Finalmente è stato firmato questo benedetto pezzo di carta che fà di Treviso un aeroporto CIVILE. Quindi bye bye Treviso Joint Airport! (Militare aperto al traffico civile)
E concedemi questo sfogo... ERA ORAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
Vi lascio alla lettura dell'articolo tratto da "Il Gazzettino di Treviso"
(Ovviamente essendo un giornale non di cultura aeronautica le cavolate sono diverse...)
Sottoscritto l’accordo di trasferimento
La pista del Canova non è più militare: ora l'aeroporto può decollare
La pista di atterraggio del Canova, e quindici ettari di terreno circostante, passano dal Demanio Militare, quindi l'Aeronautica, all'Aertre. Una tappa fondamentale verso il ben più importante traguardo della concessione per l'utilizzo dello scalo. L'Enac (Ente nazionale aviazione civile) sta per rinnovala alla società responsabile dell'aeroporto. Si parla di quarant'anni, arco di tempo sufficiente per programmare investimenti e portare al Canova la tanto agognata seconda categoria.Il passaggio di consegne per la pista è avvenuto ieri mattina nel corso di un vertice negli uffici del Canova, a cui hanno partecipato rappresentanti dell'arma azzurra, quelli del Demanio, dell'Enac, il direttore generale dell'Aeroporto di Tessera Valerio Bonato e l'amministratore delegato di Save (società che detiene la maggioranza in Aertre) Paolo Simioni, oltre al presidente della stessa Aertre Carlo Archiutti. "Dopo la firma - spiega Archiutti - ottenere la concessione quarantennale sarà solo questione di giorni".Il più, insomma è fatto. La pista di decollo, da sempre gestita dai militari, è passata prima dal Demanio Militare all'Enac poi dall'ente a Save e quindi ad Aertre. Un giro di valzer solo all'apparenza complesso, ma in realtà conclusosi con una semplice firma. Da ieri, quindi, il Canova è uno scalo completamente civile. Saranno i tecnici di Aertre e di Save a prendersi cura della pista, e di tutte le sue strutture, e non più quelli dell'Aeronautica che però manterrà la sua torre di controllo e tutti gli hangar che fanno parte della porzione militare dell'infrastruttura."Sono molto soddisfatto - continua Archiutti - oggi (ieri ndr) abbiamo finalmente portato a termine una richiesta fatta dal vice sindaco Giancarlo Gentilini già otto o nove anni fa. Non ci sono stati problemi: avevo l'impressione di essere assieme ad imprenditori intenzionati raggiungere l'obiettivo senza perdere tempo. Adesso dobbiamo metterci al lavoro per ottenere la seconda categoria. Prima però occorre la concessione quarantennale per lo scalo, cosa che l'Enac dovrebbe darci ormai entro qualche giorno. Per ottenerla era fondamentale avere la gestione della pista. Ora l'abbiamo".
Archiutti è pronto per passare alla cassa. Ovvero nell'ufficio del presidente di Save Gastone Marchi: "Marchi ha garantito che, con una volta ottenuta la concessione, comincerà una campagna di investimenti per ottenere la seconda categoria. Tali investimenti non sono programmabili senza la certezza di poter gestire l'impianto per un tempo medio-lungo. I primi interventi riguarderanno l'impianto di illuminazione e tutte le strutture necessarie per aiutare i velivoli in arrivo. Con la seconda categoria sarà possibile far atterrare un aereo anche con soli 300 metri di visibilità. Adesso devono essere mille. Per il nostro aeroporto vuol dire molto: nella stagione invernale, nelle serate di nebbia, molti piloti sono costretti ad atterrare altrove".
E concedemi questo sfogo... ERA ORAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
Vi lascio alla lettura dell'articolo tratto da "Il Gazzettino di Treviso"
(Ovviamente essendo un giornale non di cultura aeronautica le cavolate sono diverse...)
Sottoscritto l’accordo di trasferimento
La pista del Canova non è più militare: ora l'aeroporto può decollare
La pista di atterraggio del Canova, e quindici ettari di terreno circostante, passano dal Demanio Militare, quindi l'Aeronautica, all'Aertre. Una tappa fondamentale verso il ben più importante traguardo della concessione per l'utilizzo dello scalo. L'Enac (Ente nazionale aviazione civile) sta per rinnovala alla società responsabile dell'aeroporto. Si parla di quarant'anni, arco di tempo sufficiente per programmare investimenti e portare al Canova la tanto agognata seconda categoria.Il passaggio di consegne per la pista è avvenuto ieri mattina nel corso di un vertice negli uffici del Canova, a cui hanno partecipato rappresentanti dell'arma azzurra, quelli del Demanio, dell'Enac, il direttore generale dell'Aeroporto di Tessera Valerio Bonato e l'amministratore delegato di Save (società che detiene la maggioranza in Aertre) Paolo Simioni, oltre al presidente della stessa Aertre Carlo Archiutti. "Dopo la firma - spiega Archiutti - ottenere la concessione quarantennale sarà solo questione di giorni".Il più, insomma è fatto. La pista di decollo, da sempre gestita dai militari, è passata prima dal Demanio Militare all'Enac poi dall'ente a Save e quindi ad Aertre. Un giro di valzer solo all'apparenza complesso, ma in realtà conclusosi con una semplice firma. Da ieri, quindi, il Canova è uno scalo completamente civile. Saranno i tecnici di Aertre e di Save a prendersi cura della pista, e di tutte le sue strutture, e non più quelli dell'Aeronautica che però manterrà la sua torre di controllo e tutti gli hangar che fanno parte della porzione militare dell'infrastruttura."Sono molto soddisfatto - continua Archiutti - oggi (ieri ndr) abbiamo finalmente portato a termine una richiesta fatta dal vice sindaco Giancarlo Gentilini già otto o nove anni fa. Non ci sono stati problemi: avevo l'impressione di essere assieme ad imprenditori intenzionati raggiungere l'obiettivo senza perdere tempo. Adesso dobbiamo metterci al lavoro per ottenere la seconda categoria. Prima però occorre la concessione quarantennale per lo scalo, cosa che l'Enac dovrebbe darci ormai entro qualche giorno. Per ottenerla era fondamentale avere la gestione della pista. Ora l'abbiamo".
Archiutti è pronto per passare alla cassa. Ovvero nell'ufficio del presidente di Save Gastone Marchi: "Marchi ha garantito che, con una volta ottenuta la concessione, comincerà una campagna di investimenti per ottenere la seconda categoria. Tali investimenti non sono programmabili senza la certezza di poter gestire l'impianto per un tempo medio-lungo. I primi interventi riguarderanno l'impianto di illuminazione e tutte le strutture necessarie per aiutare i velivoli in arrivo. Con la seconda categoria sarà possibile far atterrare un aereo anche con soli 300 metri di visibilità. Adesso devono essere mille. Per il nostro aeroporto vuol dire molto: nella stagione invernale, nelle serate di nebbia, molti piloti sono costretti ad atterrare altrove".