TR: GOA-MOW e ritorno con AZ


FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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Italy
Il tempo trascorre anche navigando sul forum dalla saletta AZ …
… AZ1774 non è mica l’unico …

… e al momento dell’imbarco raggiungiamo il nostro 320 (I-DIME, Franz Liszt) parcheggiato ai remoti “sotto la torre”.
Al push back incontriamo un visitatore non molto assiduo di MXP:
AirPlus.jpg


Il volo (circa 3 ore) trascorre seranamente, grazie anche al tempo molto buono lungo la rotta; il servizio prevede prima la Boutique Alitalia e poi il pasto, servito un piccolo ma ben fornito vassoietto (fotografato al ritorno), nel frattempo erano state distribuite le cuffie ed inizia il film.
Ultimamente mi sono capitate quasi solo commedie brillanti, meglio così …

Tra la fine del film e l’inizio dell’avvicinamento passa molto poco tempo, giusto quello che serve per compilare i moduli per la dogana.

A Mosca sta diluviando quindi purtroppo le foto non sono un granché …

Il terminal internazionale di Sheremtyevo (il 2) è uno scatolone di un colore orrendo sia all’esterno che all’interno ed il colore è lo stesso …
… ma a metà pomeriggio (arriviamo intono alle 16.00, ora locale) è pieno di aerei da tutta Europa, è come per sulla East Coast Americana, ma con i narrow body.
Fa eccezione KLM che è arrivata con un 767 riempito vendendo tariffe stracciate ;)
SVO2_1.jpg


L’area di parcheggio ci riserva una sorpresa: siamo a fianco ad un 777 dell’Aeroflot, visto l’amore di molti per l’aereo vi posto la foto, anche se è “inzuppata” di pioggia.
777SU.jpg


Segue trip report del ritorno, via Fiumicino e con qualche foto in più …
 
Prima di iniziare il Trip Report del ritorno, aggiungo qualche nota sul viaggio d’andata.
Il volo era pienissimo sia in Y che in C, addirittura 4 o 5 pax. prenotati in C sono stati fatti viaggiare in Y per l’overbooking.
Da lun. successivo il 320 è stato sostituito con un 321 (partito con pochi posti vuoti).
Per la prima volta ho potuto osservare la nuova configurazione dei 320 AZ, ma ne riparleremo …

Il viaggio di ritorno inizia alla Sheremetyevo 2, lo scatolone brunastro che sorge in mezzo alla foresta di betulle oltre l’estrema periferia di Mosca.
svo-9.jpg

(immagine presa “in prestito” dal sito http://www.sheremetyevo-airport.ru/) ;)

Poco prima di arrivare allo Sheremetyevo, a fianco all’autostrada c’è un monumento a forma di tre giganteschi cavalli di Frisia che segna il punto estremo dell’avanzata dalla truppe tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale[è OT, ma un po’ di cultura …].
Monumento.jpg


Per raggiungere l’aeroporto si vogliono quasi due ore di auto dal centro di Mosca in un traffico piuttosto caotico e dominato da comportamenti un po’ “primitivi” dei guidatori locali; ci sono anche servizi di pulmini dalle stazioni del metrò più vicine.
Le alternative sono i taxi (più o meno regolari) costosissimi o le auto con autista, ma trovare la propria tra decine e di autisti che espongono i cartelli all’uscita degli arrivi non è banale …
Dall’autostrada si vede una ferrovia che passa vicino all’aeroporto ma sembra che a nessuno sia venuto in mente di creare un banale raccordo; Domodedovo, l’altro aeroporto principale, è invece servito ottimamente dai treni e si può fare check-in nella stazione di partenza, ma le uniche compagnie europee che ci volano sono Swiss e BA.
L’area del Terminal non è ideale per lo spotting dato buona parte degli aerei è parcheggiata ai finger e da fuori se ne vedono uno o due; i controlli di sicurezza non mancano: il primo è all’ingresso dell’aerostazione con scanner per i bagagli e un metal detector … non molto sensibile …
Prima di arrivare a banchi per il check-in si attraversano, in sequenza, dogana (deserta) e un secondo scanner bagagli; una volta fatto il check-in si passa oltre la fila dei banchi e si arriva al controllo passaporti con l’usuale coda …
Non è finita: per arrivare al gate c’è ancora un controllo, con scanner e metal detector, questo invece accurato, situato in corrispondenza di porte che conducono a gruppi di 2/3 gate; in definitiva il passeggero attraversa un numero di punti “di non ritorno” nel suo cammino e l’aeroporto risulta fortemente suddiviso in piccole aree, come accade anche in molti terminal del CDG che per me rappresentano un benchmark negativo.
IntSVO2.jpg
 
Iniziamo dal check-in: non è proprio banale farsi assegnare il posto voluto e far inserire il codice Millemiglia, dato che le addette ai voli Alitalia sono dell’Aeroflot e parlano pochissimo l’Inglese…
… ricevo una carta d’imbarco Aeroflot, nei nuovi colori con uno sfondo arancio, penso che l’eventuale fax al Club Millemiglia risulterà illeggibile.
La carta d’imbarco è tipo low-cost, senza la tasca per il coupon di volo, che viene trattenuto direttamente al check-in !
Mi hanno assegnato il posto 25A ed il volo dovrebbe essere operato con un 320, ma è 40 min. in ritardo ed ho il tempo per aggirarmi nell’esigua zona oltre il controllo passaporti e provare a fare qualche foto …
204RU.jpg

Come vedete si possono fare foto solo attraverso i vetri e non ci si riesce nemmeno ad avvicinarsi.
Qui vedete un 204 della Rossija; questa compagnia aerea nasce come servizio pubblico offerto dell’ente dei trasporti di stato, gestito dallo Staff del Presidente; quindi non è necessariamente un trasporto VIP.

Box777.jpg

Il “triplo” è una presenza fissa dei pomeriggi dello SVO; lo sapete che fa anche un paio di rotazioni settimanali su LHR ?
… purtroppo con le non si riesce a fare niente di meglio.

Il tempo passa e con mia somma gioia invece del 320 in arrivo da Roma appare un 321 (I-BIXF), il mio aereo preferito; scoprirò poi che il 320 era stato sostituito all’ultimo per un guasto.
321aSVO.jpg


Brava AZ che è riuscita a cambiare aereo in 40 minuti, in questi casi, di solito, si perde più di un’ora.

In rullaggio si rincontra un’interessante serie di aerei:
OvwSVO.jpg


… una foto un po’ più decente del 777 SU …
777SU2.jpg


Il mitico DC10F sempre Aeroflot:
DC10SU.jpg

… ed un inquietante marcione:
Vaso86.jpg


Una secca virata dopo il decollo offre un’ottima visuale di SVO: il terminal 1 è sulla sx. ed il 2 (da dove siamo partiti) è sulla destra.
AllSVO.jpg


Il 321 offre posti vuoti in abbondanza, anche se un eventuale 320 sarebbe risultato abbastanza pieno; inoltre i passeggeri sono quasi tutti concentrati nelle prime file quindi ne ho approfittato per spostarmi verso coda ed avere così un’intera fila da 6 tutta per me.
 
Il pitch dei sedili del 321 AZ è fantastico; mi metto comodo e mi godo il viaggio.
Il film che sta per cominciare, anche in questo caso è una commedia: “Due candidati per una poltrona”.
La cena viene servita abbastanza presto, saranno state sì e no le 19.00 ora di Mosca ed è pressoché identica a quella servita all’andata, ho il sospetto che il catering del ritorno non sia preparato a Mosca ma in Italia, è possibile ?
PraMOW1.jpg


… intanto sotto di noi scorre un paesaggio, costantemente punteggiato di nuvole, che non ha nulla di interessante da offrire, dai 12.500 m (tanti !) della nostra quota di crociera, appare così:
RussSky.jpg


La cena finisce, il film prosegue e forse per la prima volta in vita mia ho tempo sufficiente per accenderlo e lavorare su un paio di documenti; per lavoro ho sempre volato in Europa su tratte decisamente più brevi ...
Dopo quasi tre ore di volo, con meno di un’ora all’arrivo a Roma (circa alle 20.00), il sole inizia a tramontare ed offre un meraviglioso spettacolo sopra l’Adriatico settentrionale; non mi ricordo di aver visto passare la Boutique AZ ma forse mi sono distratto.
Controsole1.jpg


Un altro spettacolo di luce del tramonto sopra l’Italia Centrale ed il nostro 321 sia avvia a toccare terra a FCO …
Controsole2.jpg


… questa volta però l’atterraggio non è esente da brividi: pur soffiando solo un debole vento al traverso, il nostro aereo, appena toccato terra rolla abbondantemente e l’ala sottovento si avvicina pericolosamente al terreno.
Forse la stanchezza del Venerdì sera e la vista di tutto l’aereo davanti a me hanno fatto la loro parte, ma mi è sembrato più un atterraggio da ATR che non da Airbus…

Il volo per Genova, ormai a sole tramontato, non merita un trip report; è stato effettuato con MD80 da 164 posti, pienissimo.
Unica nota da segnalare il giro a bassa quota per l’atterraggio per pista 12, insolito di questa stagione e con tempo buono; la colpa era di un vento “insolito”.