Ecco la seconda parte del viaggio in Indonesia dello scorso anno. Chi avesse perso la prima può trovarla qui. Ci siamo lasciati nella precedente puntata al mio arrivo a Jakarta. La scelta della capitale non è casuale, visti i prezzi molto bassi dei voli in Indonesia e mancando un collegamento tra Semarang (dove vive la mia ragazza) e Bali ci fa più comodo viaggiare insieme partendo da Jakarta sfruttando l'ospitalità offertaci dalle sorelle. Fa sempre uno strano effetto pensare al fatto di aver perso un giorno intero stando su un aereo. Sono partito il 19, sono arrivato il 20 sera e mi ritrovo già al giorno 21 come se il giorno precedente non l'avessi proprio vissuto. Una sensazione stranissima.
Il volo per Bali partirà in serata, verso le 18 (perdonatemi ma non ricordo più gli orari), quindi non essendoci praticamente nulla da fare a Jakarta ci andiamo a chiudere in un centro commerciale a rinfrescarci e a mangiare qualcosa per pranzo in uno dei tanti ristoranti presenti nella struttura. Dopo pranzo torniamo a casa, ci ingozziamo con degli squisitissimi manghi (mamma come sono dolci) prendiamo le valige e le carichiamo non appena arriva il taxi che abbiamo chiamato. Partiamo con larghissimo anticipo, il traffico a Jakarta è S-P-A-V-E-N-T-O-S-O e uscendo troppo tardi ci troveremmo in piena rush hour, quando gli uffici chiudono e in pieno tramonto. Il tramonto è da evitare, siamo nel periodo del Ramadan e a quell'ora la gente si fionda a casa o in qualsiasi posto dove poter mangiare. Partire presto non mi dispiace, adoro l'aeroporto di Jakarta. Non c'è nulla di particolare al suo interno, ma dopo vedrete come si presentano i gate...e mi darete ragione. Passiamo il check-in, anche se voleremo di notte prendo un posto vicino al finestrino. Sigilliamo le valige con del nastro (in Indonesia è prassi), paghiamo la tassa e andiamo al gate. Ci prendiamo qualcosa di caldo (in un paese tropicale...sì non siamo normali) in uno Starbucks. Terminata questa tortura andiamo finalmente al gate dove scatto qualche foto al tramonto.
Avevo detto che l'aeroporto di Jakarta è bellissimo, beh questo è quello che potete vedere nei corridoi che portano ai gate.
L'aiuola suggerisce “GATE F2”
Che ve ne pare? Sembra di essere in un aeroporto? Io dico di no, questi giardini interni ai gate sono tenuti con una cura fantastica. Li adoro.
Intanto guardo cosa accade fuori e oltre ai soliti 737 Garuda vedo un 747-400 sempre garuda e il 747 combi di KLM, con il quale ho viaggiato 5 anni fa. Ci ho messo un mese a capire di essere salito su un combi, non riuscivo a capire perché pur stando seduto sull'ala, dietro di me l'aereo finiva....
Operazioni di carico, il volo KLM per Amsterdam sarebbe partito nel giro di poche ore.
Primo piano per uno dei tanti 737-400 della Garuda. Opto sempre per questa compagnia per i voli interni. I prezzi sono bassi anche se più elevati rispetto alla concorrenza, ma almeno Garuda offre qualche garanzia in più sul piano sicurezza. Le altre compagnie mi fanno letteralmente paura. Non sono un esperto e non mi permetto di emettere giudizi magari infondati. Ma la storia dei vari Adam Air, Batavia, Mandala... insomma non rassicurano certo.
Tanto per farvi capire lo stato di certi velivoli indonesiani, godetevi questo 737-200 della Merpati.
http://www.airliners.net/photo/Merpati-Nusantara-Airlines/Boeing-737-2U4-Adv/0658237/M/
http://www.airliners.net/photo/Merpati-Nusantara-Airlines/Boeing-737-2U4-Adv/0658201/L/
Ora, onestamente parlando, voi salireste su un aereo tenuto in queste condizioni? Io no.
Lo scatto seguente è proprio un 737 Merpati. Sarà quello sgangherato?
Il 737 Garuda della foto precedente ci lascia.
Poi il sole va giù e non mi cimento in foto notturne. Al tramonto viene apparecchiato un piccolo ristoro al gate in modo da poter permettere alle persone di interrompere il digiuno. Dopo pochi minuti ci si imbarca. Qui faccio una critica all'aeroporto di Jakarta. Hanno questi gate bellissimi e curati...ma del tutto inutili. Tranne i voli internazionali, tutti i voli interni su cui ho volato non sono attaccati al gate. Sono stato sempre costretto a prendere il bus che mi ha portato verso l'aereo parcheggiato in tutt'altro gate. Mah, non capirò mai questa pratica. Il mio disappunto viene però addolcito da una sorpresa. Il 737 che ci porterà a Bali è uno dei due (all'epoca) nuovi 737-800 di Garuda. Prima volta per me su un 737 winglettato. Nulla da rimarcare su questo volo. Puntuale e tranquillo, sono 2 ore tra Jakarta e Denpasar. Questa volta non abbiamo zigzagato tra i vari vulcani attivi sull'isola di Java, chissà che rotta abbiamo seguito. L'unica cosa che ricordo e che mi ha fatto sorridere è stata la presenza di un AV indonesiano che aveva la stessa faccia di Luca Laurenti...solo un po' più scuro.
Giuro che mi veniva da ridere quando l'ho visto...
Arrivati a Bali lo sbarco è stato molto rapido, i voli in arrivo a quell'ora sono pochi, così siamo usciti fuori in pochi minuti. Prendiamo un Taxi e ci rechiamo in albergo, l'Adhi Dharma lo stesso dove siamo stati due anni prima. Niente di speciale, carino, tranquillo e pulito ad un costo ridicolo. Non cerco nulla in un albergo, quando sono in viaggio l'albergo mi serve solo per dormire e per una doccia. Siamo proprio su jl. Legian così a piedi possiamo girare tutta l'area di Kuta visto che alla dolce metà piace il casino (a me no, quella non è la vera Bali). Una piccola sorpresa ci viene riservata dall'albergo. Ci danno una stanza con due letti singoli...ehem...eh no così non va bene. Dopo una lunga discussione otteniamo la stanza che vogliamo ma solo dalla notte successiva. La minaccia di andarsene in un altro posto senza pagarli ha funzionato.
Rassegnati ce ne torniamo in stanza a dormire, niente cena, sappiamo che il giorno dopo ci aspetta una ricca colazione.
Il resto nella prossima puntata che vi avverto sarà molto OT visto che conterrà qualche foto di Bali.
A presto.
Il volo per Bali partirà in serata, verso le 18 (perdonatemi ma non ricordo più gli orari), quindi non essendoci praticamente nulla da fare a Jakarta ci andiamo a chiudere in un centro commerciale a rinfrescarci e a mangiare qualcosa per pranzo in uno dei tanti ristoranti presenti nella struttura. Dopo pranzo torniamo a casa, ci ingozziamo con degli squisitissimi manghi (mamma come sono dolci) prendiamo le valige e le carichiamo non appena arriva il taxi che abbiamo chiamato. Partiamo con larghissimo anticipo, il traffico a Jakarta è S-P-A-V-E-N-T-O-S-O e uscendo troppo tardi ci troveremmo in piena rush hour, quando gli uffici chiudono e in pieno tramonto. Il tramonto è da evitare, siamo nel periodo del Ramadan e a quell'ora la gente si fionda a casa o in qualsiasi posto dove poter mangiare. Partire presto non mi dispiace, adoro l'aeroporto di Jakarta. Non c'è nulla di particolare al suo interno, ma dopo vedrete come si presentano i gate...e mi darete ragione. Passiamo il check-in, anche se voleremo di notte prendo un posto vicino al finestrino. Sigilliamo le valige con del nastro (in Indonesia è prassi), paghiamo la tassa e andiamo al gate. Ci prendiamo qualcosa di caldo (in un paese tropicale...sì non siamo normali) in uno Starbucks. Terminata questa tortura andiamo finalmente al gate dove scatto qualche foto al tramonto.
Avevo detto che l'aeroporto di Jakarta è bellissimo, beh questo è quello che potete vedere nei corridoi che portano ai gate.
L'aiuola suggerisce “GATE F2”
Che ve ne pare? Sembra di essere in un aeroporto? Io dico di no, questi giardini interni ai gate sono tenuti con una cura fantastica. Li adoro.
Intanto guardo cosa accade fuori e oltre ai soliti 737 Garuda vedo un 747-400 sempre garuda e il 747 combi di KLM, con il quale ho viaggiato 5 anni fa. Ci ho messo un mese a capire di essere salito su un combi, non riuscivo a capire perché pur stando seduto sull'ala, dietro di me l'aereo finiva....
Operazioni di carico, il volo KLM per Amsterdam sarebbe partito nel giro di poche ore.
Primo piano per uno dei tanti 737-400 della Garuda. Opto sempre per questa compagnia per i voli interni. I prezzi sono bassi anche se più elevati rispetto alla concorrenza, ma almeno Garuda offre qualche garanzia in più sul piano sicurezza. Le altre compagnie mi fanno letteralmente paura. Non sono un esperto e non mi permetto di emettere giudizi magari infondati. Ma la storia dei vari Adam Air, Batavia, Mandala... insomma non rassicurano certo.
Tanto per farvi capire lo stato di certi velivoli indonesiani, godetevi questo 737-200 della Merpati.
http://www.airliners.net/photo/Merpati-Nusantara-Airlines/Boeing-737-2U4-Adv/0658237/M/
http://www.airliners.net/photo/Merpati-Nusantara-Airlines/Boeing-737-2U4-Adv/0658201/L/
Ora, onestamente parlando, voi salireste su un aereo tenuto in queste condizioni? Io no.
Lo scatto seguente è proprio un 737 Merpati. Sarà quello sgangherato?
Il 737 Garuda della foto precedente ci lascia.
Poi il sole va giù e non mi cimento in foto notturne. Al tramonto viene apparecchiato un piccolo ristoro al gate in modo da poter permettere alle persone di interrompere il digiuno. Dopo pochi minuti ci si imbarca. Qui faccio una critica all'aeroporto di Jakarta. Hanno questi gate bellissimi e curati...ma del tutto inutili. Tranne i voli internazionali, tutti i voli interni su cui ho volato non sono attaccati al gate. Sono stato sempre costretto a prendere il bus che mi ha portato verso l'aereo parcheggiato in tutt'altro gate. Mah, non capirò mai questa pratica. Il mio disappunto viene però addolcito da una sorpresa. Il 737 che ci porterà a Bali è uno dei due (all'epoca) nuovi 737-800 di Garuda. Prima volta per me su un 737 winglettato. Nulla da rimarcare su questo volo. Puntuale e tranquillo, sono 2 ore tra Jakarta e Denpasar. Questa volta non abbiamo zigzagato tra i vari vulcani attivi sull'isola di Java, chissà che rotta abbiamo seguito. L'unica cosa che ricordo e che mi ha fatto sorridere è stata la presenza di un AV indonesiano che aveva la stessa faccia di Luca Laurenti...solo un po' più scuro.

Giuro che mi veniva da ridere quando l'ho visto...
Arrivati a Bali lo sbarco è stato molto rapido, i voli in arrivo a quell'ora sono pochi, così siamo usciti fuori in pochi minuti. Prendiamo un Taxi e ci rechiamo in albergo, l'Adhi Dharma lo stesso dove siamo stati due anni prima. Niente di speciale, carino, tranquillo e pulito ad un costo ridicolo. Non cerco nulla in un albergo, quando sono in viaggio l'albergo mi serve solo per dormire e per una doccia. Siamo proprio su jl. Legian così a piedi possiamo girare tutta l'area di Kuta visto che alla dolce metà piace il casino (a me no, quella non è la vera Bali). Una piccola sorpresa ci viene riservata dall'albergo. Ci danno una stanza con due letti singoli...ehem...eh no così non va bene. Dopo una lunga discussione otteniamo la stanza che vogliamo ma solo dalla notte successiva. La minaccia di andarsene in un altro posto senza pagarli ha funzionato.

Rassegnati ce ne torniamo in stanza a dormire, niente cena, sappiamo che il giorno dopo ci aspetta una ricca colazione.
Il resto nella prossima puntata che vi avverto sarà molto OT visto che conterrà qualche foto di Bali.
A presto.