TRASPORTI: IATA, ANCHE A MARZO RALLENTA TRAFFICO NEL MONDO
ROMA - E' rallentato anche a marzo il traffico aereo nel mondo. Rispetto allo stesso mese del 2007, la domanda passeggeri e' cresciuta del 5,8% con bassi coefficienti di carico al 77,7%. Ma, tenendo presente il periodo di vacanze pasquali (che l'anno scorso sono state in aprile), la reale crescita del traffico a marzo e' stata del 4%, con un coefficiente di carico del 76,1%, inferiore dell'1,7% rispetto al 77,8% registrato per lo stesso mese del 2007.
Lo rende noto l'Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (Iata) osservando che il rallentamento della crescita della domanda prosegue con la flessione cominciata a dicembre scorso, quando la stretta creditizia negli Usa ha cominciato ad avere un impatto sulle compagnie aeree. Questa caduta, rileva la Iata, indica che il rallentamento della domanda si e' verificato piu' velocemente di quanto le compagnie aeree potessero ridurre la loro capacita'. Il traffico relativo al trasporto merci internazionale e' cresciuto del 3,2%, molto al di sotto del 4,3% del 2007. ''Il traffico rivela solo una parte della situazione - spiega Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato della Iata - Gli astronomici prezzi del petrolio stanno colpendo forte. E l'effetto tampone di un'economia in espansione e' svanito. Le sorti del settore aereo hanno assunto una grave svolta verso un peggioramento''.
Le differenze nella crescita del traffico passeggeri a livello regionale sono significative: poiche' i vettori del Nord America hanno ridimensionato il traffico sui mercati nazionali a basso rendimento, il loro traffico internazionale e' cresciuto a marzo del 6,3%. Con l'euro forte, i vettori Usa hanno avuto nel Nord Atlantico una crescita del 10% del traffico mentre l'operativita' dei vettori europei nella stessa aerea ha subito una contrazione del 2%. Complessivamente il traffico passeggeri dei vettori europei e' cresciuto del 3,7%.
Rallentato anche il traffico dei vettori dell'Asia-Pacifico al 4,3% come per i vettori africani mentre i vettori del Medio Oriente hanno registrato un aumento a due cifre, pari al 15,4%, che riflette l'andamento delle economie in espansione della regione, ma comunque inferiore al 20,4% registrato nel 2007. Il traffico dei vettori dell'America Latina continua a trarre vantaggio dalla riorganizzazione avviata nel 2007, sostenuto dalla forte domanda di materie prime prodotte nella regione. La crescita del 19,7% e' molto al di sopra dello 0,5% registrato nello stesso periodo di tempo dello scorso anno.
''Di fronte a tali drammatici mutamenti dell'economia globale, la fusione delle compagnie e' fondamentale'' ma ''non ha senso che sia limitata ai partner nazionali. I colloqui per la seconda fase dell'accordo 'Cieli Aperti' Usa-Ue, che avranno inizio a maggio, devono predisporre un moderno approccio alle norme sulla proprieta''', ha concluso Bisignani.
ROMA - E' rallentato anche a marzo il traffico aereo nel mondo. Rispetto allo stesso mese del 2007, la domanda passeggeri e' cresciuta del 5,8% con bassi coefficienti di carico al 77,7%. Ma, tenendo presente il periodo di vacanze pasquali (che l'anno scorso sono state in aprile), la reale crescita del traffico a marzo e' stata del 4%, con un coefficiente di carico del 76,1%, inferiore dell'1,7% rispetto al 77,8% registrato per lo stesso mese del 2007.
Lo rende noto l'Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (Iata) osservando che il rallentamento della crescita della domanda prosegue con la flessione cominciata a dicembre scorso, quando la stretta creditizia negli Usa ha cominciato ad avere un impatto sulle compagnie aeree. Questa caduta, rileva la Iata, indica che il rallentamento della domanda si e' verificato piu' velocemente di quanto le compagnie aeree potessero ridurre la loro capacita'. Il traffico relativo al trasporto merci internazionale e' cresciuto del 3,2%, molto al di sotto del 4,3% del 2007. ''Il traffico rivela solo una parte della situazione - spiega Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato della Iata - Gli astronomici prezzi del petrolio stanno colpendo forte. E l'effetto tampone di un'economia in espansione e' svanito. Le sorti del settore aereo hanno assunto una grave svolta verso un peggioramento''.
Le differenze nella crescita del traffico passeggeri a livello regionale sono significative: poiche' i vettori del Nord America hanno ridimensionato il traffico sui mercati nazionali a basso rendimento, il loro traffico internazionale e' cresciuto a marzo del 6,3%. Con l'euro forte, i vettori Usa hanno avuto nel Nord Atlantico una crescita del 10% del traffico mentre l'operativita' dei vettori europei nella stessa aerea ha subito una contrazione del 2%. Complessivamente il traffico passeggeri dei vettori europei e' cresciuto del 3,7%.
Rallentato anche il traffico dei vettori dell'Asia-Pacifico al 4,3% come per i vettori africani mentre i vettori del Medio Oriente hanno registrato un aumento a due cifre, pari al 15,4%, che riflette l'andamento delle economie in espansione della regione, ma comunque inferiore al 20,4% registrato nel 2007. Il traffico dei vettori dell'America Latina continua a trarre vantaggio dalla riorganizzazione avviata nel 2007, sostenuto dalla forte domanda di materie prime prodotte nella regione. La crescita del 19,7% e' molto al di sopra dello 0,5% registrato nello stesso periodo di tempo dello scorso anno.
''Di fronte a tali drammatici mutamenti dell'economia globale, la fusione delle compagnie e' fondamentale'' ma ''non ha senso che sia limitata ai partner nazionali. I colloqui per la seconda fase dell'accordo 'Cieli Aperti' Usa-Ue, che avranno inizio a maggio, devono predisporre un moderno approccio alle norme sulla proprieta''', ha concluso Bisignani.