[TR]Le mie 5 giornate milanesi
Avviso: mi piace scrivere i TR e credo mi riesca bene quindi questo sarà un TR abbastanza lungo e dettagliato… Non voglio lamentele e/o minacce da chi non ha la voglia di leggerlo tutto!
Quindi eccomi qua, dopo un anno passato coi piedi saldamente a terra (ma con la testa sempre tra le nuvole) a scrivere un nuovo TR… La destinazione è Milano. “Me cojoni”, direte voi. Ed invece no: ero stato di passaggio in città ma non l’avevo mai vista veramente così trovandomi due soldi da spendere (ma dico due eh), avendo tempo libero al momento e potendo approfittare di un posto letto ho deciso di fare una scappata su. Prenotando con pochissimo anticipo (di giovedì tardo pomeriggio per un volo di sabato mattina) il biglietto Alitalia mi è venuto poco più di 200€. Ora mi aspetto che Cesare Caldi abbia le convulsioni così forti che i sismografi le registrino per i prossimi 3 giorni.
Comunque, per scrupolo, avevo controllato easyJet ma con il bagaglio da spedire chiedeva 150€, Lufthansa Italia qualcosa come 650€, Ryanair ahahahaha… E poi Linate, che non avevo mai visto finora, mi era davvero comodo alloggiando zona Lomellina (2, forse 3km in linea d’aria da LIN). Insomma questo viaggio è stato un po’ una nuova scoperta su diversi fronti: nuova Alitalia, Linate, Milano città.
Sabato 20 febbraio la sveglia suona alle 6, alle 6.40 esco di casa sotto un bel diluvio. Ma che palle. Prendo il tram sotto casa che in una ventina di minuti mi porta a Termini ed una volta arrivato mi incammino verso il binario 25 che è così lontano che lì già non piove più. Sulla banchina c’è un po’ di gente e il fatto di aver comprato il biglietto il giorno prima su internet mi evita di comprarlo lì. Dopo qualche minuto arriva il treno che per fortuna ha il pianale ribassato, salgo ed inizio a sciogliermi come le sottilette sugli hamburger: fa un caldo assurdo!! Mi accomodo, spalanco le porte del vagone almeno passa un po’ d’aria e mi metto ad aspettare le 7.22 cioè l’orario di partenza.
Puntualissimo il treno inizia a muoversi e ci incamminiamo verso Fiumicino. Nel mio vagone siamo in 4 ma per quel poco che avevo visto sulla banchina qualcun altro a bordo c’era! Alle 7.53 entriamo in stazione a FCO, devo dire abbiamo spaccato il minuto. Meglio, altrimenti spaccavo qualcosa io: già sto servizio è caro come il fuoco e i treni sono agghiaccianti… Scendo e a passo svelto mi incammino verso il Terminal 1. Al mio arrivo noto una discreta coda ai varchi di sicurezza ma per il resto l’atmosfera è tranquillissima. Mi metto in coda al banco drop-off e alla fila per la biglietteria c’è una signora impellicciata che starnazzando come un’oca invoca il Comandante del suo volo perché il suo cagnolino non può viaggiare dato che, a quanto pare, manchi la gabbietta. Molto male per Alitalia… Sarà che son meglio i cani delle persone, secondo me.
Anyway mollo la valigia sul nastro che segna 18.5kg, meno male… Certo per 5 giorni a Milano mi porto sto popò di roba… E se andassi 15 giorni negli USA? Dovrei noleggiare un A310 FedEx? L’addetta mi da la carta d’imbarco cartacea anche se avevo già fatto il check-in sul cellulare il giorno prima. L’ho trovato un servizio davvero comodo, facile da usare ma soprattutto utilissimo per chi ha solo il bagaglio a mano e i minuti contati. Entro nel varco dedicato ai clienti del RomaMilano (avevo fatto una foto ma la macchinetta l’ha cancellata…) e passo i controlli in 30 secondi netti con tanto di tuca-tuca con l’addetto. Passati i controlli sono subito nel molo B (giusto? Ancora non ci ho capito niente
) e questo è il gate del mio volo, il B1. Ho una gran voglia di strappare quella moquette urlando ma non mi sembra carino. E soprattutto non mi sembra compito mio.
Lui invece mi porterà a Milano… Speravo in uno con i colori Alitalia ma a conti fatti non cambia nulla.
Ho ancora un po’ di tempo da perdere così girovago qua e là… I lavori di ristrutturazione sono finiti ed infatti alcuni gates hanno un più gradevole finto parquet chiaro al posto della viscida moquette grigia sporca e logora.
Ecco la carta d’imbarco. Quando cavolo le cambieranno queste schifosissime poltrone quelli di AdR? Sono certo che quando le installarono Alitalia doveva ancora ricevere I-DEMA...
Alle 8.42 (12 minuti di ritardo) viene avviato l’imbarco da un’affascinante ragazza dalla chioma rossa ma proprio durante l’annuncio alla poveretta va fuori uso il microfono così tra le risate generali lei inizia a sbracciarsi per cercare di far capire ai passeggeri di Business Class e titolari di carte varie (davvero tanti!) che avrebbero la priorità all’imbarco. Naturalmente tutti fanno come vogliono. A bordo ci accoglie il Capocabina che saluta ed offre giornali, gli altri colleghi sono sparsi in cabina ed aiutano con le valigie. Mi accomodo al 3F e seguo l’imbarco mentre ascolto la musica d’imbarco abbastanza rilassante. Alla fine stimo un 110 pax abbondanti sul volo di stamattina, compresi 5 o 6 fuori servizio AZ/AP. L’aereo è pulito e ben tenuto, la sensazione di spazio percepito è notevole complici anche i colori chiari scelti da AirOne. Le TV sono accese ma resteranno così fino all’atterraggio.
(@TW 843: lo schemino qui sotto te l’ho fregato, posso?
)
Sabato 20 febbraio 2010
FCO-LIN
Flight: AZ2028
Class: Y
Seat: 3F
Eqp: Airbus A320
Reg: EI-DSJ (AirOne)
Scheduled: 09.00/10.10
Block to block: 09.10/10.10
In air: 09.20/10.05
Alla prova motori AZ c’è quello scempio dell’MD11 CargoItalia. Vederlo mi fa drizzare anche le sopracciglia. Ma come si fa a fare una carognata simile?! Povero MD11… Safety demo eseguita durante il veloce rullaggio verso la pista 25 dove arriviamo 5 minuti dopo, rolling take off ed in una ventina di secondi siamo lanciati in aria come una pallina da baseball. Il tempo è brutto ed il finestrino è sporco quindi non scatto molte foto… Poi sono già passate 3 ore e mezza dalla sveglia e sinceramente preferirei scattare le foto alla colazione!!
L’Argentario
L’equipaggio esce con i trolley per il servizio, sono cortesi e svelti quanto basta, molto bene. Prendo un succo d’arancia rossa ed un cornettino. Ci viene dato anche il gel disinfettante che ovviamente mi finisce anche sui pantaloni in zona-pacco. Di un’eleganza… Comunque dopo pochi minuti non c’è più traccia delle sospettose gocce.
Il volo procede tranquillo e al traverso di Livorno il Comandante ci da alcune informazioni sul volo: voliamo a 30.000 piedi a 830km/h, la temperatura è di -50°, il tempo lungo la rotta è leggermente perturbato e puntiamo dritti a Milano dove prevediamo di atterrare alle 10.05. Dopo aver ritirato il “waste” l’equipaggio ci distribuisce il questionario sul grado di soddisfazione. Lo compilo positivamente mentre scendiamo verso Linate, il tempo è bruttino assai…
Fuori tutta la biancheria e ci siamo
Come dicevo atterriamo alle 10.05 e le TV mandano qualche video istituzionale Alitalia. Per fortuna nessuno applaude ed il veloce rullaggio finisce all’ultimo finger sulla destra, sbarco veloce e saluti all’equipaggio. So di attirarmi le ire di molti ma l’impressione che ho di Linate è molto positiva! Seguo le indicazioni ed arrivo al nastro per le valigie che è già in movimento… Dopo 5 minuti arriva la mia, noto con una discreta incazzatura che la fodera di protezione è già graffiata e mezza strappata, la afferro sbuffando ed esco fuori salendo sulla 73 che mi lascia a destinazione un 15 minuti dopo.
Dopo aver attraversato la città sono arrivato alla BIT dove ho trascorso la giornata con alcuni forumisti che ringrazio ancora per la compagnia. Riguardo la fiera niente da dire, carina come al solito ma proprio come al solito non è nulla per cui strapparsi i capelli.
Di seguito metto qualche foto di Milano città che tutti conoscono più o meno bene. Devo dire che mi è sembrata una città elegante, discretamente tenuta, abbastanza a misura d’uomo. Almeno in centro il traffico non mi è mai sembrato un problema insormontabile ed i mezzi pubblici funzionano alla grande. Si, proprio come Roma. Uguale sputata. Fantastiche le sciùre milanesi impellicciate che si interessano dei negozi di moda guardando le buste che ho in mano… Due signore sul tram 27 mi hanno addirittura chiesto dove fosse Abercrombie & Fitch
San Babila
Corso Vittorio Emanuele II
Qualche foto alternativa al Duomo
Galleria Vittorio Emanuele II
Le palle del toro in Galleria
La Scala
La piazzetta di fronte alla Scala con queste simpatiche lumache
Via Montenapoleone
Castello Sforzesco
Domenica mattina all’alba vengo colpito da una devastante (credetemi!) influenza intestinale che non mi fa godere i giorni che mi restano in città quindi devo anche riunciare ai mezzi appuntamenti presi con alcuni di voi… Mi rifarò, promesso! Comunque tra una cosa e l’altra mercoledì 24 febbraio arriva presto. Alle 18 sono di nuovo a San Babila sulla 73 Express che dopo 28 minuti mi lascia al piano arrivi di Linate. A bordo siamo pochi ma due minuti prima della partenza della mia ne era partita un’altra molto più piena.. Trascino la valigia fino ai banchi dedicati e noto con piacere che pesa 20kg tondi tondi
Anche stavolta il check-in è svolto in maniera veloce e professionale e la ragazza mi chiede se desiderassi la ristampa della carta d’imbarco. Accetto perché dopo aver fatto il check-in il giorno prima avevo poi avuto dei problemi nel visualizzarla di nuovo tra i messaggi ricevuti sul mio m’inchia di cellulare. Fatemi ora una standing ovation perché l’impressione avuta dal lato landside di Linate è meno positiva di quello airside… Comunque anche in questo caso i varchi dedicati al prodotto Alitalia per Roma funzionano alla stragrande e tempo 30 secondi sono nel regno della perdizione chiamato duty free. Uscito qualche minuto dopo senza aver comprato nulla (strano ma vero
) vado nella zona gates A17 in poi e devo dire che mi piace proprio parecchio. C’è un movimento discreto e praticamente sono l’unico ad indossare una camicia senza giacca e cravatta sopra! Sgranocchio qualcosa in attesa dell’imbarco che avverrà al gate A18 anziché A17. Con quello che ho pagato a questo bar per una piadina ed una bottiglietta d’acqua mi ci gonfiavo di pizza giù a Roma… Ma vabbè.
Si fanno le 19.35, la situazione è tranquillissima. Un brusio leggero dato dai businessman al telefono, pochissimi annunci, i rumori delle stoviglie del bar… L’ideale per farsi una dormitina! Ma viene chiamato il nostro volo e ci mettiamo tutti in coda al gate. Molte meno carte d’imbarco rosse rispetto all’andata ed infatti salgo tra i primi.
Mercoledì 24 febbraio 2010
LIN-FCO
Flight: AZ2075
Class: Y
Seat: 2A
Eqp: Airbus A320
Reg: EI-DSU (AirOne)
Scheduled: 20.00/21.10
Block to block: 20.00/21.01
In air: 20.10/20.54
Dentro EI-DSU ci aspetta la Capocabina di questo volo (l’equipaggio sarà interamente Alitalia ed interamente femminile) che stretta nel suo cappotto ci saluta e ci da il benvenuti a bordo. Mi accomodo al 2A e seguo l’imbarco che termina in pochissimi minuti. A bordo saremo un’ottantina scarsa, quasi tutti romani, praticamente tutti businessman più 5-6 fuori servizio AZ/AP. Anche stavolta musica rilassante, aereo pulito e ben tenuto (a parte la moquette un po’ logora). Stavolta mi colpiscono i poggiatesta che sono misti Alitalia/AirOne e la presenza su tutti i sedili di volantini www.fimit.it . Le TV resteranno spente per tutto il volo. Puntualissimi alle 20 sblocchiamo e parte la safety demo mimata da due AA/VV. L’equipaggio sarà cortese e disponibile.
Durante il rullaggio noto il 757-200 Gestair Cargo completamente bianco ed una volta finita la demo vengono abbassate le luci di cabina: l’effetto finale è decisamente figo perché restano accese praticamente solo le luci di lettura che essendo led danno quell’atmosfera bluastra tipica da aperitivo
Il rullaggio è abbastanza spedito infatti in una manciata di minuti siamo in testata 36. Di traffico in arrivo e partenza non ce n’è quindi entriamo in pista e il buon EI-DSU scatena la sua potenza. Alle 20.10 siamo più leggeri dell’aria e con lo spettacolo di Milano illuminata negli occhi iniziamo la nostra serie di virate a destra per puntare dritto a sud. Provo il recline del mio sedile tra gli sbuffi della fulgida cretina seduta dietro di me e devo dire che è decisamente buono. In più lo spazio per le gambe non manca e perfino io che sono un giunonico ragazzo di 1.83mt x 86kg riesco a stenderle quasi completamente sotto al sedile davanti… E per finire i due posti accanto a me sono liberi. Cosa chiedere di più? L’atmosfera è davvero rilassata. Nessuno chiacchiera, ridacchia o scatta foto… Ué, siam mica qui a far ballar la scimmia è. Comincia il servizio e prendo un buon Bellini e dei salatini da sgranocchiare, sono disponibili anche CocaCola Light e Prosecco in bottiglie piccole. Naturalmente, come sul volo di andata, il gel disinfettante mi finisce dritto sui pantaloni in zona cavallo. Elegantissimo direi. Vabbè tanto si asciuga in poco tempo e non macchia.
Il Comandante non ci si fila per tutto il tempo e alle 20.45 inizia la nostra discesa verso Roma dove, tra una serie di nuvolosi, atterriamo alle 20.54 sulla 16L. Freni tirati fino allo spasmo e, fortunatamente, nessun applauso neanche questa volta. In rullaggio seguiamo un easyJet che se ne va al finger mentre noi ci fermiamo ad una piazzola remota… Sgrunt, che palle. Mica per niente. Semplicemente perché siamo rimasti quindici minuti dentro l’aereo ad aspettare la scala… Le scuse da parte della Capocabina e da parte del Comandante si susseguono e alla fine entrambi si trovano a scambiare due parole con i pax delle prime file. L’atmosfera è comunque rilassata e non si sentono fischi o commenti vari da nessuno, anche se sono già tutti in piedi col cappotto addosso ed il trolley in mano. Giusto la Capocabina si lascia scappare qualcosa tipo “Eh, con l’MD80 avevamo la nostra bella scaletta indipendente…” ed io subito a darle ragione
Chiedo un paio di volte se stasera gioca la Roma. Risposta negativa. Nella Capitale, si sa, quando gioca a Maggica pure il Papa si mette davanti a Sky con gli amici, le patatine e la birra. Comunque dopo 15 minuti arriva la rampa che attacca sta benedetta scaletta ma c’è qualcosa che non va e si mormora di cambiarla… Ma il secco rifiuto dell’equipaggio fa desistere il rampista che da l’ok allo sbarco. Scendendo ci dicono di prestare attenzione al notevole gradino creatosi ma io con le Converse non ho problemi. Magari li ha avuti quella giapponese alta come una palazzina di 4 piani arrampicata su dei tacchi assurdi
Riempiamo ben bene un Cobus che ci lascia nelle viscere del Terminal 1. Io ed altri 3 pax del mio volo prendiamo la strada del ritiro bagagli ed arriviamo nel gigantesco salone dove ci sono i nastri dal 12 in poi. A quest’ora la situazione è tranquillissima infatti oltre a noi ci saranno un’altra decina di persone. Ovviamente i nastri girano tutti ma altrettanto ovviamente le valigie non appaiono. Passano alcuni minuti, si ferma tutto. Preoccupati ci dirigiamo all’ufficio Alitalia da dove ci assicurano che di lì a poco i nostri bagagli sarebbero arrivati. Torniamo ai nastri che riprendono a girare ma non arriva nulla… Passano altri 15 minuti, torniamo nell’ufficio Alitalia. Chiedo di nuovo se giochi la Roma, ma mi dicono di no. Allora non hanno proprio più scuse! Ma minchia sono le 22.15, in arrivo ci sono una manciata di voli (diversi Linate, Barcellona e Madrid se non erro poi non ricordo) e a giudicare dai pax presenti in sala quasi nessuno si ferma a Roma… Che cavolo ci vuole a sbattere le nostre valigie su qualche nastro per farci andare a casa?? Passano altri minuti, e siamo a mezz’ora. Avessi preso il volo successivo da Linate sarebbe stato lo stesso. Finalmente la mia valigia, ancora più malconcia, appare all’orizzonte. Ancora più incazzato l’acchiappo e guadagno l’uscita in volata manco fossi un ciclista che arriva al traguardo durante una tappa del Giro d’Italia.
Finisce qui anche quest’avventura. Grazie a tutti per aver letto e sopportato!! Ogni commento, domanda, critica è ben accetta…
Al prossimo viaggio!
A.
Avviso: mi piace scrivere i TR e credo mi riesca bene quindi questo sarà un TR abbastanza lungo e dettagliato… Non voglio lamentele e/o minacce da chi non ha la voglia di leggerlo tutto!
Quindi eccomi qua, dopo un anno passato coi piedi saldamente a terra (ma con la testa sempre tra le nuvole) a scrivere un nuovo TR… La destinazione è Milano. “Me cojoni”, direte voi. Ed invece no: ero stato di passaggio in città ma non l’avevo mai vista veramente così trovandomi due soldi da spendere (ma dico due eh), avendo tempo libero al momento e potendo approfittare di un posto letto ho deciso di fare una scappata su. Prenotando con pochissimo anticipo (di giovedì tardo pomeriggio per un volo di sabato mattina) il biglietto Alitalia mi è venuto poco più di 200€. Ora mi aspetto che Cesare Caldi abbia le convulsioni così forti che i sismografi le registrino per i prossimi 3 giorni.
Comunque, per scrupolo, avevo controllato easyJet ma con il bagaglio da spedire chiedeva 150€, Lufthansa Italia qualcosa come 650€, Ryanair ahahahaha… E poi Linate, che non avevo mai visto finora, mi era davvero comodo alloggiando zona Lomellina (2, forse 3km in linea d’aria da LIN). Insomma questo viaggio è stato un po’ una nuova scoperta su diversi fronti: nuova Alitalia, Linate, Milano città.
Sabato 20 febbraio la sveglia suona alle 6, alle 6.40 esco di casa sotto un bel diluvio. Ma che palle. Prendo il tram sotto casa che in una ventina di minuti mi porta a Termini ed una volta arrivato mi incammino verso il binario 25 che è così lontano che lì già non piove più. Sulla banchina c’è un po’ di gente e il fatto di aver comprato il biglietto il giorno prima su internet mi evita di comprarlo lì. Dopo qualche minuto arriva il treno che per fortuna ha il pianale ribassato, salgo ed inizio a sciogliermi come le sottilette sugli hamburger: fa un caldo assurdo!! Mi accomodo, spalanco le porte del vagone almeno passa un po’ d’aria e mi metto ad aspettare le 7.22 cioè l’orario di partenza.
Puntualissimo il treno inizia a muoversi e ci incamminiamo verso Fiumicino. Nel mio vagone siamo in 4 ma per quel poco che avevo visto sulla banchina qualcun altro a bordo c’era! Alle 7.53 entriamo in stazione a FCO, devo dire abbiamo spaccato il minuto. Meglio, altrimenti spaccavo qualcosa io: già sto servizio è caro come il fuoco e i treni sono agghiaccianti… Scendo e a passo svelto mi incammino verso il Terminal 1. Al mio arrivo noto una discreta coda ai varchi di sicurezza ma per il resto l’atmosfera è tranquillissima. Mi metto in coda al banco drop-off e alla fila per la biglietteria c’è una signora impellicciata che starnazzando come un’oca invoca il Comandante del suo volo perché il suo cagnolino non può viaggiare dato che, a quanto pare, manchi la gabbietta. Molto male per Alitalia… Sarà che son meglio i cani delle persone, secondo me.
Anyway mollo la valigia sul nastro che segna 18.5kg, meno male… Certo per 5 giorni a Milano mi porto sto popò di roba… E se andassi 15 giorni negli USA? Dovrei noleggiare un A310 FedEx? L’addetta mi da la carta d’imbarco cartacea anche se avevo già fatto il check-in sul cellulare il giorno prima. L’ho trovato un servizio davvero comodo, facile da usare ma soprattutto utilissimo per chi ha solo il bagaglio a mano e i minuti contati. Entro nel varco dedicato ai clienti del RomaMilano (avevo fatto una foto ma la macchinetta l’ha cancellata…) e passo i controlli in 30 secondi netti con tanto di tuca-tuca con l’addetto. Passati i controlli sono subito nel molo B (giusto? Ancora non ci ho capito niente
Lui invece mi porterà a Milano… Speravo in uno con i colori Alitalia ma a conti fatti non cambia nulla.
Ho ancora un po’ di tempo da perdere così girovago qua e là… I lavori di ristrutturazione sono finiti ed infatti alcuni gates hanno un più gradevole finto parquet chiaro al posto della viscida moquette grigia sporca e logora.
Ecco la carta d’imbarco. Quando cavolo le cambieranno queste schifosissime poltrone quelli di AdR? Sono certo che quando le installarono Alitalia doveva ancora ricevere I-DEMA...
Alle 8.42 (12 minuti di ritardo) viene avviato l’imbarco da un’affascinante ragazza dalla chioma rossa ma proprio durante l’annuncio alla poveretta va fuori uso il microfono così tra le risate generali lei inizia a sbracciarsi per cercare di far capire ai passeggeri di Business Class e titolari di carte varie (davvero tanti!) che avrebbero la priorità all’imbarco. Naturalmente tutti fanno come vogliono. A bordo ci accoglie il Capocabina che saluta ed offre giornali, gli altri colleghi sono sparsi in cabina ed aiutano con le valigie. Mi accomodo al 3F e seguo l’imbarco mentre ascolto la musica d’imbarco abbastanza rilassante. Alla fine stimo un 110 pax abbondanti sul volo di stamattina, compresi 5 o 6 fuori servizio AZ/AP. L’aereo è pulito e ben tenuto, la sensazione di spazio percepito è notevole complici anche i colori chiari scelti da AirOne. Le TV sono accese ma resteranno così fino all’atterraggio.
(@TW 843: lo schemino qui sotto te l’ho fregato, posso?
Sabato 20 febbraio 2010
FCO-LIN
Flight: AZ2028
Class: Y
Seat: 3F
Eqp: Airbus A320
Reg: EI-DSJ (AirOne)
Scheduled: 09.00/10.10
Block to block: 09.10/10.10
In air: 09.20/10.05
Alla prova motori AZ c’è quello scempio dell’MD11 CargoItalia. Vederlo mi fa drizzare anche le sopracciglia. Ma come si fa a fare una carognata simile?! Povero MD11… Safety demo eseguita durante il veloce rullaggio verso la pista 25 dove arriviamo 5 minuti dopo, rolling take off ed in una ventina di secondi siamo lanciati in aria come una pallina da baseball. Il tempo è brutto ed il finestrino è sporco quindi non scatto molte foto… Poi sono già passate 3 ore e mezza dalla sveglia e sinceramente preferirei scattare le foto alla colazione!!
L’Argentario
L’equipaggio esce con i trolley per il servizio, sono cortesi e svelti quanto basta, molto bene. Prendo un succo d’arancia rossa ed un cornettino. Ci viene dato anche il gel disinfettante che ovviamente mi finisce anche sui pantaloni in zona-pacco. Di un’eleganza… Comunque dopo pochi minuti non c’è più traccia delle sospettose gocce.
Il volo procede tranquillo e al traverso di Livorno il Comandante ci da alcune informazioni sul volo: voliamo a 30.000 piedi a 830km/h, la temperatura è di -50°, il tempo lungo la rotta è leggermente perturbato e puntiamo dritti a Milano dove prevediamo di atterrare alle 10.05. Dopo aver ritirato il “waste” l’equipaggio ci distribuisce il questionario sul grado di soddisfazione. Lo compilo positivamente mentre scendiamo verso Linate, il tempo è bruttino assai…
Fuori tutta la biancheria e ci siamo
Come dicevo atterriamo alle 10.05 e le TV mandano qualche video istituzionale Alitalia. Per fortuna nessuno applaude ed il veloce rullaggio finisce all’ultimo finger sulla destra, sbarco veloce e saluti all’equipaggio. So di attirarmi le ire di molti ma l’impressione che ho di Linate è molto positiva! Seguo le indicazioni ed arrivo al nastro per le valigie che è già in movimento… Dopo 5 minuti arriva la mia, noto con una discreta incazzatura che la fodera di protezione è già graffiata e mezza strappata, la afferro sbuffando ed esco fuori salendo sulla 73 che mi lascia a destinazione un 15 minuti dopo.
Dopo aver attraversato la città sono arrivato alla BIT dove ho trascorso la giornata con alcuni forumisti che ringrazio ancora per la compagnia. Riguardo la fiera niente da dire, carina come al solito ma proprio come al solito non è nulla per cui strapparsi i capelli.
Di seguito metto qualche foto di Milano città che tutti conoscono più o meno bene. Devo dire che mi è sembrata una città elegante, discretamente tenuta, abbastanza a misura d’uomo. Almeno in centro il traffico non mi è mai sembrato un problema insormontabile ed i mezzi pubblici funzionano alla grande. Si, proprio come Roma. Uguale sputata. Fantastiche le sciùre milanesi impellicciate che si interessano dei negozi di moda guardando le buste che ho in mano… Due signore sul tram 27 mi hanno addirittura chiesto dove fosse Abercrombie & Fitch
San Babila
Corso Vittorio Emanuele II
Qualche foto alternativa al Duomo
Galleria Vittorio Emanuele II
Le palle del toro in Galleria
La Scala
La piazzetta di fronte alla Scala con queste simpatiche lumache
Via Montenapoleone
Castello Sforzesco
Domenica mattina all’alba vengo colpito da una devastante (credetemi!) influenza intestinale che non mi fa godere i giorni che mi restano in città quindi devo anche riunciare ai mezzi appuntamenti presi con alcuni di voi… Mi rifarò, promesso! Comunque tra una cosa e l’altra mercoledì 24 febbraio arriva presto. Alle 18 sono di nuovo a San Babila sulla 73 Express che dopo 28 minuti mi lascia al piano arrivi di Linate. A bordo siamo pochi ma due minuti prima della partenza della mia ne era partita un’altra molto più piena.. Trascino la valigia fino ai banchi dedicati e noto con piacere che pesa 20kg tondi tondi
Anche stavolta il check-in è svolto in maniera veloce e professionale e la ragazza mi chiede se desiderassi la ristampa della carta d’imbarco. Accetto perché dopo aver fatto il check-in il giorno prima avevo poi avuto dei problemi nel visualizzarla di nuovo tra i messaggi ricevuti sul mio m’inchia di cellulare. Fatemi ora una standing ovation perché l’impressione avuta dal lato landside di Linate è meno positiva di quello airside… Comunque anche in questo caso i varchi dedicati al prodotto Alitalia per Roma funzionano alla stragrande e tempo 30 secondi sono nel regno della perdizione chiamato duty free. Uscito qualche minuto dopo senza aver comprato nulla (strano ma vero
Si fanno le 19.35, la situazione è tranquillissima. Un brusio leggero dato dai businessman al telefono, pochissimi annunci, i rumori delle stoviglie del bar… L’ideale per farsi una dormitina! Ma viene chiamato il nostro volo e ci mettiamo tutti in coda al gate. Molte meno carte d’imbarco rosse rispetto all’andata ed infatti salgo tra i primi.
Mercoledì 24 febbraio 2010
LIN-FCO
Flight: AZ2075
Class: Y
Seat: 2A
Eqp: Airbus A320
Reg: EI-DSU (AirOne)
Scheduled: 20.00/21.10
Block to block: 20.00/21.01
In air: 20.10/20.54
Dentro EI-DSU ci aspetta la Capocabina di questo volo (l’equipaggio sarà interamente Alitalia ed interamente femminile) che stretta nel suo cappotto ci saluta e ci da il benvenuti a bordo. Mi accomodo al 2A e seguo l’imbarco che termina in pochissimi minuti. A bordo saremo un’ottantina scarsa, quasi tutti romani, praticamente tutti businessman più 5-6 fuori servizio AZ/AP. Anche stavolta musica rilassante, aereo pulito e ben tenuto (a parte la moquette un po’ logora). Stavolta mi colpiscono i poggiatesta che sono misti Alitalia/AirOne e la presenza su tutti i sedili di volantini www.fimit.it . Le TV resteranno spente per tutto il volo. Puntualissimi alle 20 sblocchiamo e parte la safety demo mimata da due AA/VV. L’equipaggio sarà cortese e disponibile.
Durante il rullaggio noto il 757-200 Gestair Cargo completamente bianco ed una volta finita la demo vengono abbassate le luci di cabina: l’effetto finale è decisamente figo perché restano accese praticamente solo le luci di lettura che essendo led danno quell’atmosfera bluastra tipica da aperitivo
Il rullaggio è abbastanza spedito infatti in una manciata di minuti siamo in testata 36. Di traffico in arrivo e partenza non ce n’è quindi entriamo in pista e il buon EI-DSU scatena la sua potenza. Alle 20.10 siamo più leggeri dell’aria e con lo spettacolo di Milano illuminata negli occhi iniziamo la nostra serie di virate a destra per puntare dritto a sud. Provo il recline del mio sedile tra gli sbuffi della fulgida cretina seduta dietro di me e devo dire che è decisamente buono. In più lo spazio per le gambe non manca e perfino io che sono un giunonico ragazzo di 1.83mt x 86kg riesco a stenderle quasi completamente sotto al sedile davanti… E per finire i due posti accanto a me sono liberi. Cosa chiedere di più? L’atmosfera è davvero rilassata. Nessuno chiacchiera, ridacchia o scatta foto… Ué, siam mica qui a far ballar la scimmia è. Comincia il servizio e prendo un buon Bellini e dei salatini da sgranocchiare, sono disponibili anche CocaCola Light e Prosecco in bottiglie piccole. Naturalmente, come sul volo di andata, il gel disinfettante mi finisce dritto sui pantaloni in zona cavallo. Elegantissimo direi. Vabbè tanto si asciuga in poco tempo e non macchia.
Il Comandante non ci si fila per tutto il tempo e alle 20.45 inizia la nostra discesa verso Roma dove, tra una serie di nuvolosi, atterriamo alle 20.54 sulla 16L. Freni tirati fino allo spasmo e, fortunatamente, nessun applauso neanche questa volta. In rullaggio seguiamo un easyJet che se ne va al finger mentre noi ci fermiamo ad una piazzola remota… Sgrunt, che palle. Mica per niente. Semplicemente perché siamo rimasti quindici minuti dentro l’aereo ad aspettare la scala… Le scuse da parte della Capocabina e da parte del Comandante si susseguono e alla fine entrambi si trovano a scambiare due parole con i pax delle prime file. L’atmosfera è comunque rilassata e non si sentono fischi o commenti vari da nessuno, anche se sono già tutti in piedi col cappotto addosso ed il trolley in mano. Giusto la Capocabina si lascia scappare qualcosa tipo “Eh, con l’MD80 avevamo la nostra bella scaletta indipendente…” ed io subito a darle ragione
Chiedo un paio di volte se stasera gioca la Roma. Risposta negativa. Nella Capitale, si sa, quando gioca a Maggica pure il Papa si mette davanti a Sky con gli amici, le patatine e la birra. Comunque dopo 15 minuti arriva la rampa che attacca sta benedetta scaletta ma c’è qualcosa che non va e si mormora di cambiarla… Ma il secco rifiuto dell’equipaggio fa desistere il rampista che da l’ok allo sbarco. Scendendo ci dicono di prestare attenzione al notevole gradino creatosi ma io con le Converse non ho problemi. Magari li ha avuti quella giapponese alta come una palazzina di 4 piani arrampicata su dei tacchi assurdi
Riempiamo ben bene un Cobus che ci lascia nelle viscere del Terminal 1. Io ed altri 3 pax del mio volo prendiamo la strada del ritiro bagagli ed arriviamo nel gigantesco salone dove ci sono i nastri dal 12 in poi. A quest’ora la situazione è tranquillissima infatti oltre a noi ci saranno un’altra decina di persone. Ovviamente i nastri girano tutti ma altrettanto ovviamente le valigie non appaiono. Passano alcuni minuti, si ferma tutto. Preoccupati ci dirigiamo all’ufficio Alitalia da dove ci assicurano che di lì a poco i nostri bagagli sarebbero arrivati. Torniamo ai nastri che riprendono a girare ma non arriva nulla… Passano altri 15 minuti, torniamo nell’ufficio Alitalia. Chiedo di nuovo se giochi la Roma, ma mi dicono di no. Allora non hanno proprio più scuse! Ma minchia sono le 22.15, in arrivo ci sono una manciata di voli (diversi Linate, Barcellona e Madrid se non erro poi non ricordo) e a giudicare dai pax presenti in sala quasi nessuno si ferma a Roma… Che cavolo ci vuole a sbattere le nostre valigie su qualche nastro per farci andare a casa?? Passano altri minuti, e siamo a mezz’ora. Avessi preso il volo successivo da Linate sarebbe stato lo stesso. Finalmente la mia valigia, ancora più malconcia, appare all’orizzonte. Ancora più incazzato l’acchiappo e guadagno l’uscita in volata manco fossi un ciclista che arriva al traguardo durante una tappa del Giro d’Italia.
Finisce qui anche quest’avventura. Grazie a tutti per aver letto e sopportato!! Ogni commento, domanda, critica è ben accetta…
Al prossimo viaggio!
A.
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