Ci provo con il mio secondo TR, stavolta verso ovest.
Con pochi giorni di preavviso una ditta per cui faccio il consulente mi avvisa che c'è da fare visita ad un loro cliente nelle campagne dello stato della Pennsylvania. Come rifiutare?
L'appuntamento è di giovedì, il piano prevederebbe di partire mercoledì e tornare in Italia direttamente venerdì. Il biglietto però, con una sola settimana di anticipo, e senza il sabato sera in mezzo è molto salato. Propongo allora di ritornare da New York la domenica, per far risparmiare qualche euro alla ditta, e per farmi un paio di giorni di vacanza. Incassato l'OK dell'azienda e delle mie donne, mi ritrovo prenotato su un volo US Airways FCO-PHL con ritorno sempre US Airways EWR-CLT-FCO.
Bene. Prima della partenza mi leggo un po di recensioni non del tutto lusinghiere sulla Y di US Airways.
Solito viaggio in treno alla volta di FCO, stavolta con cambio a Tiburtina e TAF (Treno Alta Frequentazione). Di solito vado su Termini e poi prendo il Leonardo, ma stavolta causa incidente qualche giorno prima di un ES tra Tiburtina e Termini il traffico è perturbato, quindi preferisco andare sul sicuro ed evitare la tratta.
Il treno, come si vede anche dai finestrini è lercio, viaggio al piano di sopra.
Eccoci arrivati a FCO:
Si fa check-in dal T5:
Erano anni che non mi capitava di volare direttamente verso gli USA, non sapevo dell'esistenza del Terminal 5. Praticamente è una struttura isolata che si raggiunge via Bus. Posto sufficientemente squallido, no foto per la folta presenza di polizia e militari.
Sbrigato rapidamente il drop-off del bagaglio, ci si imbarca di nuovo su un Bus, stavolta direttamente dal lato Air e si accede al molo G.
Ecco il 330 US attraccato pronto per l'imbarco:
Noi ci si imbarca dal G9:
Qualche scatto prima di salire:
Ma che fretta c'è di salire su un aereo? Il posto è assegnato, bisognerà passarci 9 ore ripiegati su sedili di dubbia comodità? Bah. Salgo per ultimo, anche perché ho scelto un posto verso il fondo dell'aereo. Finestrino per fare foto, of course.
Accanto a noi c'è un bel 747 Thai:
Ora che ci ripenso la prima volta che ho volato è stato proprio su un 747 Thai, FCO-CDG.
Il pitch non è malvagio, ed i sedili non sono scomodi:
La parte posteriore dell'aereo è quasi vuota, passerò tutto il volo in solitudine.
Mi intriga il lavoro che svolgono lì sotto:
Lasciamo il molo:
E ci avviamo spediti verso la pista:
Poi però ci fermiamo ad un "incrocio" per qualche minuto. Noto che i flap vengono ritratti.
Passano altri minuti e siamo sempre fermi. Mi sembra un po troppo per il traffico.
Il comandante ci comunica che gli si è "accesa una luce sul quadro" e che dobbiamo fare ritorno al gate di partenza per vedere di cosa si tratta.
Invece di portarci al gate ci portano ad un remoto, vicino a questo bel 777 AZ:
L'attesa si protrae, fuori arrivano anche i pompieri, ma il comandante ci rassicura subito che si tratta di una formalità. Nel frattempo salgono a bordo dei tecnici che lavorano alacremente nella parte centrale dell'aereo in prossimità del galley.
Dato che l'ora di pranzo si avvicina, gli AAVV, molto cortesi, distribuiscono Pretzel ed acqua.
Nell'attesa, noto che anche sul 330 US è sparito il vietato fumare ed è comparso il divieto di utilizzo di apparecchiature elettroniche:
Dopo un'oretta circa il guasto è individuato e riparato. La macchina del caffè era andata in corto, staccata la macchina tutto a posto, si può ripartire? No, ancora una ulteriore oretta per sbrigare le pratiche burocratiche del caso.
Pazienza, con quasi due ore di ritardo si riparte:
Ecco la rotta di oggi:
Eccoci in volo, un poco di voyerismo. La Costa dall'alto:
Ho fame, l'ora di pranzo è passata da un pezzo a causa del ritardo, vediamo cosa ci offre US:
Mhhh, non male, mi pappo tutto:
Sbrigo subito la pratica della foto nel cesso:
Fuori c'è poco da vedere:
Per cui mi vedo un paio di film, ascolto musica, leggo un poco... e siamo già qui:
Servono anche il secondo giro di pappa, stavolta non c'è scelta, un immondo panino con formaggio che lascio intatto:
In avvicinamento su Philadelphia, all'altezza di Atlantic City, incontriamo delle grosse formazioni nuvolose. Belle da vedere, ma che fanno ballare parecchio.
Mi sembra che ci giriamo intorno:
Su Philadelphia invece il tempo non è malvagio:
Atterraggio:
Eccoci qua, benvenuti a PHL:
Per ora chiudo qui. Continua domani.
Con pochi giorni di preavviso una ditta per cui faccio il consulente mi avvisa che c'è da fare visita ad un loro cliente nelle campagne dello stato della Pennsylvania. Come rifiutare?
L'appuntamento è di giovedì, il piano prevederebbe di partire mercoledì e tornare in Italia direttamente venerdì. Il biglietto però, con una sola settimana di anticipo, e senza il sabato sera in mezzo è molto salato. Propongo allora di ritornare da New York la domenica, per far risparmiare qualche euro alla ditta, e per farmi un paio di giorni di vacanza. Incassato l'OK dell'azienda e delle mie donne, mi ritrovo prenotato su un volo US Airways FCO-PHL con ritorno sempre US Airways EWR-CLT-FCO.
Bene. Prima della partenza mi leggo un po di recensioni non del tutto lusinghiere sulla Y di US Airways.
Solito viaggio in treno alla volta di FCO, stavolta con cambio a Tiburtina e TAF (Treno Alta Frequentazione). Di solito vado su Termini e poi prendo il Leonardo, ma stavolta causa incidente qualche giorno prima di un ES tra Tiburtina e Termini il traffico è perturbato, quindi preferisco andare sul sicuro ed evitare la tratta.
Il treno, come si vede anche dai finestrini è lercio, viaggio al piano di sopra.
Eccoci arrivati a FCO:
Si fa check-in dal T5:
Erano anni che non mi capitava di volare direttamente verso gli USA, non sapevo dell'esistenza del Terminal 5. Praticamente è una struttura isolata che si raggiunge via Bus. Posto sufficientemente squallido, no foto per la folta presenza di polizia e militari.
Sbrigato rapidamente il drop-off del bagaglio, ci si imbarca di nuovo su un Bus, stavolta direttamente dal lato Air e si accede al molo G.
Ecco il 330 US attraccato pronto per l'imbarco:
Noi ci si imbarca dal G9:
Qualche scatto prima di salire:
Ma che fretta c'è di salire su un aereo? Il posto è assegnato, bisognerà passarci 9 ore ripiegati su sedili di dubbia comodità? Bah. Salgo per ultimo, anche perché ho scelto un posto verso il fondo dell'aereo. Finestrino per fare foto, of course.
Accanto a noi c'è un bel 747 Thai:
Ora che ci ripenso la prima volta che ho volato è stato proprio su un 747 Thai, FCO-CDG.
Il pitch non è malvagio, ed i sedili non sono scomodi:
La parte posteriore dell'aereo è quasi vuota, passerò tutto il volo in solitudine.
Mi intriga il lavoro che svolgono lì sotto:
Lasciamo il molo:
E ci avviamo spediti verso la pista:
Poi però ci fermiamo ad un "incrocio" per qualche minuto. Noto che i flap vengono ritratti.
Passano altri minuti e siamo sempre fermi. Mi sembra un po troppo per il traffico.
Il comandante ci comunica che gli si è "accesa una luce sul quadro" e che dobbiamo fare ritorno al gate di partenza per vedere di cosa si tratta.
Invece di portarci al gate ci portano ad un remoto, vicino a questo bel 777 AZ:
L'attesa si protrae, fuori arrivano anche i pompieri, ma il comandante ci rassicura subito che si tratta di una formalità. Nel frattempo salgono a bordo dei tecnici che lavorano alacremente nella parte centrale dell'aereo in prossimità del galley.
Dato che l'ora di pranzo si avvicina, gli AAVV, molto cortesi, distribuiscono Pretzel ed acqua.
Nell'attesa, noto che anche sul 330 US è sparito il vietato fumare ed è comparso il divieto di utilizzo di apparecchiature elettroniche:
Dopo un'oretta circa il guasto è individuato e riparato. La macchina del caffè era andata in corto, staccata la macchina tutto a posto, si può ripartire? No, ancora una ulteriore oretta per sbrigare le pratiche burocratiche del caso.
Pazienza, con quasi due ore di ritardo si riparte:
Ecco la rotta di oggi:
Eccoci in volo, un poco di voyerismo. La Costa dall'alto:
Ho fame, l'ora di pranzo è passata da un pezzo a causa del ritardo, vediamo cosa ci offre US:
Mhhh, non male, mi pappo tutto:
Sbrigo subito la pratica della foto nel cesso:
Fuori c'è poco da vedere:
Per cui mi vedo un paio di film, ascolto musica, leggo un poco... e siamo già qui:
Servono anche il secondo giro di pappa, stavolta non c'è scelta, un immondo panino con formaggio che lascio intatto:
In avvicinamento su Philadelphia, all'altezza di Atlantic City, incontriamo delle grosse formazioni nuvolose. Belle da vedere, ma che fanno ballare parecchio.
Mi sembra che ci giriamo intorno:
Su Philadelphia invece il tempo non è malvagio:
Atterraggio:
Eccoci qua, benvenuti a PHL:
Per ora chiudo qui. Continua domani.
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