[TR] LIN-NAP-LIN, GJ/IG


I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Una settimana prima mi avvisano che c’è da andare a Napoli in trasferta per lavoro, bello contento mi frego le mani, ma come mi dicono che sarà di mercoledì mi risgonfio, già pregustavo un w/e lungo e invece, per impegni precedenti già presi il martedì sera, mi tocca fare tutto in giornata, una bella mazzata.

Dato che i voli me li prenota l’ufficio di Napoli, e visto che io sono in vacanza in Marocco, lascio carta libera; il piano originario, saltato un mese prima, era anda con AZ e ritorno con LHI, per fare un mini confronto. Invece mi tocca la levataccia antelucana per essere lì prima delle 9 e, visto che “tutti i voli erano già pieni” (leggi: tutti i voli erano troppo costosi e dobbiamo risparmiare), mi appioppano pure l’ultimo volo della giornata, tutto con IG-GJ. Vabbé, vuol dire che farò un giretto stile zombie per Napoli.

La mattina chiamo un taxi per Linate, il tizio tira come un dannato, nonostante la nebbia e nonostante gli dica che non ho fretta, mai avuta tanta fifa su un’auto. Arrivo in 15’ e forse pure meno, i semafori sono tutti lampeggianti e quelli che non lo sono è come se lo fossero... vado diretto ai banchi Meridiana/Eurofly, non c’è coda e due secondi dopo ho la carta d’imbarco in mano. Chiedo di avere già anche quella del ritorno, ma la signorina mi risponde che il volo non è ancora stato aperto e di chiedere a NAP all’arrivo (sì, ma a chi? Boh).

Abbastanza varchi aperti ai controlli di sicurezza, il gate è uno di quelli sfigati nel seminterrato con le colonnine, A11 a chi interessa. Faccio colazione al bar nei pressi, è quello con meno ressa, e assisto ad un battibecco tra passeggera britannica e barista del café a cui do involontariamente avvio: mi avvicino alla cassa, la signora, che aspettava evidentemente da minuti al bancone, a cinque metri dalla cassa, si gira e mi fa seccata “Excuse me Sir! I was there before you!”, alché, con gesto eloquente la invito ad andare avanti, mentre la cassiera le dice, in inglese davvero perfetto, che può evitare di trattare male gli altri passeggeri che fanno correttamente coda alla cassa invece che piantarsi al banco in attesa dell’apparizione della Madonna.

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Volo imbarcato via remoto con Cobus, al gate la stessa addetta del c/in. Volo praticamente all biz, quasi tutti per lavoro.

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Tratta: LIN-NAP
Volo: GJ 482 / IG 9482
Aereo: Airbus A320-232
MSN: 1723
Reg: I-EEZO

Consegnato il: 23/03/2009
Primo volo: 01/02/2002
Posto: 02A
Gate: A11
Sched dep: 06.55

Block off: 06.54
Take-off: 07.04
Landing: 08.01
Block-in: 08.06
Sched arr: 08.15


Nella fetida nebbia milanese mattutina saliamo sull’interpista che ci porta a I-EEZO dopo poche curve al piccolo trotto. A bordo scopro che la prima fila è libera e può essere acquistata per 16€ (o erano 12? Non ricordo)... ma al check-in. Marketing retroattivo? Mah.

Mi siedo al mio 2A, nessuno si sistemerà in tutta la fila (nemmeno al D-E-F). Metto il bagaglio a mano sotto al sedile e, una volta in volo, sul sedile a fianco, maledetto quel giorno!


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Vedo la P1 che armeggia con i controlli degli schermi video a discesa, c’è anche un tecnico, mi pare di capire che c’è qualche problema con la fila sinistra. Andato anche il dispatcher (da cui scopro che i pax a bordo sono 77) che consegna il load sheet al cpt, vengono chiuse le porte, armati gli scivoli e parte la demo animata sugli schermi. I primi due della fila di sx non vanno, la P1 mi vede un po’ perplesso e le faccio gesto con la testa che i due schermi sono k.o. Mi propone di spostarmi, ma le dico che va bene anche così, che tanto quelli a dx più o meno li vedo.

Rulliamo fino in testata 36, aspettiamo un traffico davanti a noi e poi partiamo. Entriamo praticamente subito in un banco di nebbia e ci rimaniamo fino a che non arriviamo in quota. Il resto del volo è particolarmente tranquillo, niente turbolenze, un giro di bibite (non mi aspettavo neppure quello, sono rimasto quasi colpito).


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Buon crew, il cpt si fa sentire abbastanza spesso, la P1 è cordiale. Leggendo sul forum di tutti i problemi di IG/GJ pensavo chissà cosa, invece è un volo normalissimo come tanti altri. Il pitch è quello che è, in compenso il sedile ha ancora il recline, e mi pare un filo più morbido di quello FR. Cabina pulita. Di seguito foto varie, fatte tutte con la compattina:

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Atterriamo in anticipo prendendo una crocca tremenda, tanto che la tracolla con la digitale cade a terra sbattendo contro il sedile di fronte. Nooooooooooo! Disastro. Si accende, non sembra esserci nulla di rotto... ma ora tra gli 80 e i 250mm praticamente non mette a fuoco più nulla :(

Ancora intento a pensare alla tragedia che si è abbattuta su di me, mi dirigo verso gli stalli dei taxi, mentre almeno quattro persone cercano di propormi un passaggio abusivo verso la mia destinazione. Salgo su uno ufficiale, particolarmente ciarliero, e ci accodiamo in tangenziale. Mezz’ora dopo e 26.50€ in meno riesco ad arrivare al Vomero, nonostante ci sia una tariffa ufficiale di €23 da/per l’aeroporto (non esposta nel taxi). Non dico nulla apposta giusto per vedere se viene rispettata... unica nota stonata della giornata, insieme al traffico, ma a quanto pare tutte le mie ultime destinazioni sono delle piste da rally, per cui ci sto facendo l’abitudine.

Giornata di lavoro intensa che inizia con un caffè (io in genere non lo bevo: me ne farò cinque, più per il gusto che per la caffeina, che su di me ha comunque scarso effetto) e finisce alle 15 con una pizza, che costa la metà che a Milano ed è buona almeno il doppio. Saluto e tolgo le tende, prendo la funicolare Centrale e poco dopo sono in giro per via Toledo direzione piazza Plebiscito. Giro un po’ senza meta, faccio due foto, poi inizia a piovigginare, non ho l’ombrello, ho la digitale mezza sfasciata e voglio un altro caffè, così mi fiondo a bere l’ennesimo.


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Poco dopo prendo un taxi fuori dalla galleria, gli chiedo della tariffa aeroportuale, 23€, mi chiede di verificare sulla carta appesa sul poggiatesta, mi sembra giusto, allora via direzione Capodichino. Arriviamo dopo un po’ (non ho guardato, tanto il volo era più di due ore dopo), col tassista ciarliero come quello della mattina, ma meno ficcanaso e più tourist-friendly, mi spiega cosa c’è qui, cosa c’è là. La mattina non ci avevo fatto caso, ma che bella l’aerostazione nuova! Pulita, semplice, in stile vagamente tecnologico, molto vetro, luminosissima, davvero riuscita bene.


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Il check-in è ancora chiuso, per cui mi accomodo al Ciao a fare un anticipo di cena, una birretta, due parole crociate, una lettura al Corriere e il tempo passa, per fortuna, abbastanza in fretta. Per il ritorno c’è qualcuno che deve fare c/in, così niente fila 2, ma una più modesta 19 (F, sempre finestrino).

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Tratta: NAP-LIN
Volo: GJ 483 / IG 9483
Aereo: Airbus A320-232
MSN: 1723
Reg: I-EEZO

Consegnato il: 23/03/2009
Primo volo: 01/02/2002
Posto: 19F
Gate: A09
Sched dep: 20.40

Sched arr: 21.50

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Assolutamente nessuno ai controlli di sicurezza, faccio in mezzo nanosecondo. Mi dirigo direttamente al gate, dove mi faccio un’overdose di iPod, prima di imbarcare e collassare stanco morto sul sedile. Del volo di ritorno non ricordo nulla se non di essermi svegliato giusto al rinfresco, aver preso una Coca Cola, ed essermi riaddormentato fino all’atterraggio. Se non ricordo male i pax dovevano essere sul centinaio scarso. Sbarchiamo direttamente a piedi fino all’ingresso del termina, e dalla scaletta al taxi ci impiego meno di tre minuti tre. Apprezzo lo stile dei tassisti milanesi, che in genere guidano e stanno zitti, soprattutto perché non sarei in grado di dare risposte sensate a parte muggiti di sonno e continui sbadigli. Appena vedo casa mi assicuro che il letto sia ancora al suo posto, faccio una doccia di due minuti perché altrimenti mi addormento ivi, e mi fiondo a nanna. Come si fa a fare anda e rianda in giornata per lavoro è oltre la mia comprensione!

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DaV
 
TR breve a interessante.
I-EEZO lo conosco dal JMK-MXP di settembre (con relativo TR). Gli schermi funzionavano male già allora! Mi fa piacere sapere che il servizio è migliorato, perché a settembre era un disastro.
 
Grandissimi i tuoi commenti come al solito.

Mi piacciono perché cogli esattamente il dettaglio di cose già viste ma che però non riesco a fare trasparire quando racconto qualcosa.

Come si fa a fare anda e rianda in giornata per lavoro è oltre la mia comprensione!

Eccomi qui, presente!

Alzarsi alle 5/5e30 e tornare a casa, se va bene, verso le 21e30 22 è una bella mazzata, concordo.
Anche se però preferisco così che stare in giro in alberghi anonimi da solo.
Il letto di casa è sempre il letto di casa.
 
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