Sistemando l'archivio ho tirato fuori un po' di foto di voli fatti nel 2010 per la realizzazione del mio primo libro di fotografia aerea.
I voli si sono svolti a cavallo dei mesi di aprile e luglio, per un totale di circa 15 ore.
In questo tr il primo volo.
La base di partenza è in una proprietà privata vicino ad Ovada e il giro comprenderà parte dell'ovadese, Alessandria e l'alessandrino, lambendo anche parte del novese.
Tempo di volo circa 3 ore.
Prologo:
A marzo 2010 mi viene l'idea "malsana" di fare un libro sulla provincia di Alessandria fotografa dall'alto. l'idea iniziale era di procedere alla ricerca di sponsor per poi noleggiare un elicottero e fare le foto.
Preparo una bozza, inserendo foto scattada durante una serie di voli con un c172, un venerdì di aprile vado a cercare i primi sponsor, e durante il giro mi fermo a prendere un caffé in un bar, dove facendo 4 chiacchere con il barista racconto un po' del progetto. Destino vuole che il fratello sia abbia una CPL per elicotteri e che possegga un Alouette personale. Risultato? Arriva il fratello e rimaniamo a parlare fino a tarda sera, andiamo dall'elicottero e affare fatto, l'indomani fissiamo un volo di prova. Si offre di entrare nel progetto, così non abbiamo più da cercare sponsor. Affare fatto. L'indomani si vola.
Fatto il primo volo di circa mezzora per "acclimatarsi", il mercoledì si inizia a fare sul serio.
Appuntamento ore 11 dall'hangar, percorso stimato 3h, circa 60 waypoint in cui fare fotografie.
Verso le 12 si decolla.
L'attrezzatura fotografica usata è composta da 2 corpi (nikon d2x e d3) e lenti da 10 a 500 mm
Appena decollata.. dal carrello cerchiato in rosso. Il decollo non presenta particolari problemi, mentre l'atterraggio è leggermente più adrenalinico.
Appena partiti ci dirigiamo verso Molare, cittadina a pochi km da Ovada, tristemente nota per il disastro del 1935, quando una lago artificiale è tracimato uccidendo 110 persone.
I resti della diga sono ancora visibili, ma oggi ci concentreremo solo sull'abitato, rinviando gli scatti ad un altro volo.
Un paio di vedute d'insieme
Il Castello, di origni duecentesche, ma pesantemente rimaneggiato sul finire dell'800
E la chiesa parrocchiale
FInito il giro intorno al paese, inizamo a prendere quota, dobbiamo salire di circa 300 metri per riprendere Cremolino, al confine tra Ovadese e Acquese.
La prima cosa che ci troviamo sotto è il santuario della Bruceta, edificato intorno all'anno mille, poi distrutto da un incendio, da qui il nome.
La prima foto, in controluce, è scattata durante la virata abbastanza stretta, come la pala del rotore può testimoniare.
In termini fotografici, la differenza tra un C172 e un alouette è abissale.
Innanzitutto volando senza porta posso stare seduto con le gambe fuori, e all'occorenza allungarmi sfruttando il supporto del pattino.
La visibilità è quasi a 180 gradi in orizzontale, e 110 in verticale, insomma una volta posizionate l'elicottero si ha piena libertà di scatto, riuscendo da utlizzare senza grossi problemi anche un grandangolare abbastanza estremo.
L'elicottero ha anche il "piccolo" vantaggio di potersi fermare, anche se in hoovering abbiamo volato pochissimo, ma l'appocciare ad un obiettivo a 30 knt è utilissimo, soprattutto utlizzando un telobiettivo, o nelle riprese ravvicinate, quasi impossibili con un mezzo ad ala fissa.
Ci avviciniamo al paese di Cremolino, dominato da un bellissimo castello.
Ci portiamo sulla verticale
La prossima meta è Trisobbio, paese collinare con al centro l'immancabile castello.
Dall'alto si può ammirare la pianta di origine medievale.
Poi è la volta del castello, oggi ristorante da cui si gode di una splendida vista sulle vallate dell'alto Monferrato
Poi è la volta di Carpeneto
e in subito dopo Montaldo Bormida, ripreso durante una virata abbastanza stretta mentre ci posizioniamo.
Sonfiniamo nell'acquese, con il Castello e il borgo antico di Orsara Bormida
Seguita da Rivalta Bormida, la cui pianta è rimasta pressoché invariata dal medioevo.
Attraversiamo la val Bormida e raggiungiamo Cassine, 4000 anime sulle ultime colline lungo il percorso della Bormida, verso Alessandria, dove confluisce nel Tanaro.
Il paese sorge su una collina e presente molti edifici storici, come il complesso abaziale di S. Francesco.
Una chiesa barocca, mi sembra Santa Caterina, devo controllare
Ci dirigiamo verso Sezzadio, sorvolando un campo del XXI secolo.
E' incredibile come si stia diffondendo il Fotovoltaico in queste zone. Queste foto sono del 2010, e già si iniziavano a vedere i primi impianti "seri". Durante i voli per il secondo libro, quest'estate ho potuto notare una crescita esponenziale.
Raggiungiamo Sezzadio in pieno controluce
E mi casca l'occhio su questo bel cortile, povera gente, nulla da dire. Peccato che non c'era la gnocca sdraiata a prendere il sole. Forse meglio, altrimenti avremmo fatto volare qualche tegola
L'abside della parrocchia, in favore di luce
E la bellissima abazia duecentesca dedicata a santa Giustina.
Siamo in aria da mezzora e la prima parte finisce qui.
Se gradite, posso andare avanti un bel po' con una decina di voli.
I voli si sono svolti a cavallo dei mesi di aprile e luglio, per un totale di circa 15 ore.
In questo tr il primo volo.
La base di partenza è in una proprietà privata vicino ad Ovada e il giro comprenderà parte dell'ovadese, Alessandria e l'alessandrino, lambendo anche parte del novese.
Tempo di volo circa 3 ore.
Prologo:
A marzo 2010 mi viene l'idea "malsana" di fare un libro sulla provincia di Alessandria fotografa dall'alto. l'idea iniziale era di procedere alla ricerca di sponsor per poi noleggiare un elicottero e fare le foto.
Preparo una bozza, inserendo foto scattada durante una serie di voli con un c172, un venerdì di aprile vado a cercare i primi sponsor, e durante il giro mi fermo a prendere un caffé in un bar, dove facendo 4 chiacchere con il barista racconto un po' del progetto. Destino vuole che il fratello sia abbia una CPL per elicotteri e che possegga un Alouette personale. Risultato? Arriva il fratello e rimaniamo a parlare fino a tarda sera, andiamo dall'elicottero e affare fatto, l'indomani fissiamo un volo di prova. Si offre di entrare nel progetto, così non abbiamo più da cercare sponsor. Affare fatto. L'indomani si vola.
Fatto il primo volo di circa mezzora per "acclimatarsi", il mercoledì si inizia a fare sul serio.
Appuntamento ore 11 dall'hangar, percorso stimato 3h, circa 60 waypoint in cui fare fotografie.
Verso le 12 si decolla.
L'attrezzatura fotografica usata è composta da 2 corpi (nikon d2x e d3) e lenti da 10 a 500 mm

Appena decollata.. dal carrello cerchiato in rosso. Il decollo non presenta particolari problemi, mentre l'atterraggio è leggermente più adrenalinico.
Appena partiti ci dirigiamo verso Molare, cittadina a pochi km da Ovada, tristemente nota per il disastro del 1935, quando una lago artificiale è tracimato uccidendo 110 persone.
I resti della diga sono ancora visibili, ma oggi ci concentreremo solo sull'abitato, rinviando gli scatti ad un altro volo.
Un paio di vedute d'insieme


Il Castello, di origni duecentesche, ma pesantemente rimaneggiato sul finire dell'800


E la chiesa parrocchiale

FInito il giro intorno al paese, inizamo a prendere quota, dobbiamo salire di circa 300 metri per riprendere Cremolino, al confine tra Ovadese e Acquese.
La prima cosa che ci troviamo sotto è il santuario della Bruceta, edificato intorno all'anno mille, poi distrutto da un incendio, da qui il nome.
La prima foto, in controluce, è scattata durante la virata abbastanza stretta, come la pala del rotore può testimoniare.


In termini fotografici, la differenza tra un C172 e un alouette è abissale.
Innanzitutto volando senza porta posso stare seduto con le gambe fuori, e all'occorenza allungarmi sfruttando il supporto del pattino.
La visibilità è quasi a 180 gradi in orizzontale, e 110 in verticale, insomma una volta posizionate l'elicottero si ha piena libertà di scatto, riuscendo da utlizzare senza grossi problemi anche un grandangolare abbastanza estremo.
L'elicottero ha anche il "piccolo" vantaggio di potersi fermare, anche se in hoovering abbiamo volato pochissimo, ma l'appocciare ad un obiettivo a 30 knt è utilissimo, soprattutto utlizzando un telobiettivo, o nelle riprese ravvicinate, quasi impossibili con un mezzo ad ala fissa.
Ci avviciniamo al paese di Cremolino, dominato da un bellissimo castello.


Ci portiamo sulla verticale

La prossima meta è Trisobbio, paese collinare con al centro l'immancabile castello.
Dall'alto si può ammirare la pianta di origine medievale.

Poi è la volta del castello, oggi ristorante da cui si gode di una splendida vista sulle vallate dell'alto Monferrato

Poi è la volta di Carpeneto

e in subito dopo Montaldo Bormida, ripreso durante una virata abbastanza stretta mentre ci posizioniamo.

Sonfiniamo nell'acquese, con il Castello e il borgo antico di Orsara Bormida

Seguita da Rivalta Bormida, la cui pianta è rimasta pressoché invariata dal medioevo.

Attraversiamo la val Bormida e raggiungiamo Cassine, 4000 anime sulle ultime colline lungo il percorso della Bormida, verso Alessandria, dove confluisce nel Tanaro.
Il paese sorge su una collina e presente molti edifici storici, come il complesso abaziale di S. Francesco.


Una chiesa barocca, mi sembra Santa Caterina, devo controllare


Ci dirigiamo verso Sezzadio, sorvolando un campo del XXI secolo.
E' incredibile come si stia diffondendo il Fotovoltaico in queste zone. Queste foto sono del 2010, e già si iniziavano a vedere i primi impianti "seri". Durante i voli per il secondo libro, quest'estate ho potuto notare una crescita esponenziale.

Raggiungiamo Sezzadio in pieno controluce

E mi casca l'occhio su questo bel cortile, povera gente, nulla da dire. Peccato che non c'era la gnocca sdraiata a prendere il sole. Forse meglio, altrimenti avremmo fatto volare qualche tegola


L'abside della parrocchia, in favore di luce

E la bellissima abazia duecentesca dedicata a santa Giustina.

Siamo in aria da mezzora e la prima parte finisce qui.
Se gradite, posso andare avanti un bel po' con una decina di voli.