Dicono che la serietà nuoce alla salute. A Gennaio mi sono concesso una giornata irrazionale. Mi scuso per la qualità delle foto, qualcuna è stata scattata con il cellulare. E come sapete, il Belgio è la terra della birra…
Tutto inizia l’ultimo giorno di Dicembre, quando scopro un codice sconto eDreams spettacolare. Due – tre click et voilà, si vola in terra belga
Come potete ben vedere il volo di andata mi è costato esattamente 1,20 euro, e così anche quello di ritorno
Si vola da Treviso a Charleroi il sabato sera, e si torna a casa 24 ore dopo.
Per completare l’irrazionalità vengono con me anche due amici, Valuk (presente sul forum) e S. che d’ora in poi chiameremo Stefano.
Prima di andare a letto preparo “tutto il neccessario” per un viaggio del genere.
Ho un’interrogazione alle 8:10 di lunedì, perciò mi porto con se anche il libro di letteratura…
Ryanair FR6056, 18° Gennaio 2014
Treviso Canova TSF/LIPH – Brussels Charleroi CRL/EBCI
20:55-22:30
Boeing B737-800, EI-DYW, 5 years old
Arriviamo a Treviso in perfetto orario, ma l’aereo ha qualche minuto di ritardo. Passiamo i controlli molto velocemente (una cosa rara a Treviso) e ci incamminiamo verso il gate. Salendo sull’aereo intravedo i dati del load-factor. I numeri sono bassi, ho calcolato intorno al 60%...
Ci sediamo nella emergency row per stare comodi. Dopo il decollo ci aspetta qualche turbolenza, che ci accompagna sulle Alpi.
Del volo ho solo una foto. Vi presento il ghiaccio sulla porta d’emergenza
Iniziamo a scendere ancora sulla Germania, e proseguiamo verso Charleroi volando a FL220. Mi chiedo perché gli aerei che fanno questa tratta volano quasi sempre un bel pezzo del viaggio a una quota considerata “bassa”, tra FL200 e FL280.
L’atterraggio è un po’ movimentato grazie al vento, che soffia in raffiche. Il pilota decide di frenare senza il thrust-reversal (LF basso?) e in qualche minuto siamo al gate.
Fortunatamente troviamo l’ufficio del rent a car ancora aperto e ritiriamo il nostro “bolide”.
[OT]
Dopo qualche chilometro ci fermiamo all’Ibis Hotel Charleroi airport e dormiamo qualche oretta prima di proseguire
Ci svegliamo prima dell’alba e partiamo senza una meta precisa…
Guidando tranquilli intravediamo l’indicazione per Waterloo, e decidiamo di fermarsi per una ventina di minuti. Il monumento era ancora chiuso, ma camminare in quel posto leggendario mi faceva un certo effetto
La Butte du Lion
Subito dopo la visita al famoso campo di battaglia iniziamo a cercare un posto chiamato Pipaix, che pronunciamo Pippa-X (la nuova versione della sorella di Kate Middleton – lascio a voi l’immaginazione
)
Intorno alle 10-11 arriviamo a Pipaix. Ovviamente ci fermiamo al Birrificio Dubuisson, dove ci concediamo una Bush. E’ da notare che la Bush Ambrèe ha circa 12 gradi, che alle 10 di mattina fanno un certo effetto…
La fame si fa sentire, e l’amico Stefano ci propone di proseguire il viaggio verso Lille, in Francia. Dopo qualche fermata urgente in mezzo alla campagna belga arriviamo in Francia, che ci dà il benvenuto con un po’ di pioggia. Lille è la prima città dopo il confine.
Place du Général-de-Gaulle / La Grand-Place
Hôtel de Ville
A Lille ci mangiamo una buona fondue. E’ una bella città che merita la visita! Molto affascinante la vecchia borsa trasformata in un mercatino dell’usato...
Torniamo in macchina e ci dirigiamo verso Charleroi. Io e Stefano siamo riusciti a far ammalare Valuk con un metodo rivoluzionario – guidando in autostrada a 160kmh a Gennaio con i finestrini posteriori abbassati e bloccati. Noi ovviamente avevamo il riscaldamento a 25°C…
Eccovi Valuk in stato di ipotermia
Arriviamo all’aeroporto di Charleroi con qualche ora di anticipo e riconsegnamo la macchina a Hertz.
[FINE OT]
L’aeroporto Brussels South – Charleroi ha un terminal molto funzionale costruito recentemente, ma ho avuto l’impressione che è un po’ sottodimensionato. Era difficile anche solo trovare una panchina per riposare…
Una foto low-cost per un’aeroporto low-cost. Mondo FR…
Passiamo i controlli molto velocemente, i documenti vengono controllati a malappena…
Abbiamo ancora qualche oretta per aspettare l’imbarco, e ci concediamo l’ennesima birra. Questa volta una Leffe.
Il tempo passa veloce è ci incamminiamo verso il gate. Presto scopro che il volo di ritorno sarà operato con lo stesso aereo del volo di andata, l’EI-DYW. Lo so, sono quasi tutti uguali, ma la registrazione per me conta
Ryanair FR6056, 19° Gennaio 2014
Brussels Charleroi CRL/EBCI - Treviso Canova TSF/LIPH
19:15-20:40
Boeing B737-800, EI-DYW, 5 years old
L’imbarco procede veloce nonostante il load-factor 100% o quasi.
Dopo il decollo saliamo a FL410 e voliamo verso sud. Sopra le Alpi ci aspetta la solita turbolenza. Durante l’avvicinamento possiamo vedere qualche fulmine sopra le montagne, ma la pista è asciutta. Flare e toccata perfetta, penso di non aver mai atterrato con un airliner così dolcemente. Complimenti al copilota, che aveva 22 anni
Il bottino!
In questo BlitzTrip ho imparato che non bisogna mai lasciare l’amico divertirsi con una Focus SW spegnendo il motore a 80kmh. Ho imparato anche che anche una birra a stomaco vuoto fa qualche effetto.
E soprattutto, non bisogna mai strappare la carta d’imbarco a un amico prima dell’imbarco
Tutto inizia l’ultimo giorno di Dicembre, quando scopro un codice sconto eDreams spettacolare. Due – tre click et voilà, si vola in terra belga

Come potete ben vedere il volo di andata mi è costato esattamente 1,20 euro, e così anche quello di ritorno


Si vola da Treviso a Charleroi il sabato sera, e si torna a casa 24 ore dopo.
Per completare l’irrazionalità vengono con me anche due amici, Valuk (presente sul forum) e S. che d’ora in poi chiameremo Stefano.
Prima di andare a letto preparo “tutto il neccessario” per un viaggio del genere.

Ho un’interrogazione alle 8:10 di lunedì, perciò mi porto con se anche il libro di letteratura…
Ryanair FR6056, 18° Gennaio 2014
Treviso Canova TSF/LIPH – Brussels Charleroi CRL/EBCI
20:55-22:30
Boeing B737-800, EI-DYW, 5 years old
Arriviamo a Treviso in perfetto orario, ma l’aereo ha qualche minuto di ritardo. Passiamo i controlli molto velocemente (una cosa rara a Treviso) e ci incamminiamo verso il gate. Salendo sull’aereo intravedo i dati del load-factor. I numeri sono bassi, ho calcolato intorno al 60%...

Ci sediamo nella emergency row per stare comodi. Dopo il decollo ci aspetta qualche turbolenza, che ci accompagna sulle Alpi.
Del volo ho solo una foto. Vi presento il ghiaccio sulla porta d’emergenza


Iniziamo a scendere ancora sulla Germania, e proseguiamo verso Charleroi volando a FL220. Mi chiedo perché gli aerei che fanno questa tratta volano quasi sempre un bel pezzo del viaggio a una quota considerata “bassa”, tra FL200 e FL280.
L’atterraggio è un po’ movimentato grazie al vento, che soffia in raffiche. Il pilota decide di frenare senza il thrust-reversal (LF basso?) e in qualche minuto siamo al gate.
Fortunatamente troviamo l’ufficio del rent a car ancora aperto e ritiriamo il nostro “bolide”.

[OT]
Dopo qualche chilometro ci fermiamo all’Ibis Hotel Charleroi airport e dormiamo qualche oretta prima di proseguire

Ci svegliamo prima dell’alba e partiamo senza una meta precisa…

Guidando tranquilli intravediamo l’indicazione per Waterloo, e decidiamo di fermarsi per una ventina di minuti. Il monumento era ancora chiuso, ma camminare in quel posto leggendario mi faceva un certo effetto

La Butte du Lion


Subito dopo la visita al famoso campo di battaglia iniziamo a cercare un posto chiamato Pipaix, che pronunciamo Pippa-X (la nuova versione della sorella di Kate Middleton – lascio a voi l’immaginazione

Intorno alle 10-11 arriviamo a Pipaix. Ovviamente ci fermiamo al Birrificio Dubuisson, dove ci concediamo una Bush. E’ da notare che la Bush Ambrèe ha circa 12 gradi, che alle 10 di mattina fanno un certo effetto…

La fame si fa sentire, e l’amico Stefano ci propone di proseguire il viaggio verso Lille, in Francia. Dopo qualche fermata urgente in mezzo alla campagna belga arriviamo in Francia, che ci dà il benvenuto con un po’ di pioggia. Lille è la prima città dopo il confine.

Place du Général-de-Gaulle / La Grand-Place

Hôtel de Ville

A Lille ci mangiamo una buona fondue. E’ una bella città che merita la visita! Molto affascinante la vecchia borsa trasformata in un mercatino dell’usato...
Torniamo in macchina e ci dirigiamo verso Charleroi. Io e Stefano siamo riusciti a far ammalare Valuk con un metodo rivoluzionario – guidando in autostrada a 160kmh a Gennaio con i finestrini posteriori abbassati e bloccati. Noi ovviamente avevamo il riscaldamento a 25°C…
Eccovi Valuk in stato di ipotermia

Arriviamo all’aeroporto di Charleroi con qualche ora di anticipo e riconsegnamo la macchina a Hertz.
[FINE OT]
L’aeroporto Brussels South – Charleroi ha un terminal molto funzionale costruito recentemente, ma ho avuto l’impressione che è un po’ sottodimensionato. Era difficile anche solo trovare una panchina per riposare…
Una foto low-cost per un’aeroporto low-cost. Mondo FR…

Passiamo i controlli molto velocemente, i documenti vengono controllati a malappena…
Abbiamo ancora qualche oretta per aspettare l’imbarco, e ci concediamo l’ennesima birra. Questa volta una Leffe.

Il tempo passa veloce è ci incamminiamo verso il gate. Presto scopro che il volo di ritorno sarà operato con lo stesso aereo del volo di andata, l’EI-DYW. Lo so, sono quasi tutti uguali, ma la registrazione per me conta

Ryanair FR6056, 19° Gennaio 2014
Brussels Charleroi CRL/EBCI - Treviso Canova TSF/LIPH
19:15-20:40
Boeing B737-800, EI-DYW, 5 years old
L’imbarco procede veloce nonostante il load-factor 100% o quasi.

Dopo il decollo saliamo a FL410 e voliamo verso sud. Sopra le Alpi ci aspetta la solita turbolenza. Durante l’avvicinamento possiamo vedere qualche fulmine sopra le montagne, ma la pista è asciutta. Flare e toccata perfetta, penso di non aver mai atterrato con un airliner così dolcemente. Complimenti al copilota, che aveva 22 anni

Il bottino!

In questo BlitzTrip ho imparato che non bisogna mai lasciare l’amico divertirsi con una Focus SW spegnendo il motore a 80kmh. Ho imparato anche che anche una birra a stomaco vuoto fa qualche effetto.
E soprattutto, non bisogna mai strappare la carta d’imbarco a un amico prima dell’imbarco
