[TR] FCO-MXP-DXB-CMB-SIN-CGK-DPS-JOG-SRG-JKT-SIN-DXB-FCO (3a Parte)


Manfry

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5 Giugno 2008
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Roma
www.manfry.it
Riprendo il racconto del mio viaggio in Indonesia, le prime due puntate sono qui e qui. Questa terza parte sarà lunghissima, preparate i pop corn se siete interessati a proseguire nella lettura. Le prossime foto sono prese a Bali dove sono rimasto una settimana. E' la terza volta che torno in questa magnifica isola. Avendola girata tutta, questa volta vengo per restare in completo relax. Vengo da 10 giorni infernali di lavoro a Bari (non fate la solita battuta che da Bari sono passato a Bali...), giorni in cui attaccavo a lavorare alle 6 del mattino per smontare alle 2. Non lo auguro a nessuno un simile stress. La mia voglia di riposare è ai massimi livelli, ma non è facile essere in vacanza in questo periodo, siamo quasi ad ottobre e il lavoro è tanto, mi resta quindi quella brutta sensazione di trovarmi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma dopo tanta fatica ho bisogno di staccare la spina per un po'. Le foto relative a questo viaggio sono quindi poco ispirate, non ho visitato luoghi di interesse culturale, se volete vederli posso darvi il link alle gallerie dei miei precedenti viaggi. Vi avverto quindi che vi annoierete. :D
Qui a Bali mi sento a casa, non può essere diversamente. La gente è sempre sorridente, ospitale e pronta allo scherzo. Mi diverto a dire no a tutti quelli che vogliono rifilarmi qualsiasi tipo di trasporto, orologi, vestiti, perline. Sorrido nel sentire i clacson dei tanti tassisti che passano e ti suonano per convincerti a salire. Conduco una vita spensierata, pigra. Sveglia tardi, colazione ricca e poi a zonzo senza meta, senza programmare niente.
Il nostro hobby preferito è lo shopping, in particolare quello “culinario”. Non mi stupisco se in pochi giorni a Bali riesco a mettere su qualche chiletto. Qui siamo al Matahari di Kuta Square, davanti ad un cesto pieno di durian. Per chi non lo sapesse il durian è un frutto che puzza peggio di un cadavere in decomposizione, ma noi ne siamo ghiotti, è vero che puzza ma è anche molto buono.
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Dai centri commerciali passiamo ai ristoranti. A Bali ci sono ristoranti di tutti i tipi, la maggior parte molto economici, ma anche i più costosi hanno prezzi che in Italia possiamo solo sognare. Questo è uno dei miei preferiti, si trova su Poppies Lane I. Tanto per farvi capire il prezzo delle pietanze vi basti sapere che all'epoca un euro veniva scambiato a 13.000 rupie circa. Quindi con 1,50 euro mangi saziandoti abbondantemente.
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Chiaramente non abbiamo vissuto di solo shopping e cibo. Nei momenti di libertà un'altra attività era il totale relax sulla piscina.
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...e dopo la piscina si torna a mangiare. Qui siamo al Bali Corner.
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E ci mangiamo un piatto di nasi goreng.
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A zonzo su jl. Poppies 2.
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Kuta Square
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Lavori di ristrutturazione nel luogo dell'ennesima bomba.
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Questa vista apre una profonda ferita prodotta dal ricordo degli atti criminali di gente che merita di friggere all'inferno. Sono stato a Bali e in Indonesia “lisciando” di poco gli attentati che si sono verificati negli ultimi anni. Sono venuto qui la prima volta a qualche mese di distanza dall'attentato del 2002 che ha ucciso ben 202 persone, sono arrivato a Jakarta subito dopo la bomba al Marriott e nel 2005 hanno fatto saltare il locale nella foto e il ristorante a Jimbaran dove abbiamo cenato l'ultima volta poche settimane prima del fattaccio. Un vero peccato, la conseguenza è stata un crollo del turismo nell'isola con conseguenze pesanti per tanta povera gente che col turismo ci vive. Io di certo non mi lascio influenzare e tornerò a Bali spesso e volentieri. In questi anni mi sono fermato spesso a parlare proprio di questi fatti con la gente del luogo e ho sempre ascoltato la loro disperazione.
Questa invece è la lunga e ampia spiaggia di Kuta che arriva fino a nord di Legian e Seminyak.
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Induisti che celebrano un qualche rito sulla spiaggia.
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Il mare a Bali non è un granché. Ottimo per i surfisti, per nuotare invece non va proprio bene. Le onde sono abbastanza incavolate e se non sei un gran nuotatore rischi grosso. Le bandierine avvisano del pericolo.
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Tramonto sul mare.
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L'interno dell'isola è ben diverso dall'area di Kuta. Il caos e le attività turistiche spariscono per dare spazio a risaie e foreste.
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Pianta di cacao.
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Riso, terrazze e vulcani.
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Scimmiette dispettose lungo la strada.
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Le cascate di Git Git. Si trovano a nord e si raggiungono scendendo una scalinata nella foresta. Al ritorno visto il caldo e l'umidità ci sono ampie possibilità che il tuo corpo vaporizzi. Io ci sono andato vicino.
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Cascata con tempietto.
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Il Menega Cafe a Jimbaran. Specialità: pesce alla brace. Cena a lume di candela con tavolini sulla spiaggia. Occhio all'alta marea, mi è capitato di essere investito dalle ondate. Questo è il ristorante luogo dell'attentato del 2005.
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Una volta passata la nuvola densa di fumo si arriva in spiaggia dove ci sono i tavoli. Quel breve passaggio riesce ad impregnare i vestiti dell'odore acre del fumo. Una cosa pazzesca. Il pesce è divino, buonissimo. Ve lo consiglio. La brace è creata usando il mallo essiccato della noce di cocco, che lascia un sapore divino sulle carni del pesce.
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Ultimo pranzo a Bali, questi pretendono di offrire pietanze “italiane”.
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Colesterolo no problem.
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Passeggiata lungo la spiaggia di Kuta.
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Lotta all'ultimo sangue con micio balinese.
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Ha vinto lui. Mi ha fregato il legnetto.
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Chiudo qui la lunga parte OT e riprendiamo il volo. Dobbiamo tornare a casa dai genitori della mia ragazza che vive a Semarang. Non ci sono voli diretti, quindi la scelta obbligata è quella di andare a Yogyakarta, la città più vicina (dove è uscito di pista un aereo Garuda tempo fa). E' uno dei primi voli della giornata, siamo in aeroporto all'alba e subito mi tocca discutere con l'addetta al check-in secondo la quale la mia valigia è troppo pesante. Vuole un pagamento di ben 3 euro per il peso in eccesso. Mi tocca pagare. :D
L'aeroporto di Bali è bruttino, almeno per quanto riguarda il terminal dei voli domestici. Piccolo e senza troppe attrattive, non vedo l'ora di partire vista la noia. Finalmente ci si imbarca, saliamo sul bus che ci porta verso il nostro 737 che è abbastanza lontano. Passiamo la schiera di aerei pronti a partire per i primi voli del mattino tra cui un Mandala per Jakarta.
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Garuda. Anche questo va a Jakarta.
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Il nostro aereo. Sullo sfondo i Fokker che fanno la spola con l'isola di Lombok.
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Garuda.
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Prendo posto, vetro sporco purtroppo. In lontananza un 777 Singapore.
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Non faccio foto al decollo, ma vi offro un lungo filmato, che ne dite? Vi accontentate? :D

http://www.youtube.com/watch?v=VaBVER3jSDQ

La visibilità durante il viaggio è pessima. Non è solo il finestrino sporco, ma c'è tanta foschia e non si vede nulla al di sotto dell'aereo. L'unica cosa che riesco più o meno a fotografare è il Bromo, un vulcanone dove ancora non sono stato. Si vede la sua enorme caldera, mentre il cono più alto che svetta sullo sfondo è il Semeru, il più alto di tutta l'Indonesia: quasi 4000 metri di vulcano che ogni 15 minuti sbuffa una colonna di fumo, cenere e lapilli. (Si può scalare fino in cima ed assistere a queste mini eruzioni a due passi dalla bocca del vulcano)

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Un'oretta e passa di volo e si scende verso Jogjakarta, volo tranquillo, nulla da segnalare. Purtroppo non ho più memoria libera e dedico un unico scatto all'aereo appena siamo scesi.
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Da Jogja partiamo in bus alla volta di Semarang e in 2/3 ore siamo a destinazione. Non amo particolarmente questo spostamento, non è la prima volta che faccio il tragitto. Gli autobus sono scomodi, le autostrade non esistono e si cammina quasi a passo d'uomo in un traffico che neanche la tangenziale si sogna.
A Semarang resto circa 3 giorni giusto per salutare i futuri suoceri e contrattare il numero di noci di cocco che dovranno fornirmi in cambio del fastidio che tolgo loro portandomi la loro figlia in Italia. :-P
Semarang è una città portuale di circa un milione e duecentomila abitanti. Caotica come tutte le città dell'area, ha un qualcosa che mi affascina. Se non fosse per il disordine, il caos e il traffico, Semarang potrebbe essere una città carina. La zona più antica mantiene parecchi edifici di epoca coloniale olandese e anche il tessuto urbano ha mantenuto una certa parvenza di eleganza molto ma molto decaduta.
Il clima a Semarang è atroce. Pur trovandosi sul mare, la parola vento nella stagione secca non è conosciuta. Una cappa di afa insopportabile, sempre sopra i 30 gradi e con tassi di umidità da record. Il malanno è sempre dietro l'angolo, passi dal caldo afoso della strada alle temperature siberiane di centri commerciali, ristoranti, case e automobili. A differenza degli altri anni mi diverto a fare il turista...forse uno dei pochi occidentali presenti in città. Il fatto di essere uno dei rari occidentali (bule in idonesiano) te lo fanno notare senza pietà. Rimasi sconcertato il primo anno in cui arrivai in questa città quando bambini e adolescenti mi indicavano con il dito ogni volta che mi vedevano passare. Ero una bestia rara. Ora smetto di parlare sennò vi addormentate.
Questa che vedete nella foto non è una torre di controllo, ma il minareto della più grande moschea della città.
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...zzo che sigarette!!!
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La parte antica della città. Sulla destra “Gereja Blenduk”, chiesa protestante costruita nel 1753.
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Questo edificio è chiamato Lawang Sewu, che significa “1000 porte”, costruito nella seconda metà del 19° secolo era la sede della compagnia ferroviaria olandese. La gente del luogo è convinta della presenza di fantasmi e spiriti all'interno del palazzo, legenda nata dall'uso fatto dell'edificio dai giapponesi durante l'occupazione. Era usata come prigione e luogo di tortura...
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I viali principali della città sono larghi e alberati. Se fossero curati sarebbero molto belli.
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Il quartiere cinese potrebbe essere molto caratteristico, ma anche qui l'abbandono e la fatiscenza lo rendono poco appetibile turisticamente. L'Indonesia dopo la pesante crisi del '98 fa ancora fatica a riprendersi e la povertà è molto diffusa. Io sono innamorato di questi scorci, il lungofiume mi piace tantissimo. Meglio non indagare sulla composizione dell'acqua (notare la fogna sulla sinistra).
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Questa nave che non naviga fa parte di un tempio buddista.
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Rispetto a Jakarta, Semarang ancora (fortunatamente) non si è piegata alla modernità. Non ci sono grattacieli e strutture ipermoderne ma disordinate come a Jakrta. Forse l'unico edificio più moderno è la sede della banca indonesiana, roba degli anni 60 probabilmente.
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In centro invece sono presenti gli edifici di epoca coloniale, alcuni in perfetto stato, altri fatiscenti. Si inizia dall'ufficio postale.
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Viali pavimentati e edifici coloniali.
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Ancora la chiesa protestante e i giardini accanto alla medesima.
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All'interno della chiesa c'è un organo del settecento restaurato però negli anni '20.
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Particolare della cupola.
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Carrellata di edifici coloniali.
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Il laghetto di fronte la stazione centrale con l'edificio della stazione stessa, anche questo di epoca coloniale.
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Passati i 3 giorni lasciamo Semarang per tornare a Jakarta dall'altra sorella della mia ragazza. Resterò lì solo una notte per partire alla volta dell'Italia la sera successiva.
Partiamo da Semarang ancora con Garuda. L'aeroporto (internazionale da un anno o poco più) è in pratica una stanzona con 3 porte da cui uscire e recarsi all'aereo che è parcheggiato proprio lì davanti. I controlli di sicurezza sono all'ingresso di questa stanza in cui ci sono solo sedie per sedersi. Le attività commerciali sono invece nell'area immediatamente precedente questa sorta di gate. Anche qui ho rischiato l'incidente diplomatico con l'addetto alla sicurezza. Eravamo già entrati nella stanza dopo aver passato i controlli di sicurezza, ma stanchi di aspettare siamo tornati nell'area commerciale. Al ritorno abbiamo ripassato i controlli di sicurezza. Lo stesso addetto che già mi aveva controllato, mi aveva visto uscire e consumare ad un bar, mi chiede di aprire il mio bagaglio a mano. La scena è surreale...a me viene da ridere. Ma dico io, mi hai appena controllato, mi hai visto uscire e rientrare nel giro di pochi minuti, hai già passato il bagaglio ai raggi 2 volte...ma che vuoi cercare?? :D
Tornati al “gate” scatto una foto all'ennesimo 737-200 di un'altra compagnia economica indonesiana: Batavia.
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Nel frattempo arriva il nostro 737 da Jakarta, tempo di scaricare i passeggeri ed iniziamo ad imbarcarci anche noi. Il vetro pulito mi permette qualche scatto in più. Questo è l'aeroporto di Semarang ripreso durante il rullaggio.
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Qui il video del decollo. All'inizio facciamo a gara con un camion....ma vinciamo noi. Partiamo in direzione sudovest e con un'ampia virata passiamo sopra la città, dove individuo casa della mia ragazza.

http://www.youtube.com/watch?v=XpV5DZ7-YB8

Salendo di quota la visibilità scende e le uniche foto che scatto sono queste relative all'aeroporto di Semarang visto dall'alto.
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Il LF su questo vole è scarsino, il servizio a bordo su tutti i voli viene effettuato in maniera ridotta e molto “casereccia”. Il ramadan non è finito, quindi per rispetto gli AAVV non vanno in giro con i carrelli pieni di cibo, ma solo bibite. Chiedono ai vari passeggeri se vogliono mangiare o meno e fanno avanti e dietro con i contenitori del pasto in mano. Chiediamo il permesso alla persona accanto a noi se possiamo mangiare e ci gustiamo il pasto, composto da un panino condito, un pezzo di dolce e una cosa gelatinosa dal gusto osceno.
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Nulla da ricordare per quanto riguarda il volo, si arriva a Jakarta in orario e avendo scaricato i vari GB di foto su CD, faccio qualche filmato in più. Questo è l'atterraggio a Jakarta.

http://www.youtube.com/watch?v=K4bv5y_ZbCM

Durante il rullaggio passiamo davanti a diversi velivoli in attesa di essere smantellati. Il super80 Lion non è da smantellare, ma se non ricordo male la compagnia aerea era fallita.
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Dopo un lungo rullaggio arriviamo al gate accanto ad un fratellino, marche PK-GWQ.
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Ritiriamo i bagagli e siamo fuori, via col taxi verso casa. Niente traffico a quest'ora.
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La sera successiva arriva purtroppo il momento del distacco. Parto questa volta con volo diretto Jakarta-Dubai con l'onnipresente scalo a Singapore.
Fuori è buio pesto e non posso scattare neanche una foto. L'unica che faccio in questa tratta è questo 767 giapponese parcheggiato accanto a noi.
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Dormo a lungo, male come sempre ma almeno così il tempo passa. Mi risveglio prima di atterrare a Dubai dove arriviamo a notte fonda. La partenza per Roma è invece la mattina presto. Questa tratta sarà tutta di giorno e farò molte foto. L'intera fila dove sono seduto su questo volo è vuota, quindi posso allargarmi a mio piacimento. Il 777 Emirates che opera la tratta avrebbe bisogno di una sistematina, gli interni sono un po' rovinati. Il mio posto si presenta in queste condizioni.
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All'interno una scheda elettronica bene in vista, riesco anche ad individuare una porta seriale, sicuramente fa parte del sistema di intrattenimento.
Anche il resto è un po' sgangherato.
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La sabbia è un po' ovunque, il mio vetro è sporco e anche l'aeroporto non se la passa bene. Ricordo le foto su Airliners quando la struttura era nuova. Vederla così coperta di sabbia le fa perdere tutto il fascino. Accanto a noi un bellissimo A330.
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Livree Emirates a perdita d'occhio. Impressionante.
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Push back, inquadro il 330 da dietro per gli amanti del genere.....
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Un intruso.
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Breve taxi e via, si decolla.

http://www.youtube.com/watch?v=SROzEkno8kE


Dubai è in espansione, subito dopo il decollo noto questi residence nel deserto...
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Mi perdonerete se le prossime foto saranno di pessima qualità? Il vetro era lercio e non potevo fare meglio. Questa è una delle isolette a forma di palma con il Burj Al Arab.
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Da qui in poi mi sono sbizarrito a scattare foto di posti sconosciuti con l'intento di ritrovarli su Google Earth. Questa è Taruth Bay.
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Coltivazioni nel deserto nell'area di Mulaidja.
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Vento contrario. Stiamo sorvolando l'Arabia Saudita e mi chiedo se passeremo sopra l'Iraq o punteremo verso l'Egitto. Alla fine nessuna delle due...
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Deserto siriano dalle parti di Haouarin.
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Cave? Siamo sopra Hisyah.
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Aeroporto di Al Quasayr e lago Qattina
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Nel frattempo superiamo una turbolenza.
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In questa foto si riconosce la punta orientale di Cipro.
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Si passa quindi a sorvolare la Turchia, mi colpisce questa montagna tutta bucherellata.
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Dalla Turchia alla Grecia e infine sull'Albania. Questa è Valona.
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Man mano che ci si avvicina all'Italia, scende la visibilità. Nelle foto successive diventa difficile riconoscere i luoghi. Attraversato l'Adriatico, arriviamo a Brindisi. Da questa altezza mi gusto il decollo di un aereo che si intravede sulla pista.
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Passiamo sopra Carovigno.
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Gioia del Colle.
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Altamura.
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Vi evito le altre foto, la foschia copre tutto, si torna a vedere qualcosa nei dintorni di Roma. Dopo anni torno a sorvolare Roma a bassa quota. Non mi pare vero, riesco a vedere anche casa mia per la seconda volta in tutta la mia vita (ma non vi dico dov'è :-P). Qui si riconoscono l'EUR, Montagnola, la Magliana, Monteverde nuovo, il Trullo....e così via.
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Sempre interessante nella sua bruttezza Corviale, anche conosciuto come il Serpentone.
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Il Colosseo.
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Testaccio, Trastevere e Ostiense
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La stazione Termini, piazza Esedra
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Quirinale, Montecitorio, piazza di Spagna
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Stadio Olimpico e Farnesina
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Auditorium, Stadio Flaminio, palazzetto dello sport e villaggio olimpico.
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Ponte Flaminio, ponte Milvio.
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Anguillara
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Bracciano
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Atterriamo sulla 16R, accanto a noi un aereo in atterraggio sulla 16L
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Il giro è stato lungo, ma ne è valsa la pena. Finalmente atterriamo a Roma, non vedo l'ora di tuffarmi sotto una doccia, il viaggio è stato meno massacrante dell'andata, ma la stanchezza c'è tutta. Ho ancora la forza di riprendere l'atterraggio...

http://www.youtube.com/watch?v=IlNZGS3bts8

...e di scattare una foto a questo 747-400 di El-Al
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Breve taxi e ci fermiamo al satellite, nella stessa posizione da cui sono partito. Il viaggio finisce da dove è iniziato, con un 767 canadese, anche se non è lo special livery.
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L'ultima nota riguarda il solito scandalo del Leonardo da Vinci. Come sempre a Fiumicino resto quasi un'ora in attesa dei bagagli. E' snervante dopo un viaggio così lungo perdere ulteriore tempo per una cosa simile. Chissà se un giorno la qualità dei servizi di questo aeroporto aumenterà o meno.
Termina qui questo mio primo trip report. Vi ringrazio per l'interesse e spero di non avervi annoiato troppo.
Al prossimo viaggio...che sarà...fammi pensare...in Indonesia ad Agosto. :D
 
Ultima modifica:
Compimenti davvero. Un bel TR
La Lion non e fallitta. Invece ha in corso un mega consegna di B737-900. Non mi ricordo il nr ma piu di 50 di siccuro
 
Grazie a tutti per l'interesse dimostrato.

Compimenti davvero. Un bel TR
La Lion non e fallitta. Invece ha in corso un mega consegna di B737-900. Non mi ricordo il nr ma piu di 50 di siccuro

Azz, ero convinto che fosse fallita!!

Bel TR!!! grazie...aspettiamo l'Indonesia...che voli prenderai?

Temo sarà una delusione per voi. La mia ragazza è fissata con Bali. Io sinceramente vorrei andare altrove. Borneo o Sulawesi mi attirano parecchio, vediamo se la convinco. I voli ancora non li ho decisi. Di sicuro c'è Emirates, sempre con scalo a Colombo. Scarto Qatar, mi costringerebbe ad una sosta di un giorno a Doha che vorrei evitare. Le europee le vorrei evitare, passare da Amsterdam o Parigi non è una gran cosa. Mi restano le compagnie asiatiche, punterei come detto su Thai o Malaysian. Vediamo che trovo. ;)
 
Uffa ma perchè mi fai vedere così il DURAN?! Ma non puzza!!! E' il profumo del frutto più buono del mondo!! Per chi non lo ama è una puzza!!!! E' troppo buono...........
Cmq belle foto!
Ciao
 
complimenti Manfry e che bei ricordi:sono stato in Indonesia nel 2000 Jakarta Bali Lombok Komodo ecc e mi ha fatto piacere rivedere i mitici ristorantini sulla spiaggia di Jimbaran Bay le strade di Kuta e la bella vegetazione di Bali con le sue cascate stupende;ricordo che sono andato a trovarne una sulle pendici del monte più alto di Bali dentro la foresta facendo 2 ore di cammino con un pastore trovato lungo il percorso come guida un vero spettacolo ciaoo
 
Uffa ma perchè mi fai vedere così il DURAN?! Ma non puzza!!! E' il profumo del frutto più buono del mondo!! Per chi non lo ama è una puzza!!!! E' troppo buono...........

Io lo adoro, l'ho detto che è buonissimo!!!
Ma l'ultima volta che ho sentito un odore così intenso è stato quando ho visitato il depuratore di Roma....... :D