UE-USA: Cieli aperti, dopo anni decolla l'accordo


Air Mediterranean

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19 Novembre 2005
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OSL (orig. Malta)
OTTIMA NOTIZIA!!! Forse non ci rendiamo ancora conto di quanto e' importante questo accordo.

Non c'e' info su quando dovra' prendere effetto l'accordo. Spero entro l'inizio del 2008... ???

AIR MED
 
In Italia dùbito che si arriverà a migliorare qualcosa prima di cinque o sei anni, visto l'andazzo...:(

Sì, comunque, in generale, è una buona notizia che farebbe ben sperare, ma non fatevi troppe illusioni, sono manovre economiche che favoriscono il mercato a favore di grandi investitori (e/o speculatori), cioè le banche, non certo i lavoratori o gli utenti, almeno a breve termine...[|)]

Marco;)
 
In Italia di fatto c'è un opensky. L'unica cosa che dovrebbe cambiare, se ho capito bene, è la possibilità di vettori europei di operare voli Italia-Usa. Possibilità che reputo alquanto remota a dire la verità in quanto per gettare basi sul lungo raggio serve una copertura maggiore. Qui si liberalizza solo un mercato.
 
i francesi sono "invidiabili" per come sono capaci di far passare cose poco chiare come grandi successi (del resto sono loro gl'inventori del patto di stabilità e crescita... stabilità cioè mantenere i bilanci stabili, disciplinarsi per essere in ordine con i numeri faceva troppo conservatore, anglosassone, meglio quindi appiccicarci anche la parola crescita!). titolano open sky e poi parlano di partecipazioni/scambi azionari lasciando poco chiaro il vero problema (leggi lite) oggi presente in commissione a bruxelles: gli stati membri sono disponibili a cedere a bruxelles il potere di negoziare con gli usa e con il resto del mondo gli accordi aerei? oggi con gl'usa ci sono accordi di open sky su base nazionale e non europea...
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde
lasciando poco chiaro il vero problema (leggi lite) oggi presente in commissione a bruxelles: gli stati membri sono disponibili a cedere a bruxelles il potere di negoziare con gli usa e con il resto del mondo gli accordi aerei? oggi con gl'usa ci sono accordi di open sky su base nazionale e non europea...

aggiungerei anche l'opposto della medaglia.

Gli stati esteri sono disposti a dialogare con un unico soggetto più forte (la UE), o preferiranno continuare a trattare singolarmente, sfruttando gli open sky anche per regolare altre questioni??
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde
gli stati membri sono disponibili a cedere a bruxelles il potere di negoziare con gli usa e con il resto del mondo gli accordi aerei? oggi con gl'usa ci sono accordi di open sky su base nazionale e non europea...
Questo potere è stato ceduto già qualche anno fa dagli Stati membri alla UE.

Però è impensabile che la UE possa stipulare accordi che non siano open skies come questo, non si accetterebbe un accordo con diritti alla Cina per atterrare in Germania sì e in Slovacchia no. Quindi le due discipline, comunitaria e nazionale, coesistono, ma quelle nazionali sono in pratica illegali agli occhi UE.
 
British Airways e Virgin Atlantic unite per bloccare l'accordo Usa-Ue

British Airways e Virgin Atlantic, ossia le due compagnie aeree europee che effettuano voli transoceanici da Londra verso gli Stati Uniti, si oppongono unite all' accordo tra Usa e Unione europea per la liberalizzazione dei servizi di trasporto aereo. L'intesa, denominata "Cieli aperti", favorirebbe nettamente gli interessi americani, ha sostenuto ieri, in un aspro discorso a Londra, il presidente di Ba Martin Broughton. «La definizione americana di cieli aperti è un modello creato per favorire gli interessi americani. Non c'è accesso al mercato interno americano per le compagnie europee e c'è accesso pressochè libero al mercato unico europeo per le compagnie americane», ha lamentato Broughton. British Airways, in particolare, teme che il nuovo accordo possa farle perdere il ruolo di leadership finora detenuto all'aeroporto di Heatrhow, in particolare nei voli verso gli Stati Uniti: fanno riferimento a Ba, infatti, il 40% dei voli da Londra verso gli Usa, e la compagnia britannica ricava il 60% dei propri utili dai voli transoceanici. Il processo di liberalizzazione dei voli verso gli Usa occuperà i ministri dei Trasporti della Ue il prossimo 22 marzo, e poi il summit Usa/Ue previsto per la fine di aprile, a Washington, fortemente voluto dal cancelliere tedesco Angela Merkel, con l'obiettivo di approfondire ulteriormente i rapporti economici tra Stati Uniti e Unione europea. British Airways e Virgin Atlantic tentano quindi di bloccare il processo d'intesa prima che sia irreversibile. Attualmente, oltre alle due compagnie europee, anche American Airlines e Us Airways sono abilitate a volare da Heathrow verso gli Usa, ma Ba teme che l'accordo possa aprire la strada non solo alla concorrenza d'oltreoceano, ma anche ad altre importanti compagnie europee come Lufthansa e a compagnie "low cost" in rapida espansione come Easyjet. Ieri il titolo di British Airways è precipitato del 6,6% alla borsa di Londra, facendo crollare di 600 milioni di sterline la capitalizzazione del gruppo: a preoccupare i mercati proprio la possibilità che Ba perda la sua leadership nei voli transoceanici. (ilsole24ore.com)
 
BA e Virgin fanno veramente schifo nella loro ostinazione a bloccare la "liberalizzazione" di LHR, dove peraltro le compagnie USA ora assenti dovrebbero pagarsi a peso d' oro gli slot.
Virgin poi non ha alcuna chance di sopravvivere come vettore intercontinentale London-to-point se cade il Bermuda II
 
Aggiornamenti:
March 22, 2007

The European Union unanimously backed a deal with the United States on Thursday to liberalize transatlantic air travel but delayed its start by five months at Britain's request, German Transport Minister Wolfgang Tiefensee said.

Tiefensee, who chaired a meeting of EU transport ministers, said the agreement would enter force on March 31, 2008, instead of in October as initially agreed with Washington.

The pact, agreed after four years of talks, will allow any EU airline to fly from any city in the 27-nation bloc to any city in the United States and vice versa.


(Reuters)

Quindi se tutto va come deve andare l'implementazione dovrebbe cominciare con 5 mesi di ritardo il 31 marzo 08.
C'è da dire che come al solito gli USA hanno ottenuto quello che volevano, mentre l'UE in realtà molto poco a mio avviso.
Le 2 concessioni maggiori non le hanno ottenute (cabotage e foreign ownership), mentre gli USA hanno ottenuto tutto quello che volevano.
[:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da AZ Fanatic
C'è da dire che come al solito gli USA hanno ottenuto quello che volevano, mentre l'UE in realtà molto poco a mio avviso.
Le 2 concessioni maggiori non le hanno ottenute (cabotage e foreign ownership), mentre gli USA hanno ottenuto tutto quello che volevano.
[:306]

Scusate, ma che dite? Gia' ho letto parecchi luoghi comuni su banche e speculatori....
Ma mi elencate i voli interni alla UE che le compagnie americane oggi effettuano (cabotaggio)?
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov
[br Virgin poi non ha alcuna chance di sopravvivere come vettore intercontinentale London-to-point se cade il Bermuda II

o i miei dubbi a riguardo..londra di persè è un mercato point-to-point..non credo che abbia problemi..forse più concorrenza quello si sicuramente però avrà anche accesso da LHR a mercati come dallas, atlanta orlando eccetera..quindi
 
Citazione:Messaggio inserito da sarrebal

Citazione:Messaggio inserito da AZ Fanatic
C'è da dire che come al solito gli USA hanno ottenuto quello che volevano, mentre l'UE in realtà molto poco a mio avviso.
Le 2 concessioni maggiori non le hanno ottenute (cabotage e foreign ownership), mentre gli USA hanno ottenuto tutto quello che volevano.
[:306]


Messaggio inserito da AZ Fanatic
C'è da dire che come al solito gli USA hanno ottenuto quello che volevano, mentre l'UE in realtà molto poco a mio avviso.
Le 2 concessioni maggiori non le hanno ottenute (cabotage e foreign ownership), mentre gli USA hanno ottenuto tutto quello che volevano.
[:306]

Allora,
forse mi sono spiegato male io.
Non ho detto che le compagnie USA effettuano cabotaggio, intendevo che sul piatto della bilancia l'UE voleva metterci sia la possibilità di cabotaggio sia il rilassamento sulla foreign ownership.
E' palese che gli USA non hanno accettato perchè non in grado di poter competere su entrambi i fronti viste le maggiori possibilità finanziarie e di espansione che in Europa certe compagnie potrebbero, mentre negli USA le major stanno uscendo solo ora da una crisi profonda e chiaramente non sarebbero in grado di effettuare simili investimenti qui in Europa.
 
evVai..,

meglio questo accordo con "'limiti'" che nessun accordo.

Spero che gli States adesso si muovono verso il cabotaggio per le compagnie dal UE & una regulazione del foreign ownership piu' rilassata e libera...

AIR MED..>>
 
Onestamente il cabotaggio non lo trovo interessante per gli Europei megli USA; per come sono strutturati dogane e immigrazione non era una carta utile, per contro concederlo in Europa era più pericoloso.
La foreign ownership si riesce ad aggirare almeno in parte; dopo lunghe trattative è notizia di questi giorni che Virgin America ha ricevuto un'autorizzazione provvisoria ad operare dal DoT.
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Onestamente il cabotaggio non lo trovo interessante per gli Europei megli USA; per come sono strutturati dogane e immigrazione non era una carta utile, per contro concederlo in Europa era più pericoloso.
La foreign ownership si riesce ad aggirare almeno in parte; dopo lunghe trattative è notizia di questi giorni che Virgin America ha ricevuto un'autorizzazione provvisoria ad operare dal DoT.

Del cabotaggio non era una mia opinione ma pare sia ufficialmente documentato e richiesto dall'UE. Sul fatto di non essere una carta utile posso essere daccordo con te.
Sulla foreign ownership se prendi come esempio VUS beh è l'effettiva dimostrazione di come siano esageratamente protettivi gli USA considerando che per poter concedere l'autorizzazione della FAA hanno dovuto aspettare una vita (con relativi aerei sigillati già allestiti a SFO) ed hanno dovuto cambiare completamente l'assetto manageriale e sostituirli con executives che andavano bene alle autorità americane. E' notizia recente del fatto che l'ormai ex CEO Fred Reid (ex COO Delta) se n'è dovuto andare perchè considerato troppo vicino a SRB.
http://www.atwonline.com/news/story.html?storyID=8297

Possiamo disquisire sull'efficienza delle autorità americane a 'stanare' gli eventuali inghippi di SRB, rimane il fatto che è palese l'ostruzionismo contro VUS a favore delle compagnie USA, sicuramente preoccupate di perdere pax a favore di Virgin America (che pare abbia un'ottimo prodotto).
 
Da Flight International riporto le prese di posizione di alcuni soggetti interessati.


Airlines give mixed reaction to open skies agreement
By Graham Dunn

European Union (EU) transport ministers have reached agreement on an open skies deal with the USA at a meeting in Brussels today.

A spokeswoman for the European Council of Ministers confirms an agreement has been reached, but could not provide further details.

Ministers are reported to have agreed to push the start date of the agreement back from October this year to March next year.

Reaction so far has been mixed with British Airways claiming the deal is “a poor agreement for Britain and Europe”, while the Association of European Airlines says it is “good news for passengers”.

EU ministers met today to discuss the preliminary deal reached by US and European Commission negotiators at the start of the month.

UK transport minister Douglas Alexander had previously said the deal falls short of providing the level of access to the US market that European carriers are seeking, but also cited serious consequences if the UK rejected the proposal.

BA strikes out at open skies pact, urges rapid progress
By Victoria Moores

British Airways (BA) has struck out at today’s open skies deal, labelling the five-month delay as unnecessary and pressing the UK Government to implement sanctions against the US if it fails to rapidly progress to the next stage.

European Union (EU) transport ministers reached agreement on an open skies deal with the USA at a meeting in Brussels today, supporting a preliminary agreement reached by negotiators earlier this month.

BA says that the deal is “a poor agreement for Britain and Europe”. It is urging the UK Government to exercise its right to automatically terminate traffic rights – which the Oneworld carrier says is a provision of the new air treaty – if the US drags its feet on negotiating further liberalisation.

But the Oneworld carrier is planning to act on the development by shifting some of its connection-rich Gatwick-originating services to Heathrow, such as its Houston route.

British Airways CEO Willie Walsh says: “The EU is naïve to believe the US will deliver on the next stage of liberalisation without sanctions, so we are pleased the UK Government has recognised this and demanded an automatic termination clause. However, the five month delay before implementation is unnecessary.

“With the EU having given away their most valuable negotiating asset - Heathrow - the UK government must stand by its pledge to withdraw traffic rights if the US does not deliver further liberalisation by 2010.

“Nothing short of an Open Aviation Area by 2010 will be acceptable and we want talks on the second stage to achieve this to start immediately.”

The carrier is calling for free market access on both sides, without restrictions, which would enable carriers to be fully owned by investors from either continent.

Walsh says: “A genuine liberalisation such as this would deliver huge benefits for customers. It is disappointing that the EU has missed the opportunity to achieve these long term gains for customers. Instead, this deal will deliver short term gains for the subsidised American aviation industry.

“So far the US has made no meaningful concessions. American carriers can now fly into Heathrow, Europe and beyond while their own backyard remains a no go area for EU carriers and foreign ownership of their airlines remains unchanged.

“We will hold the Government to its word to fight for Britain’s interests if America doesn’t play ball. Though this is a poor agreement for Britain and Europe, we are ready to exploit the new opportunities this agreement gives us for our customers and our business.

“Our priority will be to move the Gatwick services to Heathrow that have most connecting traffic, such as the Houston route which serves the oil markets and give our customers the best possible connections.”

Aer Lingus confirms US route plans following open skies boost
By Graham Dunn

Irish flag carrier Aer Lingus has announced plans to start services from Dublin to San Francisco, Orlando and Washington Dulles by the year end following today’s agreement by European Union transport ministers backing an open skies agreement between Europe and the USA.

Aer Lingus currently operates to four destinations in the US and has long sought the lifting of restrictions to expand its presence in the US market. The Irish carrier secured access to an additional three US gateways cities as part of a 2005 deal with the US related to wider open skies.

Aer Lingus CEO Dermot Mannion says: “Aer Lingus has waited a long time for this momentous day and to be able to fully exploit the potential to significantly grow long haul traffic between Ireland and the US. We are taking delivery of two new A330 long haul aircraft this summer and, with the proceeds of the IPO, are financially resourced and strongly positioned to start three new long haul routes to the US before the end of the year.

“Finally, Aer Lingus can offer the increased choice of US destinations that our customers want and that will contribute to the continued growth of Aer Lingus as a profitable and independent company.”

AEA welcomes open skies agreement as important first step
By Victoria Moores

Today’s agreement reached by European Union (EU) ministers on an open skies deal with the USA has been welcomed by the Association of European Airlines (AEA), which says it is “good news for passengers”.

EU transport ministers today reached an agreement on the draft open skies accord forged with the USA on 2 March, details of which are expected to be released shortly.

“This is a step in the right direction,” says AEA secretary general Ulrich Schulte-Strathaus, although he adds that the immediate commercial advantages for airlines are difficult to assess at this stage.

“The agreement establishes a framework which includes, but goes beyond, market opportunities,” notes Schulte-Strathaus. “A joint EU/US committee will be created to harmonise standards between the European Union and the United States.”

AEA stresses that the agreement is “only a first step” towards the goal of achieving “a true EU-US open aviation area”. It adds: “The second stage, as set forward in the agreement, gives both parties the means to negotiate further liberalisation and eventually achieve the sort of framework this mature and competitive industry needs.”
 
Chi volesse conoscere i dettagli dell'attuale accordo bilaterale tra USA e UK -il famoso Bermuda II- trova qui</u> uno schema abbastanza ben fatto.

Marco
 
23/03/2007 - 11:27 da guidaviaggi.it
Alitalia, l'open sky riaccende l'interesse di Texas Pacific Group.
Oggi il Cda sull'ultima trimestrale 2006, si parla di un rosso da 460 mln.

E' atteso per oggi il CdA di Alitalia con all'ordine del giorno la quarta trimestrale 2006. Secondo indiscrezioni di stampa, l'esame dei conti potrebbe rivelare un rosso complessivo di 460 mln di euro. Intanto, oltre alle ultime dichiarazioni di Management&Capitali, che frena sulla gara, l'accordo di opne sky firmato tra Usa ed Ue ha riacceso l'interesse di Texas Pacific Group che nella liberalizzazione vede opportunità di crescita in Europa.
 
ma voi pensate che davvero con questo open sky ad esempio AF volerà da FRA a LAX oppure che sò LH effettuerà un CDG-JFK?!boh non so o i miei dubbi secondo me ogni compagnia penserà a sviluppare i propri hub con aumento di frequenze e nuove destinazioni semmai..un po' come successe in europa quando ci fu la liberalizzazione dei cieli..ricordate che ad esempio AZ fece il roma lione ( o parigi non ricordo bene ) che proseguiva poi per bilbao o come LH fece il FRA-FCO-Bari tutti con diritti di traffico!?tutti sfruttarono quell'"effetto novità" e poi dopo un pò di tempo ci furono più collegamenti diretti e più frequenze, semmai aumetarono di molto le compagnie, li fu la vera novità;non so il mio è però un puro parere personale..ci mancherebbe