In sintesi: in attesa dei lavori per la CATII, in caso di scarsa visibilita', Ryanair dirottera' su Venezia e Save ne paghera' i costi.
In 2 anni e mezzo 3 obiettivi:
1. La concessione 40ennale (Rallentata da ENAC ma in arrivo a settimane)
2. Il piano di sviluppo
3. La CATII operativa
Ecco l'articolo odierno, tratto da "Il Gazzettino" di Treviso
Nebbia sul Canova? Save risarcisce Ryanair
Con poca visibilità a Treviso voli dirottati su Tessera e Venezia sosterrà i costi extra dei trasferimenti
Il polo aeroportuale Venezia-Treviso è in salute. Il presidente Enrico Marchi scende in pista direttamente, fornendo una serie di informazioni, per rispondere agli interrogativi sorti sul futuro dello scalo dopo che anche il secondo vettore cargo, Tnt, ha fatto sapere di volersi trasferire dal "Canova" al "Marconi" di Bologna.
«Tnt ha preso la decisione di spostarsi sulla scorta di quanto suggerito da un piano di razionalizzazione dei servizi di cui aveva bisogno». Non si è indifferenti a questa decisione, ma non se ne fa un dramma. «Anche perchè - precisa il dottor Marchi - il vettore cargo che si è trasferito in precedenza, Ups, è rimasto nell'ambito del nostro sistema aeroportuale». «Cosa significa questo? Significa - dice Marchi - che il passaggio di Ups da Treviso a Venezia rende qualche denaro in più a Venezia e comporta qualche denaro in meno a Treviso. Ma non dimentichiamoci che non ne risente l'occupazione. E questo mi sembra un successo del polo aeroportuale».
Un trasferimento razionalmente motivato nell'ambito del sistema veneto non dev'essere visto come una "diminutio" per l'una o per l'altra parte. «Proprio quest'anno Venezia ha ceduto a Treviso il traffico aereo richiesto da Alpitour, specializzato nei viaggi-vacanze». Ecco - potrebbe dire Enrico Marchi - anche lo scalo di Treviso guadagna e a Venezia non si fa una piega per una "cessione". Ciò che importa è che il terzo polo aeroportuale italiano sia bene organizzato e si lavori per un piano complessivo di crescita.
«Lavoriamo tutti i giorni per progredire - afferma Marchi - e sono i dati a deporre in questo senso». «Quanto a Treviso, non riesco a capire perchè si voglia vedere un problema laddove non esiste. Lo scalo continua a registrate progressi nel numero dei passeggeri. Anche il primo quadrimestre del 2008 mostra una crescita a due cifre. Eppure lo stato dell'economia non è dei migliori».
Si potrà reggere su questa parabola ascendente? Il fatto di non avere la seconda categoria aeroportuale non è un grave handicap? «Intendiamoci - riprende il presidente della Save - Lo scalo di Treviso ha tre problemi aperti: primo, la concessione quarantennale da rinnovare; secondo, il contratto di programma; terzo, il passaggio di categoria».
«Tutti ci dicono che il rinnovo della concessione dei voli ci è dovuto e che non ci sono problemi. Meglio: un problema c'è. Il consiglio di amministrazione dell'Ente aviazione civile ha sempre all'ordine del giorno il rinnovo che ci preme, ma non lo esamina mai. Lo farà. Spero che ora, con due ministri trevigiani, arrivi anche la spinta giusta per il pronunciamento».
«Appena in possesso della concessione e del quadro regolatorio, porremo mano ai lavori per ottenere la seconda categoria aeroportuale». Quanto tempo servirà? Ci sono i soldi? «Per fortuna nostra, i soldi rappresentano l'ultimo dei problemi del nostro sistema aeroportuale - chiarisce sicuro Marchi - I tecnici mi hanno detto che serviranno due anni e mezzo per preparare il passaggio di categoria».
Due anni e mezzo. Ryanair resisterà? La prima compagnia di voli a basso costo aveva protestato perchè l'infima categoria aeroportuale del "Canova" non consente operatività con bassa visibilità. «Abbiamo raggiunto un accordo importante con Ryanair - dice Marchi - In attesa della seconda categoria, qualora Treviso venga momentaneamente chiuso, l'operatività sarà spostata su Venezia e noi sopporteremo tutti gli extra-costi». Ryanair è servita, ma è anche vero che in questo modo si lega saldamente la compagnia irlandese a Treviso, con prospettive di nuovi voli.
In 2 anni e mezzo 3 obiettivi:
1. La concessione 40ennale (Rallentata da ENAC ma in arrivo a settimane)
2. Il piano di sviluppo
3. La CATII operativa
Ecco l'articolo odierno, tratto da "Il Gazzettino" di Treviso
Nebbia sul Canova? Save risarcisce Ryanair
Con poca visibilità a Treviso voli dirottati su Tessera e Venezia sosterrà i costi extra dei trasferimenti
Il polo aeroportuale Venezia-Treviso è in salute. Il presidente Enrico Marchi scende in pista direttamente, fornendo una serie di informazioni, per rispondere agli interrogativi sorti sul futuro dello scalo dopo che anche il secondo vettore cargo, Tnt, ha fatto sapere di volersi trasferire dal "Canova" al "Marconi" di Bologna.
«Tnt ha preso la decisione di spostarsi sulla scorta di quanto suggerito da un piano di razionalizzazione dei servizi di cui aveva bisogno». Non si è indifferenti a questa decisione, ma non se ne fa un dramma. «Anche perchè - precisa il dottor Marchi - il vettore cargo che si è trasferito in precedenza, Ups, è rimasto nell'ambito del nostro sistema aeroportuale». «Cosa significa questo? Significa - dice Marchi - che il passaggio di Ups da Treviso a Venezia rende qualche denaro in più a Venezia e comporta qualche denaro in meno a Treviso. Ma non dimentichiamoci che non ne risente l'occupazione. E questo mi sembra un successo del polo aeroportuale».
Un trasferimento razionalmente motivato nell'ambito del sistema veneto non dev'essere visto come una "diminutio" per l'una o per l'altra parte. «Proprio quest'anno Venezia ha ceduto a Treviso il traffico aereo richiesto da Alpitour, specializzato nei viaggi-vacanze». Ecco - potrebbe dire Enrico Marchi - anche lo scalo di Treviso guadagna e a Venezia non si fa una piega per una "cessione". Ciò che importa è che il terzo polo aeroportuale italiano sia bene organizzato e si lavori per un piano complessivo di crescita.
«Lavoriamo tutti i giorni per progredire - afferma Marchi - e sono i dati a deporre in questo senso». «Quanto a Treviso, non riesco a capire perchè si voglia vedere un problema laddove non esiste. Lo scalo continua a registrate progressi nel numero dei passeggeri. Anche il primo quadrimestre del 2008 mostra una crescita a due cifre. Eppure lo stato dell'economia non è dei migliori».
Si potrà reggere su questa parabola ascendente? Il fatto di non avere la seconda categoria aeroportuale non è un grave handicap? «Intendiamoci - riprende il presidente della Save - Lo scalo di Treviso ha tre problemi aperti: primo, la concessione quarantennale da rinnovare; secondo, il contratto di programma; terzo, il passaggio di categoria».
«Tutti ci dicono che il rinnovo della concessione dei voli ci è dovuto e che non ci sono problemi. Meglio: un problema c'è. Il consiglio di amministrazione dell'Ente aviazione civile ha sempre all'ordine del giorno il rinnovo che ci preme, ma non lo esamina mai. Lo farà. Spero che ora, con due ministri trevigiani, arrivi anche la spinta giusta per il pronunciamento».
«Appena in possesso della concessione e del quadro regolatorio, porremo mano ai lavori per ottenere la seconda categoria aeroportuale». Quanto tempo servirà? Ci sono i soldi? «Per fortuna nostra, i soldi rappresentano l'ultimo dei problemi del nostro sistema aeroportuale - chiarisce sicuro Marchi - I tecnici mi hanno detto che serviranno due anni e mezzo per preparare il passaggio di categoria».
Due anni e mezzo. Ryanair resisterà? La prima compagnia di voli a basso costo aveva protestato perchè l'infima categoria aeroportuale del "Canova" non consente operatività con bassa visibilità. «Abbiamo raggiunto un accordo importante con Ryanair - dice Marchi - In attesa della seconda categoria, qualora Treviso venga momentaneamente chiuso, l'operatività sarà spostata su Venezia e noi sopporteremo tutti gli extra-costi». Ryanair è servita, ma è anche vero che in questo modo si lega saldamente la compagnia irlandese a Treviso, con prospettive di nuovi voli.