[TR] MXP-IST-DXB e ritorno, con un po' di ritardo (nel postarlo, non del volo)


I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Un breve TR con Turkish Airlines per un viaggio di lavoro a Dubai... dell'anno scorso; sto facendo veramente fatica a scrivere i TR (più che altro a sistemare le foto) e solo poche settimane fa sono riuscito a sistemare quelle qui ordunque poffarbacco presentate.

Di solito a Dubai si (anda)va col diretto ma nel post-pandemia quelli che una volta erano i soliti 600/700€ di Emirates ora sono 1100/1200€, per cui si va col migliore offerente (Turkish, che era intorno ai 600€ incluse 5 ore di sosta, o giù di lì, all'andata).

Si va in aeroporto come sempre col Malpensa Express, quello che arriva dalla Svizzera via Lugano-Varese-Busto Nord, oggi abbastanza vuoto (le scuole sono finite e i pendolari Varese-Gallarate-Busto sono in ferie).

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Una nuova installazione artistica (i marmi tatuati dell'esposizione Monumentum, di Fabio Viale) allieta i passeggeri alla Porta di Milano, lo spazio senza senso che hanno creato. Sembra però piacere agli altri passeggeri, che si fermano spesso a fare foto.

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Deposito la valigia ai banchi Turkish in pochi minuti e, visto che sono in clamoroso anticipo, faccio un giro e due foto dalle vetrate T1.

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Peccato che il terminal sia quasi sempre controluce, e le foto vengano sempre uno schifo.

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Il volo partirà sicuramente dai gate B, solo che essendo questi dispersi tra sat B e sat C, è sempre un azzardo andare in uno piuttosto che nell'altro. Ad ogni modo, prima si passa per forza per i controlli di sicurezza (veloci) e il controllo passaporti, dove c'è anche la nazionale femminile di volley.

Decido di rischiare per il Sat C - è più veloce proseguire per il B che dover tornare indietro dal B al C. Malpensa open art museum (Jacopo Foggini, Colibrì):

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In realtà andare al C è solo una scusa per fotografare questo, il mio ammmmore!

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Esso è uguale, ma non è uguale. Non vedo l'ora che Neos cambi l'orribile logo e l'uso del rosso - magari anche tutta la livrea, che nel complesso è davvero cheap e ricorda proprio un charter.

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Mentre aspetto che aprano il gate, sento un annuncio per l'imbarcando Delta su Atlanta, al gate adiacente - il volo è in overbooking e offrono 2500 USD per un volontario che rimanga a terra e prenda un volo successivo.

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Fossi stato io su quel volo, avrei accettato... al volo :D

L'imbarco apre in sostanziale ritardo, ma è piuttosto ordinato e le file sono divise chiaramente.

TK_THY

Tratta: Milan-Malpensa (MXP) >>> Istanbul (IST)
Volo: TK1874
Aereo: Airbus A321-251NX (321neo)
Marche: TC-LSV
Età: 2.9 anni
Posto: 26A
Sched/Actual: 1040-1435 // 1134-1447
Durata volo: 2h 13′
Gate: B52

Ecco il nostro 321neo che sbuca dal jetbridge, battezzato Yedigöller, il Parco Nazionale dei Sette Laghi.

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Bizniz class.

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Ahimè, il mio posto è un po' più in fondo, su una modesta panchetta di economy. Lo schermo è enorme, di ottima qualità.

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Poco dopo arrivano le mie due vicine di posto, quella al mio fianco una ragazza oggettivamente simpatica, ma altrettanto oggettivamente troppo grossa per il sedile di economy; invece che fare una cosa intelligente (invertirsi, in modo che l'extra possa aprirsi sul corridoio mentre la mingherlina possa sprofondare nel middle-seat, rendendo l'esperienza più piacevole per tutti...), rimangono come rimangono, rendendo il volo abbastanza scomodo. Noto tra l'altro che tutti i braccioli sono su, e non viene chiesto da nessun aa/vv di metterli in posizione orizzontale prima del decollo. Pensavo fosse obbligatorio avere l'armrest down e tray table up per decollo e atterraggio!

Intanto il Delta per Atlanta è ancora lì, probabilmente con l'offerta salita di qualche migliaio di dollari.

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Ci muoviamo. I Delta sono due!

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Siamo in periodo vacanziero, quindi i charter più o meno strani si sprecano. Anche il parterre dei cargo è particolarmente affollato, con una multitudine di 737 che volano per DHL, per lo più operati da Swiftair, ASL e West Atlantic.

Ma, prima, un mio vecchio amore - SAS, ancora nella vecchia livrea.

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Cargo, dicevamo. Air Cairo di solito arriva col 321, questo Embraer invece mi sa che si era svampato il giorno prima, sui tabelloni c'era una Hurghada con Air Cairo spostata dalle 17.30 di ieri alle 12.30 di oggi.

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Due soggettoni col bizjet, formato maxi e formato mega. Il G650 ha le marche N757RR, probabilmente un aficionado dei 757 motorizzati RollsRoyce. È posseduto da Directional Capital, che si occupa investimenti e servizi legati all'aviazione.

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KlasJet opera questo 737-500 all-business, chiamato Sunset. Hanno una flotta variopinta!

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Ma il mio preferito rimane il frullino, anche in versione cargo.

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Parata al gran completo; decolliamo.

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Un 787 Oman Air prende il sole mentre il parcheggio dei biz è bello pieno. Challenger, Falcon, Cessna Citation, un paio di Gulfstream... il mondo del lusso non ha mai crisi.

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Lago Maggiore, con le isole Borromee sulla sinistra e, sopra, oltre il golfo del Toce, il lago di Mergozzo. L'agglomerato di Verbania-Intra-Pallanza è proprio al centro, ed è il più grosso dell'intero lago.

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Varese, col Sacro Monte all'estrema sinistra, e la sua conurbazione che prosegue a nord (Induno Olona, Arcisate, Bisuschio, Besano e Porto Ceresio), col Monte San Giorgio a destra e l'Alpe Vicania, in mezzo, che forma la punta meridionale della penisola che si dipana da Lugano e crea uno dei tre rami del lago omonimo.

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Como, con i capannoni di Grandate in basso a sinistra.

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Il lago di Annone ai piedi del Monte Barro, che nasconde parte di Lecco. Grigna e Grignetta sono le due cime grigie subito dietro, con Ballabio, dove viene parte della famiglia materna, stretta tra le due e il Resegone sulla destra a formare l'ingresso della Valsassina.

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Bergamo, Orio al Serio e la Val Seriana che si incunea verso nord.

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Il comune bresciano di Chiari, con il nucleo medievale chiaramente visibile dove un tempo erano le mura.

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Brescia, con il suo incredibilmente disordinato sprawl urbano che si addentra nella Valtrompia.

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Lago di Garda e zoom-in su Sirmione.

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Verona con le anse dell'Adige e la Fiera di Verona nella parta bassa della foto.

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La laguna e Venezia.

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Cherso/Cres e il capologuomo omonimo.

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Servono il pranzo, dei bocconcini di pollo con una specie di gratin di patate e besciamella. Molto buono!! Il dolce, come da tradizione Turkish Airlines, è pannoso, anche se non troppo stucchevole. Nel mondo post-covid, Turkish è tra le tante che ha tolto i menu stampati.

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Il resto del panorama è abbastanza coperto da nuvolame vario, quindi cerco di concentrarmi sull'IFE - guardo Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore. Il migliore della trilogia, di gran lunga, purtroppo senza Johnny Depp. Unico problema: lo schermo continua a spegnersi da solo ogni dieci minuti circa, come se andasse in stand-by...

Iniziamo la discesa. Lago di Büyükçekmece, già sul mar di Marmara.

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Propaggini orientali di Istanbul.

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Non ci crederete, ma quel parchetto in basso a destra è dedicato a Erdogan (faccinachevomita).

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Atterriamo senza scossoni al nuovo sconfinato aeroporto di Istanbul.

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Aviofauna variegata. I cargo turchi mi sono sempre sembrati quantomeno "dodgy".

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Attracchiamo ad un dito.

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L'aeroporto nuovo di Istanbul è sconfinato, secondo me costruito però al risparmio - già a due mesi dall'apertura, prima volta che ci volai, le piastrelle rotte e le finiture fatte male erano la norma. Non è migliorato con l'uso, anche se non ci si fa troppo caso quando è pieno di gente e pensando al disastro che era il vecchio aeroporto.

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La cosa che fa più scena è senza dubbio la costruizione dei lucernari e il soffitto.

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Quello che fa davvero specie sono i prezzi: 210 lire turche erano circa 7€ al cambio luglio 2023 - per la Turchia, una follia, anche in aeroporto.

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Ho bisogno di lavorare un attimo, quindi mi appropinquo ad una specie di bar/bistrot che ha anche le prese per ricaricare. Prendo 'sta robaccia qua - la tartelletta (al caramello salato) era anche buona, pur se iper dolce, ma il latte (all'inglese: una caffelatte nostrano) al pistacchio una minchiata colossale, con quella smarmellata marrone di lato che neppure la cameriera ha saputo spiegarmi cosa ci facesse lì.

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Cinque ore così non passano in fretta; ma in qualche modo passano, e trotterello al mio gate remoto (aka lo scantinato) per il volo verso Dubai.

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TK_THY

Tratta: Istanbul (IST) >>> Dubai-International (DXB)
Volo: TK760
Aereo: Boeing 777-36NER
Marche: TC-LKA
Età: 9.8 anni
Posto: 50A
Sched/Actual: 1900-0020+1 // 1932-0020+1
Durata volo: 3h 48'
Gate: A1B

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Imbarcare un 777 da remoto a me pare una follia, ma con tanti autobus e tanta pazienza si fa anche quello. L'aereo è parcheggiato al sole di luglio, e quindi la temperatura interna è quella di una serra tropicale.

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Turkish credo sia una delle ultime a configurare l'economy del 777 come 3-3-3 invece che 3-4-3, e i sedili hanno un'imbottitura piuttosto generosa. In compenso il pitch è abbastanza scarso.

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La mia vicina arriva poco dopo, un'ucraina di Kharkiv. Viveva a Dubai da prima della guerra, lavora del settore fintech, e sta tornando dopo essere passata da casa per qualche settimana, tra le mille difficoltà di entrare e uscire dal paese e viaggiare internamente ai tempi di guerra. Ne parliamo un po', con la speranza che finisca in fretta, possibilmente con la più totale e dolorosa disfatta russa. Il volo è peraltro pieno di russi che "emigrano" verso Dubai.

Un 330 turco ci dà le terga.

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La bella livrea di Egyptair.

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Istanbul è uno dei pochi porti dove aerei russi sono ancora benvenuti. La doppia faccia di Erdogan è sempre incredibile.

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Vai tu, vado io?!

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Decolli paralleli. Tra le due piste più esterne (delle cinque...) ci sono oltre 4 km di distanza. A Malpensa, per dire, sono solo 800m.

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Il nuovo ponte che collega l'aeroporto alla sponda asiatica, bypassando Istanbul città.

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Sponda europea a sinistra, sponda asiatica a destra. La moschea di Camlica è ben visibile.

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Questa non so neppure io come l'ho fatta. Palazzo di Topkapi, con la stazione e il molo di Sirkeci a sinistra e il molo di Eminonu poco più in basso; Santa Sofia al centro, e la Moschea Blu a destra, allineate. Il pezzo di ponte è il ponte di Galata, durante il medioevo una delle più floride città genovesi.

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Il resto del volo lo passo sonnecchiando, a parte durante la cena. Kofte (solo due!! Una volta ne davano tre) ricoperte da formaggio fuso. Pure sul riso hanno taccagnato...

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La cittadina di Al-Amarah, circa 1.1M di abitanti. Nei dintorni ci sono innumerevoli pozzi petroliferi, anche se non sono riuscito a identificare con sicurezza chi è chi e cosa è cosa. Quello più a destra nella foto dovrebbe essere il campo di Halfaya.

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Le toilette sono immacolate.

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Crema e eau de toilette autarchiche.

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Siamo ormai in prossimità di DXB.

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Atterriamo dolcemente, per fortuna diretti verso un jetbridge. L'immigrazione richiede una vita, e pure i bagagli non sono ancora sui caroselli anche dopo gli oltre 40 minuti di attesa. Me la sbrigo in "solo" un'ora e qualcosa, e prendo un taxi verso l'hotel, dove arrivo che sono quasi le 2 del mattino, in un caldo asfissiante (in questi giorni cade un record dopo l'altro negli Emirati).
 
Dopo 48 ore di sofferenza meteorologica (caldo record, umidità alle stelle, uno schifo: come possa piacere Dubai rimane oltre la mia comprensione) e finita la parte di meeting a cui dovevo partecipare, la mattina prenoto il taxi per tornare in aeroporto e quindi tornare a casa. Turkish parte dal terminal 1, quello per tutti tranne che per Emirates; prima volta per me.

Devo dire che il terminal non è così male, anche se non ha l'effetto sbrilluccicoso del T3. I passeggeri sono un mix curioso che sembra quello descritto da J.P. Shiel nella "Nube Purpurea":

I wandered and wandered, till I was tired of spahi and bashi-bazouk, of Greek and Catalan, of Russian 'pope' and Coptic abuna, of dragoman and Calmuck, of Egyptian maulawi and Afghan mullah, Neapolitan and sheik, and the nightmare of wild poses, colours, stuffs and garbs, the yellow-green kefie of the Bedouin, shawl-turbans of Baghdad, the voluminous rose-silk tob of women, and face-veils, and stark distorted nakedness, and sashes of figured muslin, and the workman's cords, and the red tarboosh

e al check-in si vede: quasi un'ora per depositare la valigia, ma che problemi hanno tutti gli altri passeggeri?! Boh, misteri del trasporto aereo. Io appoggio la mia valigia sul nastro, ho già il passaporto sul banco, e dopo aver salutato dico che la mia destinazione finale è Milano. Tre decimi di secondo dopo ho un mano le carte d'imbarco, la mia valigia è nei meandri del terminal, e la signorina sta già chiamando quello dopo di me, dopo essersi raccomandata di essere puntuale al gate.

Stupisce, o forse no, che, a differenza del volo di andata, i russi siano pochissimi. Non si sta così bene a casa, nevvero?

Non che ci sia molto da fare per rischiare di perdere il volo... fare spotting di code Emirates, appollaiate nel loro nido al T3, non è la cosa più eccitante del mondo.

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Il controllo passaporti e quello di sicurezza sono piuttosto veloci - la mattina sembra orario di morbida per il terminal. Il volo parte dai gate D, quelli remoti che si raggiungono col trenino.

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Perdo giusto un po' di tempo a provare tutti i profumi più costosi al duty free. La zona del gate è già pienotta, sintomo che il terminal non ha davvero nulla di attraente.

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L'avione è già al suo posto.

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TK_THY

Tratta: Dubai-International (DXB) >>> Istanbul (IST)
Volo: TK 759
Aereo: Airbus A330-303
Marche: TC-JOH
Età: 8.4 anni
Posto: 28K
Sched/Actual: 1040-1435 // 1044-1400
Durata volo: 4h 16′
Gate: D14

Imbarchiamo da un dito, con aria condizionata a manetta.

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Gli interni sono in ordine e puliti. Non sono un grandissimo fan della combinazione rosso/blu per i sedili, ma sono sufficientemente comodi e il pitch è decente.

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Il volo è mezzo vuoto, comprensibilmente essendo luglio, con i flussi turistici per lo più in senso contrario.

Vista dall'oblò.

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Il nostro quasi vicino britannico fa push-back poco prima di noi. Il 777-200, con la sua tozzaggine, la fusoliera sopra il cabina di pilotaggio così spiovente e quei motoroni lì, mi è sempre piaciuto, soprattutto nella livrea British Airways. I'm short and stout, get ready to hear me out!

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La variopinta aviofauna locale. Al Jazeera Airways, Saudia, Air Algerie, flyDubai.

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Uno scassoplano per l'afghana Kam Air. Avrei paura a volarci sopra.

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Questo mi piacerebbe sapere da dove venisse, non credo che un 737 riesca a fare Jakarta-Dubai diretto.

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Parata di pachidermi.

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Decolliamo nella foschia emiratina. I grattacieli quasi scompaiono nel mix di umidità, smog e sabbia.

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Al Marjan island, ovviamente opera di landforming umana, di fronte all'emirato di Ras Al Khaimah. Per chi vuole investire, dai 30M USD in su.

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Andiamo dritti verso l'Iran. Isola di Qeshm.

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Guardo Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, alternando la visione del film a quella dell'affascinantissimo paesaggio iraniano.

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Il fiume-dragone (un invaso creato dalla diga di Talwar).

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Intanto arriva il rancio, una frittatona gnurante come poche, che mi ha ricordato, per consistenza e gusto, quelle che venivano servite alle elementari da MilanoRistorazione. E no, non è un complimento. Il tortino alle mandorle era delizioso invece.

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La cittadina di Azar Shahr. Tabriz è poco più a nord, fuori dalla foto.

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Ormai siamo già in Turchia. La diga di Çat.

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I bagni sono puliti. C'è anche da dire che l'aereo è mezzo vuoto.

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Disboscamento controllato?

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Samandira Army Air Base

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Bostanci.

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Questa città è infinita e in continua costruzione.

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Topkapi, Santa Sofia, Moschea Blu, a sinistra si vede anche il Gran Bazaar.

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Il vecchio aeroporto di Istanbul. È rimasta in uso solamente la pista 05/23 a servizio dei jet privati, dato che anche le operazioni cargo sono state spostate al nuovo aeroporto di Istanbul; la vecchia pista diventerà il nuovo Atatürk Airport National Garden ed è già stata in parte raschiata via.

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Costruire per nascondere la crisi.

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Atterriamo sulla 35R, la quarta delle cinque piste partendo da ovest.

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Un 359 di Sichuan Airlines. Immagino le frotte di passeggeri tra Istanbul e Chengdu - il nuovo mantra cinese è espandersi, invadere, occupare tutti gli spazi, saturare l'offerta.

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787 e 777

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Traffico anche per andare alle postazioni finali di parcheggio!

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Scendendo rubo una foto alla business class del 330... nulla da strapparsi le vesti.

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Percorrendo il jetbridge noto un Embraer nei colori Ukrainian International Airlines. I teoria non ci sono aerei di PS al di fuori dell'Ucraina e in effetti ne ha solo i colori e non i titles, penso quindi sia utilizzato dal governo ucraino.

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Vaghiamo, non troppo a lungo, per il terminal, in attesa del volo di rientro su Milano. La connessione è abbastanza veloce (circa un'ora e mezza).

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Vado diretto al gate.

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Il volo era previsto su 330-200, ma circa due settimane prima della partenza viene modificato l'aereo e l'orario (anticipato di 20 minuti) e capita un 350 praticamente nuovo. È uno dei NTU ex-Aeroflot dopo le sanzioni post-invasione. La Turchia, che a mettere i piedi in due scarpe è bravissima, raccatta gli ordini con una probabile forte scontistica e una velocità mostruosa - gli aerei sono ri-registrati e consegnati già a luglio 2022.

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TK_THY

Tratta: Istanbul (IST) >>> Milan-Malpensa (MXP)
Volo: TK 1875
Aereo: Airbus A350-941
Marche: TC-LGJ
Età: 1.6 anni
Posto: 34K
Sched/Actual: 1610-1800 // 1628-1749
Durata volo: 2h 21′
Gate: D16

L'aereo è mezzo vuoto, probabile che invece il volo da Milano fosse pieno, tanto da richiedere il cambio velivolo (il 332, a seconda della configurazione di Turkish, porta tra 220 e 280 persone, mentre il 359 tra 315 e 330). Gli interni sono ancora quelli di Aeroflot (gli aerei erano praticamente pronti per la consegna).

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Qualche livrea strana la si vede sempre a Istanbul.

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Bangladeshi e serbi in mezzo ai turchi.

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Uno dei 320 di qualche società di noleggio rubati da Aeroflot e reimmatricolati sotto registro russo.

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Quando ho realizzato che c'era la camionetta dei pompieri di fronte a questo 789 Turkish, ho pensato si ricominciasse con la storia dei 787 in autocombustione...

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Decolliamo con brio e leggerezza verso l'infinito e oltre.

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Circa quaranta minuti dopo il decollo servono la cena. Kofte :P

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I due sedili a fianco sono liberi e posso prendermi tutto lo spazio che mi serve. Ah, fosse sempre così volare in economy...

Porto e aeroporto di Rijeka/Fiume a Omisalj/Castel Muschio. Il terminal oil è della croata JANAF; qui termina l'oleodotto Adria.
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Appena poco più a nord, Rijeka/Fiume.

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La cava di Vranja, oggi di proprietà della Holcim.

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Umago, Catoro, Zambattria, Salvore e, sulla penisola più a nord, Lucia, Portorose e Pirano (secondo me uno dei posti più belli dell'Adriatico).

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La foto fa schifo, ma è uno dei luoghi della mia infanzia: Bibione, la foce del Tagliamento, Lignano Sabbiadoro e la laguna di Marano; poco oltre, tagliata della foto, la cittadina di Latisana, dove coi nonni si arrivava in treno da Milano (spesso diretto, qualche volta via Venezia) prima di prendere la corriera per Bibione. Latisana da piccolo mi faceva sempre ridere pensando che qualcuno si bevesse la città prima di andare a dormire.

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Treviso e il suo aeroporto.

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Come sempre, il campanile di Sant'Ambrogio a Lonate Pozzolo mi dice che ormai sono a casa.

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Atterriamo con una bella legnata e rulliamo fino al T1. Parata Amazon Prime Air, e anche quelli che non sono Prime Air volano comunque per Amazon.

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Due salamelecchi ai compagni di scorribande medievali.

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Controllo passaporti stranamente veloce, ritiro bagagli lento ma allietato da qualche bagaglio di forma sferoidale che sul nastro inclinato ovviamente non ci vuole stare.

S50 e viiiiia, a casa.

DaV
 
Non sono passato a IST da quando il vecchio Atatürk non c’è piú, non so cosa pensare del nuovo megaeroporto…
 
Proprio ieri un ultracinquantenne come me mi faceva notare che ai nostri tempi era inappropriato discutere di politica, sesso e religione, mentre adesso questi temi sono al centro di ogni discussione. Necessariamente il cambiamento di costumi si riflette anche sul contenuto del forum di AC. Però trovo fuori luogo augurare morte e dolore, a prescindere dalle motivazioni.
 
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Rimango ammaliato dalla conoscenza dei luoghi sorvolati. Io al massimo riconosco il cupolone arrivando a FCO...

P.s. non prendevo il MXP express da un po' e l'altra sera a momenti scendo a Ferno anziché al T1. Va bene che forse era un caso non funzionasse il sistema dei monitor e degli annunci automatici, ma magari il capotreno poteva usare il PA per aiutare la folla di passeggeri ignari.
 
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Proprio ieri un ultracinquantenne come me mi faceva notare che ai nostri tempi era inappropriato discutere di politica, sesso e religione, mentre adesso questi temi sono al centro di ogni discussione. Necessariamente il cambiamento di costumi si riflette anche sul contenuto del forum di AC. Però trovo fuori luogo augurare morte e dolore, a prescindere dalle motivazioni.
Morte magari no, altrimenti mi metto al suo stesso livello, ma passare il resto della vita in preda a dolori addominali che nemmeno un chilo di imodium al giorno basti magari si.
Oddio, forse è meno crudele crepare.
 
Rimango ammaliato dalla conoscenza dei luoghi sorvolati. Io al massimo riconosco il cupolone arrivando a FCO...

P.s. non prendevo il MXP express da un po' e l'altra sera a momenti scendo a Ferno anziché al T1. Va bene che forse era un caso non funzionasse il sistema dei monitor e degli annunci automatici, ma magari il capotreno poteva usare il PA per aiutare la folla di passeggeri ignari.

Poteva andarti peggio, potevi scendere a Busto.
 
L'unica cosa che ricordo l'anno scorso del nuovo atp di Istanbul oltre all'immensita' erano i prezzi assurdi! , domani passerò dal secondo atp SAW, dopo 7 anni credo che succederà la stessa cosa!
 
L'unica cosa che ricordo l'anno scorso del nuovo atp di Istanbul oltre all'immensita' erano i prezzi assurdi! , domani passerò dal secondo atp SAW, dopo 7 anni credo che succederà la stessa cosa!
Paese con solamente il 70% di tasso inflazione


@I-DAVE come mai una connessione così lunga all'andata?
Anche a me era successo, a Gennaio 2023, del cambio macchina sul volo per MXP da A330 ad A350 ex Aeroflot
 
Proprio ieri un ultracinquantenne come me mi faceva notare che ai nostri tempi era inappropriato discutere di politica, sesso e religione, mentre adesso questi temi sono al centro di ogni discussione. Necessariamente il cambiamento di costumi si riflette anche sul contenuto del forum di AC. Però trovo fuori luogo augurare morte e dolore, a prescindere dalle motivazioni.
Alla suocera si puo'
 
Non sono passato a IST da quando il vecchio Atatürk non c’è piú, non so cosa pensare del nuovo megaeroporto…

Tra i nuovi aeroporti, è onestamente quello che mi piace di meno, sia esteticamente che da un punto di vista prettamente pratico. Avercene, comunque.

Proprio ieri un ultracinquantenne come me mi faceva notare che ai nostri tempi era inappropriato discutere di politica, sesso e religione, mentre adesso questi temi sono al centro di ogni discussione. Necessariamente il cambiamento di costumi si riflette anche sul contenuto del forum di AC. Però trovo fuori luogo augurare morte e dolore, a prescindere dalle motivazioni.

Stante che, parlando di situazioni di guerra, morte e dolore ne siano purtroppo un corollario automatico, sperare che un invaso si liberi dell'invasore mi pare debba presupporre che l'esercito invasore subisca delle perdite; non è politica, mi pare semplicissima logica. Il doloroso era più riferito agli effetti sull'entità geopolitica chiamata Russia che alle truculente e granguignolesche immagini io possa aver formato nelle tue sinapsi, per le quali mi scuso, e alle quali non ho davvero interesse. Separatamente, trovo curioso il concetto, neppure troppo implicito, che la fascia over-50 abbia necessariamente una qualche superiorità morale, ma qui mi fermo perché non è oggettivamente una discussione che mi interessa affrontare.

Rimango ammaliato dalla conoscenza dei luoghi sorvolati. Io al massimo riconosco il cupolone arrivando a FCO...

Toglimi Google maps e vedi quanto poco conosco :D

P.s. non prendevo il MXP express da un po' e l'altra sera a momenti scendo a Ferno anziché al T1. Va bene che forse era un caso non funzionasse il sistema dei monitor e degli annunci automatici, ma magari il capotreno poteva usare il PA per aiutare la folla di passeggeri ignari.

Capitato più volte di alzarmi a Ferno e realizzare solo con un piede sulla banchina che non fosse Malpensa T1.

Poteva andarti peggio, potevi scendere a Busto.

Peggio; Busto Nord.

come mai una connessione così lunga all'andata?

Non ricordo ma assai probabile fosse l'unica combinazione a rimanere dentro il budget volo.

Hai scattato la foto esattamente sull'asse pista di Lugano!

Non avevo realizzato!

Si vede anche casa mia in alto a sx tra i monti :D:D

La prossima volta ti faccio sapere quando decollo così spari un razzo luminoso :D

DaV