Con un po' di ritardo concludo il TR 
Parte uno qui, parte due qui, parte tre qui.
Ultima parte! Volevo tornare via LYS (mi sarebbe costato pure meno il volo), ma poi da Lione a Milano era un macello. Malefiche Trenitalia+SNCF... così ho dovuto cambiare città di rientro e passare via Nizza. La cosa all'inizio non mi ha entusiasmato, ho sempre immaginato la città rivierasca come una colata di cemento insulsa e informe. Errore!
La mattina sveglia antelucana per prendere uno dei bus per l'aeroporto di Bordeaux. Memore del tragitto inverso decido di prendere uno dei primi shuttle. Per fortuna! Il bus arriva in ritardo di circa 30', e l'itinerario richiede quasi 45' nonostante non ci siano auto in giro. Forse dovrebbero migliorare un pelo il servizio...
L'apt si presenta pressoché vuoto. Mi avvio alle macchinette self check-in e mi stampo la carta d'imbarco. Il sistema mi propone il 5A, ok. Due metri più in là c'è il banco per il deposito del bagaglio imbarcato, dove mi reco. L'addetto, un ragazzo di 26/28m anni max, vede il documento ed esclama "Ah, italiano!". Gli chiedo se parla italiano. "Un pochino". Pausa. "Io sono un ragazzo!" è più o meno tutto quello che sa dire, guarda l'altra addetta al check-in che scoppia a ridere. Ridanciani questi bordolesi. Attacca la ricevuta del bagaglio sulla carta d'imbarco (sempre la solita con codice a barre) e mi augura buon volo. Cerco un bar e faccio colazione, due foto all'aeroporto e poi passo al varco sicurezza, dove mi sbrigo in un attimo, complice la fila inesistente.
BOD. Pulito e luminoso. Forse un po' impersonale...
Il volo è operato da CR7, quindi l'imbarco avverrà nella porzione dell'aerostazione dedicata ai regional: una specie di scatola allungata, attaccata al terminal principale, molto luminosa e secondo me abbastanza elegante, arredata con ampie pareti vetrate e colori chiari. Bella, mi piace. L'unico difetto è che non ha un negozio che sia uno, e pure i posti a sedere sono esigui in numero. Mi siedo di fronte alla porta 52, in attesa che chiamino il volo, e vedo arrivare e parcheggiare il mio CR7. Molto bello osservare da pochi metri tutte le operazioni di carico e scarico
Il nostro macinino
Puntuale apre il gate, una piccola folla si raduna in attesa di imbarcare (a piedi, pochi metri) il Canadair di Brit Air. Salgo tra i primi, vengo accolto da una giovane a/v decisamente interessante
e sorridente.
Tratta: BOD-NCE
Volo: AF 7902 (op. by Brit Air)
Aereo: Bombardier CRJ-700
MSN: 10037
Reg: F-GRZG
Consegnato il: 30/04/2002
Posto: 05A
Gate: 52
Sched dep: 08.45
Sched boarding: 08.15
Boarding: 08.15
Block-off: 08.43
Take-off: 08.51
Sched arr: 10.00
Landing: .....
Block-in: 09.57
I Canadair non mi sono mai piaciuti, brutti esperienze con i 100 e 200 Lufthansa. Sono molto nervosi, non mi piace come reagiscono alle turbolenze. Non avendo mai provato la versione allungata, sono curioso... mi aspettavo il finestrino disassato rispetto al sedile (AirOne style), ma almeno nelle prime file, i velivoli Brit Air non hanno questo problema. I sedili sono in comoda pelle blu scura, il pitch non è nulla di cui scrivere meraviglie, ma per un regional all-Y e la mia statura è più che adeguato.
Durante la messa in moto viene effettuata la safety demo da parte dell'equipaggio, in francese e in inglese. Chiuse le porte, il trattorino ci spinge per il push back e poco dopo ci muoviamo con mezzi nostri verso la pista. Purtroppo non ho capito da quale siamo partiti, immagino da 11. A un mese di distanza non ricordo nulla in particolare della prima fase di volo, per cui 1) stavo dormendo o 2) il CR7 non mi ha impressionato in nessuna caratteristica. Propendo per la seconda ipotesi
Bordeaux dall'alto, il che avvalora l'idea di essere partiti da 11
L'ala del CR7, ancora in decollo
A circa metà volo inizia il servizio di bordo. La a/v notevole passa offrendo brioche e prodotti da forno da un cesto, da cui ogni pax si serve da sé. Prendo un croissant al burro, lievemento gelido e non particolarmente buono; dietro passa l'altra a/v con il carrellino delle bevande. Chiedo un succo di mela, ma non c'è; passo al classico succo d'arancia. Niente foto, mi sembrava di essere un po' un pirla ad aspettare da bere col cornetto in mano...
Comunque io e Air France non siamo d'accordo sul concetto di in-flight beverage
Interni
Particolare macabro. Chissà come ci è finita lì dentro... e chissà se la toglieranno mai :morto:
Il volo prosegue abbastanza noioso finché non buchiamo lo strato di nubi che avvolge la Francia meridionale, e lì il CR7 si dimostra per quel che è, ovvero un allungamento del malefico CR1/2. Sballonzolliamo un po', a me sembra che l'aereo diventi rigido, è una sensazione che non mi piace. Per fortuna pochi istanti dopo tutto torna normale, e iniza la discesa lungo la costa della Provenza prima e della costa Azzurra poi. Quanti aeroporti in zona! L'avvicinamento a NCE dalla costa è molto bello.
La base militare di Istres, dirimpettaia dell'aeroporto di Marsiglia (non fotografato)
Boh
Agay, frazione di Saint-Raphaël
Cannes-Mandelieu
Cannes porto turistico e Palais des Festivals et des Congrès
Buon gusto...
Touch down! L'aerostazione mi è venuta un po' mossa...
Visitatore illustre, probabilmente per Festival di Cannes
Tocchiamo terra un po' duretti su 04L e rulliamo in fretta e furia verso l'aerostazione. Fuori c'è tempaccio, cade qualche gocciolone e tira un po' di vento. Per fortuna i bus sono già pronti e poco dopo sono ad aspettare nel (bruttino) terminal 2 di NCE il mio bagaglio. Attesa non proprio fulminea e poi altra attesa per il bus verso la stazione. Per fortuna il tempo dà un po' di tregua e sbuca ogni tanto anche il sole. Deposito il bagaglio in stazione e mi avvio in giro per la città. Visto che sono in zona faccio un salto alla chiesa ortodossa (la Lonely Planet giura e spergiura che sia il più grosso edificio ortodosso al di fuori della Russia), ma l'occhiataccia della signora alla biglietteria e l'ingresso a tre euro mi fanno desistere dall'entrare.
Magari dentro era pure bella...
Torno indietro per la caotica cittadina, piena di persone, e mi dedico alla passeggiata su Promenade des Anglais fino al Jardin Albert 1er. Fantastici gli avvicinamenti per 22 che passano proprio sul lungo mare!
L'acqua ha un colore incredibile, mai visto in Liguria se non nella zona di Lerici
Avvicinamenti per 22
e aerostazione in lontananza
Mi godo i tre in arrivo e poi mi dirigo verso la città vecchia, la tenuta davvero bene. L'atmosfera è molto italiana e ligure...
Vado a mangiare un boccone in uno dei tanti bar della zona, e, visto che il tempo sembra tenere, vado in spiaggia a prendere un po' di sole per una pennichella post-pranzo. Purtroppo il meteo regge poco più di un'oretta, costringendomi a cercare riparo da qualche parte. Nizza è ben fornita di musei, l'idea era quella di andare a vedere il museo Matisse ma una rapida occhiata alla cartina mi fa desistere. Più vicino è il MARMAC, il museo di arte contemporanea. Entro poco prima che un violento temporale si abbatta sulla città. Non ho gradito molto il modo in cui è articolata la collezione permanente (di notevole rilievo in ogni caso), però il tetto panoramico ha risollevato la votazione sul museo.
Yours truly diventa parte di un'opera d'arte. Sono un pezzo unico al mondo!
Il tempo è mutevole. Dopo neanche un'ora è tornato il sole...
Visto che sono in zona, esco dal museo e vado verso il belvedere sul parco della collina del castello.
Dolce vita nizzarda, versione felina
Che acqua, da urlo!
La postazione è spotteristicamente interessante, e, seppure il fine non fosse quello di andare a vedere gli aerei, sono rimasto una trentina di minuti a guardare i (pochi) avvicinamenti per 22.
Pessimi risultati
... e anche peggio
NCE
Il tempo vola e mi accorgo che rischio di perdere il treno. Scendo di corsa, letteralmente, giù dalla collina e mi precipito a recuperare la borsa e a salire sull'EC per Milano. Impressione su Nizza quindi del tutto positiva, e impressione generale sulla Francia decisamente migliore di quanto osassi sperare all'inizio del viaggio.
A Nizza stazione la prima sorpresa: l'EuroCity è in realtà un Intercity Plus con materiale TI. Bah. Seconda sorpresa: il treno è praticamente vuoto.
Sedili e pitch
Autoservizio di bordo
Mi svacco sui sedili, ma poco dopo a Monaco devo far fronte all'amara realtà: è salita una comitiva di ragazzini italiani in gita (INCUBO!) che faranno un casino infernale fino a Savone, dove deo gratia scenderanno, ed è dove sale pure una logorroica insegnante di francese e inglese che non perde tempo ad attaccare bottone e che non smetterà di parlare fino a Milano. Per fortuna salgono anche una simpatica giovane coppia americana -lei, tra l'altro, davvero bella- di NYC che si farà una settimana di break tra Cannes e Italia (5gg per vedere le Cinque Terre, uno stop in Toscana e ripartire da Roma con annessa visita). Mi invento promotore turistico ligure, la prossima volta che vedo qualche genovese chiedo l'obolo. Loro scenderanno a Genova, da dove inizierà il loro tour italiano, il mio supplizio invece durarà fino a Milano Centrale, dove per fortuna arriviamo puntuali, altri 10' e mi avreste visto sui TG per tentato omicidio.
Fin!
DaV

Parte uno qui, parte due qui, parte tre qui.
Ultima parte! Volevo tornare via LYS (mi sarebbe costato pure meno il volo), ma poi da Lione a Milano era un macello. Malefiche Trenitalia+SNCF... così ho dovuto cambiare città di rientro e passare via Nizza. La cosa all'inizio non mi ha entusiasmato, ho sempre immaginato la città rivierasca come una colata di cemento insulsa e informe. Errore!
La mattina sveglia antelucana per prendere uno dei bus per l'aeroporto di Bordeaux. Memore del tragitto inverso decido di prendere uno dei primi shuttle. Per fortuna! Il bus arriva in ritardo di circa 30', e l'itinerario richiede quasi 45' nonostante non ci siano auto in giro. Forse dovrebbero migliorare un pelo il servizio...
L'apt si presenta pressoché vuoto. Mi avvio alle macchinette self check-in e mi stampo la carta d'imbarco. Il sistema mi propone il 5A, ok. Due metri più in là c'è il banco per il deposito del bagaglio imbarcato, dove mi reco. L'addetto, un ragazzo di 26/28m anni max, vede il documento ed esclama "Ah, italiano!". Gli chiedo se parla italiano. "Un pochino". Pausa. "Io sono un ragazzo!" è più o meno tutto quello che sa dire, guarda l'altra addetta al check-in che scoppia a ridere. Ridanciani questi bordolesi. Attacca la ricevuta del bagaglio sulla carta d'imbarco (sempre la solita con codice a barre) e mi augura buon volo. Cerco un bar e faccio colazione, due foto all'aeroporto e poi passo al varco sicurezza, dove mi sbrigo in un attimo, complice la fila inesistente.


BOD. Pulito e luminoso. Forse un po' impersonale...
Il volo è operato da CR7, quindi l'imbarco avverrà nella porzione dell'aerostazione dedicata ai regional: una specie di scatola allungata, attaccata al terminal principale, molto luminosa e secondo me abbastanza elegante, arredata con ampie pareti vetrate e colori chiari. Bella, mi piace. L'unico difetto è che non ha un negozio che sia uno, e pure i posti a sedere sono esigui in numero. Mi siedo di fronte alla porta 52, in attesa che chiamino il volo, e vedo arrivare e parcheggiare il mio CR7. Molto bello osservare da pochi metri tutte le operazioni di carico e scarico


Il nostro macinino
Puntuale apre il gate, una piccola folla si raduna in attesa di imbarcare (a piedi, pochi metri) il Canadair di Brit Air. Salgo tra i primi, vengo accolto da una giovane a/v decisamente interessante


Tratta: BOD-NCE
Volo: AF 7902 (op. by Brit Air)
Aereo: Bombardier CRJ-700
MSN: 10037
Reg: F-GRZG
Consegnato il: 30/04/2002
Posto: 05A
Gate: 52
Sched dep: 08.45
Sched boarding: 08.15
Boarding: 08.15
Block-off: 08.43
Take-off: 08.51
Sched arr: 10.00
Landing: .....
Block-in: 09.57
I Canadair non mi sono mai piaciuti, brutti esperienze con i 100 e 200 Lufthansa. Sono molto nervosi, non mi piace come reagiscono alle turbolenze. Non avendo mai provato la versione allungata, sono curioso... mi aspettavo il finestrino disassato rispetto al sedile (AirOne style), ma almeno nelle prime file, i velivoli Brit Air non hanno questo problema. I sedili sono in comoda pelle blu scura, il pitch non è nulla di cui scrivere meraviglie, ma per un regional all-Y e la mia statura è più che adeguato.

Durante la messa in moto viene effettuata la safety demo da parte dell'equipaggio, in francese e in inglese. Chiuse le porte, il trattorino ci spinge per il push back e poco dopo ci muoviamo con mezzi nostri verso la pista. Purtroppo non ho capito da quale siamo partiti, immagino da 11. A un mese di distanza non ricordo nulla in particolare della prima fase di volo, per cui 1) stavo dormendo o 2) il CR7 non mi ha impressionato in nessuna caratteristica. Propendo per la seconda ipotesi


Bordeaux dall'alto, il che avvalora l'idea di essere partiti da 11

L'ala del CR7, ancora in decollo
A circa metà volo inizia il servizio di bordo. La a/v notevole passa offrendo brioche e prodotti da forno da un cesto, da cui ogni pax si serve da sé. Prendo un croissant al burro, lievemento gelido e non particolarmente buono; dietro passa l'altra a/v con il carrellino delle bevande. Chiedo un succo di mela, ma non c'è; passo al classico succo d'arancia. Niente foto, mi sembrava di essere un po' un pirla ad aspettare da bere col cornetto in mano...
Comunque io e Air France non siamo d'accordo sul concetto di in-flight beverage


Interni

Particolare macabro. Chissà come ci è finita lì dentro... e chissà se la toglieranno mai :morto:
Il volo prosegue abbastanza noioso finché non buchiamo lo strato di nubi che avvolge la Francia meridionale, e lì il CR7 si dimostra per quel che è, ovvero un allungamento del malefico CR1/2. Sballonzolliamo un po', a me sembra che l'aereo diventi rigido, è una sensazione che non mi piace. Per fortuna pochi istanti dopo tutto torna normale, e iniza la discesa lungo la costa della Provenza prima e della costa Azzurra poi. Quanti aeroporti in zona! L'avvicinamento a NCE dalla costa è molto bello.


La base militare di Istres, dirimpettaia dell'aeroporto di Marsiglia (non fotografato)

Boh

Agay, frazione di Saint-Raphaël

Cannes-Mandelieu

Cannes porto turistico e Palais des Festivals et des Congrès

Buon gusto...

Touch down! L'aerostazione mi è venuta un po' mossa...

Visitatore illustre, probabilmente per Festival di Cannes
Tocchiamo terra un po' duretti su 04L e rulliamo in fretta e furia verso l'aerostazione. Fuori c'è tempaccio, cade qualche gocciolone e tira un po' di vento. Per fortuna i bus sono già pronti e poco dopo sono ad aspettare nel (bruttino) terminal 2 di NCE il mio bagaglio. Attesa non proprio fulminea e poi altra attesa per il bus verso la stazione. Per fortuna il tempo dà un po' di tregua e sbuca ogni tanto anche il sole. Deposito il bagaglio in stazione e mi avvio in giro per la città. Visto che sono in zona faccio un salto alla chiesa ortodossa (la Lonely Planet giura e spergiura che sia il più grosso edificio ortodosso al di fuori della Russia), ma l'occhiataccia della signora alla biglietteria e l'ingresso a tre euro mi fanno desistere dall'entrare.

Magari dentro era pure bella...
Torno indietro per la caotica cittadina, piena di persone, e mi dedico alla passeggiata su Promenade des Anglais fino al Jardin Albert 1er. Fantastici gli avvicinamenti per 22 che passano proprio sul lungo mare!

L'acqua ha un colore incredibile, mai visto in Liguria se non nella zona di Lerici

Avvicinamenti per 22



e aerostazione in lontananza
Mi godo i tre in arrivo e poi mi dirigo verso la città vecchia, la tenuta davvero bene. L'atmosfera è molto italiana e ligure...



Vado a mangiare un boccone in uno dei tanti bar della zona, e, visto che il tempo sembra tenere, vado in spiaggia a prendere un po' di sole per una pennichella post-pranzo. Purtroppo il meteo regge poco più di un'oretta, costringendomi a cercare riparo da qualche parte. Nizza è ben fornita di musei, l'idea era quella di andare a vedere il museo Matisse ma una rapida occhiata alla cartina mi fa desistere. Più vicino è il MARMAC, il museo di arte contemporanea. Entro poco prima che un violento temporale si abbatta sulla città. Non ho gradito molto il modo in cui è articolata la collezione permanente (di notevole rilievo in ogni caso), però il tetto panoramico ha risollevato la votazione sul museo.


Yours truly diventa parte di un'opera d'arte. Sono un pezzo unico al mondo!
Il tempo è mutevole. Dopo neanche un'ora è tornato il sole...


Visto che sono in zona, esco dal museo e vado verso il belvedere sul parco della collina del castello.

Dolce vita nizzarda, versione felina

Che acqua, da urlo!
La postazione è spotteristicamente interessante, e, seppure il fine non fosse quello di andare a vedere gli aerei, sono rimasto una trentina di minuti a guardare i (pochi) avvicinamenti per 22.

Pessimi risultati

... e anche peggio

NCE
Il tempo vola e mi accorgo che rischio di perdere il treno. Scendo di corsa, letteralmente, giù dalla collina e mi precipito a recuperare la borsa e a salire sull'EC per Milano. Impressione su Nizza quindi del tutto positiva, e impressione generale sulla Francia decisamente migliore di quanto osassi sperare all'inizio del viaggio.
A Nizza stazione la prima sorpresa: l'EuroCity è in realtà un Intercity Plus con materiale TI. Bah. Seconda sorpresa: il treno è praticamente vuoto.

Sedili e pitch

Autoservizio di bordo

Mi svacco sui sedili, ma poco dopo a Monaco devo far fronte all'amara realtà: è salita una comitiva di ragazzini italiani in gita (INCUBO!) che faranno un casino infernale fino a Savone, dove deo gratia scenderanno, ed è dove sale pure una logorroica insegnante di francese e inglese che non perde tempo ad attaccare bottone e che non smetterà di parlare fino a Milano. Per fortuna salgono anche una simpatica giovane coppia americana -lei, tra l'altro, davvero bella- di NYC che si farà una settimana di break tra Cannes e Italia (5gg per vedere le Cinque Terre, uno stop in Toscana e ripartire da Roma con annessa visita). Mi invento promotore turistico ligure, la prossima volta che vedo qualche genovese chiedo l'obolo. Loro scenderanno a Genova, da dove inizierà il loro tour italiano, il mio supplizio invece durarà fino a Milano Centrale, dove per fortuna arriviamo puntuali, altri 10' e mi avreste visto sui TG per tentato omicidio.
Fin!
DaV