[TR] Volo panoramico sulle Alpi: fatto


I-DAVE

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6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Metropolitana milanese, linea 2, solita vettura senza aria condizionata. Metà gennaio, ora del rientro a casa dal lavoro. Verso quest'ora è già arrivata la solita newsletter di Airlineroute con le novità che il nostro cesarone nazionale non perde mai occasione di ribadire in qualche thread. Verso quest'ora, quando sono appeso tipo macaco agli appositi sostegni, ascoltando ottima musica sparata a palla nelle orecchie, se non c'è una ragazza con un generoso decolleté dentro cui sbirciare, l'unico passatempo sono le cazzate che si sparano su Whatsapp o la famosa newsletter di cui sopra. Stasera, metà gennaio, i gruppi sono silenziosi e di decolleté manco l'ombra. Mi rimane solo la newsletter....


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Da Lugano non ho mai volato. Sion non è esattamente l'aeroporto più menzionato nei TR di tutto il mondo. Il Saab 2000 mi manca. Non ho mai volato Etihad Regional o Darwin. La rotta sarà verosimilmente un volo panoramico sulle Alpi. Se non è un win-win questo, non so cosa lo sia. Arrivo a casa, il tempo di tirare fuori la carta di credito e mi prenoto un sola andata LUG-SIR.

Giunto il giorno del volo, mi alzo relativamente presto per iniziare un lungo trasbordo tutto su ferro alla volta di LUG. In teoria avrei dovuto sfruttare l'ospitalità del cugino che vive a Lugano, solo che impegni improrogabili la sera precedente (Italia-Germania, per la precisione) mi impediscono di essere al bar del Walter a bere una gazosa. Ne consegue che salto in metro alle 7.45 del mattino, arrivo in Centrale alle 8.10 e alle 8.25 precise precise il mio EC12 per Zurigo è pronto per partire da sotto le volte di Milano Centrale.


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Notare che anche a Milano Centrale è ora hub.


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Non sono mai stato un grande fan dei Pendolini. Claustrofobici, i primi 460/70 mi facevano venire la nausea già a Monza. Questo non mi fa venire la nausea, sembre un pelo più spazioso, ma non cambia l'idea che ho di questo treno.


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Il load factor è piuttosto misero, con circa metà della carrozza vuota. Viaggio tranquillo e arrivo a Lugano con circa cinque minuti di ritardo, presi tutti nella galleria tra Como e Chiasso.

Agno è collegato dalla ferrovia Lugano-Ponte Tresa (una specie di tramvia, a onor del vero), anche se la fermata non è proprio vicinissima all'aerostazione. La stazione di testa, a Lugano, è in un fabbricato di fronte a quella delle ferrovie federali svizzere, e ora ospita un ristorante; il fascio di binari (tre in totale, tutti di testa) è al di sotto della strada e nel primo tratto corre in galleria o trincea. Dai binari si gode di una bella vista sul lago.


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I trenini sono un po' vecchiotti ma tutto sommato in stato più che decoroso, sia esternamente che internamente.


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In circa 15 minuti si è ad Agno, e occorrono altri 10 minuti circa a piedi fino all'aerostazione.


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All'interno vi è un unico banco check-in aperto, non essendoci indicazioni di alcun tipo intuisco che sia quello di Darwin/Etihad Regional; contemporaneamente viene accettato il volo per Olbia, dove la maggior parte dei pax ha almeno 45 kg di bagaglio e tre valigie a testa, bambini compresi: ci impiego quasi mezz'ora per avere la carta d'imbarco, visto che il check-in online non è disponibile.


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Landside, l'aeroporto è davvero buio e triste, piuttosto claustrofobico. No foto purtroppo, troppa gente.

Il controllo di sicurezza è in compenso rapido e indolore, complice anche il fatto che tutti vanno al bar/ristorante fuori dall'aerostazione invece che fiondarsi nel microscopico terminal.

Lato airside il terminal è un filo più piacevole, con vetrate direttamente sul tarmac, un grosso bar e un minuscolo negozio con prodotti stile duty free. Lo stile anni '80 da Mil... Lugano da bere, però, è pesantissimo e servirebbe una bella ristrutturazione.


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Gli ospiti sono sostanzialmente bizjet.


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La rivista di bordo di Swiss è disponibile in alcuni totem in giro per il terminal e viene data ampia enfasi all'ingresso del CS100 nella flotta.


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Cinque minuti prima del volo, quindi venticinque dopo l'orario in cui doveva iniziare l'imbarco, viene comunicato che vi sarà un ritardo di circa un quarto d'ora; ritardo che alla fine sarà di 45 minuti. Intanto arriva anche l'altro Saab 2000 del volo per Olbia.

Alla fine, col terminal pieno, ci presenteremo al gate per Sion in sei, tutti per fare un volo panoramico sulle Alpi a parte, credo, un signore con la 24h e in gessato (di domenica!).

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op. by
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Tratta: LUG-SIR
Volo: F7 28
Aereo: Saab 2000
MSN: 48
Reg: HB-IZZ
Primo volo: 29/05/1997
Consegnato: 25/10/2005
Età: 19.2 anni
Posto: 11F
Gate: quello di destra
Sched/Actual: 1200-1245 / 1245-1324
Durata volo: 39'

Una bella signora bionda si presenta al gate, chiama i passeggeri del volo per Sion e ci indica di aspettarla fuori sotto la pensilina. Espletate le procedure di accettazione, si pone alla testa del gruppo per condurci al nostro turboelica. Perdo ogni ritegno e fotografo come un dannato.


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Perdo la testa del gruppo e vengo superato dal ragazzo che sale le scalette davanti a me - poco male, i posti sono assegnati. Salgo salutando l'assistente di volo, singola, una elegante signora, forse non giovanissima, ma di gran classe. Purtroppo scopro con orrore che il mio 11F è esattamente sull'ala, poco dietro la carenatura dell'Allison AE2100. Non appena passa l'a/v le chiedo se è un problema spostarmi: mi guarda e mi fa cenno con il palmo aperto, dicendo "L'aereo è tutto vostro".

Vado qualche fila più avanti, al 3F - purtroppo i finestrini sono tutti rigati e le foto ne risentiranno.

La cabina è in configurazione 1-2, classica per il concordino, e i sedili sono in morbida pelle di un elegante color sabbia e ben imbottiti. Il pitch è davvero molto buono.


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Uscito il dispatcher dalla cabina di pilotaggio, la assistente di volo chiude il portellone (sembra faccia una fatica mostruosa. Mi sono sempre chiesto quanto pesino e quanta resistenza oppongano) e dà il benvenuto a bordo, in italiano, inglese e francese. Poco dopo passa a distribuire una salviettina.

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La dimostrazione di sicurezza è manuale e con nastro registrato. Iniziamo il rullaggio, che prevede il backtrack verso la testata 19, dove si trova una piazzola per allinearsi e iniziare la corsa di decollo, che quindi avviene in direzione del lago di Lugano.

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Mi aspettavo una corsa di decollo sconvolgente, considerando i soli 1420m della pista di LUG; mi dimenticavo però di essere a bordo di un turboprop, che ha perfomance di decollo e salita ben diverse dai jet. Stacchiamo quindi confortevolmente e saliamo senza troppo affanno attraverso il terso cielo della Svizzera meridionale. Uhm, no: il cielo svizzero diventa rapidamente cielo italiano e sorvoliamo rapidamente il lago di Varese, passiamo in mezzo ai laghi di Monate e Comabbio, la punta meridionale del lago Maggiore, facciamo una bella virata di 90° verso nord-ovest all'altezza di Borgomanero e mettiamo prua in direzione di Zermatt.

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Quando dicevo che i finestrini erano graffiati non scherzavo. Per la precisione qui mi hanno rovinato la penisola che si protende tra i due rami del Maggiore, con Verbania-Intra-Pallanza e l'Isola Madre nel mezzo del piccolo golfo

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La punta settentrionale del lago d'Orta, con Omegna

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Il Cervino

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Intanto viene inaspettatamente servito un rinfresco in un sacchetto di carta. Assolutatamente inattesso e gradito.

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Il contenuto è appropriato per un volo panoramico di quaranta minuti:

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L'Aletsch, il più esteso ghiacciaio alpino

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Le cime che fanno da confine tra il Vallese e il canton Berna: Blümlisalphorm (3.661 m), Tschingelhorn (3.562 m) e Breithorn di Lauterbrunnen (3.780 m, da non confondere con l'altro, più alto e ben più famoso, Breithorn delle Alpi Pennine, tra il Rosa e il Cervino). Ho impiegato più di mezz'ora con Google Earth a rintracciare tutte le cime, apprezzate lo sforzo!

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Siamo ormai entrati nella valle del Rodano e abbiamo iniziato la discesa verso Sion, il paesaggio diventa subito più verdeggiante

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Non ci facciamo mancare neppure un fly-by lungo le due principali attrazioni turistiche di Sion: la basilica di Valère e il castello di Tourbillon che si fronteggiano sulle due colline contrapposte.

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Tocchiamo tirando una discreta legnata, facciamo un backtrack passando davanti a questo bel G-550,

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e alla torre, con il suo bel Hunter come gate guardian,

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prima di andare a spegnere i motori sul piazzale a ovest dell'aerostazione, un progetto sobrio e ben mimetizzato nell'ambiente circostante:

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Chiedo di poter fare una foto al cockpit ma il comandante rifiuta cortesemente, citando la mancanza di autorizzazione da parte della compagnia. Ringrazio ugualmente e scendo.

Breve passeggiata sull'apron e via dentro il terminal, piccolo ma funzionale, sia lato arrivi che lato check-in

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Ci sarebbe un autobus che porta in centro, ma sono solo 20 minuti a piedi: zaino in spalla e via.

Ora, tecnicamente il TR sarebbe finito qui, visto che il ritorno è avvenuto in treno; ma dato che un OT montagnoso-ferroviario non si nega a nessuno, vi metto qualche altra foto e dettaglio.

Innanzitutto Sion: è una bella cittadina. Piccola, in giornata (anche mezza, volendo) si vede tutto quel che c'è da vedere, ma è un ottimo punto di partenza per escursioni in zona.

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Il giorno seguente, prima di rientrare a Milano, avevo programmato una gitarella sulla Gornergratbahn, una ferrovia a cremagliera che porta fino a 3100 m, nei pressi di uno dei panorami più celebri delle Alpi: la piramide del Cervino (da cui si dice abbia preso spunto l'inventore del Toblerone per la forma triangolare del suo cioccolato).

Arrivare è piuttosto semplice; la maggior parte dei treni che percorre la valle del Rodano ferma a Visp, da cui passa la Matterhorn Gottahard Bahn che unisce i due centri sciistici di Zermatt (a sud) e Andermatt (a nord). Arrivati a Zermatt, a pochi passi dalla stazione, vi è una seconda stazione da dove partono e arrivano esclusivamente i treni panoramici che portano al Gornergrat.

L'interno di un tipico vagone svizzero:

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Uno dei convogli più vecchi che salgono al Gornergrat, qui già alla stazione a monte

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... e qui in compagnia di uno dei convogli più recenti, dotati di finestrini panoramici

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e infine con il Cervino a fare da sfondo

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La stazione in stile castello medievale

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L'osservatorio/ristorante/hotel/negozio di souvenir/centro informazioni, circondato da un buon numero dei 4000 delle Alpi: da sinistra, il Cervino/Matterhorn (4482 m), Dent Blanche (4364 m), Gabelhorn (4073 m), Zinalrothorn (4223 m), Weisshorn (4512 m).

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A sinistra il massiccio del Monte Rosa, con punta Nordend (4609 m) e cima Dufour (4634 m), in centro l'Ost e il Westgipfel (4478 m) del massiccio del Lyskamm, da cui scende il ghiacciaio del Gorner, il terzo più esteso delle Alpi, mentre oltre la sella, poco più a sinistra, il Castore (4230 m) e il Polluce (4091 m)

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Vediamo quanto diventano grossi i dettagli a 300mm

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Punta Dufour

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Ghiacciaio

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Visto e fotografato il vedibile e fotografabile, decido di scendere a piedi fino alla fermata di Rotenboden e andare al Riffelsee. Ci sono 10 gradi, cielo incredibile e poco vento fresco ma non fastidioso, nessun rompicoglioni in giro, praticamente sono in paradiso. La cosa bella della montagna è che viene frequentata solamente da persone silenziose.

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In vista dell'obiettivo, il meteo mi gioca l'unico scherzo del weekend: le nuvole che spesso si formano alla base del Cervino, decidono di avvolgere la cima nel giro di pochi minuti, rovinando il riflesso nel lago. Mi fermerò a fare un pic-nic e un giro fino al piccolo specchio d'acqua poco oltre, in attesa che si liberi, invano.

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Verso le tre levo le tende e inizio il a tornare verso casa. Ecco il primo treno in arrivo alla stazione di Rotenboden

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Con i riflessi dei vetri le foto dall'interno sono oscene, pertanto evito. Sarebbe molto interessante fare l'andata in treno e la discesa a piedi, sono circa 10 km e un dislivello di 1500 m, il percorso dovrebbe essere abbastanza agevole (se reggono le ginocchia). Immagino che ci vogliano tre ore circa per completarlo, escludendo le pause ristoro e le innumerevoli pause fotografiche :D

Arrivato a Zermatt, visto che ho un po' di tempo prima del treno per Briga, faccio un breve giro

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A bordo della Matterhorn Gotthard Bahn, direzione Briga (il treno è diretto e ferma in una specie di fermata del tram antistante alla stazione vera e propria di Briga)

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Anche a Briga avevo una cinquantina di minuti prima di prendere il Cisalpino verso Milano. Non mi aspettavo nulla dal paesotto di confine, e ne sono rimasto piacevolmente impressionato.

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Come vedete, alcuni binari sono esterni alla stazione (a sinistra, binario 14) e sembra più una tramvia che una ferrovia. La stazione di per sé è piuttosto appariscente e di dimensioni ragguardevoli

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Non ho altre foto, il Cisalpino è arrivato e partito puntuale, per poi prendere quasi venti minuti di ritardo in sosta a Domodossola. Arrivo a Centrale con quasi mezz'ora di ritardo.

Ricapitolando:

Il Lugano-Sion e ritorno è un volo panoramico a basso prezzo, se avete una domenica libera e il tempo è bello è assolutamente da provare.

Il servizio di Etihad Regional è buono, il Saab 2000 è comodo

Il Vallese e la valle del Rodano sono molto scenografici e offrono tanti spunti per una scampagnata breve o per una sosta prolungata, anche a chi non ama l'idea di fare trekking in montagna o per chi vuole andare fuori dalla stagione sciistica.

I servizi di trasporto svizzeri sono eccellenti per capillarità e frequenza, seppure decisamente cari (avrò speso circa 200€ di biglietti in 24 ore!) e non particolarmente veloci.

That's all folks! Domande, commenti, consigli e insulti sempre ben accetti :)

DaV
 
Bel TR e bellissime foto, come sempre del resto, i paesaggi alpini sono davvero stupendi!
Peccato per i finestrini rigati del Saab (ma che gli han fatto per ridurli cosi'?), comunque tolgono poco alla spettacolarita' dei panorami in volo.

Quello a Sion e' un G550 o un G650?

Quandi ricordi il trenino di Ponte Tresa :)
 
Molto bello e interessante, speravo proprio che qualcuno facesse un TR su Sion... bravo!
 
solo che impegni improrogabili la sera precedente (Italia-Germania, per la precisione) mi impediscono di essere al bar del Walter a bere una gazosa.

Guarda che al bar del Walter, sul lungolago di Lugano, le partite le facevano vedere, eh. ;)

Ecco bravo, foto da professionista e narrazione accattivante as usual, mi hai fatto venir voglia di tornare sulle montagne della Svizzera che le ho girate abbastanza, non lo faccio da tempo e questa settimana sono libero.

Raggiungere LUG coi mezzi dev'essere estenuante. A marzo quando ho fatto il LUG-GVA mi ero informato, ma poi ho desistito e mi sono dato alla macchina.

Grazie per il TR Ciao :)
 
Spettacolo!

Il Gulfstream è un G650.

Concordo con te, i finestrini dei Saab F7 sono sempre rigatissimi (ma lo sono anche quelli dei Dash8 di Austrian che volano anche loro da LUG).
 
Grandissimo DAVE, splendido TR, ottime foto, e gran narrazione, anche per una destinazione così vicina. Mi ha fatto molto piacere vedere "l'altro lato" del Monte Rosa, avendo passato vent'anni da quello italiano. Tra l'altro, a guardare le date, hai preceduto di un paio di giorni mio fratello, che altrimenti avresti potuto acchiappare sul Castore :)

La cosa bella della montagna è che viene frequentata solamente da persone silenziose.

[bogianen]Magari. Purtroppo ci sono anche i milanesi :D [/bogianen]
 
sono appeso tipo macaco agli appositi sostegni, ascoltando ottima musica sparata a palla nelle orecchie, se non c'è una ragazza con un generoso decolleté dentro cui sbirciare

Il profilo del maniaco perfetto.

Scherzi a parte, bellissimo e interessante tr come sempre, a prescindere dalla accattivante destinazione e dai mezzi inusuali su questi schermi. Foto spaziali, ottima narrazione: bravo!
 
bravo bel tr e belle foto (strano sapendo che non sei capace di scattarne di decenti ) :)
 
Gran bel TR e foto spettacolari! Ci faccio un pensierino per quest'autunno :)!
 
Che meraviglia. Grande DaV, foto e paesaggi stupendi. Hai fatto venire una gran voglia di tornare li anche a me.