Trip report datato. I Voli sono del 2011, ma solo adesso sono riuscito a sistemare il materiale fotografico.
Come molti di voi sanno, da qualche anno mi dedico alla fotografia aere. L'anno scorso è uscito il mio primo libro, quest'anno il secondo.
Poichè ora so quali foto sono andate nel libro, vorrei raccontare i voli, utilizzando le fotografie che non sono state pubblicate.
Ho scelto di raccontare le tre ore abbondanti di questo volo utilizzando gli scatti a "bassa quota", un modo diverso di vivere il volo rispetto a chi vola a FL350 a .80 mach.
Il volo è pianificato da un paio di settimane. E' il primo dei tre che ci serviranno per completare gli scatti per il volume sulla provincia di Asti.
Finalmente il 7 settembre si palesa la giornata giusta. Aria mediamente pulita, buona luce (in base) e disponibilità sia mia che del pilota per volare.
Il volo ci sarà anche un conoscente del pilota, aruolato come navigatore. Credo stia ancora maledicendo ora il momento in cui ha accettato.
Ci troviamo alle 14 dal pilota.. controlliamo il "piano di volo" che altro non è che l'elenco di una 50ina di waypoint su cui andremo a scattare le foto.
Decolliamo da una proprietà privata vicino ad Ovada, in provincia di Alessandria. carichiamo circa 550 litri di JetA1 sull'alouette "targato" francese che ci poterà in volo. L'elicottero usato di solito è AOG dal giorno in cui (3 mesi prima) avevo invitato un noto forumista ad unirsi a noi... Situazione risolta a maggio di quest'anno.
Prima di decollare.. commetto un errore grandissimo, mi mangio due focaccine (mica tanto -ine) con prosciutto e formaggio, e mi bevo un litro di coca cola...
Il sole per essere settembre picchia abbastanza forte. Macchina fotografica caricata e circa 40gb di Compact flash per portare a casa il bottino.. imbracatura di sicurezza per non volare di sotto, visto che si volerà come al solito senza portello e senza cintura, con la possibilità di uscire per scattare meglio. Cellulare rigorosamente acceso
Si decolla.. siamo pesanti e il rateo di salita non è dei più brillanti.. ci avviamo verso la provincia di Asti.. ma prima passiamo accanto all'abitato di Melazzo, nelle vicinanze di Acqui Terme.
Finalmente in provincia di Asti. Il primo paese che troviamo è Monastero Bormida. Per quanto sia difficile crederlo il castello un tempo era veramente un monastero.
Poi è la volta di Bubbio, Panoramica del paese e close up sul castello
Poi già che ci sono inizio a giocare con i vigneti. Le trame mi hanno sempre fatto impazzire. Il tempo si mantiene ottimo e la luce pure. Siamo andando a vanti a 2/3 virate al minuto.. Il navigare ogni tanto sparisce.
Poi Rocchetta Palafea, notare la torre e la chiesa, speculari a quelle disegnate sul palazzo.
Castello di Calamandrana
Beccato.. Anche se ha provato a nascondersi non ce l'ha fatta
Qualcuno ha tentato di sbarazzarsi di un "cadavere". Povera 600
E altri fanno la coda per scaricare.
La chiesetta di Montabone con vigneti sullo sfondo, tanto per cambiare
E l'abitato di Fontanile. A cui siamo arrivati dopo aver girato un po' a vuoto, perchè il navigatore ha letto la prua della virata successiva.
Altro vigneto con capanno degli attrezzi
E altra torre. Fa pensare la quantità di simboli fallici presenti sulle nostre colline
E per la prima volta nella giornata un vigneto. Questa volta dall'andamento curvilineo
E il Castello dei Faa a Bruno, ormai trasformato in residenza
Nel mentre qualcuno gioca con gli scavatori
Dopo alcuni minuti di volo arriviamo al castello di Belveglio. Meta raggiunta letterelmente zigzagando tra cavi sprovvisti di Boe e tralicci dipinti di Verde. Mi chiedo, st e trovano i soldi per dipingere, possibili che non si trovino anche per rendere visibili i fili? Probabilmente disturba più la vista di un traliccio, che la possibilità che qualcuno ci lasci le piume dopo aver preso un cavo.
Palazzo di Rocchetta Tanaro
Un treno (minuetto?) che transita tra Asti ed Alessandria. Ne ho beccati diversi durante gli scatti per il libro. In provincia di Alessandria, invece il tormentone erano gli scuolabus.
Il Tanaro
e Rocca d'Arazzo
Dopo aver girato un po' e scattoto circa 800 foto, arriviamo ad Asti
Prosegue.. se volete
Come molti di voi sanno, da qualche anno mi dedico alla fotografia aere. L'anno scorso è uscito il mio primo libro, quest'anno il secondo.
Poichè ora so quali foto sono andate nel libro, vorrei raccontare i voli, utilizzando le fotografie che non sono state pubblicate.
Ho scelto di raccontare le tre ore abbondanti di questo volo utilizzando gli scatti a "bassa quota", un modo diverso di vivere il volo rispetto a chi vola a FL350 a .80 mach.
Il volo è pianificato da un paio di settimane. E' il primo dei tre che ci serviranno per completare gli scatti per il volume sulla provincia di Asti.
Finalmente il 7 settembre si palesa la giornata giusta. Aria mediamente pulita, buona luce (in base) e disponibilità sia mia che del pilota per volare.
Il volo ci sarà anche un conoscente del pilota, aruolato come navigatore. Credo stia ancora maledicendo ora il momento in cui ha accettato.
Ci troviamo alle 14 dal pilota.. controlliamo il "piano di volo" che altro non è che l'elenco di una 50ina di waypoint su cui andremo a scattare le foto.
Decolliamo da una proprietà privata vicino ad Ovada, in provincia di Alessandria. carichiamo circa 550 litri di JetA1 sull'alouette "targato" francese che ci poterà in volo. L'elicottero usato di solito è AOG dal giorno in cui (3 mesi prima) avevo invitato un noto forumista ad unirsi a noi... Situazione risolta a maggio di quest'anno.
Prima di decollare.. commetto un errore grandissimo, mi mangio due focaccine (mica tanto -ine) con prosciutto e formaggio, e mi bevo un litro di coca cola...
Il sole per essere settembre picchia abbastanza forte. Macchina fotografica caricata e circa 40gb di Compact flash per portare a casa il bottino.. imbracatura di sicurezza per non volare di sotto, visto che si volerà come al solito senza portello e senza cintura, con la possibilità di uscire per scattare meglio. Cellulare rigorosamente acceso

Si decolla.. siamo pesanti e il rateo di salita non è dei più brillanti.. ci avviamo verso la provincia di Asti.. ma prima passiamo accanto all'abitato di Melazzo, nelle vicinanze di Acqui Terme.

Finalmente in provincia di Asti. Il primo paese che troviamo è Monastero Bormida. Per quanto sia difficile crederlo il castello un tempo era veramente un monastero.

Poi è la volta di Bubbio, Panoramica del paese e close up sul castello


Poi già che ci sono inizio a giocare con i vigneti. Le trame mi hanno sempre fatto impazzire. Il tempo si mantiene ottimo e la luce pure. Siamo andando a vanti a 2/3 virate al minuto.. Il navigare ogni tanto sparisce.

Poi Rocchetta Palafea, notare la torre e la chiesa, speculari a quelle disegnate sul palazzo.

Castello di Calamandrana

Beccato.. Anche se ha provato a nascondersi non ce l'ha fatta


Qualcuno ha tentato di sbarazzarsi di un "cadavere". Povera 600

E altri fanno la coda per scaricare.

La chiesetta di Montabone con vigneti sullo sfondo, tanto per cambiare

E l'abitato di Fontanile. A cui siamo arrivati dopo aver girato un po' a vuoto, perchè il navigatore ha letto la prua della virata successiva.


Altro vigneto con capanno degli attrezzi

E altra torre. Fa pensare la quantità di simboli fallici presenti sulle nostre colline


E per la prima volta nella giornata un vigneto. Questa volta dall'andamento curvilineo

E il Castello dei Faa a Bruno, ormai trasformato in residenza

Nel mentre qualcuno gioca con gli scavatori

Dopo alcuni minuti di volo arriviamo al castello di Belveglio. Meta raggiunta letterelmente zigzagando tra cavi sprovvisti di Boe e tralicci dipinti di Verde. Mi chiedo, st e trovano i soldi per dipingere, possibili che non si trovino anche per rendere visibili i fili? Probabilmente disturba più la vista di un traliccio, che la possibilità che qualcuno ci lasci le piume dopo aver preso un cavo.

Palazzo di Rocchetta Tanaro

Un treno (minuetto?) che transita tra Asti ed Alessandria. Ne ho beccati diversi durante gli scatti per il libro. In provincia di Alessandria, invece il tormentone erano gli scuolabus.

Il Tanaro

e Rocca d'Arazzo

Dopo aver girato un po' e scattoto circa 800 foto, arriviamo ad Asti

Prosegue.. se volete