Salve a tutti!
Questa volta ho deciso di condividere racconti e immagini di un viaggio in Russia.
I voli che ho preso sono:
Milano - Zurigo
Zurigo - Mosca
Mosca - Saratov
Volgograd - Mosca
Mosca - Zurigo
Zurigo - Milano
Le città toccate sono Saratov, Samara, Togliatti, Volgograd e Mosca. Il giro è un po' strano in quanto all'inizio pensavo di spostarmi da Samara a Kazan, mentre poi ho cambiato idea e ho preferito visitare Volgograd.
Tratta 1:
MXP - ZRH
Volo: LX1623
Data: 24/04/2012
Partenza prevista: 17:50
Velivolo: Boeing ARJ 100 - HB-IXR
Appena sceso dal Malpensa Express noto con piacere che oltre ai classici treni per Cadorna o per Centrale è attivo il servizio per Bellinzona.
Mi reco al banco per effettuare il check in e la signorina inizia a farmi storie in quanto il visto russo ha validità dal 25 aprile, mentre il volo è il 24. Le faccio notare che il volo arriverà dopo la mezzanotte e lei, tutta impanicata chiede ripetutamente conferma se accettarmi o meno alla collega della postazione affianco. Alla fine mi stampa le due carte di imbarco e una volta stampate, mentre stavo allontanandomi, mi richiama chiedendomi se andassero bene i posti, che il sistema aveva preassegnato. Ovviamente annuisco e mi reco verso i controlli. Certo un po' strano come check-in.
Questo è quanto si vede dalle vetrate
Si può notare la generosità di qualcuno che ha deciso di lasciare come elemosina una banconota da 50000 lire, che ormai è fuori corso.
L'imbarco, leggermente in ritardo, avviene via bus, quindi mi sposto nella zona dei gate posizionati al livello del suolo.
Ecco finalmente qui l'aereo che mi porterà a Zurigo!
Lo spazio per le gambe è eccellente.
Una volta decollati l'aereo inizia a ballare, e non smetterà fino all'arrivo.
Non verrà mai spento il segnale delle cinture, ma gli assistenti di volo riusciranno comunque a servire a tutti un giro di bibite.
L'atterraggio è un po' pesante, tanto che molti tavolinetti (compreso il mio) nonostante fossero chiusi bene si aprono per la botta.
È quindi ora di salutare l'aereo.
La coda per i controlli di frontiera ad occhio appare abbastanza lunga, ma in realtà dopo pochi minuti finisce, e arrivo di fronte al mio gate, dove il volo è già annunciato
Tratta 2:
ZRH - DME
Volo: LX1324
Data: 24/04/2012
Partenza prevista: 20:50
Velivolo: Airbus A321 - HB-IOK
Intanto compare un omino che trascina un banchetto e controlla tutti i passaporti e i visti di chi è diretto a mosca.
Una volta accertato che tutto sia a posto viene timbrata la carta d'imbarco.
Procedura che non so quanto sia utile, visto che comunque si accede autonomamente al gate, semplicemente avvicinando il codice a barre della carta d'imbarco ad un lettore ottico, senza che nessuno verifichi che ci sia o meno la presenza del timbro.
Mi accomodo al mio posto, ma una hostess dopo poco mi comunica che nel caso volessi stare più largo potrei spostarmi ad un posto al finestrino qualche fila più indietro.
Accetto volentieri e mi sposto.
Anche in questo caso c'è parecchio spazio per le gambe
Purtroppo fuori pioviggina e con il vetro pieno di gocce d'acqua non riesco a scattare fotografie del terminal.
Noto con stupore e felicità che il camion per il rifornimento è dell'Agip.
Decolliamo in orario e dopo poco viene servita la cena
Ho mangiato di meglio, ma nel complesso era tutto abbastanza buono.
Tanto che dopo poco rimane solo questo:
Durante il volo vengono proiettate alcune novità o promozioni della Swiss, alternate all'airshow.
Finalmente scompaiono le nuvole, e si vene molto bene la città di Minsk tutta illuminata (anche se con i miei mezzi non sono riuscito a fare foto decenti).
Gli assistenti di volo passano per un giro di tè o caffè e in men che non si dica siamo finalmente a Mosca
Ero già pronto a criticare la Swiss per il fatto che non mi avessero consegnato la carta dell'immigrazione quando scopro che a Domodedovo viene compilata elettronicamente. Non so bene che senso abbia ormai la compilazione ma forse esistono ancora alcune frontiere non informatizzate (in effetti due anni fa a Bryansk sul treno saliva ancora il poliziotto con il librone nero e registrava tutti i dati dei visti su registri cartacei).
Comunque sia sbrigo in non più di 10 minuti i controlli dell'immigrazione e non vengo fermato alla dogana, quindi sono pronto per affrontare una notte al Domodedovo.
Schivo agilmente tutti i tassisti che cercano di portarmi in centro e noto che per il volo che prenderò l'indomani mattina è già aperto il check in. Solo che seguendo le indicazioni del tabellone si finisce in un banco che accetta passeggeri business.
Decido quindi di salire al piano di sopra per cercare di dormire qualche oretta.
Cosa che non mi riuscirà, soprattutto a causa della fervente attività del Domodedovo by night.
Tratta 3:
ДМД - СРО
Volo: 6В759
Data: 25/04/2012
Partenza prevista: 9:15
Velivolo: Yakovlev Yak-42 - RA-42328
A una cert'ora riprovo ad avviarmi ai banchi check-in e scorgo il banco accanto a quello riservato ai passeggeri business, chiedo se accettasse i voli per Saratov. Mi viene risposto di sì, quindi ottengo una splendida carta di imbarco scritta in cirillico, con tanto di posto assegnato 8Б
Superato il body scanner per accedere al settore C si ha subito la visuale su un bello Yak 42Д.
Il gate è già annunciato, ma al momento c'è lui che è diretto a LED (da notare la dominanza di colore verde per la presenza di molti aerei S7).
Ecco che finalmente arriva il mio Yak: ora caricano la pappa per noi umani,
e poi quella per lui.
Ed ecco il volo annunciato sul tabellone sopra il gate.
Sono emozionatissimo: è la mia prima volta su un aereo sovietico!
Ed eccomi al mio posto! Salta subito all'occhio lo stile retrò (ma con un'aria di solidità!) del pannello del condizionatore e delle lucine
Lo spazio per le gambe non è sicuramente comodo come sulla Swiss, ma più che sufficiente!
Ed ecco qui il capolavoro di design: il finestrino rotondo!
La fila davanti alla mia ospita le uscite d'emergenza
Diamo un occhio alla safety card
Come ogni volta controllo la presenza o meno del giubbotto salvagente e.. panico! L'astuccio è vuoto! Del resto non saprei esprimere la mia preoccupazione in russo, quindi mi limito a confidare che l'aereo non cada in un lago o nel Volga (tra Mosca e Saratov non c'è il mare!).
Qui il particolare dei posti in cirillico
Per dare un'idea della forma dei sedili
Ed ecco una cosa che mi ha colpito: È il primo modello di aereo che prendo a non avere il classico suono stile campanello che precede gli annunci.
Viene fatta la dimostrazione di sicurezza e si abbassano le luci: Ecco l'aereo in versione buio (illuminato solo da luci ad incandescenza);
da questa foto si può notare come al posto che ripetere per ogni fila di sedili la scritta "allacciate le cinture" e "vietato fumare" venga riportata solo una volta per la classe economica (e penso un'altra per la business). Si notano anche i sedili più larghi della business.
Con vari squilli di cellulare durante il rullaggio decolliamo (con tanto di signore che parla al telefono per i primi secondi di salita).
Il bracciolo contiene ancora un posacenere, di quando si poteva fumare a bordo
Dando uno sguardo alla cabina
Viene servita la prima colazione
.. molto, molto, molto buona (solo è stata dura aprire le fettine di tacchino senza un coltello vero)!
Ecco il risultato:
In avvicinamento si costeggia il gigantesco ponte sul Volga
Ed eccoci atterrati! Il terminal non è la struttura in muratura dalla forma che ricorda un po' un aeroporto, bensì quella specie di prefabbricato alto soltanto un piano
Sbarchiamo dal sedere dell'aereo (ah, che ricordi degli MD80!!)
Si entra nella sala e c'è solo questo rudimentale nastro per la riconsegna dei bagagli (non c'è nemmeno un bagno nella zona arrivi)
Veniamo dunque alla parte di OT:
Saratov è una cittadina piccola ma abbastanza carina!
Come spesso accade nelle città dell'ex URSS c'è una grossa piazza con una statua di Lenin
e ci sono degli strani tubi che costeggiano le strade
Il lungovolga con i lampioncini dorati (che secondo la mia guida hanno ispirato una canzone degli anni 50 che diceva più o meno "Quante luci dorate a Saratov")
Questo è il suo particolare conservatorio
Con di fronte una graziosa chiesetta
Mi sposto a Samara con il treno e vengo colpito dalla quantità di casette antiche in legno presenti in questa città
Questo è il monumento per celebrare l'operosità di Samara nell'industria areonautica (di spalle, perché se no era in controluce)
Qui a differenza di Saratov c'è in città una lunghissima spiaggia di sabbia, separata dal caos cittadino da una striscia di giardini. D'estate dicono che sia gremita di bagnanti, ma anche in una giornata lavorativa di maggio c'è un po' di gente (complice anche il caldo torrido)
Una riproduzione di una sonda Sojuz funge da insegna per il Museo del Cosmo, in cui sono contenuti vari reperti delle missioni spaziali sovietiche (tutte le didascalie sono in russo, ma all'ingresso consegnano un foglio con alcune traduzioni in inglese).
Il giorno dopo faccio una gita fuori porta a Togliatti: Tipica città sovietica formata da vialoni che si incrociano, con all'interno casermoni con zone residenziali zeppe di spazi verdi e luoghi per far giocare i bambini. È incredibile come una città possa avere una quantità indescrivibile di cemento, ma anche un abbondanza di zone verdi e alberate. Sarò perverso, ma a me non dispiace per niente!
Vedo dall'esterno la sede della Vaz, dove viene prodotta la Lada
E un interessantissimo museo della tecnologia che si trova lì di fronte. Non metto fotografie in quanto non saprei sceglierne una in particolare, ma contiene veramente tanti mezzi militari, aerei, treni, carri armati, camion e c'è persino un sommergibile nucleare.
Qui si può ancora vedere il passato Sovietico (E che bei filobus! Non immaginate che gioia dopo essere salito su uno che mi sembrava andasse nella mia direzione quando ho scoperto che mi aveva davvero portato nel luogo giusto!)
Tutto è legato all'industria automobilistica, e vi è addrittura un monumento ad un autobus realizzato con un vero autobus!
Prendo l'autobus e torno a Samara. Mi porto verso la stazione.
Da qui prendo un treno che mi trasporterà per ben 17 ore (ovviamente III classe!)
Ed arrivo a Volgograd, la ex-Stalingrado!
Nonostante sia una città moderna (rasa al suolo durante la Battaglia di Stalingrado) il centro è molto piacevole da percorrere, ed è una città molto verde
La Madre Russia, una statua più grande della statua della libertà!
ai cui piedi sorge una fiamma eterna per ricordare tutti i caduti della Battaglia di Stalingrado (anche se i nomi presenti sono solo una piccolissima parte)
Il museo inerente la Battaglia
Questa è la scalinata che conduce dal porto alla via che porta alla stazione
Viene dunque il momento di ripartire.
Dal centro parte il bus N° 6 che per 15 rubli porta all'aeroporto (+ 15 rubli per la valigia, che la konduktora mi fa pagare suscitando l'ira di un vecchietto che le grida contro, capisco solo la parola "bagazh", bagaglio, ma si vede che pensa che lei voglia truffare un turista ed è furioso). Effettivamente nelle altre città non mi hanno fatto pagare per trasportare il trolley.
Tratta 4:
VOG - SVO
Volo: SU1183
Data: 29/04/2012
Partenza prevista: 18:40
Velivolo: Airbus A320 - VP-BRY
Per arrivare in aeroporto si esce dall'abitato, si oltrepassa un ponte sopra la ferrovia e si supera un check-point fisso (senza nessuno, ma con uno STOP che viene rispettato dall'autista) della Polizia, per arrivare qui
Arrivando molto in anticipo la situazione ai banchi è questa
Curiosa una "Business Hall" ricavata in un gabbiotto
Da cui si spande un segnale wi-fi che dimostra la perfetta padronanza della lingua inglese da parte dei gestori (ma che mi permette di controllare la posta)
Mi viene sete, ma non trovo nessun bar, quindi visito il piano superiore in cui c'è un minuscolo baretto. Oltre al baretto tutto appare semi-abbandonato con la presenza di una grossa sala d'aspetto con panchine senza braccioli.
È il momento di scendere.
C'è già un po' di coda nei due banchi destinati al mio volo, faccio check in e mi avvio verso i controlli di sicurezza.
Qui viene (come avviene normalmente in Russia) timbrata la carta d'imbarco

ma c'è un passaggio successivo: una poliziotta scannerizza il passaporto di tutti quelli che passano.
Arrivato il mio turno chiede di vedere il visto ed in seguito mi chiede: "Registracia, Registracia".
Effettivamente entro 3 giorni dall'arrivo in una città occorre registrarsi presso un ufficio, ma non avendo io soggiornato per più di tre giorni nello stesso posto non avevo con me alcuna registrazione. Già temevo di perdere il volo in qualche ufficio a cercare di spiegare la cosa, invece biascico solo un "ne registracia" e lei mi sorride (cosa abbastanza strana) restituendomi il passaporto.
Meno male!
Superati i controlli si arriva nella sala del settore "1", e decido di sperimentare subito i servizi igienici
Dopodiché mi accomodo. La sala ha solo le porte per i bagni, un gate e una porta per un settore "2", che dovrebbe contenere immigration e dogana per i voli internazionali.
Pian piano compare il numero del volo e si forma una fila molto all'italiana
Saliamo su un bus nuovo di zecca e, una volta lasciato il terminal, si ottiene la conferma che Volgograd sia una città eroica
Pochi metri e siamo pronti per salire
Spazio per le gambe più che adeguato
Attorno a noi si vede questo
Dalla foto non si nota ma sulla sommità di questo piccolo edificio c'è una falce e martello con sotto la scritta "ЯК42", immagino che contenga gli strumenti per manutenere gli Yakovlev 42!
Altri vicini di piazzale
Arrivati in pista giriamo per pochi metri nel lato opposto (immagino per avere più pista disponibile)
per poi girarci e allinearci
e salire. Questo penso che sia il Volga.
Molto rapidamente viene somministrata la cena. Non proprio il massimo, sotto i salumi e il formaggio si nasconde un pezzettino minuscolo di pollo e dell'insalata. L'insalata è molto bagnata! Di conseguenza anche i salumi hanno uno strato di bagnaticcio sulla superficie
ma come al solito devo testare tutto e dopo poco rimane questo
Finita la cena si vedono solo nuvole
A causa del traffico veniamo avvisati che atterreremo in ritardo ed incominciamo a girare in tondo, finché non scendiamo ed intravvediamo SVO
Ed eccoci arrivati!
Qui si nota la supremazia dell'Aeroflot in quel di Sheremetevo
Saluto la bestiola che mi ha portato fin qua e via con l'Aeroekspress verso il mio albergo
Per quanto riguarda Mosca non ho foto o.t. decenti, ma penso che sia una città nota ai più!
Come tutte le cose belle anche questa vacanza volge al termine, sono quindi pronto per il rientro
Tratta 5:
DME - ZRH
Volo: LX1325
Data: 02/05/2012
Partenza prevista: 09:10
Velivolo: Airbus A321 - HB-IOC
Questa volta siamo in due a partire, avendomi raggiunto un mio amico per trascorrere un paio di giorni a Mosca.
Contiamo di prendere l'Aeroekspress delle 7, ma per caso riusciamo ad arrivare alla biglietteria della stazione Paveletsky alle 6.25.
Purtroppo le macchinette si incantano, affrontiamo la fila alla biglietteria normale ed otteniamo i biglietti alle 6.32.. Peccato, l'Aeroekspress delle 6.30 è perso.
Raggiunto l'aeroporto superiamo un primo controllo di sicurezza per accedere al terminal (quando ero passato di qui due anni fa non c'era, forse l'hanno introdotto dopo l'ultimo attentato) e corriamo ai banchi della Swiss.
Otteniamo le carte d'imbarco: la signorina nonostante ci fossimo presentati insieme ci assegna dei posti lontanissimi sia sul primo sia sul secondo volo. Pazienza (anche se tra l'andata e il ritorno incomincio a pensare che la Swiss pecchi un po' per quanto riguarda gli addetti all'accettazione)!
Superiamo molto rapidamente i controlli di immigrazione e la dogana e possiamo avvicinarci al nostro gate. Ecco qui HB-IOC pronto ad attenderci
Di fronte a noi c'è il settore C, dedicato ai voli nazionali
mentre nel nostro settore (l'A) ci sono un sacco di bestioni (ho scattato apposta la fotografia così per mostrare quanto sembrasse quasi più grande del terminal!
Intanto si forma una fila chilometrica in attesa di imbarcarsi, una volta smaltita saliamo a bordo.
Il sedile è sempre spazioso
Mentre incominciamo a muoverci possiamo notare il quantitativo di aerei della s7 (mi piace moltissimo quella livrea verde!)
e l'air-show è precisissimo: segna anche il punto esatto dell'aeroporto in cui ci troviamo.
Viene fatta a video la dimostrazione di sicurezza (anche in russo), gli assistenti di volo si legano, siamo ormai prossimi alla fila quando si sente un "please, sit down! Please, sit down!" e si vede una hostess correre verso un signore, vistosamente ubriaco (sono le 9:10 del mattino!) che le borbotta qualcosa ridacchiando. La hostess riesce a far sedere l'ubriacone, ma intanto l'aereo si è fermato e una voce maschile avverte che se non siamo tutti seduti dovremo ritardare la partenza. Dopo poco però riprendiamo la marcia e decolliamo. Ho sempre visto un po' di anarchia sui voli russi, ma mai così tanto!
Passiamo subito sotto una città (che sia già Mosca? Però mi sembra molto piccola, magari è Domodedovo paese!)
e poco dopo compaiono strani solchi giganteschi nel terreno
Si passa sopra un aeroporto nei pressi del confine bielorusso
Ed eccoci di nuovo sopra Minsk!
Vengono distribuiti i piatti speciali per i bambini e, da quanto capisco, un russo vuole assolutamente un vassoio da bambini. Parlotta un po' col capocabina il quale con una faccia strana parla di "Extra kinder-essen" alle hostess intente a preparare le colazioni normali.
Dopo qualche minuto prende la lista dei passeggeri e mostra un nominativo al russo. Purtroppo non capisco bene, ma penso che il signore viaggi con un figlio che è stato registrato come adulto, e quindi non ha diritto al pasto speciale. Mah..
La colazione, come anche il pranzo d'andata, viene servita con posate in metallo
E pochissimo tempo dopo arriva anche una brioche!
Le pietanza si rivelano squisite, e come al solito lascio tutto nel piatto
(ero molto tentato persino di rubare il succo di mela avanzato dalla mia vicina di posto, ma ho preferito evitare!)
Durante tutto il viaggio ci sarà una fila interminabili di persone che devono andare ai servizi, e la hostess che prima ha fatto sedere l'uomo molesto non si rivela gentilissima con chi deve passare (mentre ritirava gli ultimi vassoi ha detto chiaramente con aria scocciata "I want to finish" a un signore che chiedeva di passare). Posso capirla, il viavai era continuo.
Alla fine passano con un vassoio pieno di cioccolatini e offrono una tavoletta di cioccolato, molto buono!
L'avvicinamento a Zurigo è strepitoso, si può ammirare il paesaggio alpino primaverile
Ed ecco qua un po' di fauna locale. Da notare come l'Easyjet sembri minuscolo!
Stanno facendo dei lavori
Arriviamo al gate e salutiamo chi ci ha portati fin qui
Quando ho comprato il biglietto era previsto che volassimo con uno di loro
Ed in effetti, superati in men che non si dica i controlli di sicurezza per i voli provenienti da area extraschengen e quelli dell'immigrazione ci appropinquiamo al nostro gate, in una zona senza finger
Tratta 6:
ZRH - MXP
Volo: LX1628
Data: 02/05/2012
Partenza prevista: 12:00
Velivolo: Avro RJ100 - HB-IXP
La partenza viene ritardata di qualche minuto
e sono moltissimi i bagagli a mano che vengono etichettati per essere lasciati sottobordo
Saliamo sul bus, e raggiungiamo il nostro aereo
Passano altri aerei a poca distanza da noi
Tra cui questo che penso sia diretto verso Mosca
Non occorre nemmeno dire che NESSUNO depositerà il bagaglio etichettato nell'apposito carrello, solo una signora sulla cinquantina verrà fermata e lei incomincerà a sbraitare che è giusto che venga fermata solo lei mentre gli altri no (seguita dalla figlia sulla ventina che moriva dalla vergogna e continuava a dire "dai, mamma, non hai ragione, che figura!").
Una volta imbarcati mi accomodo al posto assegnatomi
che risulta bello comodo
Mi accorgo di un particolare a cui non avevo mai prestato attenzione: Di lato si forma quasi un corridoietto, visto che i sedili non sono attaccati alla parete, come in altri aerei
Attendiamo una decina di minuti, ed arriva un altro bus, scaricando persone per il nostro volo.
Poi continuiamo a rimanere fermi, ed arriva un pullmino scaricando altre pesone ancora.
Alla fine rimarranno liberi tre posti, tra cui uno vicino al mio amico, e mi ci fiondo.
Anche questa volta il tempo non è il massimo
ma almeno non si balla, quindi oltre ad un giro di bevande ci vengono servite due tavolette di cioccolato (è l'assistente di volo che invita i passeggeri a prenderne più d'una!)
Quando finiamo di abbeverarci siamo ormai sopra la terra delle risaie
e in un batter d'occhio siamo a MXP.
Quanta tristezza nel vedere i pochi voli atterrati in quel momento!
Concludo qui il mio TR, non è sicuramente il massimo (non sono abilissimo con le fotografie) ma spero che vi sia piaciuto!
Tanti saluti,
Enrico
Questa volta ho deciso di condividere racconti e immagini di un viaggio in Russia.
I voli che ho preso sono:
Milano - Zurigo
Zurigo - Mosca
Mosca - Saratov
Volgograd - Mosca
Mosca - Zurigo
Zurigo - Milano
Le città toccate sono Saratov, Samara, Togliatti, Volgograd e Mosca. Il giro è un po' strano in quanto all'inizio pensavo di spostarmi da Samara a Kazan, mentre poi ho cambiato idea e ho preferito visitare Volgograd.
Tratta 1:
MXP - ZRH
Volo: LX1623
Data: 24/04/2012
Partenza prevista: 17:50
Velivolo: Boeing ARJ 100 - HB-IXR
Appena sceso dal Malpensa Express noto con piacere che oltre ai classici treni per Cadorna o per Centrale è attivo il servizio per Bellinzona.

Mi reco al banco per effettuare il check in e la signorina inizia a farmi storie in quanto il visto russo ha validità dal 25 aprile, mentre il volo è il 24. Le faccio notare che il volo arriverà dopo la mezzanotte e lei, tutta impanicata chiede ripetutamente conferma se accettarmi o meno alla collega della postazione affianco. Alla fine mi stampa le due carte di imbarco e una volta stampate, mentre stavo allontanandomi, mi richiama chiedendomi se andassero bene i posti, che il sistema aveva preassegnato. Ovviamente annuisco e mi reco verso i controlli. Certo un po' strano come check-in.

Questo è quanto si vede dalle vetrate

Si può notare la generosità di qualcuno che ha deciso di lasciare come elemosina una banconota da 50000 lire, che ormai è fuori corso.

L'imbarco, leggermente in ritardo, avviene via bus, quindi mi sposto nella zona dei gate posizionati al livello del suolo.

Ecco finalmente qui l'aereo che mi porterà a Zurigo!


Lo spazio per le gambe è eccellente.

Una volta decollati l'aereo inizia a ballare, e non smetterà fino all'arrivo.
Non verrà mai spento il segnale delle cinture, ma gli assistenti di volo riusciranno comunque a servire a tutti un giro di bibite.

L'atterraggio è un po' pesante, tanto che molti tavolinetti (compreso il mio) nonostante fossero chiusi bene si aprono per la botta.
È quindi ora di salutare l'aereo.

La coda per i controlli di frontiera ad occhio appare abbastanza lunga, ma in realtà dopo pochi minuti finisce, e arrivo di fronte al mio gate, dove il volo è già annunciato

Tratta 2:
ZRH - DME
Volo: LX1324
Data: 24/04/2012
Partenza prevista: 20:50
Velivolo: Airbus A321 - HB-IOK
Intanto compare un omino che trascina un banchetto e controlla tutti i passaporti e i visti di chi è diretto a mosca.

Una volta accertato che tutto sia a posto viene timbrata la carta d'imbarco.

Procedura che non so quanto sia utile, visto che comunque si accede autonomamente al gate, semplicemente avvicinando il codice a barre della carta d'imbarco ad un lettore ottico, senza che nessuno verifichi che ci sia o meno la presenza del timbro.
Mi accomodo al mio posto, ma una hostess dopo poco mi comunica che nel caso volessi stare più largo potrei spostarmi ad un posto al finestrino qualche fila più indietro.
Accetto volentieri e mi sposto.
Anche in questo caso c'è parecchio spazio per le gambe

Purtroppo fuori pioviggina e con il vetro pieno di gocce d'acqua non riesco a scattare fotografie del terminal.
Noto con stupore e felicità che il camion per il rifornimento è dell'Agip.
Decolliamo in orario e dopo poco viene servita la cena

Ho mangiato di meglio, ma nel complesso era tutto abbastanza buono.
Tanto che dopo poco rimane solo questo:

Durante il volo vengono proiettate alcune novità o promozioni della Swiss, alternate all'airshow.
Finalmente scompaiono le nuvole, e si vene molto bene la città di Minsk tutta illuminata (anche se con i miei mezzi non sono riuscito a fare foto decenti).

Gli assistenti di volo passano per un giro di tè o caffè e in men che non si dica siamo finalmente a Mosca

Ero già pronto a criticare la Swiss per il fatto che non mi avessero consegnato la carta dell'immigrazione quando scopro che a Domodedovo viene compilata elettronicamente. Non so bene che senso abbia ormai la compilazione ma forse esistono ancora alcune frontiere non informatizzate (in effetti due anni fa a Bryansk sul treno saliva ancora il poliziotto con il librone nero e registrava tutti i dati dei visti su registri cartacei).
Comunque sia sbrigo in non più di 10 minuti i controlli dell'immigrazione e non vengo fermato alla dogana, quindi sono pronto per affrontare una notte al Domodedovo.
Schivo agilmente tutti i tassisti che cercano di portarmi in centro e noto che per il volo che prenderò l'indomani mattina è già aperto il check in. Solo che seguendo le indicazioni del tabellone si finisce in un banco che accetta passeggeri business.
Decido quindi di salire al piano di sopra per cercare di dormire qualche oretta.
Cosa che non mi riuscirà, soprattutto a causa della fervente attività del Domodedovo by night.
Tratta 3:
ДМД - СРО
Volo: 6В759
Data: 25/04/2012
Partenza prevista: 9:15
Velivolo: Yakovlev Yak-42 - RA-42328
A una cert'ora riprovo ad avviarmi ai banchi check-in e scorgo il banco accanto a quello riservato ai passeggeri business, chiedo se accettasse i voli per Saratov. Mi viene risposto di sì, quindi ottengo una splendida carta di imbarco scritta in cirillico, con tanto di posto assegnato 8Б

Superato il body scanner per accedere al settore C si ha subito la visuale su un bello Yak 42Д.

Il gate è già annunciato, ma al momento c'è lui che è diretto a LED (da notare la dominanza di colore verde per la presenza di molti aerei S7).

Ecco che finalmente arriva il mio Yak: ora caricano la pappa per noi umani,

e poi quella per lui.

Ed ecco il volo annunciato sul tabellone sopra il gate.

Sono emozionatissimo: è la mia prima volta su un aereo sovietico!
Ed eccomi al mio posto! Salta subito all'occhio lo stile retrò (ma con un'aria di solidità!) del pannello del condizionatore e delle lucine

Lo spazio per le gambe non è sicuramente comodo come sulla Swiss, ma più che sufficiente!

Ed ecco qui il capolavoro di design: il finestrino rotondo!

La fila davanti alla mia ospita le uscite d'emergenza

Diamo un occhio alla safety card

Come ogni volta controllo la presenza o meno del giubbotto salvagente e.. panico! L'astuccio è vuoto! Del resto non saprei esprimere la mia preoccupazione in russo, quindi mi limito a confidare che l'aereo non cada in un lago o nel Volga (tra Mosca e Saratov non c'è il mare!).
Qui il particolare dei posti in cirillico

Per dare un'idea della forma dei sedili

Ed ecco una cosa che mi ha colpito: È il primo modello di aereo che prendo a non avere il classico suono stile campanello che precede gli annunci.
Viene fatta la dimostrazione di sicurezza e si abbassano le luci: Ecco l'aereo in versione buio (illuminato solo da luci ad incandescenza);
da questa foto si può notare come al posto che ripetere per ogni fila di sedili la scritta "allacciate le cinture" e "vietato fumare" venga riportata solo una volta per la classe economica (e penso un'altra per la business). Si notano anche i sedili più larghi della business.

Con vari squilli di cellulare durante il rullaggio decolliamo (con tanto di signore che parla al telefono per i primi secondi di salita).
Il bracciolo contiene ancora un posacenere, di quando si poteva fumare a bordo

Dando uno sguardo alla cabina

Viene servita la prima colazione

.. molto, molto, molto buona (solo è stata dura aprire le fettine di tacchino senza un coltello vero)!
Ecco il risultato:

In avvicinamento si costeggia il gigantesco ponte sul Volga

Ed eccoci atterrati! Il terminal non è la struttura in muratura dalla forma che ricorda un po' un aeroporto, bensì quella specie di prefabbricato alto soltanto un piano

Sbarchiamo dal sedere dell'aereo (ah, che ricordi degli MD80!!)

Si entra nella sala e c'è solo questo rudimentale nastro per la riconsegna dei bagagli (non c'è nemmeno un bagno nella zona arrivi)

Veniamo dunque alla parte di OT:
Saratov è una cittadina piccola ma abbastanza carina!
Come spesso accade nelle città dell'ex URSS c'è una grossa piazza con una statua di Lenin

e ci sono degli strani tubi che costeggiano le strade

Il lungovolga con i lampioncini dorati (che secondo la mia guida hanno ispirato una canzone degli anni 50 che diceva più o meno "Quante luci dorate a Saratov")

Questo è il suo particolare conservatorio

Con di fronte una graziosa chiesetta

Mi sposto a Samara con il treno e vengo colpito dalla quantità di casette antiche in legno presenti in questa città

Questo è il monumento per celebrare l'operosità di Samara nell'industria areonautica (di spalle, perché se no era in controluce)

Qui a differenza di Saratov c'è in città una lunghissima spiaggia di sabbia, separata dal caos cittadino da una striscia di giardini. D'estate dicono che sia gremita di bagnanti, ma anche in una giornata lavorativa di maggio c'è un po' di gente (complice anche il caldo torrido)

Una riproduzione di una sonda Sojuz funge da insegna per il Museo del Cosmo, in cui sono contenuti vari reperti delle missioni spaziali sovietiche (tutte le didascalie sono in russo, ma all'ingresso consegnano un foglio con alcune traduzioni in inglese).

Il giorno dopo faccio una gita fuori porta a Togliatti: Tipica città sovietica formata da vialoni che si incrociano, con all'interno casermoni con zone residenziali zeppe di spazi verdi e luoghi per far giocare i bambini. È incredibile come una città possa avere una quantità indescrivibile di cemento, ma anche un abbondanza di zone verdi e alberate. Sarò perverso, ma a me non dispiace per niente!


Vedo dall'esterno la sede della Vaz, dove viene prodotta la Lada

E un interessantissimo museo della tecnologia che si trova lì di fronte. Non metto fotografie in quanto non saprei sceglierne una in particolare, ma contiene veramente tanti mezzi militari, aerei, treni, carri armati, camion e c'è persino un sommergibile nucleare.
Qui si può ancora vedere il passato Sovietico (E che bei filobus! Non immaginate che gioia dopo essere salito su uno che mi sembrava andasse nella mia direzione quando ho scoperto che mi aveva davvero portato nel luogo giusto!)

Tutto è legato all'industria automobilistica, e vi è addrittura un monumento ad un autobus realizzato con un vero autobus!

Prendo l'autobus e torno a Samara. Mi porto verso la stazione.

Da qui prendo un treno che mi trasporterà per ben 17 ore (ovviamente III classe!)

Ed arrivo a Volgograd, la ex-Stalingrado!
Nonostante sia una città moderna (rasa al suolo durante la Battaglia di Stalingrado) il centro è molto piacevole da percorrere, ed è una città molto verde

La Madre Russia, una statua più grande della statua della libertà!

ai cui piedi sorge una fiamma eterna per ricordare tutti i caduti della Battaglia di Stalingrado (anche se i nomi presenti sono solo una piccolissima parte)

Il museo inerente la Battaglia

Questa è la scalinata che conduce dal porto alla via che porta alla stazione

Viene dunque il momento di ripartire.
Dal centro parte il bus N° 6 che per 15 rubli porta all'aeroporto (+ 15 rubli per la valigia, che la konduktora mi fa pagare suscitando l'ira di un vecchietto che le grida contro, capisco solo la parola "bagazh", bagaglio, ma si vede che pensa che lei voglia truffare un turista ed è furioso). Effettivamente nelle altre città non mi hanno fatto pagare per trasportare il trolley.
Tratta 4:
VOG - SVO
Volo: SU1183
Data: 29/04/2012
Partenza prevista: 18:40
Velivolo: Airbus A320 - VP-BRY
Per arrivare in aeroporto si esce dall'abitato, si oltrepassa un ponte sopra la ferrovia e si supera un check-point fisso (senza nessuno, ma con uno STOP che viene rispettato dall'autista) della Polizia, per arrivare qui

Arrivando molto in anticipo la situazione ai banchi è questa

Curiosa una "Business Hall" ricavata in un gabbiotto

Da cui si spande un segnale wi-fi che dimostra la perfetta padronanza della lingua inglese da parte dei gestori (ma che mi permette di controllare la posta)

Mi viene sete, ma non trovo nessun bar, quindi visito il piano superiore in cui c'è un minuscolo baretto. Oltre al baretto tutto appare semi-abbandonato con la presenza di una grossa sala d'aspetto con panchine senza braccioli.

È il momento di scendere.
C'è già un po' di coda nei due banchi destinati al mio volo, faccio check in e mi avvio verso i controlli di sicurezza.
Qui viene (come avviene normalmente in Russia) timbrata la carta d'imbarco

ma c'è un passaggio successivo: una poliziotta scannerizza il passaporto di tutti quelli che passano.
Arrivato il mio turno chiede di vedere il visto ed in seguito mi chiede: "Registracia, Registracia".
Effettivamente entro 3 giorni dall'arrivo in una città occorre registrarsi presso un ufficio, ma non avendo io soggiornato per più di tre giorni nello stesso posto non avevo con me alcuna registrazione. Già temevo di perdere il volo in qualche ufficio a cercare di spiegare la cosa, invece biascico solo un "ne registracia" e lei mi sorride (cosa abbastanza strana) restituendomi il passaporto.
Meno male!
Superati i controlli si arriva nella sala del settore "1", e decido di sperimentare subito i servizi igienici

Dopodiché mi accomodo. La sala ha solo le porte per i bagni, un gate e una porta per un settore "2", che dovrebbe contenere immigration e dogana per i voli internazionali.

Pian piano compare il numero del volo e si forma una fila molto all'italiana

Saliamo su un bus nuovo di zecca e, una volta lasciato il terminal, si ottiene la conferma che Volgograd sia una città eroica

Pochi metri e siamo pronti per salire

Spazio per le gambe più che adeguato

Attorno a noi si vede questo

Dalla foto non si nota ma sulla sommità di questo piccolo edificio c'è una falce e martello con sotto la scritta "ЯК42", immagino che contenga gli strumenti per manutenere gli Yakovlev 42!

Altri vicini di piazzale

Arrivati in pista giriamo per pochi metri nel lato opposto (immagino per avere più pista disponibile)

per poi girarci e allinearci

e salire. Questo penso che sia il Volga.

Molto rapidamente viene somministrata la cena. Non proprio il massimo, sotto i salumi e il formaggio si nasconde un pezzettino minuscolo di pollo e dell'insalata. L'insalata è molto bagnata! Di conseguenza anche i salumi hanno uno strato di bagnaticcio sulla superficie

ma come al solito devo testare tutto e dopo poco rimane questo

Finita la cena si vedono solo nuvole

A causa del traffico veniamo avvisati che atterreremo in ritardo ed incominciamo a girare in tondo, finché non scendiamo ed intravvediamo SVO

Ed eccoci arrivati!
Qui si nota la supremazia dell'Aeroflot in quel di Sheremetevo

Saluto la bestiola che mi ha portato fin qua e via con l'Aeroekspress verso il mio albergo

Per quanto riguarda Mosca non ho foto o.t. decenti, ma penso che sia una città nota ai più!
Come tutte le cose belle anche questa vacanza volge al termine, sono quindi pronto per il rientro
Tratta 5:
DME - ZRH
Volo: LX1325
Data: 02/05/2012
Partenza prevista: 09:10
Velivolo: Airbus A321 - HB-IOC
Questa volta siamo in due a partire, avendomi raggiunto un mio amico per trascorrere un paio di giorni a Mosca.
Contiamo di prendere l'Aeroekspress delle 7, ma per caso riusciamo ad arrivare alla biglietteria della stazione Paveletsky alle 6.25.
Purtroppo le macchinette si incantano, affrontiamo la fila alla biglietteria normale ed otteniamo i biglietti alle 6.32.. Peccato, l'Aeroekspress delle 6.30 è perso.
Raggiunto l'aeroporto superiamo un primo controllo di sicurezza per accedere al terminal (quando ero passato di qui due anni fa non c'era, forse l'hanno introdotto dopo l'ultimo attentato) e corriamo ai banchi della Swiss.

Otteniamo le carte d'imbarco: la signorina nonostante ci fossimo presentati insieme ci assegna dei posti lontanissimi sia sul primo sia sul secondo volo. Pazienza (anche se tra l'andata e il ritorno incomincio a pensare che la Swiss pecchi un po' per quanto riguarda gli addetti all'accettazione)!

Superiamo molto rapidamente i controlli di immigrazione e la dogana e possiamo avvicinarci al nostro gate. Ecco qui HB-IOC pronto ad attenderci

Di fronte a noi c'è il settore C, dedicato ai voli nazionali

mentre nel nostro settore (l'A) ci sono un sacco di bestioni (ho scattato apposta la fotografia così per mostrare quanto sembrasse quasi più grande del terminal!

Intanto si forma una fila chilometrica in attesa di imbarcarsi, una volta smaltita saliamo a bordo.
Il sedile è sempre spazioso

Mentre incominciamo a muoverci possiamo notare il quantitativo di aerei della s7 (mi piace moltissimo quella livrea verde!)

e l'air-show è precisissimo: segna anche il punto esatto dell'aeroporto in cui ci troviamo.

Viene fatta a video la dimostrazione di sicurezza (anche in russo), gli assistenti di volo si legano, siamo ormai prossimi alla fila quando si sente un "please, sit down! Please, sit down!" e si vede una hostess correre verso un signore, vistosamente ubriaco (sono le 9:10 del mattino!) che le borbotta qualcosa ridacchiando. La hostess riesce a far sedere l'ubriacone, ma intanto l'aereo si è fermato e una voce maschile avverte che se non siamo tutti seduti dovremo ritardare la partenza. Dopo poco però riprendiamo la marcia e decolliamo. Ho sempre visto un po' di anarchia sui voli russi, ma mai così tanto!
Passiamo subito sotto una città (che sia già Mosca? Però mi sembra molto piccola, magari è Domodedovo paese!)

e poco dopo compaiono strani solchi giganteschi nel terreno

Si passa sopra un aeroporto nei pressi del confine bielorusso

Ed eccoci di nuovo sopra Minsk!

Vengono distribuiti i piatti speciali per i bambini e, da quanto capisco, un russo vuole assolutamente un vassoio da bambini. Parlotta un po' col capocabina il quale con una faccia strana parla di "Extra kinder-essen" alle hostess intente a preparare le colazioni normali.
Dopo qualche minuto prende la lista dei passeggeri e mostra un nominativo al russo. Purtroppo non capisco bene, ma penso che il signore viaggi con un figlio che è stato registrato come adulto, e quindi non ha diritto al pasto speciale. Mah..
La colazione, come anche il pranzo d'andata, viene servita con posate in metallo

E pochissimo tempo dopo arriva anche una brioche!

Le pietanza si rivelano squisite, e come al solito lascio tutto nel piatto


Durante tutto il viaggio ci sarà una fila interminabili di persone che devono andare ai servizi, e la hostess che prima ha fatto sedere l'uomo molesto non si rivela gentilissima con chi deve passare (mentre ritirava gli ultimi vassoi ha detto chiaramente con aria scocciata "I want to finish" a un signore che chiedeva di passare). Posso capirla, il viavai era continuo.
Alla fine passano con un vassoio pieno di cioccolatini e offrono una tavoletta di cioccolato, molto buono!

L'avvicinamento a Zurigo è strepitoso, si può ammirare il paesaggio alpino primaverile

Ed ecco qua un po' di fauna locale. Da notare come l'Easyjet sembri minuscolo!

Stanno facendo dei lavori

Arriviamo al gate e salutiamo chi ci ha portati fin qui

Quando ho comprato il biglietto era previsto che volassimo con uno di loro

Ed in effetti, superati in men che non si dica i controlli di sicurezza per i voli provenienti da area extraschengen e quelli dell'immigrazione ci appropinquiamo al nostro gate, in una zona senza finger

Tratta 6:
ZRH - MXP
Volo: LX1628
Data: 02/05/2012
Partenza prevista: 12:00
Velivolo: Avro RJ100 - HB-IXP
La partenza viene ritardata di qualche minuto

e sono moltissimi i bagagli a mano che vengono etichettati per essere lasciati sottobordo
Saliamo sul bus, e raggiungiamo il nostro aereo

Passano altri aerei a poca distanza da noi

Tra cui questo che penso sia diretto verso Mosca

Non occorre nemmeno dire che NESSUNO depositerà il bagaglio etichettato nell'apposito carrello, solo una signora sulla cinquantina verrà fermata e lei incomincerà a sbraitare che è giusto che venga fermata solo lei mentre gli altri no (seguita dalla figlia sulla ventina che moriva dalla vergogna e continuava a dire "dai, mamma, non hai ragione, che figura!").
Una volta imbarcati mi accomodo al posto assegnatomi

che risulta bello comodo

Mi accorgo di un particolare a cui non avevo mai prestato attenzione: Di lato si forma quasi un corridoietto, visto che i sedili non sono attaccati alla parete, come in altri aerei

Attendiamo una decina di minuti, ed arriva un altro bus, scaricando persone per il nostro volo.
Poi continuiamo a rimanere fermi, ed arriva un pullmino scaricando altre pesone ancora.
Alla fine rimarranno liberi tre posti, tra cui uno vicino al mio amico, e mi ci fiondo.

Anche questa volta il tempo non è il massimo

ma almeno non si balla, quindi oltre ad un giro di bevande ci vengono servite due tavolette di cioccolato (è l'assistente di volo che invita i passeggeri a prenderne più d'una!)

Quando finiamo di abbeverarci siamo ormai sopra la terra delle risaie

e in un batter d'occhio siamo a MXP.

Quanta tristezza nel vedere i pochi voli atterrati in quel momento!

Concludo qui il mio TR, non è sicuramente il massimo (non sono abilissimo con le fotografie) ma spero che vi sia piaciuto!
Tanti saluti,
Enrico
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