Dopo il viaggio keniota riparto per un weekend a Barcellona: l’occasione è il matrimonio degli amici Ruben e Miranda, che si sono conosciuti e che io ho conosciuto l’anno scorso in Thailandia.
Come ho detto a Ruben ho vissuto questa storia dall’inizio, ricordandomi ancora quella sera alla Julie’s Guesthouse di Chiang Mai quando egli mi disse: “Hombre, hoy conocí a una chica muy guapa!”. Da lì è iniziata la storia che porta un ragazzo catalano e una ragazza di Hong Kong a sposarsi in quest’angolo di Europa, a Granollers, a due passi dal Circuit de Catalunya.
Una volta venuto a conoscenza della data della cerimonia, mi attivo a trovare la migliore soluzione di viaggio: andata con gli arancioni e ritorno con gli irlandesi, dal momento che il matrimonio è di venerdì alle 19 e il TRN-GRO atterra in Catalogna troppo tardi. Si parte quindi all’alba dalla brughiera, arrivando a Milano il giovedì sera per fare cena col babbo, dopocena con gli amici del Kenya e tirata lunga verso la partenza del Malpensa Shuttle alle 4.15 dalla Stazione Centrale.
Esco quindi dall’ufficio alle 15 di giovedì 16, passo a casa a chiudere la valigia e vado a prendere il treno a Porta Susa. Arrivo puntuale alle 18.45 a Milano, prendo la 90 fino a Piazzale Susa dove mi aspetta papà per andare a cena a “L’albero fiorito”, l’ultima trattoria vera e propria rimasta a Milano. Si mangia al tavolo con altre persone, ci sfondiamo di primo, secondo, contorno, dolce, doppia bottiglia di Refosco della casa e acqua per 15 euro a testa. Per chi fosse interessato (e ne vale la pena, come la mia forma fisica – rotonda – testimonia), fornisco indirizzo in privato.
Passa la cena, passa il dopocena (con 2 bocce e mezza di Prosecco in 3) e alle 4 sono in Centrale, salgo sul bus e crollo fino a destinazione, ricordo di aver visto solo il Pirellone e la scritta “Departures” al T2 di MXP.
Ho acquistato la valigia da imbarcare, non sapendo ancora come mi sarei regolato sull’argomento, ma vedo che sta abbondantemente nella gabbietta al check in, ragione per la quale chiedo e ottengo di poterla portare a bordo. La gentile signorina dell’accettazione si scusa di non potermi ridare indietro quanto pagato in più: non è un problema, è stato un eccesso di scrupolo mio, in ogni caso ho molto apprezzato la sua solerzia nello scusarsi per una cosa che non avevo nemmeno chiesto.
Mentre vago per il T2 alla ricerca di cibo vedo una squadra giovanile del Milan in attesa: chiedo lumi al dirigente e mi dice che stanno andando a Madrid per un torneo. Mentre sto continuando a cazzeggiare, passano cinque ragazzi che, visti i bambini milanisti, cominciano a intonare un piccolo coro. La scena è splendida, soprattutto alle 5 del mattino, coi bimbi milanisti che li guardano storti e molta gente che si mette a ridere gustandosi lo spettacolo!
Passo in un secondo i controlli e vado verso il D14 dove già qualcuno è seduto ad attendere l’imbarco.
Alle 5.55 arriva l’addetta SEA per l’imbarco ma stranamente nessuno si muove, mi aspettavo la coda pre-imbarco per accaparrarsi i posti migliori. Pochi minuti dopo viene annunciato l’imbarco e sono tra i primi, dopo i Priority Boarding ad entrare in aereo.
Volo: Easyjet – U2 2763 del 17/09/2010
Milano Malpensa (MXP/LIMC) – Barcelona El Prat (BCN/LEBL)
Aeromobile: Airbus 319-111 – Reg: G-EZAX – Seat 2F
LF: 138 pax (~88%) + 6 crew
Scheduled: 06.40 – 08.15
Block to block: 07.03 (Gate D14) – 08.44 (Gate A11)
In air: 07.13 (RWY 35L) – 08.40 (RWY 07L)
Distanza: 445 NM – Durata volo: 1h27’
Oggi si vola con G-EZAX e mi accomodo al 2F, consegnando subito il logbook alla purser.
Le porte vengono chiuse alle 6.44 ma restiamo fermi al parcheggio a causa del solito sciopero ATC in Francia.
La capo cabina ed il comandante aggiornano ogni 5 minuti la situazione e si prodigano in scuse per il ritardo, aggiungendo che il ritardo potrebbe arrivare fino ad un’ora.
La situazione però migliora e alle 7.03 ci muoviamo in direzione della 35L, in uso stamattina per i decolli. Il decollo è veloce ed in pochi secondi siamo in aria, si vira a sinistra con la prua in direzione Spagna. Sotto di noi una coltre di nubi che non sparirà mai, rendendo anche ballerino il volo.
Il massiccio del Monte Rosa
Vista l’impossibilità di fotografare ne approfitto per appisolarmi e mi sveglio che si stanno già tutti preparando per l’atterraggio: il tempo è sempre brutto ma ogni tanto si riesce a vedere qualcosa. Cerco di fare qualche foto e riesco a riprendere una delle curve del Circuit de Catalunya.
Facciamo un lungo giro virando per allinearci sulla 07L, pur essendo a destra non ho praticamente sentito la virata, che immagino sia stata molto larga.
Finalmente alle 8.40 poggiamo i carrelli sulla pista e andiamo a parcheggiare al T2, grande e desolatamente vuoto, in attesa dell’arrivo in forse degli irlandesi.
Ok, ora dirò un’eresia, ma questo terminal mi ha ricordato molto la sala centrale di Tempelhof, soffitto alto, pochi aerei ed un’aria di abbandono. Mi spaice perché come terminal vale ancora molto.
Vista del nuovo T1
La cosa più comoda del T2 è la ferrovia davanti allo scalo: il percorso per arrivarci è lungo e maltenuto, sulla passerella piove dalle perdite del tetto e faccio la gimkana per evitare le pozzanghere.
Arrivo al treno, pago 3€ per il tragitto fino a Granollers e alle 9.08 lascio puntuale l’aeroporto.
Venerdì pomeriggio e sera è tempo di celebrazioni, il matrimonio civile è in un bell’edificio del comune di Granollers e prima assisto ad una cerimonia tradizionale cinese, con tanto di servizio del the da parte degli sposi ai genitori di lei. Eccomi in una foto con gli sposi.
Cena e dopocena sono di pregio e alle 3 torno in albergo (Hotel Ciutat Granollers – molto valido) e crollo dopo, escluse le pennichelle sul bus e sull’aereo, dopo 44 ore di veglia.
Il giorno dopo, sabato, si gira per Barcellona con finale a Santa Coloma de Gramenet per assistere alla partita Marfil Santa Coloma-Inter Movistar della Division de Honor di calcio a 5. Sono appassionato di calcio a 5 (che non è il “calcetto”, sia chiaro) e vedere una gara della serie A spagnola è un’occasione da non perdere.
Lascio qualche foto del pomeriggio in giro per la città, sicuramente nulla di nuovo per il forum.
Il Passeig de Gracia
Casa Battlò
Plaça de Catalunya
Rambla de Canaletes
Mercat de la Boqueria
Cristoforo Colombo
Tentativo di spotting ad un Wizzair in atterraggio a BCN
Maremagnum e porto
Platja de la Barceloneta
Faccio un salto a Montjuic (adoro sta collina)
Da qui si vede bene l’aeroporto
Scendo verso Plaça de Espanya
Da qui prendo la metropolitana, L1 fino a La Sagrera e L9 fino a Can Peixauet, ed eccomi a Santa Coloma de Gramenet. La L9 è automatica come a Torino.
Ecco qualche foto del Pabellò Municipal d’Esports di Santa Coloma e della splendida partita.
Prima di tornare a Barcellona e quindi a Granollers faccio un salto allo stadio, dove sta giocando una formazione giovanile del Barcellona (in verde).
Siamo al ritorno. Mi ero informato sulla possibilità o meno di dormire in aeroporto a Girona, ma Ruben mi dà ospitalità e si offre di accompagnarmi a GRO alle 5.30 di mattina, dopo aver portato a BCN il neo-cognato in ripartenza per Houston.
L’autostrada A7 non vede traffico a quest’ora ed in 35’ siamo a GRO: saluto Ruben e Miranda, li ringrazio e do loro appuntamento a Torino per la stagione sciistica.
Questa volta non posso portarmi a mano il trolley, non tanto per il peso quanto per le misure: quelle di FR sono più piccole di quelle degli arancioni e inoltre ho 2 bottiglie di Frangelico (quanti lo conoscono?) e una di Rioja (cadeau di Ruben) da portare a casa. Chiedo alla gentilissima signorina dell’accettazione di applicare l’etichetta “fragile” al bagaglio, me lo fanno senza problemi ma mi fanno firmare uno scarico di responsabilità. Nella fila accanto alla mia un’anziana coppia tedesca ha i bagagli troppo pesanti: non parlano né inglese né spagnolo e mi tocca far da traduttore tra l’addetta del check in e loro; non so alla fine cos’abbiano fatto, di sicuro la prossima volta peseranno la valigia prima di arrivare in aeroporto.
Passo velocemente i controlli e vado a fare una leggera colazione al McDonald’s, prima di parcheggiarmi di fronte all’uscita 3. L’imbarco apre alle 7.20 e di nuovo sono tra i primi a salire, con l’idea di trovare un posto finestrino a sinistra.
Volo: Ryanair – FR 9111 del 19/09/2010
Girona Costa Brava (GRO/LEGE) – Torino Caselle (TRN/LIMF)
Aeromobile: Boeing 737-8AS – Reg: EI-DAH – Seat 6A
LF: 115 pax (~61%) + 6 crew
Scheduled: 07.55 – 09.25
Block to block: 07.52 (Gate 3) – 09.03 (Stand 505)
In air: 07.59 (RWY 20) – 08.59 (RWY 36)
Distanza: 386 NM – Durata volo: 1h00’
Mi accomodo al 6A e riesco a stendere abbastanza bene le gambe.
A bordo oggi ci sono 2 disabili e 3 infants e le procedure d’imbarco vanno un po’ per le lunghe, ma finalmente alle 7.50 vengono chiuse le porte. Il comandante annuncia un tempo di volo di un’ora, con temperatura a TRN di 15°C e tempo nuvoloso.
Sblocchiamo e andiamo verso la pista 20, sulla quale entriamo dal raccordo E1. Il decollo è potente e poco dopo cominciamo una virata a sinistra in direzione est. Si vedono l’aeroporto di Girona ed i Pirenei in lontananza. Chiedo scusa per le foto ma c’era un leggero controsole e il finestrino zozzo.
Il volo procede tranquillo tra millemila annunci di ogni genere: considerati i tempi di rilascio degli AAVV, in 45’ hanno fatto il giro di sigarette “Smokeless”, due giri di cibo e bevande, il duty free, i gratta e vinci e la carta telefonica. Non si sono fermate un attimo.
La rotta ci vede passare sopra Marsiglia, Nizza, la Liguria per poi virare in direzione Nord verso Torino.
La città di Marsiglia e l’aeroporto di Marseille Marignane (MRS/LFML)
La località di La Ciotat
Il Monviso dalla parte francese
Cannes col Boulevard du Midi e l’aeroporto di Cannes Mandelieu (CEQ/LFMD) sullo sfondo
Villeneuve Loubet
Nizza e l’aeroporto Nice Côte d’Azur (NCE/LFMN)
Le Alpi Marittime
La Bisalta
Teleobiettivo sul Monte Rosa
Teleobiettivo sulla Triade delle montagne, da sinistra il Monte Bianco, il Cervino ed il Monte Rosa
Continuiamo a costeggiare la Liguria fino al momento di virare verso nord: l’emozione è forte quando vedo sotto di me il “Claudio Scajola Intercontinental Airport”!!! Fino alla nuova intitolazione lo chiamerò col vecchio nome, il megahub del Ponente ligure: ladies and gentlemen, l’aeroporto “Clemente Panero” di Villanova d’Albenga (ALL/LIMG)
Non resisto alla tentazione e faccio molte foto a tale beltà! Nel mentre passiamo sopra Castelbianco, dove ha sede un agriturismo di gran pregio (di nuovo, dettagli in privato)…
Sopra il Piemonte ci sono solo nuvole, tranne qualche piccolo sprazzo di sole: ecco il viadotto di Ceva della A6 Torino-Savona.
La coltre di nubi è sempre spessa, sbuca solo il Monviso
Le nuvole creano effetti splendidi: ecco la nostra ombra ed un cerchio di arcobaleno
Quando scendiamo sotto le nuvole siamo già sulla città: la parabolica ovest della pista prove Fiat
Zona Basse di Stura
Caselle downtown
Cortissimo finale con A320 AP e ottantone IG sul piazzale
Touchdown
Appena tocchiamo terra parte la trombetta, la capo cabina si bulla dell’arrivo 25 minutes ahead of schedule, come se fosse difficile essere puntuali con i loro tempi gonfiati.
L’Antonov 124 è ancora fermo al parcheggio Kilo
Seguiamo il follow me fino al parcheggio 505, dove blocchiamo alle 9.03. I bus sono già in attesa e lo sbarco e veloce.
Ne approfitto per lanciare il teleobiettivo sul Superjet parcheggiato all’Alenia e per un close up finale sulla bestiola che mi ha riportato a casa
Bloccati alle 9.03, in aerostazione alle 9.08, ho il bagaglio in mano alle 9.10: parliamone…
Vado verso l’uscita e partecipo anch’io al suk degli arrivi! :morto:
Grazie a tutti: come sempre commenti, critiche, correzioni e sfanculamenti sono i benvenuti!
Come ho detto a Ruben ho vissuto questa storia dall’inizio, ricordandomi ancora quella sera alla Julie’s Guesthouse di Chiang Mai quando egli mi disse: “Hombre, hoy conocí a una chica muy guapa!”. Da lì è iniziata la storia che porta un ragazzo catalano e una ragazza di Hong Kong a sposarsi in quest’angolo di Europa, a Granollers, a due passi dal Circuit de Catalunya.
Una volta venuto a conoscenza della data della cerimonia, mi attivo a trovare la migliore soluzione di viaggio: andata con gli arancioni e ritorno con gli irlandesi, dal momento che il matrimonio è di venerdì alle 19 e il TRN-GRO atterra in Catalogna troppo tardi. Si parte quindi all’alba dalla brughiera, arrivando a Milano il giovedì sera per fare cena col babbo, dopocena con gli amici del Kenya e tirata lunga verso la partenza del Malpensa Shuttle alle 4.15 dalla Stazione Centrale.
Esco quindi dall’ufficio alle 15 di giovedì 16, passo a casa a chiudere la valigia e vado a prendere il treno a Porta Susa. Arrivo puntuale alle 18.45 a Milano, prendo la 90 fino a Piazzale Susa dove mi aspetta papà per andare a cena a “L’albero fiorito”, l’ultima trattoria vera e propria rimasta a Milano. Si mangia al tavolo con altre persone, ci sfondiamo di primo, secondo, contorno, dolce, doppia bottiglia di Refosco della casa e acqua per 15 euro a testa. Per chi fosse interessato (e ne vale la pena, come la mia forma fisica – rotonda – testimonia), fornisco indirizzo in privato.
Passa la cena, passa il dopocena (con 2 bocce e mezza di Prosecco in 3) e alle 4 sono in Centrale, salgo sul bus e crollo fino a destinazione, ricordo di aver visto solo il Pirellone e la scritta “Departures” al T2 di MXP.
Ho acquistato la valigia da imbarcare, non sapendo ancora come mi sarei regolato sull’argomento, ma vedo che sta abbondantemente nella gabbietta al check in, ragione per la quale chiedo e ottengo di poterla portare a bordo. La gentile signorina dell’accettazione si scusa di non potermi ridare indietro quanto pagato in più: non è un problema, è stato un eccesso di scrupolo mio, in ogni caso ho molto apprezzato la sua solerzia nello scusarsi per una cosa che non avevo nemmeno chiesto.
Mentre vago per il T2 alla ricerca di cibo vedo una squadra giovanile del Milan in attesa: chiedo lumi al dirigente e mi dice che stanno andando a Madrid per un torneo. Mentre sto continuando a cazzeggiare, passano cinque ragazzi che, visti i bambini milanisti, cominciano a intonare un piccolo coro. La scena è splendida, soprattutto alle 5 del mattino, coi bimbi milanisti che li guardano storti e molta gente che si mette a ridere gustandosi lo spettacolo!
Passo in un secondo i controlli e vado verso il D14 dove già qualcuno è seduto ad attendere l’imbarco.
Alle 5.55 arriva l’addetta SEA per l’imbarco ma stranamente nessuno si muove, mi aspettavo la coda pre-imbarco per accaparrarsi i posti migliori. Pochi minuti dopo viene annunciato l’imbarco e sono tra i primi, dopo i Priority Boarding ad entrare in aereo.
Volo: Easyjet – U2 2763 del 17/09/2010
Milano Malpensa (MXP/LIMC) – Barcelona El Prat (BCN/LEBL)
Aeromobile: Airbus 319-111 – Reg: G-EZAX – Seat 2F
LF: 138 pax (~88%) + 6 crew
Scheduled: 06.40 – 08.15
Block to block: 07.03 (Gate D14) – 08.44 (Gate A11)
In air: 07.13 (RWY 35L) – 08.40 (RWY 07L)
Distanza: 445 NM – Durata volo: 1h27’
Oggi si vola con G-EZAX e mi accomodo al 2F, consegnando subito il logbook alla purser.
Le porte vengono chiuse alle 6.44 ma restiamo fermi al parcheggio a causa del solito sciopero ATC in Francia.
La capo cabina ed il comandante aggiornano ogni 5 minuti la situazione e si prodigano in scuse per il ritardo, aggiungendo che il ritardo potrebbe arrivare fino ad un’ora.
La situazione però migliora e alle 7.03 ci muoviamo in direzione della 35L, in uso stamattina per i decolli. Il decollo è veloce ed in pochi secondi siamo in aria, si vira a sinistra con la prua in direzione Spagna. Sotto di noi una coltre di nubi che non sparirà mai, rendendo anche ballerino il volo.
Il massiccio del Monte Rosa
Vista l’impossibilità di fotografare ne approfitto per appisolarmi e mi sveglio che si stanno già tutti preparando per l’atterraggio: il tempo è sempre brutto ma ogni tanto si riesce a vedere qualcosa. Cerco di fare qualche foto e riesco a riprendere una delle curve del Circuit de Catalunya.
Facciamo un lungo giro virando per allinearci sulla 07L, pur essendo a destra non ho praticamente sentito la virata, che immagino sia stata molto larga.
Finalmente alle 8.40 poggiamo i carrelli sulla pista e andiamo a parcheggiare al T2, grande e desolatamente vuoto, in attesa dell’arrivo in forse degli irlandesi.
Ok, ora dirò un’eresia, ma questo terminal mi ha ricordato molto la sala centrale di Tempelhof, soffitto alto, pochi aerei ed un’aria di abbandono. Mi spaice perché come terminal vale ancora molto.
Vista del nuovo T1
La cosa più comoda del T2 è la ferrovia davanti allo scalo: il percorso per arrivarci è lungo e maltenuto, sulla passerella piove dalle perdite del tetto e faccio la gimkana per evitare le pozzanghere.
Arrivo al treno, pago 3€ per il tragitto fino a Granollers e alle 9.08 lascio puntuale l’aeroporto.
Venerdì pomeriggio e sera è tempo di celebrazioni, il matrimonio civile è in un bell’edificio del comune di Granollers e prima assisto ad una cerimonia tradizionale cinese, con tanto di servizio del the da parte degli sposi ai genitori di lei. Eccomi in una foto con gli sposi.
Cena e dopocena sono di pregio e alle 3 torno in albergo (Hotel Ciutat Granollers – molto valido) e crollo dopo, escluse le pennichelle sul bus e sull’aereo, dopo 44 ore di veglia.
Il giorno dopo, sabato, si gira per Barcellona con finale a Santa Coloma de Gramenet per assistere alla partita Marfil Santa Coloma-Inter Movistar della Division de Honor di calcio a 5. Sono appassionato di calcio a 5 (che non è il “calcetto”, sia chiaro) e vedere una gara della serie A spagnola è un’occasione da non perdere.
Lascio qualche foto del pomeriggio in giro per la città, sicuramente nulla di nuovo per il forum.
Il Passeig de Gracia
Casa Battlò
Plaça de Catalunya
Rambla de Canaletes
Mercat de la Boqueria
Cristoforo Colombo
Tentativo di spotting ad un Wizzair in atterraggio a BCN
Maremagnum e porto
Platja de la Barceloneta
Faccio un salto a Montjuic (adoro sta collina)
Da qui si vede bene l’aeroporto
Scendo verso Plaça de Espanya
Da qui prendo la metropolitana, L1 fino a La Sagrera e L9 fino a Can Peixauet, ed eccomi a Santa Coloma de Gramenet. La L9 è automatica come a Torino.
Ecco qualche foto del Pabellò Municipal d’Esports di Santa Coloma e della splendida partita.
Prima di tornare a Barcellona e quindi a Granollers faccio un salto allo stadio, dove sta giocando una formazione giovanile del Barcellona (in verde).
Siamo al ritorno. Mi ero informato sulla possibilità o meno di dormire in aeroporto a Girona, ma Ruben mi dà ospitalità e si offre di accompagnarmi a GRO alle 5.30 di mattina, dopo aver portato a BCN il neo-cognato in ripartenza per Houston.
L’autostrada A7 non vede traffico a quest’ora ed in 35’ siamo a GRO: saluto Ruben e Miranda, li ringrazio e do loro appuntamento a Torino per la stagione sciistica.
Questa volta non posso portarmi a mano il trolley, non tanto per il peso quanto per le misure: quelle di FR sono più piccole di quelle degli arancioni e inoltre ho 2 bottiglie di Frangelico (quanti lo conoscono?) e una di Rioja (cadeau di Ruben) da portare a casa. Chiedo alla gentilissima signorina dell’accettazione di applicare l’etichetta “fragile” al bagaglio, me lo fanno senza problemi ma mi fanno firmare uno scarico di responsabilità. Nella fila accanto alla mia un’anziana coppia tedesca ha i bagagli troppo pesanti: non parlano né inglese né spagnolo e mi tocca far da traduttore tra l’addetta del check in e loro; non so alla fine cos’abbiano fatto, di sicuro la prossima volta peseranno la valigia prima di arrivare in aeroporto.
Passo velocemente i controlli e vado a fare una leggera colazione al McDonald’s, prima di parcheggiarmi di fronte all’uscita 3. L’imbarco apre alle 7.20 e di nuovo sono tra i primi a salire, con l’idea di trovare un posto finestrino a sinistra.
Volo: Ryanair – FR 9111 del 19/09/2010
Girona Costa Brava (GRO/LEGE) – Torino Caselle (TRN/LIMF)
Aeromobile: Boeing 737-8AS – Reg: EI-DAH – Seat 6A
LF: 115 pax (~61%) + 6 crew
Scheduled: 07.55 – 09.25
Block to block: 07.52 (Gate 3) – 09.03 (Stand 505)
In air: 07.59 (RWY 20) – 08.59 (RWY 36)
Distanza: 386 NM – Durata volo: 1h00’
Mi accomodo al 6A e riesco a stendere abbastanza bene le gambe.
A bordo oggi ci sono 2 disabili e 3 infants e le procedure d’imbarco vanno un po’ per le lunghe, ma finalmente alle 7.50 vengono chiuse le porte. Il comandante annuncia un tempo di volo di un’ora, con temperatura a TRN di 15°C e tempo nuvoloso.
Sblocchiamo e andiamo verso la pista 20, sulla quale entriamo dal raccordo E1. Il decollo è potente e poco dopo cominciamo una virata a sinistra in direzione est. Si vedono l’aeroporto di Girona ed i Pirenei in lontananza. Chiedo scusa per le foto ma c’era un leggero controsole e il finestrino zozzo.
Il volo procede tranquillo tra millemila annunci di ogni genere: considerati i tempi di rilascio degli AAVV, in 45’ hanno fatto il giro di sigarette “Smokeless”, due giri di cibo e bevande, il duty free, i gratta e vinci e la carta telefonica. Non si sono fermate un attimo.
La rotta ci vede passare sopra Marsiglia, Nizza, la Liguria per poi virare in direzione Nord verso Torino.
La città di Marsiglia e l’aeroporto di Marseille Marignane (MRS/LFML)
La località di La Ciotat
Il Monviso dalla parte francese
Cannes col Boulevard du Midi e l’aeroporto di Cannes Mandelieu (CEQ/LFMD) sullo sfondo
Villeneuve Loubet
Nizza e l’aeroporto Nice Côte d’Azur (NCE/LFMN)
Le Alpi Marittime
La Bisalta
Teleobiettivo sul Monte Rosa
Teleobiettivo sulla Triade delle montagne, da sinistra il Monte Bianco, il Cervino ed il Monte Rosa
Continuiamo a costeggiare la Liguria fino al momento di virare verso nord: l’emozione è forte quando vedo sotto di me il “Claudio Scajola Intercontinental Airport”!!! Fino alla nuova intitolazione lo chiamerò col vecchio nome, il megahub del Ponente ligure: ladies and gentlemen, l’aeroporto “Clemente Panero” di Villanova d’Albenga (ALL/LIMG)
Non resisto alla tentazione e faccio molte foto a tale beltà! Nel mentre passiamo sopra Castelbianco, dove ha sede un agriturismo di gran pregio (di nuovo, dettagli in privato)…
Sopra il Piemonte ci sono solo nuvole, tranne qualche piccolo sprazzo di sole: ecco il viadotto di Ceva della A6 Torino-Savona.
La coltre di nubi è sempre spessa, sbuca solo il Monviso
Le nuvole creano effetti splendidi: ecco la nostra ombra ed un cerchio di arcobaleno
Quando scendiamo sotto le nuvole siamo già sulla città: la parabolica ovest della pista prove Fiat
Zona Basse di Stura
Caselle downtown
Cortissimo finale con A320 AP e ottantone IG sul piazzale
Touchdown
Appena tocchiamo terra parte la trombetta, la capo cabina si bulla dell’arrivo 25 minutes ahead of schedule, come se fosse difficile essere puntuali con i loro tempi gonfiati.
L’Antonov 124 è ancora fermo al parcheggio Kilo
Seguiamo il follow me fino al parcheggio 505, dove blocchiamo alle 9.03. I bus sono già in attesa e lo sbarco e veloce.
Ne approfitto per lanciare il teleobiettivo sul Superjet parcheggiato all’Alenia e per un close up finale sulla bestiola che mi ha riportato a casa
Bloccati alle 9.03, in aerostazione alle 9.08, ho il bagaglio in mano alle 9.10: parliamone…
Vado verso l’uscita e partecipo anch’io al suk degli arrivi! :morto:
Grazie a tutti: come sempre commenti, critiche, correzioni e sfanculamenti sono i benvenuti!