Ciao a tutti, appena rientrato ieri dall'Asia, eccomi a condividere qualche impressione ed esperienza aeronautica. Il giro previsto è piuttosto articolato e prevede, dopo una puntata negli UAE, Taiwan, Filippine e Thailandia, con esperienze nuove (prima volta con EK, prima volta su 773, prima volta con CI, prima volta su 333, prima volta a Taipei e Manila...insomma finalmente qualcosa di diverso rispetto alla routine di viaggi degli ultimi tempi). Impressioni e sorprese, sia positive che negative, tra cui la delusione Emirates, l'ottima China Airlines, il caotico aeroporto Ninoy Aquino, la positiva riconferma di Thai, il tifone sulle Filippine, e la finale VERGOGNA di Malpensa.
Soprattutto è la prima volta senza AZ, per decisioni aziendali; visto anche il tipo di viaggio e le tempistiche non elastiche, niente Sky Team. Per la mia terza volta a Dubai, decido quindi per Emirates, utilizzando così la terza compagnia aerea su tre per andare negli UAE. Dopo AZ l'anno scorso e Etihad qualche mese fa, tocca a quella considerata come una delle migliori compagnie aeree del mondo...poi c'è il 773 e non posso farmi sfuggire l'occasione anche questa volta, dopo aver sfiorato questo gioiello tante volte e non averlo mai potuto prendere.
Come al solito, specie per la prima parte del viaggio, pochissime foto, così ho deciso questa volta di scannerizzare i logs e altri amenicoli interessanti gentilmente regalati dall'ottimo comandante dell'AUH-TPE...ma ci torneremo dopo.
Si parte quindi mercoledi 31 ottobre. Arrivo un paio d'ore prima della partenza schedulata a Malpensa, check-in rapido ai banchi Business; noto immediatamente l'approccio completamente, radicalmente diverso delle addette SEA (credo fossero SEA, spero di ricordare bene). Si vede in ogni caso lo standard di trattamento completamente diverso: attenzione al passeggero, cortesia, estrema professionalità, disponibilità. Dopo l'ultima pippatina, passo i controlli e mi dirigo alla lounge BA, utilizzata da Emirates. Scopro, non lo sapevo, la saletta fumatori..bene bene, buono a sapersi anche per il futuro. :-D La lounge è carina, direi stupenda se confrontata a quella AZ al molo extra-Schengen. Il bar è piuttosto ben rifornito, la sala non è per niente affollata, l'atmosfera è rilassante e silenziosa. La mia permanenza è piuttosto lunga, visto che il "nostro" è in deciso ritardo in arrivo da Roma. Partiremo con 45 minuti di ritardo, imbarcando - all'italiana, cioè tutti insieme incasinatamente - dal gate B6. A imbarco quasi terminato appare il secondo finger e quindi l'imbarco differenziato per i pochi passeggeri rimasti.
Il nostro 777-300 è configurato alla vecchia maniera e questa è la prima nota negativa di una Emirates che, come dicevo, mi deluderà parecchio. Il layout di cabina è un improponibile, assurdo 2-3-2. Ok per i sedili in vecchio stile, non c'è problema, ma il passeggero di mezzo passa 6 ore scomodissimo, dà fastidio agli altri due che ha di fianco quando deve passare, per non parlare del momento in cui questi reclinano al massimo.
Comunque:
Flight n°: 268
Date: 31/10/2007
Flight: Emirates EK97
Route: Milano Malpensa MXP/LIMC - Dubai International DXB/OMDB
Aircraft: Boeing 777-300 A6-EMX "Banyak Bagus Burung"
Block off: 16:05 LT - T/O runway: 35R
Block on: 01:00 LT - LND runway: 12L
In air: 05:36 hrs
Nautical miles: 2713
Cruise alt: FL350 - cruise speed: 520 mph
Flight log:
Aereo pieno a tappo, sia "davanti" che "dietro".
Come dicevo, il servizio non è all'altezza del famoso standard EK. Innanzitutto, per un errore (grave direi) del catering, molte scelte per il pasto non sono disponibili, quindi ripetutamente l'equipaggio è costretto a declinare le richieste dei passeggeri. Può capitare, sarebbe bastato un annuncio per tutti, anzichè non dire nulla se non dopo il ripetuto disappunto dei passeggeri. Il personale, per carità, è cortese ma a volte un po' troppo rude, e solo parzialmente professionale ed esperto. Rude come quando il passeggero vicino a me, avendo deciso di non mangiare e piuttosto di riposare, mentre reclina lo schienale viene bruscamente rimproverato da un assistente di volo di passaggio che gli urla: "Not now!". Il poveretto era talmente esterrefatto che non ha avuto la forza di dire nulla: sarà costretto ad attendere due ore. Si, perchè ci vogliono BEN due ore prima che il servizio della cena termini, un servizio lentissimo, si faceva in tempo a digerire il piatto precedente.
Niente foto perchè si viaggia prevalentemente col buio.
Arrivo a DXB e percorriamo la solita manciata di chilometri prima di arrivare all'immigration. Ho la fast track, che è una coda chilometrica tanto quanto le altre...ho beccato l'ora di punta. Finalmente esco, recuperole valigie e usufruisco dell'ottimo servizio limo di Emirates. L'albergo: uno dei peggiori che mi potesse capitare, l'agenzia mi aveva detto che non aveva trovato posto in nessuno dei soliti alberghi in centro, ma non immaginavo mi sbattesse all'Al Bustan Rotana; per carità, un 5 stelle, ma per lo standard di Dubai...tra l'altro camera con vista piste dell'aeroporto, esattamente dalla parte opposta della città e di dove devo andare io tutti i giorni.
Dubai mi lascia sempre più stupefatto (tra l'altro ormai il Burj Dubai è quasi ultimato e svetta imperioso verso il cielo), le costruzioni in corso sono infinite; il tempo è bruttino e mi becco due giorni sabbiosi, probabilmente nel deserto c'è tempesta. Addirittura una mattina pioviggina (!).
Dagli Emirati mi devo trasferire a Taiwan. Non essendoci per quel giorno voli diretti da Dubai, sono prenotato sul diretto di China Airlines che invece serve l'aeroporto di Abu Dhabi. Sarà per me la prima volta con questa compagnia aerea. Torno quindi ad AUH dopo la bellissima esperienza con EY. Confermo però la negativa impressione sull'aeroporto, di cui non mi piace affatto la sala partenze, molto, troppo kitch. Check-in comunque rapidissimo anche perchè deserto (mi viene gentilmente assegnato un posto senza nessuno di fianco, l'1D), immigrazione veloce e via nella lounge Gharzal, molto carina e spaziosa (c'è anche il piano fumatori, di cui prendo possesso). Bevo un caffè espresso che mi fa venire nausea, vomito e mal di testa ed entra di diritto sul gradino più alto del podio tra i caffè più vomitevoli mai bevuti in vita mia.
Della lounge ho fatto una foto, eccovela:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_004.jpg
Anche in questo caso il volo viene chiamato con un po' di ritardo. E' la mia prima volta anche sulla versione -300 dell'A330. La Business, con i sedili lie flat a 170°, fa una buonissima impressione. Il personale di cabina è più che cortese, devo dire un servizio assolutamente superlativo per tutta la durata del volo. L'aereo opera la rotta VIE-AUH-TPE ma comunque in J ci sono parecchi posti liberi.
Le assistenti di volo sono piene di attenzioni, efficenti, rapidissime, di una cortesia disarmante. Si cena con il seguente menu:
- salmon rillet wrapped in sea weed
- garden salad with Thousand Island dressing
- lamb chop in rosemary sauce with chateau potatoes (questa la mia scelta, c'era anche pollo oppure pesce)
- fresh fruit
- Häagen-Dazs ice cream ([
][
][
][
])
Colazione rigorosamente "Western" perchè *odio* la cucina cinese (anche perchè nei successivi due giorni sarò costretto ad "ingollare" ogni tipo di schifezze devastanti...rifiutare vorrebbe dire recare loro una grandissima offesa).
Prima di addormentarmi consegno il logbook. Mi faccio preparare una tazza di tè per dormire, me ne servono uno di sapore eccellente, ma di dormire non se ne parla...mi volto, mi rivolto e mi rivolto ancora. DEVO dormire, la giornata successiva sarà già di per sè molto pesante. Niente. Mentre apro gli occhi per l'ennesima volta compare la capocabina che mi chiede, se lo desidero, di venire nel galley perchè il comandante vuole salutarmi. Accetto di buon grado e, mentre una gentilissima fanciulla mi prepara un'altro tazzone fumante di tè, conosco un simpaticissimo e giovanissimo comandante. Si chiacchiera un po' delle solite cose, poi mi presenta un malloppo di carteggi racchiusi in una busta, dicendo di aver pensato che potesse farmi piacere avere qualche informazione in più sul volo. Lo ringrazio moltissimo, specie perchè ci sono le mappe dei venti (sono un appassionato di meteorologia, oltre al resto), tornerà a salutarmi allo sbarco. Già che ci sono compro qualcosa al duty free e poi finalmente il tè-camomilla fa effetto e dormo un paio d'ore.
Flight n°: 269
Date: 04/11/2007
Flight: China Airlines CI64
Route: Abu Dhabi Intl AUH/OMAA - Taipei Chiang Kai Shek TPE/RCTP
Aircraft: Airbus A-330/300 B-18309
Block off: 19:03 LT - T/O runway: 31
Block on: 07:10 LT - LND runway: 05
In air: 08:07 hrs
Nautical miles: 3870
Cruise alt: FL390 - cruise speed: mach 0.82
Flight log:
Non ho scannerizzato le 10 pagine del flight plan regalatomi dal comandante, ecco solo qualche chicca.
La busta in cui mi sono stati riconsegnati il logbook e gli altri docs; avevo ricevuto altre volte in passato qualche documento di volo oltre al logbook, ma mai con così grande abbondanza:
Meteo lungo la rotta:
Mappa dei venti alla quota 300:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/AR-M450_20071111_122231.jpg
Electronic flight plan:
E per finire, augurio personale con tanto di biglietto da visita!
L'atterraggio a Taipei è particolarmente movimentato; il tempo è brutto, copeerto con nubi molto basse, pioggia intensa e vento. Tocchiamo terra con una bella legnata e una lunga frenata. L'aeroporto di Taipei, per quel poco che ho potuto vedere, non è nè bello nè brutto; domina ovviamente sul piazzale la padrona di casa, China Airlines, anche se la concorrenza è agguerrita, in particolare la numero due è Eva Airways.
Fatta l'immigrazione (pessimo il livello d'inglese in tutta Taiwan, a volte rasenta lo scandaloso, come nell'albergo, pure 5 stelle, di Kaohsiung), mi attendono due ore d'auto per raggiungere Taichung, più o meno a metà dell'isola. Dopo aver visto e pranzato con il fornitore in loco, di nuovo in auto, altre tre ore, per raggiungere la punta meridionale e la città di Kaohsiung, la seconda per grandezza, dove rimarrò due notti. Il tempo è pessimo, anche se fa caldo. L'albergo è lo Splendor Hotel, il grattacielo più alto della città, io mi trovo al 58° piano ed in teoria godrei di una vista stupenda della città e del porto. In realtà, fuori è così e così rimarrà:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_006.jpg
Tra fusi orari e impegni senza sosta, le giornate sono pesanti. Così l'ultima sera mi concedo un rilassantissimo massaggio alla Spa dell'albergo...[8D]
L'impressione di Taiwan (è stata la prima volta) è di un Paese che deve ancora fare molto per portarsi ai livelli di una società moderna ed efficiente. In particolare ritengo che la carenza in una seconda lingua straniera sia davvero un fatto degno di una nota negativa. La comunicabilità è spessissimo limitata, anche con persone di un livello sociale elevato. La gente è tuttavia cortese ed affabile, molto disponibile. Il cibo grida vendetta, ma questi sono gusti personalissimi: in particolare nauseanti i ciotoloni di zuppe che mettono a tavola e da cui si servono tutti, contenenti ogni sorta di materiale più o meno organico galleggiante; non ho MAI voluto chiedere cosa ci fosse dentro...il solo pensiero mi fa ancora rabbrividire.
La mattina successiva, siamo al 7 novembre, sveglia di buon'ora per andare all'aeroporto e dirigermi questa volta verso Manila, Filippine.
L'aeroporto di Kaohsiung è di medie dimensioni, ben curato, piuttosto moderno, pulito. Ecco l'elenco delle compagnie aeree che servono lo scalo (purtroppo c'è il riflesso):
Faccio il check-in presso i banchi della Dynasty Class, apprendo di essere l'unico pax prenotato in Business e ho come l'impressione che sarò coccolato
Rapidissimo controllo sicurezza e sosta nella lounge di China Airlines; davvero di classe, anche se non spaziosa ma suddivisa in salette. Profuma di nuovo e credo l'abbiamo appena risistemata; guardate che interni molto stilosi: mi piace.
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_012.jpg
Ecco il tabellone delle partenze, decifratelo
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_011.jpg
Mentre mi avvio al gate, un po' di fauna locale. In realtà il piazzale è quasi deserto; l'unico soggetto interessante, partito poco prima e mezzo nascosto era un 747 JAL.
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_013.jpg
Ecco il "nostro":
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_015.jpg
Con grande puntualità push back e avvio motori.
Via libera per il comandante:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_016.jpg
e poi saluto rituale a tutti i passeggeri: molto molto bello come gesto! Sono piccolezze che però mi emozionano.
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_017.jpg
In volo, come sospettavo, vengo viziato. La ragazza in servizio si presenta per nome e cognome e mi dice di essere a completa disposizione per qualsiasi tipo di necessità. Siccome io **amo** le hot towels, me ne vengono servite in quantità industriale dalla gentilissima e giovane hostess in servizio in prima classe. Nonostante sia mattina, viene servito il pranzo, cui rinuncio quasi totalmente. Gradisco invece il tè: mi vengono fatti provare tre gusti diversi. Poi ne acquisto una scatola dal duty free e me ne vengono regalate alcune bustine. Che ragazza deliziosa questa giovane assistente di volo!
Flight n°: 270
Date: 07/11/2007
Flight: China Airlines CI637
Route: Kaohsiung Intl KHH/RCKH - Manila Ninoy Aquino Intl MNL/RPLL
Aircraft: Boeing 737-800 B-18612
Block off: 09:16 LT - T/O runway: 09
Block on: 10:45 LT - LND runway: 24
In air: 01:24 hrs
Nautical miles: 512
Cruise alt: FL390 - cruise speed: mach 0.78
Flight log:
In volo si balla per tutto il tempo, a tratti anche parecchio; sul mar delle Filippine è di passaggio un tifone. Drammaticamente, il comandante sul report mi scrive: Typhoon.
Winglet:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_018.jpg
In atterraggio a Manila:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_024.jpg
Mabuhay! O qualcosa del genere, un saluto tipo benvenuto, mi accoglie. Fa un caldo tremendo, è molto umido e ci sono 36°C. Sudo come un ippopotamo. Dopo aver fatto immigration e ritiro bagagli, noto come l'aeroporto sia decisamente datato e non troppo bello, anzi. Per motivi di sicurezza dell'aeroporto, non è consentito a nessuno che non sia passeggero entrare nell'aerostazione. Chi arriva quindi accede ad una lunghissima banchina; dall'altra parte della strada, divisi per lettera del cognome del passeggero (in teoria; in realtà è un casino e chi mi aspetta è alla lettera L...io di cognome faccio Farina...) ci sono le persone in attesa. Quando il passeggero individua chi è venuto a prenderlo si sbraccia e/o urla, uno dei poliziotti autorizza l'accompagnatore a prendere la macchina e ad accedere alla zona protetta. Particolarmente macchinoso e per nulla comodo. Intanto io, chiuso nel mio bel completo scuro e con la cravatta annodata impeccabilmente, sono bagnato come una fontana.
Manila è....soprattutto traffico. Tanto. Caotico. Snervante. Ci vogliono due ore secche per percorrere trenta chilometri verso la zona industriale. Ce ne vorranno altrettante per tornare indietro. Il tempo di una cena velocissima ed è già ora di tornare in aeroporto. Del caos di Manila, oltre ad una soglia di povertà decisamente alta, mi rimarranno impressi i mini-bus, detti Jeepneys. Sono tutti assemblati con scarti di carrozzeria di altre vetture e sembrano essere il mezzo più utilizzato a Manila. Ce ne sono a centinaia per le strade (foto da cellulare, bassa qualità):
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/P1010377.JPG
Da Manila mi porto alla volta di Bangkok. Anche in questo caso chi mi accompagna mi deve salutare all'esterno dell'aerostazione. Vado ai banchi Thai, check-in e immigration. Un'odissea. Coda interminabile, rischio addirittura di perdere il volo. Tra l'altro bisogna pagare tasse aeroportuali per i passeggeri in partenza, tranne per quelli in transito; io inganno un pochino, essendo arrivato al mattino e sostengo di essere in transito. Vengo portato in un ufficio, mi fanno attendere venti minuti, mi chiedono perchè, se sono in transito, non ho preso il volo di metà giornata per Bangkok anzichè quello della sera; boh, mi ha prenotato la mia agenzia, l'altro sarà stato pieno..ci sto provando
la balla sembra reggere e mi danno l'ok. Dicono che mi tratterranno la carta d'imbarco del volo del mattino. Col cavolo è 14 anni che conservo tutte le mie carte d'imbarco, figurati se te la lascio! Azzardo un "mi serve come ricevuta per l'ufficio" (balla colossale), ma anche in questo caso recito bene e si accontentano di una fotocopia. In tutto questo casino, mi tocca correre per non perdere il volo, che però ha un pochino di ritardo e quindi faccio un rapido stop per un bicchiere d'acqua nella lounge Thai. Una cosa obbrobriosa, grande quanto il bagno di casa, ci saranno si e no 15 posti a sedere, niente toilette, un mini mini bar. Ovviamente la lounge, se così si può chiamare, è iperaffollata. Per fortuna il personale è estremamente cortese, il bicchiere d'acqua mi viene servito passando tra la selva di gambe e borse. La responsabile di sala dopo qualche minuto chiama il volo per Bangkok...a voce, urlando. Pittoresco! [:308]
Mi aspetta un A300, quanti anni che non ci salivo più! A bordo sembra di essere catapultati indietro di 15-20 anni. Mi trovo nella prima fila della seconda mini cabina di Business. Il mezzo ha l'età e si vede. Però i sedili sono tenuti ottimamente e sono anche molto comodi. L'equipaggio Thai è, al solito, estremamente cortese. Hot towels, ordinazioni per la cena e partenza. Spinta possente ma il rumore dei motori non è quello dei mitici A300B4 che tante volte ho usato su AZ.
L'unica cosa è che fa un freddo barbino, mi faccio portare addirittura due coperte.
Per cena scelgo un pesce, niente di che, ed un ottimo vino francese. Deliziosa invece la cheesecake al mango.
Flight n°: 271
Date: 07/11/2007
Flight: Thai Airways TG625
Route: Manila Ninoy Aquino MNL/RPLL - Bangkok Suvarnabhumi BKK/VTBS
Aircraft: Airbus A300-600R HS-TAM "Chiang Mai"
Block off: 20:30 LT - T/O runway: 06
Block on: 22:25 LT - LND runway: 01R
In air: 02:55 hrs
Nautical miles: 1210
Cruise alt: FL350 - cruise speed: mach 0.78
Flight log:
A Bangkok, tra un impegno e l'altro, riesco a farmi portare un paio d'ore a vedere i templi del Buddha e il palazzo reale. Solo un paio di scatti, il posto è veramente stupendo, anche se superaffollato di turisti.
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_036.jpg
Taxi thailandese:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_027.jpg
E' il momento di tornare a casa. Venerdi in serata mi faccio portare al Suvarnabhumi, che come avevo già avuto modo di apprezzare l'anno scorso, è un aeroporto a mio avviso stupendo dal punto di vista architettonico; check-in nell'area riservata di Royal Silk, poi passeggio un po' per il duty free e l'infitità di negozi in cerca di qualche souvenir per spendere gli ultimi baath che ho in tasca. Quindi frequente andirivieni tra la saletta fumatori vicino al sat E e la lounge Thai della zona E. Lounge che non avevo mai provato. E' più tranquilla di quella principale che si trova subito dopo il controllo passaporti della Royal Silk, è più silenziosa e sono a due passi dal mio gate. Ammazzo il tempo chiacchierando con mio padre (che mi ha raggiunto da Singapore e torna a casa con me) e mangiucchiando qualcosa al ben fornito bar.
Verso mezzanotte meno un quarto è ora di imbarcare. Siamo nella seconda fila di Business, l'aereo profuma di nuovissimo; poi mi verrà detto che questo 777 è stato consegnato alla Thai il 31 ottobre ed è quindi l'ultimissimo acquisto della compagnia aerea thailandese. Il volo è lungo, avremo vento contrario e a fatica supereremo gli 800 km/h durante la crociera. Per di più siamo costretti, per motivi di slot, a rimanere a terra per un'ora prima di muovere. Le poltrone sono comode, il recline a 170° però non è il massimo perchè l'ultima parte estraibile per le gambe rimane estesa solo se premuta coi piedi, altrimenti rientra, essendo a molla. Non è il massimo, ma straiandosi con tutto il peso del corpo e la forza di gravità si rimedia senza grossi problemi. Voglio dormire, quindi accetto solo una parte della cena, mentre mi guardo Spiderman 3. Incredibilmente dopo cena mi addormento di sasso e dormo per 6 ore filate! Un record per me in aereo. Evidentemente ero stanco morto. Quando mi sveglio siamo qui (bella la sky map):
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_069.jpg
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_070.jpg
Faccio un po' di shopping al duty free, chiacchiero con l'equipaggio, consegno il logbook, mi faccio servire nella galley di prua un buonissimo caffè espresso Illy.
Flight n°: 272
Date: 10/11/2007
Flight: Thai Airways TG940
Route: Bangkok Suvarnabhumi BKK/VTBS - Milano Malpensa MXP/LIMC
Aircraft: Boeing 777-200 HS-TJW "Petchabun"
Block off: 00:59 LT - T/O runway: 01L
Block on: 07:30 LT - LND runway: 35L
In air: 12:16 hrs
Nautical miles: 4996
Cruise alt: FL380 - cruise speed: mach 0.83
Logbook:
L'equipaggio è stato nella media Thai e in genere nella media delle orientali, con le quali, lo confermo dopo questo viaggio a maggior ragione, si vola benissimo, in modo eccellente, nulla a che vedere con europee o americane. China Airlines comunque migliore di Thai, e questo non me l'aspettavo.
Arriviamo a Malpensa con più di un'ora di ritardo, fa freddo e siamo leggermente sottozero. Ovviamente veniamo sbarcati dal piazzale...vabbè. Scatto queste due foto al nostro bestione nuovo di zecca; bellissimo, amo i 777:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_075.jpg
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_078.jpg
Sono già mentalmente al pensiero delle cose da fare appena tornato quando il bus ci scarica praticamente nel bel mezzo del piazzale: agli arrivi extra-Schengen con i bus c'è una coda pazzesca, MAI vista, MAI. Il serpentone si allunga sulle corsie del traffico veicoli, rimaniamo così all'esterno per 20 minuti, al freddo e senza nemmeno l'ombra di un addetto SEA che faccia ordine, che indirizzi gli sventurati ed esterrefatti volti dei passeggeri stranieri, dei quali alcuni ridono, altri si preoccupano. Gli italiani scuotono semplicemente la testa. Qualcuno grida: e questo sarebbe l'hub italiano! Provo una vergogna profondissima, ed anche questa volta mi è amaro constatare che ormai anche i Paesi considerati del terzo mondo (come lo è la Thailandia, Paese in via di sviluppo) ci abbiano superato, perlomeno nella cosa più importante: la mentalità di voler costruire una società seria, moderna, matura. Mi vergogno e avrei voglia di chiedere scusa da parte dell'Italia, che sono anche io, a questi poveri stranieri. Ripeto, non una persona presente a controllare, indirizzare, tranquillizzare. Avremmo potuto farci un giro per l'aeroporto senza essere fermati.
Scusate lo sfogo...così si conclude anche questo viaggio.
Chiedo scusa per la lungaggine, ma ogni volta mi escono dei report chilometrici...spero di non avere annoiato anche questa volta e grazie a chi ha avuto la forza di arrivare a leggere fino a qui!
Un salutone e alla prossima!
Carlo
EDIT dell'Amministrazione
Le immagini di larghezza superiore agli 800 pixel sono state trasformate in link, per evitare lo scorrimento del testo.
Soprattutto è la prima volta senza AZ, per decisioni aziendali; visto anche il tipo di viaggio e le tempistiche non elastiche, niente Sky Team. Per la mia terza volta a Dubai, decido quindi per Emirates, utilizzando così la terza compagnia aerea su tre per andare negli UAE. Dopo AZ l'anno scorso e Etihad qualche mese fa, tocca a quella considerata come una delle migliori compagnie aeree del mondo...poi c'è il 773 e non posso farmi sfuggire l'occasione anche questa volta, dopo aver sfiorato questo gioiello tante volte e non averlo mai potuto prendere.
Come al solito, specie per la prima parte del viaggio, pochissime foto, così ho deciso questa volta di scannerizzare i logs e altri amenicoli interessanti gentilmente regalati dall'ottimo comandante dell'AUH-TPE...ma ci torneremo dopo.
Si parte quindi mercoledi 31 ottobre. Arrivo un paio d'ore prima della partenza schedulata a Malpensa, check-in rapido ai banchi Business; noto immediatamente l'approccio completamente, radicalmente diverso delle addette SEA (credo fossero SEA, spero di ricordare bene). Si vede in ogni caso lo standard di trattamento completamente diverso: attenzione al passeggero, cortesia, estrema professionalità, disponibilità. Dopo l'ultima pippatina, passo i controlli e mi dirigo alla lounge BA, utilizzata da Emirates. Scopro, non lo sapevo, la saletta fumatori..bene bene, buono a sapersi anche per il futuro. :-D La lounge è carina, direi stupenda se confrontata a quella AZ al molo extra-Schengen. Il bar è piuttosto ben rifornito, la sala non è per niente affollata, l'atmosfera è rilassante e silenziosa. La mia permanenza è piuttosto lunga, visto che il "nostro" è in deciso ritardo in arrivo da Roma. Partiremo con 45 minuti di ritardo, imbarcando - all'italiana, cioè tutti insieme incasinatamente - dal gate B6. A imbarco quasi terminato appare il secondo finger e quindi l'imbarco differenziato per i pochi passeggeri rimasti.
Il nostro 777-300 è configurato alla vecchia maniera e questa è la prima nota negativa di una Emirates che, come dicevo, mi deluderà parecchio. Il layout di cabina è un improponibile, assurdo 2-3-2. Ok per i sedili in vecchio stile, non c'è problema, ma il passeggero di mezzo passa 6 ore scomodissimo, dà fastidio agli altri due che ha di fianco quando deve passare, per non parlare del momento in cui questi reclinano al massimo.
Comunque:
Flight n°: 268
Date: 31/10/2007
Flight: Emirates EK97
Route: Milano Malpensa MXP/LIMC - Dubai International DXB/OMDB
Aircraft: Boeing 777-300 A6-EMX "Banyak Bagus Burung"
Block off: 16:05 LT - T/O runway: 35R
Block on: 01:00 LT - LND runway: 12L
In air: 05:36 hrs
Nautical miles: 2713
Cruise alt: FL350 - cruise speed: 520 mph
Flight log:

Aereo pieno a tappo, sia "davanti" che "dietro".
Come dicevo, il servizio non è all'altezza del famoso standard EK. Innanzitutto, per un errore (grave direi) del catering, molte scelte per il pasto non sono disponibili, quindi ripetutamente l'equipaggio è costretto a declinare le richieste dei passeggeri. Può capitare, sarebbe bastato un annuncio per tutti, anzichè non dire nulla se non dopo il ripetuto disappunto dei passeggeri. Il personale, per carità, è cortese ma a volte un po' troppo rude, e solo parzialmente professionale ed esperto. Rude come quando il passeggero vicino a me, avendo deciso di non mangiare e piuttosto di riposare, mentre reclina lo schienale viene bruscamente rimproverato da un assistente di volo di passaggio che gli urla: "Not now!". Il poveretto era talmente esterrefatto che non ha avuto la forza di dire nulla: sarà costretto ad attendere due ore. Si, perchè ci vogliono BEN due ore prima che il servizio della cena termini, un servizio lentissimo, si faceva in tempo a digerire il piatto precedente.
Niente foto perchè si viaggia prevalentemente col buio.
Arrivo a DXB e percorriamo la solita manciata di chilometri prima di arrivare all'immigration. Ho la fast track, che è una coda chilometrica tanto quanto le altre...ho beccato l'ora di punta. Finalmente esco, recuperole valigie e usufruisco dell'ottimo servizio limo di Emirates. L'albergo: uno dei peggiori che mi potesse capitare, l'agenzia mi aveva detto che non aveva trovato posto in nessuno dei soliti alberghi in centro, ma non immaginavo mi sbattesse all'Al Bustan Rotana; per carità, un 5 stelle, ma per lo standard di Dubai...tra l'altro camera con vista piste dell'aeroporto, esattamente dalla parte opposta della città e di dove devo andare io tutti i giorni.
Dubai mi lascia sempre più stupefatto (tra l'altro ormai il Burj Dubai è quasi ultimato e svetta imperioso verso il cielo), le costruzioni in corso sono infinite; il tempo è bruttino e mi becco due giorni sabbiosi, probabilmente nel deserto c'è tempesta. Addirittura una mattina pioviggina (!).
Dagli Emirati mi devo trasferire a Taiwan. Non essendoci per quel giorno voli diretti da Dubai, sono prenotato sul diretto di China Airlines che invece serve l'aeroporto di Abu Dhabi. Sarà per me la prima volta con questa compagnia aerea. Torno quindi ad AUH dopo la bellissima esperienza con EY. Confermo però la negativa impressione sull'aeroporto, di cui non mi piace affatto la sala partenze, molto, troppo kitch. Check-in comunque rapidissimo anche perchè deserto (mi viene gentilmente assegnato un posto senza nessuno di fianco, l'1D), immigrazione veloce e via nella lounge Gharzal, molto carina e spaziosa (c'è anche il piano fumatori, di cui prendo possesso). Bevo un caffè espresso che mi fa venire nausea, vomito e mal di testa ed entra di diritto sul gradino più alto del podio tra i caffè più vomitevoli mai bevuti in vita mia.
Della lounge ho fatto una foto, eccovela:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_004.jpg
Anche in questo caso il volo viene chiamato con un po' di ritardo. E' la mia prima volta anche sulla versione -300 dell'A330. La Business, con i sedili lie flat a 170°, fa una buonissima impressione. Il personale di cabina è più che cortese, devo dire un servizio assolutamente superlativo per tutta la durata del volo. L'aereo opera la rotta VIE-AUH-TPE ma comunque in J ci sono parecchi posti liberi.
Le assistenti di volo sono piene di attenzioni, efficenti, rapidissime, di una cortesia disarmante. Si cena con il seguente menu:
- salmon rillet wrapped in sea weed
- garden salad with Thousand Island dressing
- lamb chop in rosemary sauce with chateau potatoes (questa la mia scelta, c'era anche pollo oppure pesce)
- fresh fruit
- Häagen-Dazs ice cream ([




Colazione rigorosamente "Western" perchè *odio* la cucina cinese (anche perchè nei successivi due giorni sarò costretto ad "ingollare" ogni tipo di schifezze devastanti...rifiutare vorrebbe dire recare loro una grandissima offesa).
Prima di addormentarmi consegno il logbook. Mi faccio preparare una tazza di tè per dormire, me ne servono uno di sapore eccellente, ma di dormire non se ne parla...mi volto, mi rivolto e mi rivolto ancora. DEVO dormire, la giornata successiva sarà già di per sè molto pesante. Niente. Mentre apro gli occhi per l'ennesima volta compare la capocabina che mi chiede, se lo desidero, di venire nel galley perchè il comandante vuole salutarmi. Accetto di buon grado e, mentre una gentilissima fanciulla mi prepara un'altro tazzone fumante di tè, conosco un simpaticissimo e giovanissimo comandante. Si chiacchiera un po' delle solite cose, poi mi presenta un malloppo di carteggi racchiusi in una busta, dicendo di aver pensato che potesse farmi piacere avere qualche informazione in più sul volo. Lo ringrazio moltissimo, specie perchè ci sono le mappe dei venti (sono un appassionato di meteorologia, oltre al resto), tornerà a salutarmi allo sbarco. Già che ci sono compro qualcosa al duty free e poi finalmente il tè-camomilla fa effetto e dormo un paio d'ore.
Flight n°: 269
Date: 04/11/2007
Flight: China Airlines CI64
Route: Abu Dhabi Intl AUH/OMAA - Taipei Chiang Kai Shek TPE/RCTP
Aircraft: Airbus A-330/300 B-18309
Block off: 19:03 LT - T/O runway: 31
Block on: 07:10 LT - LND runway: 05
In air: 08:07 hrs
Nautical miles: 3870
Cruise alt: FL390 - cruise speed: mach 0.82
Flight log:

Non ho scannerizzato le 10 pagine del flight plan regalatomi dal comandante, ecco solo qualche chicca.
La busta in cui mi sono stati riconsegnati il logbook e gli altri docs; avevo ricevuto altre volte in passato qualche documento di volo oltre al logbook, ma mai con così grande abbondanza:

Meteo lungo la rotta:

Mappa dei venti alla quota 300:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/AR-M450_20071111_122231.jpg
Electronic flight plan:


E per finire, augurio personale con tanto di biglietto da visita!

L'atterraggio a Taipei è particolarmente movimentato; il tempo è brutto, copeerto con nubi molto basse, pioggia intensa e vento. Tocchiamo terra con una bella legnata e una lunga frenata. L'aeroporto di Taipei, per quel poco che ho potuto vedere, non è nè bello nè brutto; domina ovviamente sul piazzale la padrona di casa, China Airlines, anche se la concorrenza è agguerrita, in particolare la numero due è Eva Airways.
Fatta l'immigrazione (pessimo il livello d'inglese in tutta Taiwan, a volte rasenta lo scandaloso, come nell'albergo, pure 5 stelle, di Kaohsiung), mi attendono due ore d'auto per raggiungere Taichung, più o meno a metà dell'isola. Dopo aver visto e pranzato con il fornitore in loco, di nuovo in auto, altre tre ore, per raggiungere la punta meridionale e la città di Kaohsiung, la seconda per grandezza, dove rimarrò due notti. Il tempo è pessimo, anche se fa caldo. L'albergo è lo Splendor Hotel, il grattacielo più alto della città, io mi trovo al 58° piano ed in teoria godrei di una vista stupenda della città e del porto. In realtà, fuori è così e così rimarrà:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_006.jpg
Tra fusi orari e impegni senza sosta, le giornate sono pesanti. Così l'ultima sera mi concedo un rilassantissimo massaggio alla Spa dell'albergo...[8D]
L'impressione di Taiwan (è stata la prima volta) è di un Paese che deve ancora fare molto per portarsi ai livelli di una società moderna ed efficiente. In particolare ritengo che la carenza in una seconda lingua straniera sia davvero un fatto degno di una nota negativa. La comunicabilità è spessissimo limitata, anche con persone di un livello sociale elevato. La gente è tuttavia cortese ed affabile, molto disponibile. Il cibo grida vendetta, ma questi sono gusti personalissimi: in particolare nauseanti i ciotoloni di zuppe che mettono a tavola e da cui si servono tutti, contenenti ogni sorta di materiale più o meno organico galleggiante; non ho MAI voluto chiedere cosa ci fosse dentro...il solo pensiero mi fa ancora rabbrividire.
La mattina successiva, siamo al 7 novembre, sveglia di buon'ora per andare all'aeroporto e dirigermi questa volta verso Manila, Filippine.
L'aeroporto di Kaohsiung è di medie dimensioni, ben curato, piuttosto moderno, pulito. Ecco l'elenco delle compagnie aeree che servono lo scalo (purtroppo c'è il riflesso):

Faccio il check-in presso i banchi della Dynasty Class, apprendo di essere l'unico pax prenotato in Business e ho come l'impressione che sarò coccolato

Rapidissimo controllo sicurezza e sosta nella lounge di China Airlines; davvero di classe, anche se non spaziosa ma suddivisa in salette. Profuma di nuovo e credo l'abbiamo appena risistemata; guardate che interni molto stilosi: mi piace.
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_012.jpg
Ecco il tabellone delle partenze, decifratelo

http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_011.jpg
Mentre mi avvio al gate, un po' di fauna locale. In realtà il piazzale è quasi deserto; l'unico soggetto interessante, partito poco prima e mezzo nascosto era un 747 JAL.
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_013.jpg
Ecco il "nostro":
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_015.jpg
Con grande puntualità push back e avvio motori.
Via libera per il comandante:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_016.jpg
e poi saluto rituale a tutti i passeggeri: molto molto bello come gesto! Sono piccolezze che però mi emozionano.
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_017.jpg
In volo, come sospettavo, vengo viziato. La ragazza in servizio si presenta per nome e cognome e mi dice di essere a completa disposizione per qualsiasi tipo di necessità. Siccome io **amo** le hot towels, me ne vengono servite in quantità industriale dalla gentilissima e giovane hostess in servizio in prima classe. Nonostante sia mattina, viene servito il pranzo, cui rinuncio quasi totalmente. Gradisco invece il tè: mi vengono fatti provare tre gusti diversi. Poi ne acquisto una scatola dal duty free e me ne vengono regalate alcune bustine. Che ragazza deliziosa questa giovane assistente di volo!
Flight n°: 270
Date: 07/11/2007
Flight: China Airlines CI637
Route: Kaohsiung Intl KHH/RCKH - Manila Ninoy Aquino Intl MNL/RPLL
Aircraft: Boeing 737-800 B-18612
Block off: 09:16 LT - T/O runway: 09
Block on: 10:45 LT - LND runway: 24
In air: 01:24 hrs
Nautical miles: 512
Cruise alt: FL390 - cruise speed: mach 0.78
Flight log:

In volo si balla per tutto il tempo, a tratti anche parecchio; sul mar delle Filippine è di passaggio un tifone. Drammaticamente, il comandante sul report mi scrive: Typhoon.
Winglet:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_018.jpg
In atterraggio a Manila:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_024.jpg
Mabuhay! O qualcosa del genere, un saluto tipo benvenuto, mi accoglie. Fa un caldo tremendo, è molto umido e ci sono 36°C. Sudo come un ippopotamo. Dopo aver fatto immigration e ritiro bagagli, noto come l'aeroporto sia decisamente datato e non troppo bello, anzi. Per motivi di sicurezza dell'aeroporto, non è consentito a nessuno che non sia passeggero entrare nell'aerostazione. Chi arriva quindi accede ad una lunghissima banchina; dall'altra parte della strada, divisi per lettera del cognome del passeggero (in teoria; in realtà è un casino e chi mi aspetta è alla lettera L...io di cognome faccio Farina...) ci sono le persone in attesa. Quando il passeggero individua chi è venuto a prenderlo si sbraccia e/o urla, uno dei poliziotti autorizza l'accompagnatore a prendere la macchina e ad accedere alla zona protetta. Particolarmente macchinoso e per nulla comodo. Intanto io, chiuso nel mio bel completo scuro e con la cravatta annodata impeccabilmente, sono bagnato come una fontana.
Manila è....soprattutto traffico. Tanto. Caotico. Snervante. Ci vogliono due ore secche per percorrere trenta chilometri verso la zona industriale. Ce ne vorranno altrettante per tornare indietro. Il tempo di una cena velocissima ed è già ora di tornare in aeroporto. Del caos di Manila, oltre ad una soglia di povertà decisamente alta, mi rimarranno impressi i mini-bus, detti Jeepneys. Sono tutti assemblati con scarti di carrozzeria di altre vetture e sembrano essere il mezzo più utilizzato a Manila. Ce ne sono a centinaia per le strade (foto da cellulare, bassa qualità):
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/P1010377.JPG
Da Manila mi porto alla volta di Bangkok. Anche in questo caso chi mi accompagna mi deve salutare all'esterno dell'aerostazione. Vado ai banchi Thai, check-in e immigration. Un'odissea. Coda interminabile, rischio addirittura di perdere il volo. Tra l'altro bisogna pagare tasse aeroportuali per i passeggeri in partenza, tranne per quelli in transito; io inganno un pochino, essendo arrivato al mattino e sostengo di essere in transito. Vengo portato in un ufficio, mi fanno attendere venti minuti, mi chiedono perchè, se sono in transito, non ho preso il volo di metà giornata per Bangkok anzichè quello della sera; boh, mi ha prenotato la mia agenzia, l'altro sarà stato pieno..ci sto provando

Mi aspetta un A300, quanti anni che non ci salivo più! A bordo sembra di essere catapultati indietro di 15-20 anni. Mi trovo nella prima fila della seconda mini cabina di Business. Il mezzo ha l'età e si vede. Però i sedili sono tenuti ottimamente e sono anche molto comodi. L'equipaggio Thai è, al solito, estremamente cortese. Hot towels, ordinazioni per la cena e partenza. Spinta possente ma il rumore dei motori non è quello dei mitici A300B4 che tante volte ho usato su AZ.
L'unica cosa è che fa un freddo barbino, mi faccio portare addirittura due coperte.
Per cena scelgo un pesce, niente di che, ed un ottimo vino francese. Deliziosa invece la cheesecake al mango.
Flight n°: 271
Date: 07/11/2007
Flight: Thai Airways TG625
Route: Manila Ninoy Aquino MNL/RPLL - Bangkok Suvarnabhumi BKK/VTBS
Aircraft: Airbus A300-600R HS-TAM "Chiang Mai"
Block off: 20:30 LT - T/O runway: 06
Block on: 22:25 LT - LND runway: 01R
In air: 02:55 hrs
Nautical miles: 1210
Cruise alt: FL350 - cruise speed: mach 0.78
Flight log:

A Bangkok, tra un impegno e l'altro, riesco a farmi portare un paio d'ore a vedere i templi del Buddha e il palazzo reale. Solo un paio di scatti, il posto è veramente stupendo, anche se superaffollato di turisti.
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_036.jpg


Taxi thailandese:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_027.jpg
E' il momento di tornare a casa. Venerdi in serata mi faccio portare al Suvarnabhumi, che come avevo già avuto modo di apprezzare l'anno scorso, è un aeroporto a mio avviso stupendo dal punto di vista architettonico; check-in nell'area riservata di Royal Silk, poi passeggio un po' per il duty free e l'infitità di negozi in cerca di qualche souvenir per spendere gli ultimi baath che ho in tasca. Quindi frequente andirivieni tra la saletta fumatori vicino al sat E e la lounge Thai della zona E. Lounge che non avevo mai provato. E' più tranquilla di quella principale che si trova subito dopo il controllo passaporti della Royal Silk, è più silenziosa e sono a due passi dal mio gate. Ammazzo il tempo chiacchierando con mio padre (che mi ha raggiunto da Singapore e torna a casa con me) e mangiucchiando qualcosa al ben fornito bar.
Verso mezzanotte meno un quarto è ora di imbarcare. Siamo nella seconda fila di Business, l'aereo profuma di nuovissimo; poi mi verrà detto che questo 777 è stato consegnato alla Thai il 31 ottobre ed è quindi l'ultimissimo acquisto della compagnia aerea thailandese. Il volo è lungo, avremo vento contrario e a fatica supereremo gli 800 km/h durante la crociera. Per di più siamo costretti, per motivi di slot, a rimanere a terra per un'ora prima di muovere. Le poltrone sono comode, il recline a 170° però non è il massimo perchè l'ultima parte estraibile per le gambe rimane estesa solo se premuta coi piedi, altrimenti rientra, essendo a molla. Non è il massimo, ma straiandosi con tutto il peso del corpo e la forza di gravità si rimedia senza grossi problemi. Voglio dormire, quindi accetto solo una parte della cena, mentre mi guardo Spiderman 3. Incredibilmente dopo cena mi addormento di sasso e dormo per 6 ore filate! Un record per me in aereo. Evidentemente ero stanco morto. Quando mi sveglio siamo qui (bella la sky map):
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_069.jpg
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_070.jpg
Faccio un po' di shopping al duty free, chiacchiero con l'equipaggio, consegno il logbook, mi faccio servire nella galley di prua un buonissimo caffè espresso Illy.
Flight n°: 272
Date: 10/11/2007
Flight: Thai Airways TG940
Route: Bangkok Suvarnabhumi BKK/VTBS - Milano Malpensa MXP/LIMC
Aircraft: Boeing 777-200 HS-TJW "Petchabun"
Block off: 00:59 LT - T/O runway: 01L
Block on: 07:30 LT - LND runway: 35L
In air: 12:16 hrs
Nautical miles: 4996
Cruise alt: FL380 - cruise speed: mach 0.83
Logbook:

L'equipaggio è stato nella media Thai e in genere nella media delle orientali, con le quali, lo confermo dopo questo viaggio a maggior ragione, si vola benissimo, in modo eccellente, nulla a che vedere con europee o americane. China Airlines comunque migliore di Thai, e questo non me l'aspettavo.
Arriviamo a Malpensa con più di un'ora di ritardo, fa freddo e siamo leggermente sottozero. Ovviamente veniamo sbarcati dal piazzale...vabbè. Scatto queste due foto al nostro bestione nuovo di zecca; bellissimo, amo i 777:
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_075.jpg
http://icekarl.altervista.org/_altervista_ht/Asia_novembre_2007_078.jpg
Sono già mentalmente al pensiero delle cose da fare appena tornato quando il bus ci scarica praticamente nel bel mezzo del piazzale: agli arrivi extra-Schengen con i bus c'è una coda pazzesca, MAI vista, MAI. Il serpentone si allunga sulle corsie del traffico veicoli, rimaniamo così all'esterno per 20 minuti, al freddo e senza nemmeno l'ombra di un addetto SEA che faccia ordine, che indirizzi gli sventurati ed esterrefatti volti dei passeggeri stranieri, dei quali alcuni ridono, altri si preoccupano. Gli italiani scuotono semplicemente la testa. Qualcuno grida: e questo sarebbe l'hub italiano! Provo una vergogna profondissima, ed anche questa volta mi è amaro constatare che ormai anche i Paesi considerati del terzo mondo (come lo è la Thailandia, Paese in via di sviluppo) ci abbiano superato, perlomeno nella cosa più importante: la mentalità di voler costruire una società seria, moderna, matura. Mi vergogno e avrei voglia di chiedere scusa da parte dell'Italia, che sono anche io, a questi poveri stranieri. Ripeto, non una persona presente a controllare, indirizzare, tranquillizzare. Avremmo potuto farci un giro per l'aeroporto senza essere fermati.
Scusate lo sfogo...così si conclude anche questo viaggio.
Chiedo scusa per la lungaggine, ma ogni volta mi escono dei report chilometrici...spero di non avere annoiato anche questa volta e grazie a chi ha avuto la forza di arrivare a leggere fino a qui!
Un salutone e alla prossima!
Carlo
EDIT dell'Amministrazione
Le immagini di larghezza superiore agli 800 pixel sono state trasformate in link, per evitare lo scorrimento del testo.