Arrivata anche la procedura nel caso l'evenienza dovesse ripetersi...
Già, in questo paese deve sempre succedere qualcosa prima di attivarsi in un senso o nell altro!
B0520/14 - DURING 'TRE' L UNAVAILABILITY MISSED APPROACH PROC OF IAC
ILS OR L RWY07 IS MODIFIED AS FOLLLOW:
CLIMB TO 3000FT AND, AS SOON AS PRACTICABLE (OR PASSING 510FT
IF PERFORMING ILS APCH). TURN RIGHT (IAS MAX 185KT) ON TR 249DEG
TO INTERCEPT AND FOLLOW RADIAL 104 VIC VOR BOUND TO EDEMO.
HOLD BETWEEN 9NM AND 12NM VIC DME INBOUND TR 104DEG WITH IAS
MAX 185KT.
REF AIP AD 2 LIPH 5-3. 06 FEB 14:40 2014 UNTIL 05 MAR 23:59 2014. CREATED: 06
FEB 14:40 2014
Di seguito anche un articolo (Direi abbastanza buono, superiore alla media giornalistica di molto se non fosse per l'ultima ed inutile frase) che spiega abbastanza bene lo stato delle cose...
Guasto in aeroporto, voli cancellati
Caos nello scalo: alcune tratte dirottate, altre non partono. Colpa di un radar che non funziona
TREVISO - Un radiofaro vecchio, claudicante e che l’Aeronautica militare non ha alcuna voglia di riparare perché consapevole che, presumibilmente entro il prossimo anno, tutta la sua struttura passerà all’Enav. La radice «filosofica» del problema tecnico che mercoledì ha paralizzato l’aeroporto Canova di Treviso, a detta di chi conosce bene e dall’interno lo stato delle strumentazioni e il modus operandi delle strutture, probabilmente sta tutta qui. Semplificando al massimo, lo scalo è dotato di un evoluto e recente sistema di atterraggio strumentale (Ils) che permette gli atterraggi anche in condizioni di visibilità molto scarsa. L’impianto, che ha consentito qualche settimana fa al Canova di passare alla categoria superiore, non può tuttavia prescindere da un preliminare avvicinamento degli aerei attraverso il segnale di un «Non-directional beacon» (Ndb), ossia un radiofaro, cioè un trasmettitore di potenza elevata che «fa vedere» da lontano al pilota la posizione della pista.
Nel caso di Treviso l’Ndb, che funziona sui 301,5 Khz, lo gestisce la base militare di Sant’Angelo, la quale ha ovviamente anche il compito di effettuarne la manutenzione e di ripararlo quando occorre, dato che l’Aeronautica percepisce le «tasse di approdo» del traffico gestito. Si tratta però di un’antenna che si era già spenta alcune volte di recente, senza conseguenze per il traffico aereo perché la visibilità era sufficiente ai comandanti per avvicinarsi a Treviso ed «agganciare» l’Ils senza bisogno del faro. In progressivo disarmo e sapendo che presto il problema del beacon non sarebbe più stato un problema loro, i militari avevano tuttavia scelto di metterci una pezza, cioè aggiustare il trasmettitore alla meno peggio per tirare a campare quel tanto che basta. Non è bastato.
L’impianto, definito dalla fonte esperta «obsoleto e inquinante » (con riferimento ai campi elettrici generati nei dintorni, un bel po’ superiori ai 7 volt/metro di legge ma che «sono un problema dell’Arpav»), ieri mattina si è bloccato. La visibilità non era buona, non c’era un trasmettitore di riserva, un pezzo di ricambio tantomeno («chissà dove se ne trovano così vecchi»), e i jet in arrivo sono dovuti migrare verso Venezia, quando è andata bene. Se no Bologna o Trieste. Fino alle 22.28, quando è atterrato regolarmente il volo da Londra Stansted, sia pure in ritardo. Pensare che per il Marco Polo di fari di riserva ce ne sono due e che, ormai, il lavoro di avvicinamento lo si fa con i satelliti. Inutile dire che la grande maggioranza dei voli dirottati erano siglati Ryanair. Con chi se la deve prendere, ora, l’ad Michael O’ Leary? «Con se stesso prima di tutto. Se per risparmiare sceglie aeroporti secondari, e se secondari vuole dire qualcosa...».
05 febbraio 2014 (modifica il 06 febbraio 2014)
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Gianni Favero
http://corrieredelveneto.corriere.i...aeroporto-voli-cancellati-2224028534886.shtml