Trapani: conti in rosso per Airgest


giovytps

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3 Luglio 2007
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Trapani, Sicilia
Conti in rosso all’Airgest. Il consiglio di amministrazione ha approvato, all’unanimità, il bilancio 2009. Il presidente Salvatore Ombra potrebbe però avere le ore contate.

Il presidente Salvatore Ombra ha ringraziato tutti. Dopo l’approvazione del bilancio ha stretto le mani ai componenti del consiglio di amministrazione. Ha ringraziato il direttore generale, per l’accorta conduzione delle strutture operative, ed il personale per il puntuale ed efficiente lavoro svolto. I soci pubblici e privati che hanno sostenuto le strategie di mercato. Se non è un commiato poco ci manca. Perché Salvatore Ombra sa che questo potrebbe essere il suo ultimo bilancio. Il presidente della Provincia Mimmo Turano, alcuni giorni fa, rispondendo ad una domanda su un possibile avvicendamento al vertice dell’Airgest, ha dichiarato che stava valutando la situazione. Dopo l’approvazione del bilancio, con i conti in rosso, potrebbe decidere di dare il benservito all’intraprendente presidente, protagonista della rinascita di un aeroporto che fino a qualche anno fa era sull’orlo della chiusura. Ombra, però, non si scoraggia e guarda avanti illustrando con il suo solito piglio i programmi futuri.


Airgest: conti in rosso ma la società è in salute

I conti sono in rosso. L’Airgest ha chiuso il 2009 con una perdita di circa un milione di euro, ma dagli uffici della società tengono a precisare che l’andamento economico è positivo e le prospettive rosee. Sul bilancio pesano gli investimenti effettuati per garantire il massimo dell’efficienza all’aeroporto passato dai cinquecentomila passeggeri del 2008 al milione di transiti del 2009 con proporzionale incremento del numero dei voli e crescita esponenziale delle esigenze operative. Spese necessarie, rilevano dagli uffici dell’Airgest, che consentiranno allo scalo trapanese di compiere un ulteriore salto di qualità. Il bilancio, approvato dal Consiglio di amministrazione, ha avuto il parere positivo del Collegio sindacale e dei revisori dei conti. Dopo la definizione dello strumento finanziario, il Consiglio di amministrazione, la direzione generale e gli uffici sono già al lavoro per il completamento del master plan e del piano industriale che dovrebbero consentire alla società di ottenere l’agognata concessione definitiva aeroportuale. “Un obiettivo a portata di mano – dice il presidente, Salvatore Ombra – e per il quale stiamo lavorando incessantemente sostenuti dalla compagine societaria che oltre a ratificare la sua fiducia con l’approvazione del bilancio ha recentemente approvato, vale la pena di ricordarlo, l’aumento del capitale sociale. Si tratta di somme che troveranno utilizzazione, insieme ai 9 milioni e 300mila euro che giungeranno dalla Regione a valere sui fondi Por 2007-2013, nell’ulteriore potenziamento dell’aeroporto. Porteremo in cantiere una serie di progetti già esecutivi ed in attesa solo di essere realizzati”. “Questo ulteriore sforzo economico e finanziario da parte di tutti i soci giunge in un momento molto particolare per l’economia italiana e siciliana – afferma Ombra –. Non posso che ringraziare in particolare la Provincia Regionale che ha deciso di continuare ad investire nonostante le politiche nazionali di continui tagli ai trasferimenti agli enti locali che vengono disposti in ogni finanziaria. Un attestato di convinta fiducia nel futuro che stiamo costruendo tutti insieme per l’aeroporto di Birgi e per il nostro territorio”.

Trapaniok.it
 
aldila´delle acrobazie lessicali, il problema a TPS e´ evidente a chiunque non pretenda di risolvere i problemi guardando il cielo e poter dire: non vedo alcun problema

altretutto a parte quelle che possono essere le mie soggettive valutazioni, esiste un esempio. il film e´stato gia´girato altrove (vedi AHO)

non si puo´pensare di associare il termine semantico dello sviluppo allo sviluppo artificiale e spinto, pompato, dello scalo.

in maniera del tutto avulso dallo sviluppo del territorio in cui lo scalo si trova.

fare di TPS uno scalo da 2 o 3 milioni di passeggeri, non e´una priorita´e non puo´essere un obiettivo razionale da perseguire ad ogni costo!

capisco che il sistema di accesso ai contributi contribuisce a creare queste anomalie.

ma non occorre essere nostradamuse per intuire quale potrebbe essere lo scenario a TPS tra 24 mesi se continuano con quanto visto negli scorsi 12

se si vuole fare davvero di Trapani provincia il secondo polo turistico dell´isola (e i presupposti per farlo ci sono tutti) non si puo´pensare di farlo con questa politica di investimenti attuale incentrata unicamente sullo scalo. e che ignora totalmente lo sviluppo serio, programmato, razionale, di quello di cui cé´bisogno per far si che tra 5 anni a TPS possa camminare da solo facendo, senza "vitamine".

al momento la situazione e´che si sta trainando uno scecco carico , e lo si vuole fare correre alla velocita´di un purosangue, tirandolo per il collo.

se lo scecco non si spinge da dietro, si rischia solo di rompergli il collo.

e se a TPS continuano cosi´ l´evitabile finale (evitabile perche´si potrebbe cambiare rotta, e rotte) si potrebbe palesare entro i prossimi 24 mesi.
 
si ma i cambiamenti radicali e da fare in breve tempo quali sono?

quelli teorici sono:
limitare la spesa che TPS sostiene per mantenere in piedi una rete di collegamenti nazionali che a parte CIA PSA E BGY non ha alcun senso tenere su.

dei 600000 passeggeri del 2009 sul nazionale 300000 sono consumo di benzina sull´asse TPS Palermo. in quanto sono passeggeri "carpiti" a PMO. e quindi non creana assolutamente nulla. spostano utenza. che si ritrova a fare 200 km in piu´. Moratti il petroliere ringrazia.

limitando questa spesa non necessaria a TPS si dovrebbe potenziare l´internaziole, raffinando le destinazioni. che sensa abbiano TPS IBZ e TPS VLC non si capisce. aldila´di quello di movimentare equipaggi e aeromobili FR non se ne vedono altri.

in altre parole: l´espansione della base a TPS e´sproporzinata alle attuali esigenze. e l´espansione attuale, costa abbastanza.

questa lo dice una logica credo condivisa.

la pratica pero´, ingabbia Airgest in un circolo vizioso.

per avere maggiore accesso ai finaziamenti, e potere espendere lo scalo, occorre raggiungere determinati obiettivi: basati essenzialmente sul numero di passeggeri.

e questo aspetto purtroppo la principale concausa delle anomalie che a TPS si rilevano. Uscire da questo circolo vizioso non e´facile. ne per Ombra ne per chi dovesse succedergli.

la soluzione virtuosa secondo me, sarebbe quella di legare i finanziamenti a parametri qualitativi piuttosto che quantitativi:

non basati sul numero arido: se fai 2 milioni di passeggeri ti diamo tot.

se riesci portare N turisti per ogni M investito, ti diamo tot. Questo approccio cambierebbe molto le dinamiche. e i risultati.

su cosa fare invece nel territorio, per fare in modo di creare solido sviluppo del settore turistico cé´una lista di cosa abbastanza lunga.
- miglioramento trasporti ferroviari
- piano di valorizzazione turistica che includa la creazione di nuovi parchi (penso alla zona di Custonaci Cofano Makari)
- circuiti per cicloamatori, per amanti dell´arrampicata, per amanti delle passeggiate (Trapani ha il tratto di zona costiera piu´lungo in Italia privo di strade. rendendoo questo patrimonio fruibile a queste forme di turismo di fatto si apre ad un mercato immenso . quello centro e nord europeo) Minorca che e´20 volte piu´piccola dell´intera Sicilia, non ha una strada litoranea e questo costituisce la fortuan turistica di un isola, che non dimentichiamolo e´la meno contaminata delle baleari e ha un´aeroporto che fa piu´passeggeri di CTA
- recupero delle zone sottartte al turismo da parte dell´abusivismo selvaggio
- creazione di strutture per ricezione di alto livello
- sviluppo del turismo congressuale
-etc.etc.

ma in questo Airgest c´entra poco. anzi nulla.