad un bivio notiamo che una bambina corre dalla mamma per avvertirla della nostra presenza. Io ne approfitto e le faccio vedere il nome in cinese del villaggio da dove proveniamo. Esce il padre e “capisco” che dice alla bambina di farci strada…e ci chiede 2 Yuan, da dare rigorosamente alla bambina…eccola qua mentre ci guida…
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In pratica avevamo “valicato” la formazione carsica sbagliata, quindi la piccola ci indica il sentiero da prendere e ci saluta! Arriviamo a una spianata di risaie, dal lato opposto del fiume, come fare ad attraversarlo? Niente paura, in Cina tutto è possibile………..se paghi!
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Una sera andiamo a vedere uno spettacolo nello spettacolo. Il regista Zhang Yimou (Lanterne Rosse, La Foresta dei Pugnali Volanti, la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino) ha creato uno spettacolo sul fiume Yulong, con 500 contadini del luogo come attori. Lo spettacolo si svolge SUL fiume, con gli attori immersi nell’acqua. Le foto non rendono niente, vi posso dire che è uno degli spettacoli collettivi più belli che abbia mai visto. Sullo sfondo, la lune e i picchi carsici di Yangshuo. Una meraviglia.
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Finita questa tappa, è ora di andare all’aeroporto per i prossimi voli. Sarà un prossimo volo, visto che gli orari sono decisamente arbitrari o a discrezione di chissà quale divinità dell’aviazione. L’intenzione era di volare da Guilin a Lijiang con scalo a Kunming, ma la solita China Southern ritarda il volo per Kunming di circa 3 ore, facendoci così perdere la coincidenza (per fortuna non prenotata) per Lijiang per una manciata di minuti.

Guiling International Airport – molto molto bello – dagli aeroporti si vede che la Cina se la sta passando bene.
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Kakà??? (notare lo sguardo intelligente)
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…che fa la pubblicità alle caramelle del Filini cinese.
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Una cosa buffa degli aeroporti cinesi è la quantità di minchiate che vendono…

Specie di palla con coda (vera?) di qualche animale che galleggia in un cilindro d’acqua!!!
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Tuberi di ogni tipo. Il fruttivendolo. All’aeroporto.
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Pesce essiccato
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Zampe di gallina
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Il mio biglietto
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I love Cinglish : secondo voi bisogna essere vecchi, deboli, disabili e incinta allo stesso tempo?
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Bah. Andiamo airside che è meglio

Lots of action.
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Mamma mia.
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Sogno o prossima realtà?
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Eccone uno!
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Per la seconda volta, se non ricordo male, ci tocca un altro 737-qualcosa. I voli a corto-medio raggio sono tutti affidati a macchine del genere e ovviamente alla concorrenza, A319-20-21.

Pitch
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Tipo cena
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KMG
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Pensate un bell’appartamentino con vista sulla pista!!!
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Purtroppo non ho potuto fare altre foto perché abbiamo tentato di prendere il volo per LJG. Una volta perso il volo, ci siamo comprati subito il biglietto per il primo volo della mattina. A quel punto l’unica cosa da fare era scegliere tra dormire in aeroporto o cercare un qualche tipo di albergo lì vicino. Scartiamo la prima ipotesi quando troviamo, per una cifra piuttosto bassa (credo sui 60€), una doppia disponibile presso l’albergo attaccato all’aeroporto : il “BEST hotel”.

L’albergo è quanto di più cinese e bizzarro ci possa essere. La camera, in compenso, non è affatto male:
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Scopro che il Best fa parte di un progetto gigantesco (tutt’ora in corso) che permetterà a Kunming di avere uno degli aeroporti più grandi della Cina. La struttura dell’albergo è infatti nuovissima, si può fare il check in direttamente lì, è collegato con un sovrapassaggio al main terminal…
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C’è anche un’enorme tabellone arrivi/partenze sopra la reception
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Dicevo delle bizzarrie dell’albergo. A parte i 4 ristoranti (brasiliano, cinese, bistro e …non ricordo) che chiudono tipo alle 20, il tappetino nell’ascensore con scritto il giorno della settimana, sono gli oggetti a fare la differenza.

Dotazione della camera. Prima due o tre sorsi e poi...
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…a “dagniene secche” (come si dice a Firenze)
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Ma la cosa buffa è questa. Ogni “item” della camera è catalogato. Ed esiste un catalogo di prezzi, nel caso uno rompesse qualcosa o decidesse di volerlo comprare. Avete mai pensato di comprare il televisore della vostra camera, o che ne so, il telecomando? Al Best lo potete fare!
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Comunque, la mattina dopo ci svegliamo di buon’ora e andiamo a fare il check-out : 6 computer accesi, ma tutto fatto a mano, ci vogliono 15 minuti a cliente! A volte la tecnologia non serve se non la si spiega per bene…

…con il risultato che arriviamo di corsa giusti giusti per l’imbarco. Non prima di essere fermati da un addetto aeroportuale con tanto di tesserino regolare, che ci aiuta con le valigie, ci fa saltare la fila, ci accompagna al controllo di sicurezza e poi chiede, con i nostri passaporti e boarding pass in mano, quasi 50€ di mancia! Al che lo guardo talmente male che la seconda cosa che dice è “100 RMB” (poco più di 10€). Ovviamente non pago, gli prendo i documenti e le BP, lo mando a ***** in italiano e passiamo i controlli.

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Stavolta si vola China Eastern, l’incontrastata padrona di casa
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Pitch
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Bei colori
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Service
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Il paesaggio cambia mano mano che ci avviciniamo alla parte più orientale del Tibet
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Olè! Welcome to Lijiang! La città mi era stata presentata come una cosa meravigliosa. Fino al 1996 contava della sola città vecchia, di qualche migliaio di abitanti e non c’era nessuna traccia di modernità. Nel febbraio dello stesso anno, un terremoto del 7° grado della scala Richter ha praticamente raso al suolo tutto. Le squadre di soccorso internazionali, e in particolare un giornalista francese del National Geographic, si resero conto del valore storico del sito, e nel 1997 l’UNESCO lo ha dichiarato patrimonio mondiale.
Dal 1997 in poi i governi locali hanno cercato di promuovere Lijiang come meta turistica: in circa 13 anni sono stati costruiti 4 nuovi distretti, e la popolazione è cresciuta un po’…la popolazione attuale è 1.137.600...in 13 anni.

Ad ogni modo, ecco come si presenta Lijiang alle 8 del mattino
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La città vecchia è bellissima, tutta in legno intarsiato e pietra, peccato che il flusso di turisti cinesi sia incredibile, e quasi ogni singola casa è ora diventata un piccolo negozio che vende manufatti, tele, cibo, vestiti…

Alloggiamo al Woodenman Inn, gestito da un ragazzo di Singapore, da sua moglie e un piccolo staff. Il costo è veramente contenuto, circa 15-16€ a notte.
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Qualche foto della città
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“Cibo” : libellule e vermi del bambù! (secondo me, come direbbe Sokol, messi lì apposta per turisti mona, infatti tutti facevano le foto ma non li mangiava nessuno!)
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Altro esempio di favoloso Cinglish
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Questa invece è Baisha, un villaggio a qualche chilometro da Lijiang, raggiungibile in bici.
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A Baisha è di casa il famoso Dottor Ho, menzionato da Bruce Chatwin in un suo romanzo , uno dei principali e più anziani medici che si basano sulla medicina cinese. Il dottore è ancora in attività, e visita tranquillamente chiunque a seguito di un’offerta libera.
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Pure il superenalotto!
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Una sera ci facciamo consigliare un ristorante dove mangiare la hot pot, e devo dire che si è rivelata una scelta azzeccatissima
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La cameriera è di una gentilezza quasi imbarazzante, ed è una nativa Naxi
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Durante la cena qualche membro dello staff e qualche cliente si esibiscono in danze Naxi attorno al focolare posto nel mezzo della corte
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Complici i mondiali, la birra, il vino di riso, è facile fare amicizia con un gruppo di assicuratori cinesi COMPLETAMENTE ubriachi…!!!
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Anche la visita di Lijiang giunge al termine…la prossima tappa è Shangri-La, a 3.300 metri, un gran bel pezzo di Tibet…(segue)
 
Masa, ma masa beo! Anzi, de piu.
De Cina non potevo piu vedere niente tra Blitzy e AZ 1774 ma questa me xe piasuo tanto
Bravo Giovanni
 
Finalmente un TR dalla "vera" Cina... mi sa che conviene andarci in fretta prima che il turismo di massa rovini tutto. Grazie, molto bello.
 
Grazie Sokol e Moran e anche agli altri!
Manca ancora più di metà viaggio, cerco di mettere una terza parte prima del fine settimana o giù di lì. Poi l'ultima parte la metto dopo ferragosto!

La Cina rurale è molto bella, però occhio : non vuol dire che non è turistica solo perchè ci sono pochi occidentali, il turismo cinese di massa è già dappertutto. E' solo che si tratta principalmente di turismo organizzato, pulmann da 70 posti che caricano e scaricano persone in quantità industriali.
Fate conto che il ceto "medio" cinese inizia ad essere "benestante" e quindi le strutture ricettive sono principalmente per turisti cinesi, non c'è verso di trovare una persona che parli inglese nemmeno negli uffici turistici. Gli alberghi e i ristoranti sono spesso "ghettizzati" in tutte e due i sensi.

Fate conto che il turismo interno cinese è un business che si basa su presenze interne che toccano i 100.000.000 di turisti...non so se il numero rende l'idea...
 
Fate conto che il turismo interno cinese è un business che si basa su presenze interne che toccano i 100.000.000 di turisti...non so se il numero rende l'idea...
Eh sì, ne avevo sentito parlare, proprio quello intendevo.
Le foto, viste con calma, sono stupende. Chissà perché ho sempre snobbato la Cina come destinazione per un viaggio, al di là delle classiche Pechino e Shangai, e invece mi sbagliavo di grosso.
 
Ineressantissimo report ! Hai proprio la stoffa del vero viaggiatore: hai scovato angoli di Cina molto suggestivi e al di fuori dai soliti percorsi.
Bisogna anche essere dei "buongustai" per riuscire a sopravvivere in mezzo a tutta quell'offerta di stranezze culinarie...

Aspetto la parte montana !
 
meraviglioso...sono paesi che mi hanno sempre affascinato...e sono ottimi spunti per vacanze, complimenti :)
 
Ciao Giovanni!! Veramente un gran bel report!!

tra due settimane parto anch'io per la Cina e farò 3 notti a Guilin i primi di settembre!!

volevo alloggiare nel "tuo" fantastico ostello/B&B che hai pubblicizzato molto bene ma mi chiedevo se l'assenza dell'aria condizionata può rendere quei giorni "indimenticabili". E' l'unica mia debolezza, per il resto non mi faccio problemi e il posto cosi rurale mi attrae moltissimo!

un'altra domanda: ho prenotato il volo shanghai-guilin che ho trovato col 50% di sconto (a circa 85euro); quanto hai speso shenzen-hk se posso chiederti? Li hai comprati tutti li i voli?

grazie mille!!