Riprendiamo il viaggio, ci eravamo lasciati sulla strada per Anchorage, purtroppo il sole che splendeva al mattino dopo il brunch si è nascosto sotto una pesante coltre di nuvole, comunque ci siamo diretti ugualmente in aeroporto e malgrado la luce non proprio ottimale siamo riusciti a fare qualche scatto dei wide-bodies in decollo da pista 32 (Max finalmente ha trovato pane per i suoi denti)… [:303]
… non solo wide-bodies comunque, anche se solo un anno fa al posto di questo 737 ci sarebbe stato un quadrimotore che faceva un rumore un tantino diverso…
… Northern Air Cargo è stato nell’ultimo ventennio il maggior operatore mondiale di DC-6, coprendo con la sua flotta tutti gli aeroporti e le strip delle località più remote dell’Alaska. Dopo qualche tentativo di aggiornamento flotta con dei 727-100F (ora pensionati) e con un ATR-42 che si è rivelato poco adatto al clima dell’Alaska ha ora introdotto in flotta 3 737-200F (pur sempre dei classici) che purtroppo hanno avuto un impatto devastante sulla flotta dei quadrimotori Douglas. Ormai ne volano (saltuariamente) solo 3 esemplari.
Per fortuna c’è un altro operatore che continua a puntare sul DC-6 che per molti dei compiti che è chiamato ad assolvere in Alaska si è rivelato insostituibile. La sua capacità di operare da piste semipreparate senza supporto logistico non ha eguali (per macchine con la stessa capacità di carico).
Si tratta di Everts Air Cargo di cui vi ha già parlato Max e di cui sentirete ancora parlare più avanti nel TR. Ecco la sequenza di decollo di uno della decina esemplari in flotta…
… il sole si fa vedere solo all’ora del tramonto incendiando le acque del Cook Inlet…
… e dopo il tramonto, cena! All’americana, o meglio all’australiana da Outback…
… cipolla gigante fritta e caesar’s salad…
… filetto con crosta di blue cheese e baked potato. [
]
L’indomani mattina tempesta di sereno, finalmente!
… panoramica di parte del piazzale cargo…
… ed un paio di decolli di “heavies”.
Ma Anchorage per me (molto meno per Max) è anche e soprattutto Lake Hood, un grande lago naturale che unito con canali artificiali all’adiacente Lake Spenard forma la più trafficata base di idrovolanti al mondo. In pratica un aeroporto nell’aeroporto dotato di “pista” di decollo illuminata, sulle cui sponde sono ormeggiati centinaia di velivoli di ogni tipo.
Vi sono operatori commerciali, il più importante è Rusts…
… e privati, vicino ad ogni ormeggio le tipiche casette usate come shelter per il ricovero delle attrezzature di supporto con lo sfondo maestoso delle Chugach Mountains…
… i piccolini spesso si esibiscono in qualche numero quasi acrobatico…
… mentre il DHC-2 Beaver I è il vero camioncino dei cieli per i bush-pilots con numerosi esemplari qui basati…
… cambiando categoria un Dash 8 della Era Aviation, vettore regionale nell’orbita Alaska Airlines, qui parcheggiato davanti all’hangar di manutenzione sul lato sud…
… sempre da sud una panoramica del piazzale principale…
… e qualche particolare dalla rampa della Everts della cui visita ha già parlato Max…
… infine un’altra sequenza di decolli da pista 32
… la skyline della downtown…
… e qualche altro idro…
… ancora un paio di pesanti…
… e la nostra fiammante Ford Fusion (niente a che vedere, per fortuna, con il modello omonimo venduto in Europa)...
… non c’è giornata in Alaska che non finsica con un tramonto in technicolor, anche i locali lo sanno. Per questo, praticamente in testata pista, vi è un grande parcheggio stile drive in dove i più pigri (viste le temperature d’inverno e le zanzare d’estate) possono goderselo comodamente seduti i auto (siamo pur sempre negli USA)…
… mentre i più intraprendenti…
… assistono a questo spettacolo dalla spiaggia sottostante…
… e… dopo ogni tramonto, viene l’ora di cena!
T.G.I. Friday’s è la scelta di stasera… [
]
… altra mattinata soleggiata, un paradiso per i supporter dell’MD-11…
… il decollo di uno dei 737-400 combi (unici al mondo) recentemente introdotti da Alaska Airlines in sostituzione dei –200C ormai pensionati…
… per finire un altro paio di Rusts, antico rimodernato (Turbo Otter) e moderno (Cessna Caravan) la cui matricola (N675HP) parla chiaro circa la potenza della turbina installata…
Per il momento basta con Anchorage, ci torneremo. E’ venuto il momento di puntare verso nord. La prima tappa è Palmer con il suo piccolo aeroporto (senza recinzioni) dove riposano (speriamo non per sempre) un paio di DC-3…
… ed un paio di ormai rari vagoni volanti C-119 che solcavano i nostri cieli nei colori della 46° Aerobrigata fino agli anni ’70…
… ogni aeroporto in Alaska può riservare delle sorprese, anche le più piccole strip, come in questo caso, a Wasilla, dove abbiamo scovato questo Grumman Albatross (anch’esso a suo tempo impiegato dalla nostra Aeronautica Militare nel ruolo S.A.R.)…
… la tappa successiva è a Talkeetna, un piccolo villaggio poche miglia fuori dalla Highway principale, campo base per le escursioni al Denali, il più importante parco nazionale dello stato, dal cui aeroporto partono i voli per i sorvoli e gli atterraggi sui ghiacciai. Ci sono un paio di operatori principali, la K2 Aviation (consociata con la Rusts)…
… e la Talkeetna Air Taxi…
… Beavers e Super Otters anche qui regnano sovrani. L’idea di un voletto viene prontamente fatta naufragare dal mio compagno di viaggio che si finge scandalizzato dai $$$ richiesti ma in realtà, sotto sotto… se la fa sotto dalla paura! Sarà per la prossima volta… [:305]
… si prosegue lungo la strada verso Fairbanks, le miglia da percorrere in un tripudio di colori autunnali sono ancora tante… arriveremo a notte fonda con temperature prossime allo zero ma per fortuna troveremo subito un motel per la notte…
(to be continued… fine parte seconda)
per chi se lo fosse perso ecco il link della prima parte: http://www.aviazionecivile.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=36190
[:306]




… non solo wide-bodies comunque, anche se solo un anno fa al posto di questo 737 ci sarebbe stato un quadrimotore che faceva un rumore un tantino diverso…

… Northern Air Cargo è stato nell’ultimo ventennio il maggior operatore mondiale di DC-6, coprendo con la sua flotta tutti gli aeroporti e le strip delle località più remote dell’Alaska. Dopo qualche tentativo di aggiornamento flotta con dei 727-100F (ora pensionati) e con un ATR-42 che si è rivelato poco adatto al clima dell’Alaska ha ora introdotto in flotta 3 737-200F (pur sempre dei classici) che purtroppo hanno avuto un impatto devastante sulla flotta dei quadrimotori Douglas. Ormai ne volano (saltuariamente) solo 3 esemplari.
Per fortuna c’è un altro operatore che continua a puntare sul DC-6 che per molti dei compiti che è chiamato ad assolvere in Alaska si è rivelato insostituibile. La sua capacità di operare da piste semipreparate senza supporto logistico non ha eguali (per macchine con la stessa capacità di carico).
Si tratta di Everts Air Cargo di cui vi ha già parlato Max e di cui sentirete ancora parlare più avanti nel TR. Ecco la sequenza di decollo di uno della decina esemplari in flotta…





… il sole si fa vedere solo all’ora del tramonto incendiando le acque del Cook Inlet…


… e dopo il tramonto, cena! All’americana, o meglio all’australiana da Outback…


… cipolla gigante fritta e caesar’s salad…

… filetto con crosta di blue cheese e baked potato. [

L’indomani mattina tempesta di sereno, finalmente!

… panoramica di parte del piazzale cargo…


… ed un paio di decolli di “heavies”.
Ma Anchorage per me (molto meno per Max) è anche e soprattutto Lake Hood, un grande lago naturale che unito con canali artificiali all’adiacente Lake Spenard forma la più trafficata base di idrovolanti al mondo. In pratica un aeroporto nell’aeroporto dotato di “pista” di decollo illuminata, sulle cui sponde sono ormeggiati centinaia di velivoli di ogni tipo.
Vi sono operatori commerciali, il più importante è Rusts…


… e privati, vicino ad ogni ormeggio le tipiche casette usate come shelter per il ricovero delle attrezzature di supporto con lo sfondo maestoso delle Chugach Mountains…

… i piccolini spesso si esibiscono in qualche numero quasi acrobatico…



… mentre il DHC-2 Beaver I è il vero camioncino dei cieli per i bush-pilots con numerosi esemplari qui basati…




… cambiando categoria un Dash 8 della Era Aviation, vettore regionale nell’orbita Alaska Airlines, qui parcheggiato davanti all’hangar di manutenzione sul lato sud…

… sempre da sud una panoramica del piazzale principale…

… e qualche particolare dalla rampa della Everts della cui visita ha già parlato Max…



… infine un’altra sequenza di decolli da pista 32




… la skyline della downtown…

… e qualche altro idro…



… ancora un paio di pesanti…


… e la nostra fiammante Ford Fusion (niente a che vedere, per fortuna, con il modello omonimo venduto in Europa)...

… non c’è giornata in Alaska che non finsica con un tramonto in technicolor, anche i locali lo sanno. Per questo, praticamente in testata pista, vi è un grande parcheggio stile drive in dove i più pigri (viste le temperature d’inverno e le zanzare d’estate) possono goderselo comodamente seduti i auto (siamo pur sempre negli USA)…

… mentre i più intraprendenti…

… assistono a questo spettacolo dalla spiaggia sottostante…


… e… dopo ogni tramonto, viene l’ora di cena!
T.G.I. Friday’s è la scelta di stasera… [




… altra mattinata soleggiata, un paradiso per i supporter dell’MD-11…

… il decollo di uno dei 737-400 combi (unici al mondo) recentemente introdotti da Alaska Airlines in sostituzione dei –200C ormai pensionati…

… per finire un altro paio di Rusts, antico rimodernato (Turbo Otter) e moderno (Cessna Caravan) la cui matricola (N675HP) parla chiaro circa la potenza della turbina installata…


Per il momento basta con Anchorage, ci torneremo. E’ venuto il momento di puntare verso nord. La prima tappa è Palmer con il suo piccolo aeroporto (senza recinzioni) dove riposano (speriamo non per sempre) un paio di DC-3…


… ed un paio di ormai rari vagoni volanti C-119 che solcavano i nostri cieli nei colori della 46° Aerobrigata fino agli anni ’70…



… ogni aeroporto in Alaska può riservare delle sorprese, anche le più piccole strip, come in questo caso, a Wasilla, dove abbiamo scovato questo Grumman Albatross (anch’esso a suo tempo impiegato dalla nostra Aeronautica Militare nel ruolo S.A.R.)…

… la tappa successiva è a Talkeetna, un piccolo villaggio poche miglia fuori dalla Highway principale, campo base per le escursioni al Denali, il più importante parco nazionale dello stato, dal cui aeroporto partono i voli per i sorvoli e gli atterraggi sui ghiacciai. Ci sono un paio di operatori principali, la K2 Aviation (consociata con la Rusts)…


… e la Talkeetna Air Taxi…


… Beavers e Super Otters anche qui regnano sovrani. L’idea di un voletto viene prontamente fatta naufragare dal mio compagno di viaggio che si finge scandalizzato dai $$$ richiesti ma in realtà, sotto sotto… se la fa sotto dalla paura! Sarà per la prossima volta… [:305]

… si prosegue lungo la strada verso Fairbanks, le miglia da percorrere in un tripudio di colori autunnali sono ancora tante… arriveremo a notte fonda con temperature prossime allo zero ma per fortuna troveremo subito un motel per la notte…
(to be continued… fine parte seconda)
per chi se lo fosse perso ecco il link della prima parte: http://www.aviazionecivile.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=36190
[:306]