Settembre, si torna a lavorare, ma perché non dare alle vacanze un colpetto di coda finale con un week-end lungo a Madrid? 
Alcuni amici/colleghi sono lì per un corso di spagnolo e mi offrono ospitalità, quindi mi rimane solo da prenotare i voli. Per massimizzare i tempi preferisco partire di giovedì mattina, sul presto; le uniche due soluzioni sono easyJet da Malpensa e Iberia da Linate. easyJet ha il volo davvero troppo, troppo presto, inizio ad essere vecchio per le levatacce antelucane, per cui prenoto con Iberia e parto dal Linatuccio. 15€ di taxi e quasi 20' (per 7km...) dopo sono alle partenze, il check-in - area D - aprirebbe alle 6.00 e già alle 6.10 la fila inonda tutto il (poco) spazio disponibile, con quattro banchi check-in (uno per la J) invasi dai pax. Mi metto in coda, mi guardo attorno, sembra di essere a Quito o a Bogotà, non vedo che pochi visi europei. Pochini anche i business men in giacca e cravatta, saranno in tutto una decina. Molte le scene surreali: persone che si rifiutano di pagare l'eccedenza bagaglio (con valige da 50kg l'una!), addette che invitano i passeggeri a spicciarsi vista la lunghezza della coda, valigie e trolley lasciati in mezzo ai piedi da non capire più quale fila seguire. Allucinante. Sbircio sulle valigie di quelli davanti a me, le etichette dicono BOG, LIM, UIO, CCS, GIG, MEX, con decisa prevalenza per le prime tre. Me la cavo in “soli” 30', guardo il check-in Meridiana desolatamente vuoto e vado a fare colazione verso la zona Alitalia, stranamente tranquilla. Non trovo nessun timetable cartaceo, ormai sono merce rara
Visto che non c'è molto da fare o da vedere vado direttamente agli imbarchi. Coda ai controlli corta, ma il solo un tornello aperto (con sei addetti, viva gli sprechi) rende l'operazione più lunga del necessario: aprirne un altro non mi pareva una cattiva idea. Quello che sembra il “capo” si mette a sbraitare con un collega perché ci ha fatto venire al B e non all'A, manco fosse il mercato del pesce. Noto che il soffitto e parte del pavimento è stato rimosso, credo che stiano facendo qualche lavoro di restyling qui e là per il terminal. Il mio gate è nella saletta al piano terra, quella degli imbarchi via bus, dove non c'è mai posto per tutti. Il volo viene chiamato con un certo ritardo (20'), si forma una fila stranamente ordinata ma talmente lunga che facciamo un serpentone, ci incastriamo con i due AZ per Roma che partono a quindici minuti di distanza uno dall'altro e rendiamo la piccola area un inferno. Qui e là i finanzieri controllano (in spagnolo) i pax con passaporto sud americano, o così mi è parso di capire. Il primo bus è già andato, ma un altro arriva pochi secondi dopo per portarci al nostro EC-IJN.
Tratta: LIN-MAD
Volo: IB 3635
Aereo: Airbus A321-211
MSN: 1836
Reg: EC-IJN “Merida”
Consegnato il: 10/10/2002
Posto: 11F
Gate: A12
Sched dep: 08.00
Sched boarding: 07.15
Boarding: 07.35
Block-off: 08.00
Take-off: 08.10
Sched arr: 10.05
Landing: 10.27
Block-in: 10.31
Non scatto foto del nostro 321, sono ancora mezzo addormentato. Salgo le scalette e trovo alla porta una purser piuttosto attempata salutare i pax con profusione di sorrisi. La cabina di J ha la stessa configurazione della Y, separata da una tendina, per un totale di tre file. Gli altri aa/vv (tre femmine e un maschio, a occhio tutti sui 25/30 anni) sono schierati lungo il corridoio e salutano cordialmente quando i passeggeri gli passano accanto. Prendo posto al mio 11F e aspetto che si completi l'imbarco mentre gli aa/vv distribuiscono i quotidiani (solo Corriere e Sole, niente giornali spagnoli); il 321 è pieno con solo qualche posto occasionalmente vuoto. Sono a due file dall'uscita di emergenza e poco oltre dalla divisione Y-J; mentre avviene la messa in moto inizia la safety demo. La aa/vv che presidia quell'uscita inizia la dimostrazione, ma dopo aver mostrato come si allaccia e slaccia il savagente si accorge che dovrebbe coprire anche le file poste dopo la divisione Y-J, per cui arretra e prosegue come se nulla fosse. Anche il resto della dimostrazione mi pare un po' lasciata al caso; inoltre non ho visto passare nessuno a controllare la cabina (cinture, sedili) tanto che al finestrino opposto al mio un bambino un po' capriccioso era in pratica sdraiato per terra...
Vicini di stand
Rulliamo veloci fino in testata 36, viene data manetta ancora in curva e decolliamo decisi verso nord, prima di iniziare a girare in tondo in senso orario per prendere quota e mettere prua verso Madrid. Volo abbastanza uneventful. La cabina è ancora con l'overhead di tipo vecchio, non ci sono schermi CRT o LCD ma in compenso è pulita. I sedili sono gli stessi di Clickair, quelli della Recaro con il porta oggetti superiore; lo spazio così guadagnato al livello delle ginocchia è notevole. Verso metà volo gli aa/vv passano per vendere vettovaglie assortite, ma nella tasca non è presente il menu, che viene distribuito ai passeggeri solo al momento dell'ordine. Scelta discutibile. È presente invece la rivista di bordo (Ronda Magazine), che mi è sembrata abbastanza modesta.
Servizio di bordo
Un curioso effetto meteorologico
Durante l'avvicinamento
Atterriamo per 18R con un notevole rollio che mi impressiona un bel po'. Sulla destra, in distanza, si vedono i quattro grattacieli in costruzione vicino a Chamartin. Sbarchiamo via finger e la vista dell'aerostazione nuova è notevole... che terminal! Fantastico il layout, i colori e la percezione di spazio a disposizione. Anche il piano sotterraneo per il ritiro bagagli è architettonicamente interessante. I pax del mio volo che si fermano a MAD sono in tutto una decina, tutto il resto transiti (quasi tutti per il sud America). Prelevo il tutto, vado a fare il biglietto per la metro e raggiungo i miei amici in “soli” 50', per arrivare in centro tanti ne occorrono.
Non metto molte foto OT perché sono stato un po' svogliato e poco ispirato, e pure perché di TR su Madrid ce ne sono un bel po', però qualcuna tanto per gradire...
Atocha
Una delle vie che partono da Puerta del Sol
Plaza Mayor
Caixa Forum
Memoriale per gli attentati dell'11 Marzo 2004
Toledo, Cattedrale
Laboratorio artigianale
Toledo
A proposito, due parole su RENFE. Prendere un treno alta velocità o lunga distanza è come prendere l'aereo, con controllo bagaglio ai raggio-x e gate d'imbarco; l'avevo già provato in Andalusia, ma mi è parso un po' ridicolo per andare a Toledo (30' di treno, solo servizio AVE media distancia, senza fermate, con gli stessi ETR di Cessalpino ma senza pendolamento attivo, e quindi confortevoli
). Pitch esagerato, recline che non va a mettere il sedile sul mento di quello dietro, veloce, confortevole... fantastico.
Dopo quattro giorni si torna a Milano. I quattro amici con cui ero avevano prenotato un mesetto prima con Vueling; io e un altro amico, trovando ormai le tariffe più o meno simili per tutti, abbiamo optato per Alitalia su Linate, visto che volevamo sfruttare appieno la domenica a Madrid e AZ era l'unica a portarci a Milano la sera tardi (IB ha una politica di marketing tutta sua per cui non vende le sole andate dalla Spagna verso l'Italia, mentre è possibile il vice-versa). Verso le cinque prendiamo la metro per tornare a MAD, T2 stavolta; il viaggio dura “solo” 40' partendo da Atocha, con due cambi. Chissà come fanno i poveri madrileni a dover un viaggio così lungo per arrivare al loro aeroporto... :diavoletto:
Il T2 è il vecchio terminal che avevo utilizzato ormai dieci anni fa per venire a MAD. La zona check-in non me la ricordavo particolarmente, ma devo dire che è comunque abbastanza gradevole, pulita e luminosa. Non grandissima, ma qui ho visto solo c-in di Spanair, Air Europa, Alitalia, Air France e KLM. Ci rechiamo al banco, pressoché vuoto, Alitalia; due gli sportelli aperti. C-in veloce, l'addetta (spagnola ma parlante italiano) chiede subito se preferiamo corridio/centrale o finestrino/centrale, chiaramente prendo il finestrino
Ci sbrighiamo in due minuti, poi andiamo a fare un giro lungo l'area c-in ma anche qui niente timetable cartacei; prendo solo un baggage tag e due depliant di Spanair. In zona varchi sicurezza c'è una vetrata da cui faccio due foto, ma non c'è molto da vedere, per cui passiamo i controlli e ci dirigiamo al gate. Era questa la zona che ricordavo di MAD: brutto, buio, affollato. Andiamo al nostro E78, da cui si ha una buona visuale delle due piste e dei parcheggi. Peccato per il vetro, doppio e sporchissimo, un'indecenza, ma visto il traffico sostenuto evito di fare lo schizzinoso e mi metto a scattare comunque
Requiem, visto che ieri volava e oggi è a terra...
Magari su uno di questi tre ieri c'era su Tienneti...
Il nostro bolide
Tratta: MAD-LIN
Volo: AZ 7099
Aereo: Airbus A319-112
MSN: 2074
Reg: I-BIMD “Isola di Capri”
Consegnato il: 30/10/2003
Posto: 15F
Gate: E78
Sched dep: 19.50
Sched boarding: 19.10
Boarding: 19.20
Block-off: 19.40
Take-off: 19.51
Sched arr: 21.55
Landing: 21.29
Block-in: 21.34
Occasionali annunci ricordano che non verranno fatti annunci di imbarchi, tuttavia il nostro lo faranno ugualmente, chissà perché. Decidiamo di far smaltire la fila, mi abbasso per rimettere la macchina fotografica nello zaino e inizia a uscirmi sangue dal naso, una costante per tutto il soggiorno madrileno. Ho il tempo di farmi un tampone emostatico on the fly, ma non di andare a sciacquarmi la mano, che cerco di ripulire come posso con un fazzoletto. Visto che la coda è quasi finita ci alziamo anche noi. Imbarco via bridge, vedo la purser scendere per andare a prendere altri giornali, nel mentre saluta i pax sorridendo. Una volta a bordo gli aa/vv sono disposti lungo il corridoio come con Iberia e salutano i pax. C'è un po' di coda, sono quasi davanti a una a/v (molto carina!) e le chiedo se per caso ha un fazzolettino di quelli umidificati a portata di mano, mi dice di no ma che li avrei trovati nella toilette. Mi chiede se soffro di epistassi... eh sì, mannaggia. Guardo desolato il piccolo ingorgo tra il mio posto e la toilette e desisto dall'andare in bagno, almeno per il momento, per cui mi siedo con una specie di tampax nel naso. L'imbarco si conclude abbastanza in fretta, il 319 è corto. Il mio sedile (ma pure quello del mio amico a fianco a me) sono paurosamente sfondati, si sente l'anima dello schienale far clac-clac ogni volta che ci si siede, un po' come i vasetti dei sughi Barilla. Pure i braccioli (che non si alzano! Non ci avevo fatto caso l'altra volta) ballano a destra e a sinistra manco avessero il Parkinson. Non si possono davvero mandare in giro gli aerei conciati così... almeno sono entrambi puliti, come pure la cabina. Mentre gli ultimi passeggero entrano sull'aereo sento i soliti annunci fatti con accento francese, credo che una delle assistenti di volo fosse di quella nazionalità. Curioso, quantomeno pensando alle ultime vicende societarie.
Chiuse le porte e sbloccati dal finger la purser avvia la dimostrazione di sicurezza automatica sugli LCD a scomparsa. Filmino chiaro e piacevole, credo registrato su VHS vista la qualità dell'immagine. Rulliamo fino alla più vicina delle due piste nord-sud e decolliamo verso nord senza fermarci ad attendere. Intanto io ho ancora il mio tampax nel naso, mi dà un fastidio incredibile, ma ormai non posso più alzarmi...
La salita dura un tempo che mi pare infinito, e quando si spegne il fasten seat-belt i miei due vicini ormai ronfano alla grande :|
La capocabina annuncia l'inizio del servizio a bordo e contemporaneamente scendono gli LCD con i cartoni (Road Runner e il fantastico Animaliens
), airshow e suggerimenti di viaggio firmati Alitalia. Peccato che dopo una decina di minuti l'LCD sopra di noi muoia per circostanze non identificate. Seguiremo da quello più avanti. I due carrellini arrivano preticamente in contemporanea, da noi servono l'a/v ragazza molto carina e un suo collega, molto giovane, forse era alle prime esperienze perché vedevo chiedergli sempre informazioni ai suoi colleghi. In ogni caso tutti estremamente bravi, veloci ed efficienti, davvero un ottimo equipaggio, anni luce rispetto a quello che avevo trovato sull'ARN-MXP l'anno scorso. Le opzioni erano sandwich al salmone e alla frittata, vedo che quasi tutti (me compreso) scelgono quello al salmone, ottimo, dimensione generosa, fresco ma non gelido come invece la maggior parte degli snack che vengono serviti a bordo. Insieme prendo una coca (in bicchiere di plastica ma decisamente più grande della media dei bicchieri onboard) e viene offerto un piccolo amaretto morbido. Noto che il ragazzo ha la mano pesante nel riempire i bicchieri, ad un signore poco più avanti ha dato un bicchierone di vino rosso pieno all'orlo 
Ne approfitto e chiedo anche razione doppia di fazzoletti inumiditi, così mi tolgo il tampax dal naso e riesco a pulirmi la mano. Verranno comunque distribuiti nuovamente al ritiro dei vuoti.
Il resto del volo passa senza altri eventi, seguo un po' la rotta sull'airshow (Madrid-Saragozza-Pau-Tolosa-Montpellier-St-Etienne-Grenoble-Cuneo-Genova e avvicinamento da sud) fino alla comunicazione della discesa, l'unico momento in cui il comandante interviene sulla PA per annunciare l'arrivo in anticipo, il meteo e il bentornati (o benvenuti) a Milano, dove tocchiamo con una discreta legnata. Rullaggio veloce fino al finger, dove, prima di sbarcare, l'a/v giovane ci annuncia l'arrivo con 20' di anticipo sullo schedulato. Esco, vado a ritirare i bagaglio (5/6' di attesa) e poi andiamo a prendere la 73 per S. Babila. Lascio a voi le conclusioni...
DaV

Alcuni amici/colleghi sono lì per un corso di spagnolo e mi offrono ospitalità, quindi mi rimane solo da prenotare i voli. Per massimizzare i tempi preferisco partire di giovedì mattina, sul presto; le uniche due soluzioni sono easyJet da Malpensa e Iberia da Linate. easyJet ha il volo davvero troppo, troppo presto, inizio ad essere vecchio per le levatacce antelucane, per cui prenoto con Iberia e parto dal Linatuccio. 15€ di taxi e quasi 20' (per 7km...) dopo sono alle partenze, il check-in - area D - aprirebbe alle 6.00 e già alle 6.10 la fila inonda tutto il (poco) spazio disponibile, con quattro banchi check-in (uno per la J) invasi dai pax. Mi metto in coda, mi guardo attorno, sembra di essere a Quito o a Bogotà, non vedo che pochi visi europei. Pochini anche i business men in giacca e cravatta, saranno in tutto una decina. Molte le scene surreali: persone che si rifiutano di pagare l'eccedenza bagaglio (con valige da 50kg l'una!), addette che invitano i passeggeri a spicciarsi vista la lunghezza della coda, valigie e trolley lasciati in mezzo ai piedi da non capire più quale fila seguire. Allucinante. Sbircio sulle valigie di quelli davanti a me, le etichette dicono BOG, LIM, UIO, CCS, GIG, MEX, con decisa prevalenza per le prime tre. Me la cavo in “soli” 30', guardo il check-in Meridiana desolatamente vuoto e vado a fare colazione verso la zona Alitalia, stranamente tranquilla. Non trovo nessun timetable cartaceo, ormai sono merce rara

Visto che non c'è molto da fare o da vedere vado direttamente agli imbarchi. Coda ai controlli corta, ma il solo un tornello aperto (con sei addetti, viva gli sprechi) rende l'operazione più lunga del necessario: aprirne un altro non mi pareva una cattiva idea. Quello che sembra il “capo” si mette a sbraitare con un collega perché ci ha fatto venire al B e non all'A, manco fosse il mercato del pesce. Noto che il soffitto e parte del pavimento è stato rimosso, credo che stiano facendo qualche lavoro di restyling qui e là per il terminal. Il mio gate è nella saletta al piano terra, quella degli imbarchi via bus, dove non c'è mai posto per tutti. Il volo viene chiamato con un certo ritardo (20'), si forma una fila stranamente ordinata ma talmente lunga che facciamo un serpentone, ci incastriamo con i due AZ per Roma che partono a quindici minuti di distanza uno dall'altro e rendiamo la piccola area un inferno. Qui e là i finanzieri controllano (in spagnolo) i pax con passaporto sud americano, o così mi è parso di capire. Il primo bus è già andato, ma un altro arriva pochi secondi dopo per portarci al nostro EC-IJN.

Tratta: LIN-MAD
Volo: IB 3635
Aereo: Airbus A321-211
MSN: 1836
Reg: EC-IJN “Merida”
Consegnato il: 10/10/2002
Posto: 11F
Gate: A12
Sched dep: 08.00
Sched boarding: 07.15
Boarding: 07.35
Block-off: 08.00
Take-off: 08.10
Sched arr: 10.05
Landing: 10.27
Block-in: 10.31

Non scatto foto del nostro 321, sono ancora mezzo addormentato. Salgo le scalette e trovo alla porta una purser piuttosto attempata salutare i pax con profusione di sorrisi. La cabina di J ha la stessa configurazione della Y, separata da una tendina, per un totale di tre file. Gli altri aa/vv (tre femmine e un maschio, a occhio tutti sui 25/30 anni) sono schierati lungo il corridoio e salutano cordialmente quando i passeggeri gli passano accanto. Prendo posto al mio 11F e aspetto che si completi l'imbarco mentre gli aa/vv distribuiscono i quotidiani (solo Corriere e Sole, niente giornali spagnoli); il 321 è pieno con solo qualche posto occasionalmente vuoto. Sono a due file dall'uscita di emergenza e poco oltre dalla divisione Y-J; mentre avviene la messa in moto inizia la safety demo. La aa/vv che presidia quell'uscita inizia la dimostrazione, ma dopo aver mostrato come si allaccia e slaccia il savagente si accorge che dovrebbe coprire anche le file poste dopo la divisione Y-J, per cui arretra e prosegue come se nulla fosse. Anche il resto della dimostrazione mi pare un po' lasciata al caso; inoltre non ho visto passare nessuno a controllare la cabina (cinture, sedili) tanto che al finestrino opposto al mio un bambino un po' capriccioso era in pratica sdraiato per terra...

Vicini di stand
Rulliamo veloci fino in testata 36, viene data manetta ancora in curva e decolliamo decisi verso nord, prima di iniziare a girare in tondo in senso orario per prendere quota e mettere prua verso Madrid. Volo abbastanza uneventful. La cabina è ancora con l'overhead di tipo vecchio, non ci sono schermi CRT o LCD ma in compenso è pulita. I sedili sono gli stessi di Clickair, quelli della Recaro con il porta oggetti superiore; lo spazio così guadagnato al livello delle ginocchia è notevole. Verso metà volo gli aa/vv passano per vendere vettovaglie assortite, ma nella tasca non è presente il menu, che viene distribuito ai passeggeri solo al momento dell'ordine. Scelta discutibile. È presente invece la rivista di bordo (Ronda Magazine), che mi è sembrata abbastanza modesta.




Servizio di bordo



Un curioso effetto meteorologico


Durante l'avvicinamento
Atterriamo per 18R con un notevole rollio che mi impressiona un bel po'. Sulla destra, in distanza, si vedono i quattro grattacieli in costruzione vicino a Chamartin. Sbarchiamo via finger e la vista dell'aerostazione nuova è notevole... che terminal! Fantastico il layout, i colori e la percezione di spazio a disposizione. Anche il piano sotterraneo per il ritiro bagagli è architettonicamente interessante. I pax del mio volo che si fermano a MAD sono in tutto una decina, tutto il resto transiti (quasi tutti per il sud America). Prelevo il tutto, vado a fare il biglietto per la metro e raggiungo i miei amici in “soli” 50', per arrivare in centro tanti ne occorrono.


Non metto molte foto OT perché sono stato un po' svogliato e poco ispirato, e pure perché di TR su Madrid ce ne sono un bel po', però qualcuna tanto per gradire...

Atocha

Una delle vie che partono da Puerta del Sol

Plaza Mayor

Caixa Forum

Memoriale per gli attentati dell'11 Marzo 2004

Toledo, Cattedrale

Laboratorio artigianale

Toledo
A proposito, due parole su RENFE. Prendere un treno alta velocità o lunga distanza è come prendere l'aereo, con controllo bagaglio ai raggio-x e gate d'imbarco; l'avevo già provato in Andalusia, ma mi è parso un po' ridicolo per andare a Toledo (30' di treno, solo servizio AVE media distancia, senza fermate, con gli stessi ETR di Cessalpino ma senza pendolamento attivo, e quindi confortevoli

Dopo quattro giorni si torna a Milano. I quattro amici con cui ero avevano prenotato un mesetto prima con Vueling; io e un altro amico, trovando ormai le tariffe più o meno simili per tutti, abbiamo optato per Alitalia su Linate, visto che volevamo sfruttare appieno la domenica a Madrid e AZ era l'unica a portarci a Milano la sera tardi (IB ha una politica di marketing tutta sua per cui non vende le sole andate dalla Spagna verso l'Italia, mentre è possibile il vice-versa). Verso le cinque prendiamo la metro per tornare a MAD, T2 stavolta; il viaggio dura “solo” 40' partendo da Atocha, con due cambi. Chissà come fanno i poveri madrileni a dover un viaggio così lungo per arrivare al loro aeroporto... :diavoletto:

Il T2 è il vecchio terminal che avevo utilizzato ormai dieci anni fa per venire a MAD. La zona check-in non me la ricordavo particolarmente, ma devo dire che è comunque abbastanza gradevole, pulita e luminosa. Non grandissima, ma qui ho visto solo c-in di Spanair, Air Europa, Alitalia, Air France e KLM. Ci rechiamo al banco, pressoché vuoto, Alitalia; due gli sportelli aperti. C-in veloce, l'addetta (spagnola ma parlante italiano) chiede subito se preferiamo corridio/centrale o finestrino/centrale, chiaramente prendo il finestrino

Ci sbrighiamo in due minuti, poi andiamo a fare un giro lungo l'area c-in ma anche qui niente timetable cartacei; prendo solo un baggage tag e due depliant di Spanair. In zona varchi sicurezza c'è una vetrata da cui faccio due foto, ma non c'è molto da vedere, per cui passiamo i controlli e ci dirigiamo al gate. Era questa la zona che ricordavo di MAD: brutto, buio, affollato. Andiamo al nostro E78, da cui si ha una buona visuale delle due piste e dei parcheggi. Peccato per il vetro, doppio e sporchissimo, un'indecenza, ma visto il traffico sostenuto evito di fare lo schizzinoso e mi metto a scattare comunque






Requiem, visto che ieri volava e oggi è a terra...




Magari su uno di questi tre ieri c'era su Tienneti...



Il nostro bolide

Tratta: MAD-LIN
Volo: AZ 7099
Aereo: Airbus A319-112
MSN: 2074
Reg: I-BIMD “Isola di Capri”
Consegnato il: 30/10/2003
Posto: 15F
Gate: E78
Sched dep: 19.50
Sched boarding: 19.10
Boarding: 19.20
Block-off: 19.40
Take-off: 19.51
Sched arr: 21.55
Landing: 21.29
Block-in: 21.34

Occasionali annunci ricordano che non verranno fatti annunci di imbarchi, tuttavia il nostro lo faranno ugualmente, chissà perché. Decidiamo di far smaltire la fila, mi abbasso per rimettere la macchina fotografica nello zaino e inizia a uscirmi sangue dal naso, una costante per tutto il soggiorno madrileno. Ho il tempo di farmi un tampone emostatico on the fly, ma non di andare a sciacquarmi la mano, che cerco di ripulire come posso con un fazzoletto. Visto che la coda è quasi finita ci alziamo anche noi. Imbarco via bridge, vedo la purser scendere per andare a prendere altri giornali, nel mentre saluta i pax sorridendo. Una volta a bordo gli aa/vv sono disposti lungo il corridoio come con Iberia e salutano i pax. C'è un po' di coda, sono quasi davanti a una a/v (molto carina!) e le chiedo se per caso ha un fazzolettino di quelli umidificati a portata di mano, mi dice di no ma che li avrei trovati nella toilette. Mi chiede se soffro di epistassi... eh sì, mannaggia. Guardo desolato il piccolo ingorgo tra il mio posto e la toilette e desisto dall'andare in bagno, almeno per il momento, per cui mi siedo con una specie di tampax nel naso. L'imbarco si conclude abbastanza in fretta, il 319 è corto. Il mio sedile (ma pure quello del mio amico a fianco a me) sono paurosamente sfondati, si sente l'anima dello schienale far clac-clac ogni volta che ci si siede, un po' come i vasetti dei sughi Barilla. Pure i braccioli (che non si alzano! Non ci avevo fatto caso l'altra volta) ballano a destra e a sinistra manco avessero il Parkinson. Non si possono davvero mandare in giro gli aerei conciati così... almeno sono entrambi puliti, come pure la cabina. Mentre gli ultimi passeggero entrano sull'aereo sento i soliti annunci fatti con accento francese, credo che una delle assistenti di volo fosse di quella nazionalità. Curioso, quantomeno pensando alle ultime vicende societarie.
Chiuse le porte e sbloccati dal finger la purser avvia la dimostrazione di sicurezza automatica sugli LCD a scomparsa. Filmino chiaro e piacevole, credo registrato su VHS vista la qualità dell'immagine. Rulliamo fino alla più vicina delle due piste nord-sud e decolliamo verso nord senza fermarci ad attendere. Intanto io ho ancora il mio tampax nel naso, mi dà un fastidio incredibile, ma ormai non posso più alzarmi...

La salita dura un tempo che mi pare infinito, e quando si spegne il fasten seat-belt i miei due vicini ormai ronfano alla grande :|
La capocabina annuncia l'inizio del servizio a bordo e contemporaneamente scendono gli LCD con i cartoni (Road Runner e il fantastico Animaliens


Ne approfitto e chiedo anche razione doppia di fazzoletti inumiditi, così mi tolgo il tampax dal naso e riesco a pulirmi la mano. Verranno comunque distribuiti nuovamente al ritiro dei vuoti.





Il resto del volo passa senza altri eventi, seguo un po' la rotta sull'airshow (Madrid-Saragozza-Pau-Tolosa-Montpellier-St-Etienne-Grenoble-Cuneo-Genova e avvicinamento da sud) fino alla comunicazione della discesa, l'unico momento in cui il comandante interviene sulla PA per annunciare l'arrivo in anticipo, il meteo e il bentornati (o benvenuti) a Milano, dove tocchiamo con una discreta legnata. Rullaggio veloce fino al finger, dove, prima di sbarcare, l'a/v giovane ci annuncia l'arrivo con 20' di anticipo sullo schedulato. Esco, vado a ritirare i bagaglio (5/6' di attesa) e poi andiamo a prendere la 73 per S. Babila. Lascio a voi le conclusioni...
DaV
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