Dopo un volo per trascorrere qualche oretta a Bari (per chi avesse perso il TR, rimando quihttp://www.aviazionecivile.org/vb/showthread.php/129828-TripReport-Bari-in-giornata-per-19-euro), io e Janrus decidiamo di seguire un pò le offerte, per acchiaparne un’altra da 20€, questa volta però meno blitztrip… Non aspettiamo molto, visto che siamo a febbraio e Ryanair offre voli a/r molto vantaggiosi. Una volta scandagliato tutto troviamo la meta e le date: Oslo. Sarà la nostra prima volta in Norvegia e un obiettivo del viaggio è di vedere quanto possibile, spendendo il meno possibile (e visti i prezzi in Norvegia non è facile!). Ecco allora la prima parte delle nostre impressioni di viaggio.
Dopo una preparazione non troppo impegnata (prenotiamo dove dormire quasi all’ultimo) il giorno prima della partenza prepariamo le valigie, che contengono quasi più confezioni di cibo vario che vestiario… la Norvegia è cara e siccome vogliamo risparmiare ci portiamo qualcosa da casa. Per circa 4 giorni di viaggio (3 notti), abbiamo un budget immaginario di circa 200€ (volo e altri spostamenti inclusi), budget che tradotto in parole povere vuol dire anche niente birre in terra di Norvegia… vabbè, ogni tanto bisogna pur riposare. Il nostro volo è schedulato per lle 9.35 da TSF, quindi partiamo da Gorizia subito dopo le 6 di mattina, raggiungiamo Treviso in un’ora abbondante e parcheggiamo nel famoso parcheggio di fronte all’Harley Davidson, che pullula di macchine di improbabili clienti della nota marca americana di moto… Siamo in perfetto orario e ci incamminiamo verso l’aeroporto, che dista dal nostro parcheggio circa un chilometro. Check in effettuato senza problemi, siamo in orario, imbarchiamo e.. si parte!
Il load factor non è altissimo, siamo circa al 60% e noi siamo seduti in una delle file vicino alle uscite di emergenza, la business class di Ryanair… Il volo è piacevole, non ci sono turbolenze, l’Europa è una distesa di nubi.

Lla prima ora di volo vediamo terra solo per pochi istanti, poi proseguiamo e siamo sul mare.

Tutto procede molto bene, tranne la digestione di Janrus, reo di aver mangiato del pane allo speck la mattina presto, comprato in una panetteria durante il tragitto dal parcheggio all’aeroporto, invece della solita brioche. Per ogni evenienza si chiede allo steward un sacchetto… e dopo qualche minuto ci viene portata una busta in plastica come quelle per fare la spesa… ah, Ryanair! Fortunatamente il malore passa e la Norvegia è ormai vicina…

Il video dell’atterraggio, purtroppo non disponiamo di quello del decollo per motivi tecnici.
http://www.youtube.com/watch?v=Pst-MzF-O9w
Sbarchiamo e faccio una foto all’unico aereo non Ryanair parcheggiato in piazzale…

è mezzogiorno e raggiungiamo l’uscita dello scalo per salire sul bus, che ci porterà ad Oslo. Lo scalo di Moss-Rygge è un aeroporto tipico per le low cost, usciamo di fretta, al ritorno invece avremo modo di passare del tempo aspettando il nostro aereo. Pagando i biglietti del Rygge exspressen, il bus che viaggia dall’aeroporto fino alla capitale norvegese, che dista da Moss circa 60km, ci accorgiamo subito che in Scandinavia è difficile trovare qualcosa low cost. Il bus, che paghiamo da subito anche per il ritorno ci costa più del solo volo a/r… In poco più di un’ora siamo a Oslo, la giornata è molto bella, il sole brilla e la temperatura è più o meno quella che c’era a casa prima della nostra partenza.
Raggiungiamo il nostro ostello, che si trova nelle vicinanze dell’Opera. Abbiamo prenotato per una sola notte, visto che per le altre due abbiamo trovato un ostello un pò meno centrale, ma più economico e anche con feedback migliori. Il nostro infatti non si rivela una perla in fatto di… tutto. Anche le lenzuola sembrano in alcuni punti come rosicchiate dai topi, ma dove siamo finiti? Boh! Per quasi 40€ a notte in camerata da sei… anche i topi dovrebbero essere d’oro. Mi assale il dubbio che le lenzuola siano state rosicchiate da Janrus in persona, visto che le sue sono intere… mah, meglio non indagare troppo. Il wifi funziona e armati di portatile e una guida di Oslo reperita in loco gratuitamente prepariamo il nostro pomeriggio da turisti, alla scoperta di questa interessante città.
La location dell’ostello è molto buona, dista infatti poche centinaia di metri dall’Opera house, meraviglia architettonica che si innalza di fronte al mare. Peccato che per uscire dall’ostello bisogna aprire la porta nel corridoio in un modo davvero strano. Infatti sia noi che un’altro ospite rimaniamo bloccati e solo l’entrata di un altro ospite ci lascia uscire senza perdere altro tempo prezioso.
Sulla strada ci imbattiamo anche nella sede della Borsa norvegese…

La giornata è soleggiata e la temperatura non molto più bassa di quella lasciata a casa, ma nonostante ciò in piumino si sta bene. Per strada girano ancora tantissime macchine con montate le gomme chiodate. Ecco l’Opera, eretta vicino al fiordo per far capire già da subito l’attaccamento speciale che i Norvegesi hanno con il mare. Alcune foto dall’esterno, una dell’interne e qualche panoramica dal tetto dell’Opera, dalla quale si vede anche il trampolino di Holmenkollen.








Che meraviglia, siamo molto soddisfatti di quanto visto, ma non possiamo mica passare tutta la giornata qui, quindi via verso il centro!

Il tram è carino, ma le nostre gambe sono veloci, decidiamo quindi di non usarlo, non oggi almeno… abbiamo già speso troppo per i trasporti e per restare nei 200€ pattuiti dobbiamo risparmiare il più possibile. Karl Johans gate è la via principale di Oslo, una specie di Champs Elysees in miniatura.
L’atmosfera ci prende subito e ci sentiamo come a casa (basta non guardare i prezzi in giro, sono tutte corone norvegesi ed è tutto caro!).

Domkirke, la chiesa principale di Oslo.

Il quartiere governativo è stato danneggiato nell’attentato occorso a luglio 2011 per mano del tristemente famoso Breivik, che ha poi ucciso decine di giovani sull’isola di Utoya. Ad aprile i lavori di restauro dei palazzi danneggiati procedevano ancora, a prima vista abbastanza a rilento.


Proseguiamo la nostra camminata, questo è l’edificio che ospita il Parlamento - Stortinget.

Ill prato davanti alla piazza del Parlamento è stato fatale per il mio compagno di viaggio, che si è addormentato per un’ora, mentre io facevo il piano dei musei da visitare il giorno seguente, visto in molti la domenica si entra gratuitamente. Una volta svegliato Janrus si meraviglia di dove sono sparite le toilette chimiche che aveva visto prima di chiudere gli occhi. Siamo in Norvegia e qui l’organizzazione non è un optional… finita una specie di corsa podistica in men che non si dica hanno già sistemato tutto…

Transenne in attesa di essere rimosse.

Hard rock cafè, stavolta fuori budget, come quasi tutto, del resto.

Statua in onore di Munch, domani in programma la visita del museo che custodice la versione più famosa dell’Urlo… brividi!

Palazzo Reale

Cambio della guardia… noi siamo sempre in perfetto orario!


Vista della Karl Johans Gate dal Palazzo Reale

Statua della Regina

Un pò di alberi, per quelli che come me sono degli inguaribili romantici amanti della flora (non dovete credere a tutto quello che scrivo, in realtà mi piace fare foto random).

Altro personaggio legato a questa bella città, Henry Ibsen.

Municipio - Radhus


Sempre in prossimità il Nobel Peace Center. Siccome non sono proprio bello credevo vi meritarmi un No-bel, ma Janrus mi ha spiegato che vengono conferiti per altri motivi. Contento Obama.

Speriamo si riesca a leggere, la storia eccezionale e vera di una nave che ne ha passate di tutti i colori!

A proposito di Obama… qui vogliono molto bene a F.D. Roosevelt.

Torniamo in ostello e ci prepariamo la cena con quanto portato da casa. I bagni non sono magnifici, evito di farmi la doccia, sperando di non puzzare troppo. Nella nostra camera ci sono altri due ragazzi, di uno dei due sentirete ancora parlare… per ora vi anticipo che dormiva con i piedi fuori dal letto e aveva una folta barba molto curata. Ovviamente bionda.
Fine della prima giornata e della prima parte… a seguire. Spero dreamliner non faccia storie, visto che stavolta ho inserito foto più grandi sulle quali non bisogna cliccare sopra il preview piccolino
Dopo una preparazione non troppo impegnata (prenotiamo dove dormire quasi all’ultimo) il giorno prima della partenza prepariamo le valigie, che contengono quasi più confezioni di cibo vario che vestiario… la Norvegia è cara e siccome vogliamo risparmiare ci portiamo qualcosa da casa. Per circa 4 giorni di viaggio (3 notti), abbiamo un budget immaginario di circa 200€ (volo e altri spostamenti inclusi), budget che tradotto in parole povere vuol dire anche niente birre in terra di Norvegia… vabbè, ogni tanto bisogna pur riposare. Il nostro volo è schedulato per lle 9.35 da TSF, quindi partiamo da Gorizia subito dopo le 6 di mattina, raggiungiamo Treviso in un’ora abbondante e parcheggiamo nel famoso parcheggio di fronte all’Harley Davidson, che pullula di macchine di improbabili clienti della nota marca americana di moto… Siamo in perfetto orario e ci incamminiamo verso l’aeroporto, che dista dal nostro parcheggio circa un chilometro. Check in effettuato senza problemi, siamo in orario, imbarchiamo e.. si parte!
Il load factor non è altissimo, siamo circa al 60% e noi siamo seduti in una delle file vicino alle uscite di emergenza, la business class di Ryanair… Il volo è piacevole, non ci sono turbolenze, l’Europa è una distesa di nubi.

Lla prima ora di volo vediamo terra solo per pochi istanti, poi proseguiamo e siamo sul mare.

Tutto procede molto bene, tranne la digestione di Janrus, reo di aver mangiato del pane allo speck la mattina presto, comprato in una panetteria durante il tragitto dal parcheggio all’aeroporto, invece della solita brioche. Per ogni evenienza si chiede allo steward un sacchetto… e dopo qualche minuto ci viene portata una busta in plastica come quelle per fare la spesa… ah, Ryanair! Fortunatamente il malore passa e la Norvegia è ormai vicina…

Il video dell’atterraggio, purtroppo non disponiamo di quello del decollo per motivi tecnici.
http://www.youtube.com/watch?v=Pst-MzF-O9w
Sbarchiamo e faccio una foto all’unico aereo non Ryanair parcheggiato in piazzale…

è mezzogiorno e raggiungiamo l’uscita dello scalo per salire sul bus, che ci porterà ad Oslo. Lo scalo di Moss-Rygge è un aeroporto tipico per le low cost, usciamo di fretta, al ritorno invece avremo modo di passare del tempo aspettando il nostro aereo. Pagando i biglietti del Rygge exspressen, il bus che viaggia dall’aeroporto fino alla capitale norvegese, che dista da Moss circa 60km, ci accorgiamo subito che in Scandinavia è difficile trovare qualcosa low cost. Il bus, che paghiamo da subito anche per il ritorno ci costa più del solo volo a/r… In poco più di un’ora siamo a Oslo, la giornata è molto bella, il sole brilla e la temperatura è più o meno quella che c’era a casa prima della nostra partenza.
Raggiungiamo il nostro ostello, che si trova nelle vicinanze dell’Opera. Abbiamo prenotato per una sola notte, visto che per le altre due abbiamo trovato un ostello un pò meno centrale, ma più economico e anche con feedback migliori. Il nostro infatti non si rivela una perla in fatto di… tutto. Anche le lenzuola sembrano in alcuni punti come rosicchiate dai topi, ma dove siamo finiti? Boh! Per quasi 40€ a notte in camerata da sei… anche i topi dovrebbero essere d’oro. Mi assale il dubbio che le lenzuola siano state rosicchiate da Janrus in persona, visto che le sue sono intere… mah, meglio non indagare troppo. Il wifi funziona e armati di portatile e una guida di Oslo reperita in loco gratuitamente prepariamo il nostro pomeriggio da turisti, alla scoperta di questa interessante città.
La location dell’ostello è molto buona, dista infatti poche centinaia di metri dall’Opera house, meraviglia architettonica che si innalza di fronte al mare. Peccato che per uscire dall’ostello bisogna aprire la porta nel corridoio in un modo davvero strano. Infatti sia noi che un’altro ospite rimaniamo bloccati e solo l’entrata di un altro ospite ci lascia uscire senza perdere altro tempo prezioso.
Sulla strada ci imbattiamo anche nella sede della Borsa norvegese…

La giornata è soleggiata e la temperatura non molto più bassa di quella lasciata a casa, ma nonostante ciò in piumino si sta bene. Per strada girano ancora tantissime macchine con montate le gomme chiodate. Ecco l’Opera, eretta vicino al fiordo per far capire già da subito l’attaccamento speciale che i Norvegesi hanno con il mare. Alcune foto dall’esterno, una dell’interne e qualche panoramica dal tetto dell’Opera, dalla quale si vede anche il trampolino di Holmenkollen.








Che meraviglia, siamo molto soddisfatti di quanto visto, ma non possiamo mica passare tutta la giornata qui, quindi via verso il centro!

Il tram è carino, ma le nostre gambe sono veloci, decidiamo quindi di non usarlo, non oggi almeno… abbiamo già speso troppo per i trasporti e per restare nei 200€ pattuiti dobbiamo risparmiare il più possibile. Karl Johans gate è la via principale di Oslo, una specie di Champs Elysees in miniatura.


Domkirke, la chiesa principale di Oslo.

Il quartiere governativo è stato danneggiato nell’attentato occorso a luglio 2011 per mano del tristemente famoso Breivik, che ha poi ucciso decine di giovani sull’isola di Utoya. Ad aprile i lavori di restauro dei palazzi danneggiati procedevano ancora, a prima vista abbastanza a rilento.


Proseguiamo la nostra camminata, questo è l’edificio che ospita il Parlamento - Stortinget.

Ill prato davanti alla piazza del Parlamento è stato fatale per il mio compagno di viaggio, che si è addormentato per un’ora, mentre io facevo il piano dei musei da visitare il giorno seguente, visto in molti la domenica si entra gratuitamente. Una volta svegliato Janrus si meraviglia di dove sono sparite le toilette chimiche che aveva visto prima di chiudere gli occhi. Siamo in Norvegia e qui l’organizzazione non è un optional… finita una specie di corsa podistica in men che non si dica hanno già sistemato tutto…

Transenne in attesa di essere rimosse.

Hard rock cafè, stavolta fuori budget, come quasi tutto, del resto.

Statua in onore di Munch, domani in programma la visita del museo che custodice la versione più famosa dell’Urlo… brividi!

Palazzo Reale

Cambio della guardia… noi siamo sempre in perfetto orario!



Vista della Karl Johans Gate dal Palazzo Reale

Statua della Regina

Un pò di alberi, per quelli che come me sono degli inguaribili romantici amanti della flora (non dovete credere a tutto quello che scrivo, in realtà mi piace fare foto random).

Altro personaggio legato a questa bella città, Henry Ibsen.

Municipio - Radhus


Sempre in prossimità il Nobel Peace Center. Siccome non sono proprio bello credevo vi meritarmi un No-bel, ma Janrus mi ha spiegato che vengono conferiti per altri motivi. Contento Obama.

Speriamo si riesca a leggere, la storia eccezionale e vera di una nave che ne ha passate di tutti i colori!

A proposito di Obama… qui vogliono molto bene a F.D. Roosevelt.

Torniamo in ostello e ci prepariamo la cena con quanto portato da casa. I bagni non sono magnifici, evito di farmi la doccia, sperando di non puzzare troppo. Nella nostra camera ci sono altri due ragazzi, di uno dei due sentirete ancora parlare… per ora vi anticipo che dormiva con i piedi fuori dal letto e aveva una folta barba molto curata. Ovviamente bionda.
Fine della prima giornata e della prima parte… a seguire. Spero dreamliner non faccia storie, visto che stavolta ho inserito foto più grandi sulle quali non bisogna cliccare sopra il preview piccolino
