Ciao a tutti!
Divido questo trip report in due parti per non appesantire troppo.
Inizio luglio, gli amici con i quali dovevamo andare in barca in Grecia tergiversano ancora. Da un giorno all’altro mi prende lo schizzo: voglio andare in vacanza in Bassa California. Un salto in agenzia per capire 2 cose (e 2 prezzi) e ho già deciso: si va.
Il costo complessivo del viaggio, la voglia di viaggiare in J almeno sull’intercontinentale e la necessità di far secche un po’ di miglia AZ mi spingono ad optare per un biglietto premio.
“CFA buongiorno, come posso aiutarla?”
“Buongiorno a lei. Se le do una finestra di 10 giorni all’andata (dall’1 al 10 agosto) con ritorno dopo circa 3 settimane, me li trova 2 posti in J per gli USA con arrivo/ripartenza da qualsiasi città? Il vettore mi è completamente indifferente.”
La tipa, gentilissima si mette a cercare per ben 75 minuti. Non c’è un buco neanche a pagarlo ma lei non demorde. Una grande.
“Signore, potrebbe andarle bene un andata su Houston l’8 e un ritorno da Washington il 27 con AF?”
“Come no! Preso, grazie.”
160.000 miglia e 70 Euro a testa di tasse. Gratis è sempre un gran bel viaggiare.
Dato questo assunto, do istruzioni alla mia fedele agente di combinare il giro che voglio fare al meglio. Vorrei organizzare tutto da solo ma purtroppo in agosto tutte le disponibilità sono in mano ai 2 soli tour operator specializzati nella Baja: Marcelletti e Hotelplan; ci appoggeremo dunque per un pezzo della vacanza a quest’ultimo. L’idea di base è muoversi in macchina stando 2/3 notti in un posto e poi spostarsi.
I voli da/per il Messico saranno Continental (perfetto, si prendono miglia), rigorosamente in Y (tanto 2 su 3 saranno con E145 a classe unica) all’ottimo prezzo di Euro 230 a cranio tutto incluso.
9e15, un tassista scuola “tocco il freno ogni 3 secondi” ci deposita a MXP contro gli oramai consueti 70 Euro.
Un po’ macchinoso il self check-in per via dell’inserimento dati di passaporti, luogo di residenza negli USA, ecc, ma comunque una gentile addetta AF alle spalle è sempre pronta a intervenire in caso di problemi.
Spediamo 2 bagagli rigorosamente aperti che verranno frugati e ri-frugati a dovere dalla TSA durante tutte le tappe del nostro viaggio.
I check-in Swiss sono i piu affollati. 4 minuti di fila ai controlli di sicurezza. “E’ attiva la fast track?” “No Signore, la stanno costruendo.”
Mi concedo una colazione nella lounge AF.
Al gate A10 oggi ci mandano giu’ da Parigi un 321. In J siamo 10 su 16 posti. In totale a bordo 153.
Accanto a noi LH fa man bassa di vacanzieri mandando un capiente A300-600 per FRA.
Mercoledì 8 agosto 2007
MXP-CDG
Flight: AF 1115 – AZ 7350 – DL 8367
Class: J
Seat: 01A
Eqp: Airbus A321-211
Reg: F-GTAE
c/n: 796
Delivered: 17.3.98
Scheduled: 1030-1200
Block to block: 1053-1211
In air: 1106-1201
Champagne in bicchiere di plastica (tanto per cominciare in modo alcolico il viaggio) e siamo pronti a sbloccare un po’ in ritardo causa airway slot.
Triplo EI-DBL in taxi per JFK
I-BIXC per Atene e EI-CRD per BOS. Sullo sfondo un cielo che non promette niente di buono.
Decolliamo da 35L. Positive climb, gear up.
Tempo coperto fino a CDG.
Vassoio spuntino. Le tartine erano cipolla pura. Il dolcetto buono. Non c’è la Gingerella quindi si va di Perrier per aiutare la digestione.
Equipaggio solito AF, cortesi senza strafare. Volo uneventful, Dopo 55 minuti tocchiamo sulla 26L e ci dirigiamo al terminal 2F.
Gate guardian.
Dallo sbarco all’arrivo in lounge al 2E tra camminate, trasferimenti a piedi, passaporti, monorotaia, di nuovo controlli di sicurezza e ascensore passano altri 40 minuti buoni. Fantastico per le short connections questo CDG…
Siamo nel terminal nuovo (2E che attenzione si chiama come quello crollato ma non è lo stesso) quello inaugurato a fine giugno scorso da Monsieur le Président Nicolas Sarkozy. Che dire? Sicuramente meglio degli altri, piu grande, piu luminoso, architettura semplice (è un rettangolo e basta), piu negozi, piu posti a sedere. Non mi è dispiaciuto. Purtroppo ho fatto solo foto in lounge per pigrizia ma noto dei miglioramenti. Meglio cosi, visto che (purtroppo) dopo gli ultimi sviluppi AZ dovrò sempre di piu abituarmi a passare di qui. Al 2E per adesso partono voli per USA, Canada, Cina e poco altro.
Dicevo della lounge. Enorme (tanto che una parte era chiusa), abbastanza ben fornita (ok il bere, meno il mangiare). No computer (ridicolo!), poltrone comode. I monitor dei voli però erano già rotti.
Mi concedo una macedonia.
Attesa lunghetta (connection non felicissima), poi si va.
Il marcino è posteggiato in fondo al terminal, gate E65. C’è la corsia d’imbarco per J/tesserati FF Skyteam vari/ecc… ma una lesionata chiede a tutti quelli in fila, “business class?” Loro rispondono di no e li fa passare lo stesso. Quindi ovvio che la fila non si smaltisce se fa passare chiunque. Provo a spiegarle il concetto ma rinuncio subito, non ci arriva proprio.
Mercoledì 8 agosto 2007
CDG-IAH
Flight: AF 38 – DL 8324
Class: J
Seat: 02F
Eqp: Airbus A330-203
Reg: F-GZCH
c/n: 500
Delivered: 18.10.02
Scheduled: 1555-1935
Block to block: 1626-1950
In air: 1650-1942
Il 330 AF dalla ultima riconfigurazione non ha piu la First e ha 2 sezioni di J. In totale 40J, 179Y.
Sono nero perché nonostante tutti i miei tentativi è stato impossibile avere un posto finestrino. Il mio 02F mi incupisce. La configurazione NEV della J AF è in 2 sezioni, 22 posti qui davanti, altri 18 dietro le porte 3 e 4. Sicuramente meglio davanti anche se al posto della fila 1AeB c’è un atroce enorme closet che contiene il sistema audio/video, carrelli e altro ancora. Scricchiola da paura. Non fa una grande impressione.
1 posto libero in J. Full in Y. Secondo daily flight di AF su IAH (il primo è con 772). Inoltre da CDG c’è anche il 772 CO daily. A voi i commenti.
Sblocchiamo in ritardo, taxi per 9R e via. Tempo di volo 10 ore con rotta molto a nord. Perlomeno c’è la telecamera sul muso per godersi il decollo.
Amenity kit deprimente (a parte il sempre comodo portascarpe blu di cui possiedo una collezione invidiabile a casa).
Menu del giorno. Opto per Foie Gras e pesce conditi da un bianco del Languedoc niente male.
Aperitivo. Il binomio AF-Fauchon è sempre bello solido.
Il foie gras è buono ma troppo duro da quanto è freddo.
Passiamo sopra Belfast.
Il pesce invece è ottimo.
L’equipaggio fa il suo dovere come sempre. Secondo me senza infamia e senza lode. L’ho già detto su queste frequenze e lo ripeto: in AF esiste uno standard. Questo standard può piacere o no. Però c’è. E il pax sa cosa aspettarsi.
Nonostante tutto però penso che abbiano perso ancora qualcosina in qualità rispetto a 2/3 anni fa. Comunque non ci si può lamentare.
Dopo il formaggio, ci sono i mitici sorbetti. Adoro i sorbetti che danno su AF! Ne mangerei a tonnellate!
I 5 bicchieri di Cigalus si fanno sentire e allora reclino il sedile e mi addormento secco, nonostante la mia ragazza voglia convincermi a guardare un thriller.
Capitolo poltrona. Anche qui mi ripeto: anni luce avanti a quelle che avevano prima, quelle “da barbiere” per intenderci, ma non è un vero lie-flat, ti lascia un po’ con l’amaro in bocca perché si scivola, e pensare che se si reclinasse di altri 5 gradi staresti come un Papa.
Mi risveglio che siamo sopra al lago Michigan.
Passiamo proprio sopra a Chicago.
Un oretta prima dell’arrivo servono un tortino di pollo TERRIFICANTE. Praticamente un peperone unico. Indigeribile. Mamma mia che schifo!
La lunghezza del viaggio si fa sentire, sono sfatto.
Puntiamo decisi verso sud.
Finalmente in poco meno di 10 ore, atterriamo sulla 26L del George Bush Intercontinental Airport.
10 minuti per attaccare il finger del concourse D, gate D9, lunga camminata e 40 di immigration, nonostante fossimo tra i primi a sbarcare. Voglia di lavorare saltami addosso!
Ritiriamo i bagagli e terminiamo la lunga giornata a un anonimo ma dignitoso Doubletree nei pressi dell’aeroporto.
L’indomani, alle 9 siamo già di ritorno a IAH.
Check-in macchinoso perché la tipa CO vuole fare tutto con la macchinetta nonostante questa si rifiuti di riconoscere la mia prenotazione e vada in crash per ben 2 volte.
Oggi ci attende un bell’Embraer Continental Express per Loreto. Si parte dal concourse B, gate B76 che si raggiunge con una monorotaia.
IAH è molto funzionale, pulito, luminoso ma assolutamente monotono come traffico, CO, CO e ancora CO!
Giovedì 9 agosto 2007
IAH-LTO
Flight: CO 3113
Class: Y
Seat: 11C
Eqp: Embraer RJ145XR
Reg: N14158
c/n: 145791
Delivered: 11.3.04
Scheduled: 1110-1318
Block to block: 1115-1248
In air: 1123-1245
Il nostro aereo è winglettato. Mentre il nostro vicino che va a Mazatlan non lo è.
CO ha un volo bisettimanale IAH-LTO. LF 100%. Italiani presenti in massa.
Oltre agli Embraer, in CO Express hanno in flotta pure i CRJ.
Decollo dalla 15R
Sobborghi texani.
Pitch non esaltante.
Rancio. Quando si ha fame si può mandare giu di tutto…
Paesaggi al confine.
Aeroportino sperduto.
Stiamo scendendo e il mare di Cortez ci offre i primi paesaggi mozzafiato.
Sobborghi di Loreto.
Tocchiamo con mezz’ora abbondante di anticipo sulla pista 16. Foto satellitare dell’aeroporto tratta da Google Earth.
A terra solo un Falcon 900 messicano.
Non ho altre foto dell’aerostazione (minuscola e senza aria condizionata) perché vedo che davanti a me fanno il cazziatone a uno che scattava perciò evito.
Immigration messicana: le comiche. Il poliziotto ai primi in coda fa un sacco di domande sul perché, percome, per quanto venite in Messico, ecc. Ci mette una vita. Poi vede che la fila è lunga, è solo, fa caldo e quindi si rompe e agli altri timbra a tutti il passaporto senza guardare e via. Mitico!
La Hertz ci consegna la nostra fedele Jeep Liberty (nuova di pacca, 900km) a un prezzo giornaliero non indifferente e si parte!
Vi allego una cartina tratta da Google Earth per farvi capire dove siamo.
Praticamente le nostre tappe saranno:
1) Loreto
2) Punta Chivato
3) Di nuovo Loreto per una notte in modo da spezzare il viaggio
4) La Paz
5) Isla Spiritu Santo
6) Los Cabos
La bellezza della Baja California ti toglie il fiato. C’è esattamente tutto quello che piace a me: pochissima gente (a parte a Los Cabos), deserto, mare spettacolare, caldo secco, bel tempo, paesaggi mozzafiato e alberghi di ottimo livello.
Mi è piaciuto da pazzi!
Note negative: troppi italiani e la tendenza dei messicani a sbarazzarsi della spazzatura (“basura” come la chiamano loro, un po’ dappertutto, specie a bordo strada).
Vi posto alcune foto selezionatissime sulle circa 2.500 (DUEMILACINQUECENTO!) fatte:
Cominciamo da Loreto
La nostra Posada (albergo). Deliziosa, raccomandata a chi dovesse un giorno trovarsi in zona. C’è pure la piscina pensile. Sia qui che alla prossima tappa –Punta Chivato- abbiamo alloggiato alle Posada De Las Flores: www.posadadelasflores.com
Un giro all’Isla Coronado, di fronte a Loreto
Mante in amore.
Delfini (difficilissimi da fotografare!)
Leoni marini.
L’11 mattina partiamo (180km) verso nord, direzione Punta Chivato.
Dopo 80km di deserto, si apre una meravigliosa baia: Baia Concepcion. Il contrasto deserto-mare è da togliere il fiato. Ci sono 45 gradi abbondanti ma non fastidiosi perché secchi.
Sulla cartina questo è segnato come un PAESE!!!
Il nostro mezzo
Playa El Requeson, un dei posti piu belli di tutta la vacanza
Missione di Mulege
Dopo Mulege si lascia la Mexico 1, la strada che va da Cabo San Lucas a Tijuana, e si percorrono 30km di sterrato per Punta Chivato.
Alcuni americani che si sono costruiti la villa qui hanno pensato bene di farsi pure la pista d’atterraggio in casa! Fantastico!
Ingresso Posada De Las Flores Punta Chivato
Il 14 torniamo verso sud, sempre a Loreto per spezzare il viaggio verso La Paz. Prima però, la mattina, breve detour verso Santa Rosalia, 40km a nord di Punta Chivato:
Santa Rosalia è “famosa” perché i francesi hanno sfruttato una miniera di rame fino agli anni 50. L’influenza transalpina si fa sentire ancora ai giorni nostri, compresa questa chiesa prefabbricata costruita da Gustave Eiffel (quello della torre).
Rifacciamo la stessa strada di 3 giorni fa nel senso contrario ma rimaniamo estasiati come se fosse la prima volta.
Notte a Loreto e poi via verso La Paz (300km circa)
Lungo la strada è una strage di croci, ogni km c’è un ricordo di chi ha perso la vita. Pazzesco. Difatti di notte è meglio non guidare se vuoi portare a casa la pelle.
La Paz in vista!
A La Paz alloggiamo al Grand Plaza Hotel. Un ex-Crowneplaza declassato. Hanno lasciato le strutture che sono ok ma servizio e atmosfera con la nuova proprietà sono da brivido. Non c’è nessun cliente! Tipo Shining. Purtroppo a La Paz le alternative sono ben poche. Non ci sono alberghi di qualità e questo era il meno peggio.
Missione di La Paz
……………
(continua nella seconda parte)


Divido questo trip report in due parti per non appesantire troppo.
Inizio luglio, gli amici con i quali dovevamo andare in barca in Grecia tergiversano ancora. Da un giorno all’altro mi prende lo schizzo: voglio andare in vacanza in Bassa California. Un salto in agenzia per capire 2 cose (e 2 prezzi) e ho già deciso: si va.
Il costo complessivo del viaggio, la voglia di viaggiare in J almeno sull’intercontinentale e la necessità di far secche un po’ di miglia AZ mi spingono ad optare per un biglietto premio.
“CFA buongiorno, come posso aiutarla?”
“Buongiorno a lei. Se le do una finestra di 10 giorni all’andata (dall’1 al 10 agosto) con ritorno dopo circa 3 settimane, me li trova 2 posti in J per gli USA con arrivo/ripartenza da qualsiasi città? Il vettore mi è completamente indifferente.”
La tipa, gentilissima si mette a cercare per ben 75 minuti. Non c’è un buco neanche a pagarlo ma lei non demorde. Una grande.
“Signore, potrebbe andarle bene un andata su Houston l’8 e un ritorno da Washington il 27 con AF?”
“Come no! Preso, grazie.”
160.000 miglia e 70 Euro a testa di tasse. Gratis è sempre un gran bel viaggiare.
Dato questo assunto, do istruzioni alla mia fedele agente di combinare il giro che voglio fare al meglio. Vorrei organizzare tutto da solo ma purtroppo in agosto tutte le disponibilità sono in mano ai 2 soli tour operator specializzati nella Baja: Marcelletti e Hotelplan; ci appoggeremo dunque per un pezzo della vacanza a quest’ultimo. L’idea di base è muoversi in macchina stando 2/3 notti in un posto e poi spostarsi.
I voli da/per il Messico saranno Continental (perfetto, si prendono miglia), rigorosamente in Y (tanto 2 su 3 saranno con E145 a classe unica) all’ottimo prezzo di Euro 230 a cranio tutto incluso.
9e15, un tassista scuola “tocco il freno ogni 3 secondi” ci deposita a MXP contro gli oramai consueti 70 Euro.
Un po’ macchinoso il self check-in per via dell’inserimento dati di passaporti, luogo di residenza negli USA, ecc, ma comunque una gentile addetta AF alle spalle è sempre pronta a intervenire in caso di problemi.
Spediamo 2 bagagli rigorosamente aperti che verranno frugati e ri-frugati a dovere dalla TSA durante tutte le tappe del nostro viaggio.
I check-in Swiss sono i piu affollati. 4 minuti di fila ai controlli di sicurezza. “E’ attiva la fast track?” “No Signore, la stanno costruendo.”
Mi concedo una colazione nella lounge AF.

Al gate A10 oggi ci mandano giu’ da Parigi un 321. In J siamo 10 su 16 posti. In totale a bordo 153.
Accanto a noi LH fa man bassa di vacanzieri mandando un capiente A300-600 per FRA.


Mercoledì 8 agosto 2007
MXP-CDG
Flight: AF 1115 – AZ 7350 – DL 8367
Class: J
Seat: 01A
Eqp: Airbus A321-211
Reg: F-GTAE
c/n: 796
Delivered: 17.3.98
Scheduled: 1030-1200
Block to block: 1053-1211
In air: 1106-1201
Champagne in bicchiere di plastica (tanto per cominciare in modo alcolico il viaggio) e siamo pronti a sbloccare un po’ in ritardo causa airway slot.
Triplo EI-DBL in taxi per JFK

I-BIXC per Atene e EI-CRD per BOS. Sullo sfondo un cielo che non promette niente di buono.


Decolliamo da 35L. Positive climb, gear up.

Tempo coperto fino a CDG.
Vassoio spuntino. Le tartine erano cipolla pura. Il dolcetto buono. Non c’è la Gingerella quindi si va di Perrier per aiutare la digestione.


Equipaggio solito AF, cortesi senza strafare. Volo uneventful, Dopo 55 minuti tocchiamo sulla 26L e ci dirigiamo al terminal 2F.
Gate guardian.


Dallo sbarco all’arrivo in lounge al 2E tra camminate, trasferimenti a piedi, passaporti, monorotaia, di nuovo controlli di sicurezza e ascensore passano altri 40 minuti buoni. Fantastico per le short connections questo CDG…
Siamo nel terminal nuovo (2E che attenzione si chiama come quello crollato ma non è lo stesso) quello inaugurato a fine giugno scorso da Monsieur le Président Nicolas Sarkozy. Che dire? Sicuramente meglio degli altri, piu grande, piu luminoso, architettura semplice (è un rettangolo e basta), piu negozi, piu posti a sedere. Non mi è dispiaciuto. Purtroppo ho fatto solo foto in lounge per pigrizia ma noto dei miglioramenti. Meglio cosi, visto che (purtroppo) dopo gli ultimi sviluppi AZ dovrò sempre di piu abituarmi a passare di qui. Al 2E per adesso partono voli per USA, Canada, Cina e poco altro.
Dicevo della lounge. Enorme (tanto che una parte era chiusa), abbastanza ben fornita (ok il bere, meno il mangiare). No computer (ridicolo!), poltrone comode. I monitor dei voli però erano già rotti.
Mi concedo una macedonia.



Attesa lunghetta (connection non felicissima), poi si va.
Il marcino è posteggiato in fondo al terminal, gate E65. C’è la corsia d’imbarco per J/tesserati FF Skyteam vari/ecc… ma una lesionata chiede a tutti quelli in fila, “business class?” Loro rispondono di no e li fa passare lo stesso. Quindi ovvio che la fila non si smaltisce se fa passare chiunque. Provo a spiegarle il concetto ma rinuncio subito, non ci arriva proprio.
Mercoledì 8 agosto 2007
CDG-IAH
Flight: AF 38 – DL 8324
Class: J
Seat: 02F
Eqp: Airbus A330-203
Reg: F-GZCH
c/n: 500
Delivered: 18.10.02
Scheduled: 1555-1935
Block to block: 1626-1950
In air: 1650-1942
Il 330 AF dalla ultima riconfigurazione non ha piu la First e ha 2 sezioni di J. In totale 40J, 179Y.
Sono nero perché nonostante tutti i miei tentativi è stato impossibile avere un posto finestrino. Il mio 02F mi incupisce. La configurazione NEV della J AF è in 2 sezioni, 22 posti qui davanti, altri 18 dietro le porte 3 e 4. Sicuramente meglio davanti anche se al posto della fila 1AeB c’è un atroce enorme closet che contiene il sistema audio/video, carrelli e altro ancora. Scricchiola da paura. Non fa una grande impressione.
1 posto libero in J. Full in Y. Secondo daily flight di AF su IAH (il primo è con 772). Inoltre da CDG c’è anche il 772 CO daily. A voi i commenti.
Sblocchiamo in ritardo, taxi per 9R e via. Tempo di volo 10 ore con rotta molto a nord. Perlomeno c’è la telecamera sul muso per godersi il decollo.


Amenity kit deprimente (a parte il sempre comodo portascarpe blu di cui possiedo una collezione invidiabile a casa).

Menu del giorno. Opto per Foie Gras e pesce conditi da un bianco del Languedoc niente male.



Aperitivo. Il binomio AF-Fauchon è sempre bello solido.

Il foie gras è buono ma troppo duro da quanto è freddo.

Passiamo sopra Belfast.

Il pesce invece è ottimo.

L’equipaggio fa il suo dovere come sempre. Secondo me senza infamia e senza lode. L’ho già detto su queste frequenze e lo ripeto: in AF esiste uno standard. Questo standard può piacere o no. Però c’è. E il pax sa cosa aspettarsi.
Nonostante tutto però penso che abbiano perso ancora qualcosina in qualità rispetto a 2/3 anni fa. Comunque non ci si può lamentare.
Dopo il formaggio, ci sono i mitici sorbetti. Adoro i sorbetti che danno su AF! Ne mangerei a tonnellate!

I 5 bicchieri di Cigalus si fanno sentire e allora reclino il sedile e mi addormento secco, nonostante la mia ragazza voglia convincermi a guardare un thriller.
Capitolo poltrona. Anche qui mi ripeto: anni luce avanti a quelle che avevano prima, quelle “da barbiere” per intenderci, ma non è un vero lie-flat, ti lascia un po’ con l’amaro in bocca perché si scivola, e pensare che se si reclinasse di altri 5 gradi staresti come un Papa.
Mi risveglio che siamo sopra al lago Michigan.

Passiamo proprio sopra a Chicago.

Un oretta prima dell’arrivo servono un tortino di pollo TERRIFICANTE. Praticamente un peperone unico. Indigeribile. Mamma mia che schifo!

La lunghezza del viaggio si fa sentire, sono sfatto.
Puntiamo decisi verso sud.


Finalmente in poco meno di 10 ore, atterriamo sulla 26L del George Bush Intercontinental Airport.
10 minuti per attaccare il finger del concourse D, gate D9, lunga camminata e 40 di immigration, nonostante fossimo tra i primi a sbarcare. Voglia di lavorare saltami addosso!
Ritiriamo i bagagli e terminiamo la lunga giornata a un anonimo ma dignitoso Doubletree nei pressi dell’aeroporto.
L’indomani, alle 9 siamo già di ritorno a IAH.
Check-in macchinoso perché la tipa CO vuole fare tutto con la macchinetta nonostante questa si rifiuti di riconoscere la mia prenotazione e vada in crash per ben 2 volte.
Oggi ci attende un bell’Embraer Continental Express per Loreto. Si parte dal concourse B, gate B76 che si raggiunge con una monorotaia.
IAH è molto funzionale, pulito, luminoso ma assolutamente monotono come traffico, CO, CO e ancora CO!
Giovedì 9 agosto 2007
IAH-LTO
Flight: CO 3113
Class: Y
Seat: 11C
Eqp: Embraer RJ145XR
Reg: N14158
c/n: 145791
Delivered: 11.3.04
Scheduled: 1110-1318
Block to block: 1115-1248
In air: 1123-1245
Il nostro aereo è winglettato. Mentre il nostro vicino che va a Mazatlan non lo è.

CO ha un volo bisettimanale IAH-LTO. LF 100%. Italiani presenti in massa.
Oltre agli Embraer, in CO Express hanno in flotta pure i CRJ.

Decollo dalla 15R


Sobborghi texani.


Pitch non esaltante.

Rancio. Quando si ha fame si può mandare giu di tutto…

Paesaggi al confine.


Aeroportino sperduto.



Stiamo scendendo e il mare di Cortez ci offre i primi paesaggi mozzafiato.








Sobborghi di Loreto.



Tocchiamo con mezz’ora abbondante di anticipo sulla pista 16. Foto satellitare dell’aeroporto tratta da Google Earth.

A terra solo un Falcon 900 messicano.

Non ho altre foto dell’aerostazione (minuscola e senza aria condizionata) perché vedo che davanti a me fanno il cazziatone a uno che scattava perciò evito.
Immigration messicana: le comiche. Il poliziotto ai primi in coda fa un sacco di domande sul perché, percome, per quanto venite in Messico, ecc. Ci mette una vita. Poi vede che la fila è lunga, è solo, fa caldo e quindi si rompe e agli altri timbra a tutti il passaporto senza guardare e via. Mitico!
La Hertz ci consegna la nostra fedele Jeep Liberty (nuova di pacca, 900km) a un prezzo giornaliero non indifferente e si parte!
Vi allego una cartina tratta da Google Earth per farvi capire dove siamo.

Praticamente le nostre tappe saranno:
1) Loreto
2) Punta Chivato
3) Di nuovo Loreto per una notte in modo da spezzare il viaggio
4) La Paz
5) Isla Spiritu Santo
6) Los Cabos
La bellezza della Baja California ti toglie il fiato. C’è esattamente tutto quello che piace a me: pochissima gente (a parte a Los Cabos), deserto, mare spettacolare, caldo secco, bel tempo, paesaggi mozzafiato e alberghi di ottimo livello.
Mi è piaciuto da pazzi!
Note negative: troppi italiani e la tendenza dei messicani a sbarazzarsi della spazzatura (“basura” come la chiamano loro, un po’ dappertutto, specie a bordo strada).
Vi posto alcune foto selezionatissime sulle circa 2.500 (DUEMILACINQUECENTO!) fatte:
Cominciamo da Loreto


La nostra Posada (albergo). Deliziosa, raccomandata a chi dovesse un giorno trovarsi in zona. C’è pure la piscina pensile. Sia qui che alla prossima tappa –Punta Chivato- abbiamo alloggiato alle Posada De Las Flores: www.posadadelasflores.com

Un giro all’Isla Coronado, di fronte a Loreto
Mante in amore.

Delfini (difficilissimi da fotografare!)


Leoni marini.


L’11 mattina partiamo (180km) verso nord, direzione Punta Chivato.



Dopo 80km di deserto, si apre una meravigliosa baia: Baia Concepcion. Il contrasto deserto-mare è da togliere il fiato. Ci sono 45 gradi abbondanti ma non fastidiosi perché secchi.



Sulla cartina questo è segnato come un PAESE!!!


Il nostro mezzo




Playa El Requeson, un dei posti piu belli di tutta la vacanza


Missione di Mulege


Dopo Mulege si lascia la Mexico 1, la strada che va da Cabo San Lucas a Tijuana, e si percorrono 30km di sterrato per Punta Chivato.

Alcuni americani che si sono costruiti la villa qui hanno pensato bene di farsi pure la pista d’atterraggio in casa! Fantastico!



Ingresso Posada De Las Flores Punta Chivato




Il 14 torniamo verso sud, sempre a Loreto per spezzare il viaggio verso La Paz. Prima però, la mattina, breve detour verso Santa Rosalia, 40km a nord di Punta Chivato:

Santa Rosalia è “famosa” perché i francesi hanno sfruttato una miniera di rame fino agli anni 50. L’influenza transalpina si fa sentire ancora ai giorni nostri, compresa questa chiesa prefabbricata costruita da Gustave Eiffel (quello della torre).




Rifacciamo la stessa strada di 3 giorni fa nel senso contrario ma rimaniamo estasiati come se fosse la prima volta.



Notte a Loreto e poi via verso La Paz (300km circa)





Lungo la strada è una strage di croci, ogni km c’è un ricordo di chi ha perso la vita. Pazzesco. Difatti di notte è meglio non guidare se vuoi portare a casa la pelle.



La Paz in vista!

A La Paz alloggiamo al Grand Plaza Hotel. Un ex-Crowneplaza declassato. Hanno lasciato le strutture che sono ok ma servizio e atmosfera con la nuova proprietà sono da brivido. Non c’è nessun cliente! Tipo Shining. Purtroppo a La Paz le alternative sono ben poche. Non ci sono alberghi di qualità e questo era il meno peggio.


Missione di La Paz

……………
(continua nella seconda parte)

