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Manfry

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5 Giugno 2008
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Roma
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Ciao a tutti,
ormai sono rientrato da mesi, ma il tempo e la voglia di scrivervi questo raccontino sono ahimè mancati. Non so quanto possiate essere interessati, questo mio viaggio è uguale se non peggio di quello compiuto un anno fa e di cui avete potuto leggere in precedenza.
Solita storia, dopo essere stati insieme qui in Italia per i canonici 3 mesi previsti dal visto turistico, raggiungo la mia dolce metà in Indonesia. Questa volta vorrei vedere cose nuove avventurarmi alla scoperta dei tantissimi luoghi fuori dai percorsi turistici. Il mio piano prevedeva una folle visita all’isola di Flores, con capatina a Komodo per vedere i lucertoloni preistorici, magari una scappata nel Borneo per incontrare gli oranghi (sarà che mi somigliano) e soprattutto volevo scalare quanti più vulcani possibili. Insomma volevo tenermi parecchio in attività, sono un tipo sportivo che causa lavoro ha messo su ‘na panza niente male negli ultimi 2 anni, quindi questa vacanza doveva essere un’occasione per ricominciare il lungo percorso volto alla riconquista della forma fisica persa. Vi piace l’idea? Bene, non fantasticate troppo, perché alla fine va tutto a monte. Convincere la mia donna ad andare in posti simili è difficile, sebbene lei sia autoctona ha paura di affrontare un simile viaggio. Inoltre una serie di mostruose incazzature dovute alla mia commercialista idiota, più i soliti problemi con il lavoro dovuti a persone che invece di aiutarmi fanno di tutto per complicarmi la vita, mi portano a rinunciare a qualsiasi piano, non ho la testa e l’umore per divertirmi. Quindi punto a fare l’ameba a Bali per la quattrocentesima volta.
Partenza il 19 agosto da Fiumicino, di nuovo con Emirates anche se questa volta non essendoci lo scalo a Malpensa le cose almeno all’andata vanno decisamente meglio. Il viaggio sarà un molto più breve FCO-DXB-KUL-JKT con cambio a Jakarta dove Garuda mi porterà a Bali.
Inizio la giornata della partenza svegliandomi all’alba come tutti i giorni precedenti, pedalata di 100km, ritorno a casa a metà mattinata, doccia, relax e via verso l’aeroporto. L’idea della pedalata anche nel giorno della partenza è voluta. Dopo ogni pedalata mi prende una sonnolenza micidiale, ottima per dormire sull’aereo!
La sera prima ho fatto il check-in online, scelgo posti vicino al finestrino con la solita speranza di avere un cambio verso i posti davanti le uscite d’emergenza dove potermi spaparanzare. Niente da fare, neanche questa volta riescono a darmeli. Pazienza.
Passo i controlli di sicurezza abbastanza rapidamente e mi reco al satellite per l’imbarco. Vorrei sfruttare quel poco di tempo per fare qualche foto ma c’è un affollamento niente male, i voli in partenza sono tanti e tutti pieni.
Dedico qualche scatto ai 2 772 Alitalia in partenza, ovvero Tropea (EI-DDH) e Taormina (I-DISA). La qualità delle foto è pessima, questa volta vado in giro con una CASIO Exilim da 4 soldi.
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Qui sullo sfondo un 767 Continental e la coda del Tunisair appena atterrato.
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Nel frattempo arriva un 330 Livingston da chissà dove.
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L’equipaggio di I-DISA impegnato prima della partenza.
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Taormina con la coda del 777 Emirates che mi porterà a Dubai.
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Tropea se ne va, io nel frattempo ho preso posto sul volo Emirates. Vetro sporco (e ti pareva).
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Rispetto ad un anno fa noto che hanno aggiornato l’ife installando la versione più aggiornata. Meglio così. LF elevato, non ricordo di aver visto posti liberi, ma su un aereo così grosso è facile non vederli. Ai comandi c’è un Italiano e a bordo abbiamo anche una hostess sicula.
Nel frattempo anche I-DISA effettua il pushback
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Adoro quando si salutano
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Finalmente tocca a noi, non faccio foto al decollo, la partenza è molto rapida. Faccio il solito filmatino:
http://www.youtube.com/watch?v=epKBV_mNejM

Fiumicino, il porto di Traiano, il porto canale, in lontananza l’opera dei palazzinari di Parco Leonardo.
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Fiumara Grande, il porto turistico e Ostia
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Anzio e Nettuno, le foto sono un po’ pessima causa leggera foschia.
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Il promontorio del Circeo
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Le isole Pontine
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In primo piano Ischia su cui svetta il Monte Epomeo, Procida e il golfo di Pozzuoli
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Napoli, le isole del golfo e quella patacca più scura è il Vesuvio
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Capri e la costiera Amalfitana
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Il Vesuvio
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Palinuro e il Cilento
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Marina di Camerota
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In alto a destra Sapri
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Il paesino di Scario (P.S. non li ho cercati su Google Earth, sono luoghi che conosco :-P)
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Si svolacchia a tutta birra
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Arriva la pappa e mi fermo con le foto. Cibo niente di che, ma mi ingozzo per non farmi venire fame…e poi ho pedalato la mattina, ho bisogno di energie. :-D
Molto bello è stato il passaggio sopra la Calabria e lo Ionio, vedere lo stivale dall’alto è uno spettacolo emozionante. Passiamo sopra la Grecia e come sempre sopra la Turchia arriva il tramonto.
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Il tempo scorre rapidamente e leggendo l’ennesimo libro che mi sono portato dietro (Mille Splendidi Soli) in un attimo siamo a Dubai. Questa volta ci parcheggiamo lontani dal terminal e passare dal gelo dell’aereo (a bordo si gelava davvero) ai 38° notturni di Dubai è stato uno choc. Salgo sul bus che effettua due fermate…una per i viaggiatori in transito e una per chi termina il viaggio a Dubai. Alla prima scendo da solo…chissà forse gli altri non hanno capito il messaggio in inglese?
Altra botta di calore e via dentro il terminal. Entro e mi trovo già all’interno del Duty Free. Resto sorpreso, un anno fa avevamo passato diversi controlli prima di arrivare dentro…mah. Meglio così, gironzolo ma non compro niente. Ho sempre sentito dire che i prezzi in quel Duty fossero bassi, in realtà non ho notato alcuna convenienza.
Faccio la solita passeggiata avanti e indietro e noto i soliti bivacchi di gente che dorme in ogni dove. Mi posiziono su una poltroncina e continuo la lettura del mio libro in attesa di imbarcarmi. I posti a sedere sono limitati. L’aeroporto di Dubai è scomodissimo, ai gate ci sono tante belle sale con tanti posti a sedere…ma queste sale si aprono solo al momento dell’imbarco e l’accesso è garantito dopo aver mostrato la carta d’imbarco e i documenti. Questo fatto porterà al caos assoluto nel viaggio di ritorno. Continuate a leggere e saprete perché. :-P
Anche dentro il terminal fa freddo… odio l’aria condizionata sparata a queste temperature, mi fa star male. Grazie al libro il tempo passa e le ore di attesa del mio volo per Jakarta via Kuala Lumpur passano in fretta. Entro nella saletta del gate del mio volo e mi imbarco quando inizia una sonnolenza niente male.
Scatto un’unica foto al 777 accanto al mio e poi mi dedico alla lettura, alla visione di film e all’ascolto di musica.
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Dormo discretamente a lungo, mi sveglio per la pappa quando siamo ormai sulle isole Andamane. Fuori è così:
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Manca poco all’arrivo a KUL, questa volta non passo per Singapore. In genere quando facciamo questi scali non vorrei scendere dall’aereo, ma questa volta spero che lo facciano giusto perché si tratta di una novità per me.
Frenaaaaaaaaaaaa
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Filmatino dell’atteraggio:
http://www.youtube.com/watch?v=wLma1PLqBK4

KUL è la patria di Air Asia.
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Purtroppo non si scende e l’unica cosa che riesco a vedere del terminal è questo:
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La sosta è abbastanza breve, non ricordo se siano saliti a bordo per la pulizia, forse sì. Si riparte in perfetto orario. Dietro di noi un 737 Air Asia e in 747 KLM.
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L’aereo è praticamente vuoto, sono scesi quasi tutti a Kuala Lumpur, ben pochi proseguono per Jakarta. La mia fila è ridotta così:
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Dopo circa 2 ore di volo si arriva a Jakarta, ormai è quasi buio e non scatto più foto. La stanchezza del viaggio si fa sentire e comincio a dare in numeri. Qui inizia una parte OT poco aeronautica, quindi se non interessati, saltate alla prossima puntata. ;)
Passo l’immigrazione rapidamente, e vado a ritirare il bagaglio che arriva con il solito ritardo tipico di questo aeroporto. Lo avevo fasciato ben bene nella plastica a Roma. Sarà arrivato integro? Manco per sogno, la maniglia è spaccata, impossibile usare la valigia come trolley. Che palle. Faccio presente la cosa in aeroporto, ma forse per quello che vale la valigia neanche chiederò alcun rimborso.
Come tutti gli anni ho un appuntamento fisso con la futura cognata che vive a Jakarta per rifornirla di qualche bottiglia di buon rosso.
In teoria non potrei importare in Indonesia più di un litro di alcolici e dovendo passare l’ultimo controllo prima di uscire ho paura non tanto di essere scoperto, ma di sprecare il vino in caso di sequestro. :D
Per fortuna nessuno fa storie ed esco, sperando di incontrare la cognatina. La chiamo e scopro che è ancora a casa…
Comincio a sudare freddo, conoscendo il traffico allucinante di Jakarta ho paura che non ce la faccia ad arrivare. E ripassare di nuovo i controlli di sicurezza con tutto quel vino in valigia…beh vorrei evitare. Comincio a camminare nervosamente dentro e fuori dal terminal (questo mi costerà caro in termini di salute). Sono sudato da far schifo (c’era un tasso di umidità spaventoso) e i continui passaggi caldo freddo non mi faranno per niente bene.
Disperato, dovendo fare il check-in per il volo Jakarta-Bali, dopo aver esaurito tutto il credito del telefonino per chiamare la cognata malefica, alla fine decido di affrontare gli agenti di polizia ai controlli di sicurezza posti all’ingresso dell’area check-in. Sfodero la mia miglior faccia da c..o, tiro fuori dalla valigia le bottiglie di vino e le metto nello zaino. Mostro al primo poliziotto il passaporto e il biglietto e gli descrivo la situazione, dicendo di avere diverse bottiglie di vino ma che non le avrei imbarcate, sarei dovuto uscire per darle a qualcuno per poi rientrare di nuovo. Pensando ad una esecuzione davanti ad un plotone di soldati, ricevo un sorrisone da parte del poliziotto che mi fa passare tranquillamente. Appena le bottiglie passano sotto i raggi subito gli altri poliziotti addetti al controllo entrano in allarme. Ma niente paura, il primo poliziotto spiega la situazione e anche questi mi sorridono e mi lasciano passare. :-D
Che grandi. Recupero la mia roba e vado al banco check-in, con una faccia che credo fosse indescrivibile, a metà strada tra il tossico e il malato di mente. La gentile ragazza al banco mi vede e mi chiede da dove io venga. Capita la situazione e la stanchezza dovuta ad un lungo volo mi dice che cercherà di sbrigarsi per le operazioni di registrazione del bagaglio. Mi chiede il passaporto e il biglietto e….azz ho perso il mio borsellino con documenti, passaporto…soldi (pochi). Sbianco ulteriormente, eppure ce l’avevo poco prima di passare i controlli…
Guardo la ragazza e le dico di aspettare un minuto, volo ai controlli e vedo la mia borsetta adagiata su un tavolo. L’acchiappo subito, gli stessi poliziotti di prima mi guardano, si fanno una risata, scambiamo due battute e via…di nuovo al check-in. La ragazza, alla quale ormai facevo molta tenerezza mi dice di avermi riservato un ottimo posto. In prima fila, perché ha visto che ero molto stanco e voleva essere sicura che fossi il primo a scendere dall’aereo. SMACK l’ho quasi amata. :oky:
A volte gli indonesiani sanno essere davvero splendidi.
Ritorno ai controlli per uscire, saluto i poliziotti che mi sorridono e di nuovo aspetto la cognata che arriva dopo pochi minuti. Consegno il malloppo, saluto lei e il marito australiano, qualche chiacchiera, qualche commento sulla mia panza e via, ritorno dentro dove i miei amici poliziotti mi risalutano. :roll:
Volo verso il gate, stanno già imbarcando. Purtroppo è notte e non mi godo la bellezza di questo aeroporto. Anche questa volta l’imbarco non avviene tramite finger (mai una volta con Garuda a Jakarta) e siamo costretti a prendere il bus. Mi chiedevo se avessi avuto la fortuna di beccare uno dei due 737NG presenti nella flotta Garuda come l’anno precedente quando il bus si ferma sotto un 330…
Ebbene sì, il volo questa volta è operato da un 330, probabilmente per riposizionarlo per un volo più lungo in partenza da Bali il mattino seguente. Infatti una volta a bordo vedo che il LF è bassissimo. Su un aereo così grande sembriamo proprio quattro gatti dispersi.

Prendo posto in prima fila ed in effetti di spazio ne ho in abbondanza:
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Una foto al gemellone parcheggiato accanto
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Questo 330 Garuda ha degli interni bruttarelli. Niente IFE, su un viaggio un po’ più lungo ci si ammazza di noia. Non è il mio caso visto che a Bali ci si arriva in meno di 2 ore.
Niente da segnalare per il volo, arriviamo a Bali in orario, finalmente sono arrivato. Esco a riabbracciare la dolce metà e via in albergo per una doccia ristoratrice e una bella dormita.
[segue...]
 
Molto interessante, ma non ho capito una cosa: il volo FCO-DXB faceva scalo a MXP e poi tornava indietro a Dubai?
 
Molto bello il tuo TR, complimenti!
Devo dire che e bello quanto il primo che hai fatto se non migliore.

Una cosa pero. Parteciapa ogni tanto nel forum, non ricordarti di noi solo con i TR
 
Molto interessante, ma non ho capito una cosa: il volo FCO-DXB faceva scalo a MXP e poi tornava indietro a Dubai?

L'anno scorso....anzi ormai un anno e mezzo fa sì. Il volo era un FCO-MXP-DXB. Poi i voli sono diventati distinti.

Molto bello il tuo TR, complimenti!
Devo dire che e bello quanto il primo che hai fatto se non migliore.

Una cosa pero. Parteciapa ogni tanto nel forum, non ricordarti di noi solo con i TR

Troppo buono. :o
Mi dispiace non poter partecipare, un po' è la mancanza di tempo, un po' è la mancanza di argomenti, però sono un lettore quasi assiduo. ;)

Tr davvero interessante, aspetto le prossime puntate viste che quelle zone m'interessano parecchio !!!

Ok, pazientate un pochino e riprendo, ho una settimana un po' troppo incasinata.
 
Adoro quando si salutano
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Non si stanno salutando. Chi ha fatto la messa in moto in cuffia (in questo caso un tecnico, altre volte un rampista) sventola il nastro rosso con su scritto "remove before flight" attaccato al safety pin per mostrare che l'ha rimosso: procedura obbligatoria.
 
Sbaglio o mi sono dimenticato della seconda parte...? :o
Interessa ancora a qualcuno? Nel frattempo ne ho fatto un altro di viaggio verso l'Indonesia...