Estate periodo di TR e di viaggi.
Il mio, però, è solo il racconto dell'ultimo week end agostano, che mi ha data l'occasione di volare per la prima volta su LAN, sul 787-8, ed in V libertà all'interno dei confini europei. Ora, dal momento che di LAN parla della Y il buon edoardo nel suo barboon TR, potevo io esimermi dall'operare la netta distinzione tra un bambino ed un adulto e tra il divertimento e la comodità? Ovviamente no, quindi, dopo un bel po' di tempo a cercare il momento buono ed il prezzo concorrenziale, trovo finalmente una buona tariffa (160,00 € A/R), un week end spendibile senza particolari patemi, ed il biglietto che fa per me. Cioè in J class!
In breve, il volo di posizionamento su FRA è con LH, partenza da LIN al mattino, un comodissimo scalo di giusto 5 ore a FRA, e poi finalmente il debutto sul 787.
Mi dilungo poco su LH, il volo è vuoto (una trentina di pax, in C ne ho contati 2), ma quando arrivo per il check-in l'addetta ha appena finito il dialogo con la rampa: (alla collega) "Ha detto la rampa di mandarli tutti indietro, che l'aereo è vuoto ed abbiamo problemi di bilanciamento!".
Rido e le dico che mi stava ferendo a morte, ma che avrei di buon grado accettato almeno un posto finestrino, e vengo accontentato immediatamente: posto 30A, ovvero ultima fila "ma ha tutta la fila libera così viaggia comodo".

Il concetto di "fila libera" e di "tutti dietro che abbiamo problemi di bilanciamento" si applica solo al sottoscritto, però: in sostanza, dalla fila 16 in poi non c'è un'anima pia che occupi uno straccio di sedile... meglio così, non fosse per la panca di legno che sono i sedili ultra slim di LH (il concetto di comodo e sedile LH sono un ossimoro, infatti), sembrerebbe di volare su un bizjet!
Il finestrino è pulito, ma ancora non ho capito come si manipolano le foto per fare apparire finti colori brillanti, e DAVE non mi vuole aiutare, quindi vi beccate le foto non truccate e sentitevi liberi di insultare pure i custodi delle magie degli effetti speciali

Il servizio di bordo in B class prevede un "sandwich" ed una bevanda: questo il primo che, per inciso, dopo avere fotografato ho garbatamente restituito alla premurosa assistente di volo. "Non lo gradisce?", "No, grazie, mi serviva per fare la foto"!

Non fatevi ingannare dall'immagine: il bicchiere brandizzato è grande quanto un bicchierino da caffè! Si vede poi che la sponsorizzazione è a basso yield, al ritorno è stato servito il canonico bicchiere di plastica trasparente.

Circa 50 minuti di volo, ed arriviamo in una Francoforte uggiosa ed abbastanza fredda (il comandante riporta ben 15 gradi)

Il clima favorisce la preparazione adeguata delle scie chimiche.

Uno dei pochi posti dove potere fotografare il caro vecchio MD-11

FRA è stato descritto in diverse occasioni e con dovizia di particolari: personalmente, ho trovato un sacco di comode aree fumatori, con ameni panorami da ammirare gustandosi in santa pace una buona ciuspa

Grande il mezzo, grandi i tubi di pitot (fate il raffronto coi finestrini...)

Tentativo di spotting dalla vetrata


A terra si preparano i bagagli da stivare

E finalmente arriva il momento!

Benvenuti a bordo!

Cercherò in qualche modo di rendervi partecipi dell'esperienza, senza l'ambizione di spodestare dal trono quelli più bravi di me, ma raccontando le mie sensazioni ed impressioni
Anzitutto, la configurazione: LAN prevede una una configurazione 2-2-2 a file sfalsate e con due sezioni, quella anteriore (tra prima e seconda porta) di 3 file, e quella dietro la seconda porta di ulteriori 2 file. Totale posti: 30.

Saliti a bordo, la presenza del finger, il brutto tempo e le luci soffuse viola rendono l'effetto è gradevole, un po' meno le fotografie, che tuttavia miglioreranno al ritorno. Onde evitare di rovinarvi la vista, cerco di bilanciare quelle dell'andata (scure e violacee) con quelle del ritorno, più gradevoli e chiare.
La poltrona: è una full flat a 180°, rivestita in un tessuto vellutato (scelta discutibile: fa sudare un pochino, secondo me). Nella foto d'insieme, posizione (scomoda...) delle prese e del telecomando dell'IFE, e cuffie, che non ho provato e nemmeno tolte dalla confezione. Al ritorno, perchè all'andata, al mio posto, non c'erano.



Sul volo di andata, tuttavia, le pulizie non eccellevano di sicuro...


La seduta è comoda, in ogni caso, ma la sensazione che ho avuto è la mancanza di spazi facilmente utilizzabili per riporre la propria mercanzia. Rispetto ad altre J che ho avuto la possibilità di provare (AZ, AA nuova versione, AY vecchia e nuova) questa è risultata quella con lo spazio più difficilmente gestibile, nel senso che lo spazio ci sarebbe anche, ma non è utilizzabile in decollo ed atterraggio, e ti costringe quindi a stivare oggetti nella cappelliera.
Il tavolino è nascosto qui dentro

mentre questi sono i comandi per la regolazione della poltrona e dei massaggi. Il funzionamento è nella media

Naturalmente, non potevo esimermi dal chiedere di fare un salto in cockpit: il comandante è stato gentilissimo e mi ha lasciato fotografare un po' di tutto

Tom Tom aeronautico




Tutto è pronto, si stacca il finger in attesa del push back.

Servizio di bordo: all'ingresso, capocabina ed assistente accolgono i passeggeri con ampio sorriso, indicando a ciascuno in che direzione andare per il proprio posto. Non sono stato accompagnato (e, dall'emozione, ho anche cannato, confondendo le file dell'andata e del ritorno...). Appena completato l'imbarco della cabina di J, viene serito l'aperitivo: a scelta, vino bianco o champagne (Taittinger o come diavolo si chiama), con acqua di accompagamento se la si gradisce, e ciotolina di frutta secca, quest'ultima non scaldata.

Successivamente, gli assistenti passano con il carrello con i giornali. La capocabina è venuta personalmente a presentarsi ed a presentare il collega che la coadiuvava nel servizio, con le solite frasi di circostanza e sempre col sorriso sulle labbra.
Tutto è pronto, il rullaggio è finito, e noi approcciamo pista 18 per il decollo

Il meteo è decisamente migliorato, ed il finestrino è pulito

Finalmente posso ammirarla dal vivo! E' veramente qualcosa di unico (vedrete più avanti)...

Il mio, però, è solo il racconto dell'ultimo week end agostano, che mi ha data l'occasione di volare per la prima volta su LAN, sul 787-8, ed in V libertà all'interno dei confini europei. Ora, dal momento che di LAN parla della Y il buon edoardo nel suo barboon TR, potevo io esimermi dall'operare la netta distinzione tra un bambino ed un adulto e tra il divertimento e la comodità? Ovviamente no, quindi, dopo un bel po' di tempo a cercare il momento buono ed il prezzo concorrenziale, trovo finalmente una buona tariffa (160,00 € A/R), un week end spendibile senza particolari patemi, ed il biglietto che fa per me. Cioè in J class!
In breve, il volo di posizionamento su FRA è con LH, partenza da LIN al mattino, un comodissimo scalo di giusto 5 ore a FRA, e poi finalmente il debutto sul 787.
Mi dilungo poco su LH, il volo è vuoto (una trentina di pax, in C ne ho contati 2), ma quando arrivo per il check-in l'addetta ha appena finito il dialogo con la rampa: (alla collega) "Ha detto la rampa di mandarli tutti indietro, che l'aereo è vuoto ed abbiamo problemi di bilanciamento!".
Rido e le dico che mi stava ferendo a morte, ma che avrei di buon grado accettato almeno un posto finestrino, e vengo accontentato immediatamente: posto 30A, ovvero ultima fila "ma ha tutta la fila libera così viaggia comodo".

Il concetto di "fila libera" e di "tutti dietro che abbiamo problemi di bilanciamento" si applica solo al sottoscritto, però: in sostanza, dalla fila 16 in poi non c'è un'anima pia che occupi uno straccio di sedile... meglio così, non fosse per la panca di legno che sono i sedili ultra slim di LH (il concetto di comodo e sedile LH sono un ossimoro, infatti), sembrerebbe di volare su un bizjet!
Il finestrino è pulito, ma ancora non ho capito come si manipolano le foto per fare apparire finti colori brillanti, e DAVE non mi vuole aiutare, quindi vi beccate le foto non truccate e sentitevi liberi di insultare pure i custodi delle magie degli effetti speciali

Il servizio di bordo in B class prevede un "sandwich" ed una bevanda: questo il primo che, per inciso, dopo avere fotografato ho garbatamente restituito alla premurosa assistente di volo. "Non lo gradisce?", "No, grazie, mi serviva per fare la foto"!

Non fatevi ingannare dall'immagine: il bicchiere brandizzato è grande quanto un bicchierino da caffè! Si vede poi che la sponsorizzazione è a basso yield, al ritorno è stato servito il canonico bicchiere di plastica trasparente.

Circa 50 minuti di volo, ed arriviamo in una Francoforte uggiosa ed abbastanza fredda (il comandante riporta ben 15 gradi)

Il clima favorisce la preparazione adeguata delle scie chimiche.

Uno dei pochi posti dove potere fotografare il caro vecchio MD-11

FRA è stato descritto in diverse occasioni e con dovizia di particolari: personalmente, ho trovato un sacco di comode aree fumatori, con ameni panorami da ammirare gustandosi in santa pace una buona ciuspa

Grande il mezzo, grandi i tubi di pitot (fate il raffronto coi finestrini...)

Tentativo di spotting dalla vetrata


A terra si preparano i bagagli da stivare

E finalmente arriva il momento!

Benvenuti a bordo!

Cercherò in qualche modo di rendervi partecipi dell'esperienza, senza l'ambizione di spodestare dal trono quelli più bravi di me, ma raccontando le mie sensazioni ed impressioni
Anzitutto, la configurazione: LAN prevede una una configurazione 2-2-2 a file sfalsate e con due sezioni, quella anteriore (tra prima e seconda porta) di 3 file, e quella dietro la seconda porta di ulteriori 2 file. Totale posti: 30.

Saliti a bordo, la presenza del finger, il brutto tempo e le luci soffuse viola rendono l'effetto è gradevole, un po' meno le fotografie, che tuttavia miglioreranno al ritorno. Onde evitare di rovinarvi la vista, cerco di bilanciare quelle dell'andata (scure e violacee) con quelle del ritorno, più gradevoli e chiare.
La poltrona: è una full flat a 180°, rivestita in un tessuto vellutato (scelta discutibile: fa sudare un pochino, secondo me). Nella foto d'insieme, posizione (scomoda...) delle prese e del telecomando dell'IFE, e cuffie, che non ho provato e nemmeno tolte dalla confezione. Al ritorno, perchè all'andata, al mio posto, non c'erano.



Sul volo di andata, tuttavia, le pulizie non eccellevano di sicuro...


La seduta è comoda, in ogni caso, ma la sensazione che ho avuto è la mancanza di spazi facilmente utilizzabili per riporre la propria mercanzia. Rispetto ad altre J che ho avuto la possibilità di provare (AZ, AA nuova versione, AY vecchia e nuova) questa è risultata quella con lo spazio più difficilmente gestibile, nel senso che lo spazio ci sarebbe anche, ma non è utilizzabile in decollo ed atterraggio, e ti costringe quindi a stivare oggetti nella cappelliera.
Il tavolino è nascosto qui dentro

mentre questi sono i comandi per la regolazione della poltrona e dei massaggi. Il funzionamento è nella media

Naturalmente, non potevo esimermi dal chiedere di fare un salto in cockpit: il comandante è stato gentilissimo e mi ha lasciato fotografare un po' di tutto

Tom Tom aeronautico




Tutto è pronto, si stacca il finger in attesa del push back.

Servizio di bordo: all'ingresso, capocabina ed assistente accolgono i passeggeri con ampio sorriso, indicando a ciascuno in che direzione andare per il proprio posto. Non sono stato accompagnato (e, dall'emozione, ho anche cannato, confondendo le file dell'andata e del ritorno...). Appena completato l'imbarco della cabina di J, viene serito l'aperitivo: a scelta, vino bianco o champagne (Taittinger o come diavolo si chiama), con acqua di accompagamento se la si gradisce, e ciotolina di frutta secca, quest'ultima non scaldata.

Successivamente, gli assistenti passano con il carrello con i giornali. La capocabina è venuta personalmente a presentarsi ed a presentare il collega che la coadiuvava nel servizio, con le solite frasi di circostanza e sempre col sorriso sulle labbra.
Tutto è pronto, il rullaggio è finito, e noi approcciamo pista 18 per il decollo

Il meteo è decisamente migliorato, ed il finestrino è pulito

Finalmente posso ammirarla dal vivo! E' veramente qualcosa di unico (vedrete più avanti)...
