Salve a tutti, questo è il trip report di una breve vacanza in Croazia a cavallo di ferragosto, con voli Easyjet (da cui Stelios Class, tanto per fare pendant nonchè ennesimo confronto con la MOL Class di Ryanair), da Fiumicino a Spalato e vv.
Prenotando un paio di mesi prima spendiamo in tutto 260 euro per due persone e un bagaglio spedito, no priority: un prezzo assolutamente eccellente direi, per di più in periodo di altissima stagione.
Mettiamoci al lavoro coi paragoni e diciamo subito che in quanto ad aeroporti, almeno su Roma, per me MOL batte Stelios 3-0. Se Ciampino è comodissimo e a misura di qualunque passeggero, la dislocazione di Easyjet a Fiumicino è veramente infelice: la distanza fra il T2 (dove si fa il drop off) e il gate, che nell'occasione era il remotissimo H14, è a dir poco eccessiva, e infatti ai banchi le hostess ci avvertono di affrettarci anche se avevamo un'ora di anticipo. E fanno bene, perchè tocca fare una mezza maratona attraversando praticamente tutto l'aeroporto, che non è piccolo: una situazione degna dei peggiori stereotipi fantozziani sui voli low cost, eravamo davvero convinti di arrivare in Croazia a piedi.
Tagliato il traguardo mi metto subito in fila, secondo l'italica consolidata costumanza, e non senza un motivo preciso: dopo lunghe riflessioni e ripensamenti (e considerata la rotta, le possibili SID, le più improbabili STAR, la posizione del sole e l'allineamento dei pianeti), ho deciso che voglio a ogni costo un finestrino sinistro, che dovrebbe permettermi la migliore visuale dell'Italia centrale e della costa dalmata.
Bingo, travolgendo qualche vecchietta riesco a prendere l'ultimo posto in fila A disponibile, e che non sia sopra l'ala: la prossima volta forse converrà investire i 12 euro del priority, che comunque sono parecchio più dei 5 richiesti da MOL: in due su un A/R fanno 30 euro di differenza ... Continuando coi paragoni bisogna però anche dire che il peso standard del bagaglio spedito con Easyjet è (ragionevolmente) di 20Kg, e non i (volutamente) troppo scarsi 15 di Ryanair.
Ora che il mio obiettivo è faticosamente raggiunto, posso finalmente rilassarmi, e comincio a pregustare la vacanza; sfoglio l'ottima guida di cui mi sono fornito. E' molto recente
Su questa perla di cartina geografica si nota subito che i nomi dei luoghi sono in Italiano, cosa che sul posto invece non si verifica mai. Tanto per fare un esempio, anche se Lesina si è chiamata così per almeno 400 anni (adesso il suo nome è Hvar), il bilinguismo dei toponimi non esiste assolutamente, e credo non per caso; per paragone, persino in Corsica i nomi italiani, magari pronunciati alla francese, sono rimasti inalterati nei secoli.
Detto questo, ci imbarchiamo sul nostro 319 in servizio sulla FCO-SPU, che con un LF superiore al 90% effettuerà puntualmente la tratta; nel frattempo stanno ibernando i piloti?
La nostra non è una gran trasvolata, passare l'Adriatico da Roma richiederà 40 minuti effettivi di volo; per lui invece prevedo un lavoro più lungo
Prima noi
Che caldo! eeeh, ogni anno è peggio, signora mia!
Meglio cercarsi in quota un po' di aria fresca
Pronti
Via
Qualche bella barca gira anche a Fiumicino
Pratica di Mare e la pineta di Catelporziano
Scattered o broken? Boh, comunque sotto si vede Ciampino
L'aeroporto di Guidonia, ogni volta sempre più accerchiato dal cemento, dalle cave...
L'altopiano del monte Gennaro, fra Marcellina e San Polo
Il Turano
Sopra il lago del Salto si vede la valle di Rieti: in questi giorni ci sono le gare di alianti, con tutti quei bei cumuletti avranno da divertirsi...
Preturo, l'aeroporto de L'Aquila
La città
Uno spicchio del Corno Grande, di più non si riesce a vedere
A Pescara ci avventuriamo sull'Adriatico selvaggio (sempre meglio non sottovalutare il mare...)
Non bisogna aspettare molto prima di vedere qualcosa
La costa dalmata a nord di Spalato
Vicinissimo alla pista c'è un grosso eliporto
SPU
Un primo assaggio di Venezia
Virata base
Ci dà il benvenuto un Dash8 croato
Non c'è una taxiway, bisogna fare il contropista... sulle dune!
Un 737 Norwegian è il primo grosso liner che vedo, mi ricorda un viaggio recente; ci credo che dal nord vengono qui, da loro tutto costa il doppio rispetto a noi, mentre qui la metà: per un norvegese il costo della vacanza è ... un quarto di quanto spenderebbe stando a casa! Curiosamente entrambi i paesi hanno la”stessa” moneta: il cambio con l'Euro delle corone norvegesi e croate è più o meno 7 e qualcosa.
La letteratura norvegese è certamente ricca di grandi maestri, merita senza dubbio un'analisi dettagliata...
Se la vede mia moglie dite pure che ero incuriosito dal tizio in canottiera
Doveroso l'omaggio alla rampa
Tipico turista italiano stracarico, macchina fotografica in mano, tutto sommato a suo modo contento
A ben guardare ci si accorge che non tutti vengono a Spalato low cost
Global Express; viene utile quando servono 11000km di autonomia
Con simili vicini, questo rosso Cirrus SR22 passa quasi inosservato
“I think I need a Learjet” (P.F.- Money, appunto)
Non manca nemmeno un Falcon trimotore (credo un 900 o un 7x)
Qui si controlla il passaporto; l'Europa sarà pure un mezzo fallimento, ma Schengen non ha prezzo...
Ecco il norvegese che riparte
Siamo già sul catamarano che ci porterà sull'isola di Curzola (o Korcula, che dir si voglia); non si vede un gran che fuori, il ritorno, in traghetto, sarà paesaggisticamente migliore
Dall'oblò la ripartenza dallo scalo di Hvar, l'isola più mondana dell'arcipelago (il 90% delle fanciulle presenti a bordo è sbarcato lì: a buon intenditor...)
Curzola è un'isola lunga e stretta, boscosa e molto tranquilla; il mare è di una bellezza indescrivibile ovunque. C'e un po' di animazione solo nelle due cittadine poste alle estremità, Vela Luka e la capitale Korcula; noi siamo esattamente nel mezzo, lontano da ogni tentazione di mondanità; le due spiaggette dell'albergo
Mi sveglierò sempre all'alba, i bagni più belli lì ho fatti sempre prima di colazione
Baietta tipica
Dopo qualche giorno di bella vita, all'idea di rientrare si rischia la scivolata nell'abisso
Meglio non pensarci, e torniamo a contemplare... l'acqua
In effetti in Croazia c'è una notevole abbondanza di bionde: sono cose che a noi, che siamo curti e niri, fanno riflettere
Sull'isoletta del resort c'era anche una zona chiaramente delimitata con scritte inequivoche: l'area naturista. Oltre questo segno VOI non potete andare, IO, invece, ho visto cose che voi umani...
No, scherzo, tranquilli: come ho già detto quello è un posto per famiglie, là dietro non ci andava nessuno, niente di particolare da segnalare. Al massimo un turista italiano quasi anzianotto che si è tolto il costume alle prime luci dell'alba, sono scappati anche i pesci.
Ma torniamo al volo: per 10 giorni non ho visto in aria assolutamente nulla di umano, né aerei militari, né elicotteri, né aerei leggeri, niente (salvo i liners lontani); non mi restava che osservare la natura: a prima vista sembrava un colibrì, e invece è un insetto gigantesco!
Trovo in macchina un simpaticissimo insetto stecco; prima di schiacciarlo con le mie mani voglio assicurargli fama imperitura
ovviamente scherzavo, è ancora lì felice che vive nel bosco
Fiero della buona azione, alzo lo sguardo al cielo e...non ci credo: anche loro si ingarellano!
Però non vale: questo ha 4 motori, sarà sicuramente lui il più veloce...
e invece no, il distacco aumenta a vista d'occhio, come è possibile?
Finalmente ci arrivo: è un marcione!
Non c'è gara, anche l'uccellino è più veloce, di molto
Ancora emozionato per l'inatteso evento sportivo (per quanto dall'esito scontato), vado a vedere il rientro delle barche a Vela Luka
… e l'uscita dei pescherecci
Che ci sarà di così interessante da vedere? Chissà, io però un'idea me la sono fatta
Per me la barca resterà sempre un miraggio
L'indomani visita a Curzola città, detta anche la piccola Ragusa (ovvero Dubrovnik). Le strade extraurbane sono più che decorose, come in genere tutte le infrastrutture croate che ho potuto vedere, che danno un'impressione sostanzialmente positiva; la prudenza, comunque, non è mai troppa
Il paesino è piccolo ma veramente bello, come ovvio è preso d'assalto dal turismo e quindi l'atmosfera è un po' rovinata dai vari esercizi commerciali, insegne etc. Ma l'impronta veneziana, bellissima, è ovunque
Questa veramente sembra un'aquila asburgica, ma l'è istèss
La suggestione dei vicoli...
..e l'incanto dei portali istoriati: quali meravigle celeranno gli interni?
Dall'alto del campanile si vedono bene gli effetti del vento
La cittadina brulica di francesi, forse questo veliero è un villaggio Club Med
Molte le barche in rada; su questa gli ingredienti ci sono tutti: il cumenda, la dama e il marinero...
Ed è subito sera
ma il viaggio continua
Prenotando un paio di mesi prima spendiamo in tutto 260 euro per due persone e un bagaglio spedito, no priority: un prezzo assolutamente eccellente direi, per di più in periodo di altissima stagione.
Mettiamoci al lavoro coi paragoni e diciamo subito che in quanto ad aeroporti, almeno su Roma, per me MOL batte Stelios 3-0. Se Ciampino è comodissimo e a misura di qualunque passeggero, la dislocazione di Easyjet a Fiumicino è veramente infelice: la distanza fra il T2 (dove si fa il drop off) e il gate, che nell'occasione era il remotissimo H14, è a dir poco eccessiva, e infatti ai banchi le hostess ci avvertono di affrettarci anche se avevamo un'ora di anticipo. E fanno bene, perchè tocca fare una mezza maratona attraversando praticamente tutto l'aeroporto, che non è piccolo: una situazione degna dei peggiori stereotipi fantozziani sui voli low cost, eravamo davvero convinti di arrivare in Croazia a piedi.
Tagliato il traguardo mi metto subito in fila, secondo l'italica consolidata costumanza, e non senza un motivo preciso: dopo lunghe riflessioni e ripensamenti (e considerata la rotta, le possibili SID, le più improbabili STAR, la posizione del sole e l'allineamento dei pianeti), ho deciso che voglio a ogni costo un finestrino sinistro, che dovrebbe permettermi la migliore visuale dell'Italia centrale e della costa dalmata.
Bingo, travolgendo qualche vecchietta riesco a prendere l'ultimo posto in fila A disponibile, e che non sia sopra l'ala: la prossima volta forse converrà investire i 12 euro del priority, che comunque sono parecchio più dei 5 richiesti da MOL: in due su un A/R fanno 30 euro di differenza ... Continuando coi paragoni bisogna però anche dire che il peso standard del bagaglio spedito con Easyjet è (ragionevolmente) di 20Kg, e non i (volutamente) troppo scarsi 15 di Ryanair.
Ora che il mio obiettivo è faticosamente raggiunto, posso finalmente rilassarmi, e comincio a pregustare la vacanza; sfoglio l'ottima guida di cui mi sono fornito. E' molto recente

Su questa perla di cartina geografica si nota subito che i nomi dei luoghi sono in Italiano, cosa che sul posto invece non si verifica mai. Tanto per fare un esempio, anche se Lesina si è chiamata così per almeno 400 anni (adesso il suo nome è Hvar), il bilinguismo dei toponimi non esiste assolutamente, e credo non per caso; per paragone, persino in Corsica i nomi italiani, magari pronunciati alla francese, sono rimasti inalterati nei secoli.

Detto questo, ci imbarchiamo sul nostro 319 in servizio sulla FCO-SPU, che con un LF superiore al 90% effettuerà puntualmente la tratta; nel frattempo stanno ibernando i piloti?

La nostra non è una gran trasvolata, passare l'Adriatico da Roma richiederà 40 minuti effettivi di volo; per lui invece prevedo un lavoro più lungo

Prima noi

Che caldo! eeeh, ogni anno è peggio, signora mia!

Meglio cercarsi in quota un po' di aria fresca


Pronti

Via


Qualche bella barca gira anche a Fiumicino

Pratica di Mare e la pineta di Catelporziano

Scattered o broken? Boh, comunque sotto si vede Ciampino

L'aeroporto di Guidonia, ogni volta sempre più accerchiato dal cemento, dalle cave...

L'altopiano del monte Gennaro, fra Marcellina e San Polo

Il Turano

Sopra il lago del Salto si vede la valle di Rieti: in questi giorni ci sono le gare di alianti, con tutti quei bei cumuletti avranno da divertirsi...

Preturo, l'aeroporto de L'Aquila

La città

Uno spicchio del Corno Grande, di più non si riesce a vedere

A Pescara ci avventuriamo sull'Adriatico selvaggio (sempre meglio non sottovalutare il mare...)

Non bisogna aspettare molto prima di vedere qualcosa

La costa dalmata a nord di Spalato


Vicinissimo alla pista c'è un grosso eliporto

SPU

Un primo assaggio di Venezia

Virata base


Ci dà il benvenuto un Dash8 croato

Non c'è una taxiway, bisogna fare il contropista... sulle dune!

Un 737 Norwegian è il primo grosso liner che vedo, mi ricorda un viaggio recente; ci credo che dal nord vengono qui, da loro tutto costa il doppio rispetto a noi, mentre qui la metà: per un norvegese il costo della vacanza è ... un quarto di quanto spenderebbe stando a casa! Curiosamente entrambi i paesi hanno la”stessa” moneta: il cambio con l'Euro delle corone norvegesi e croate è più o meno 7 e qualcosa.

La letteratura norvegese è certamente ricca di grandi maestri, merita senza dubbio un'analisi dettagliata...

Se la vede mia moglie dite pure che ero incuriosito dal tizio in canottiera

Doveroso l'omaggio alla rampa

Tipico turista italiano stracarico, macchina fotografica in mano, tutto sommato a suo modo contento

A ben guardare ci si accorge che non tutti vengono a Spalato low cost


Global Express; viene utile quando servono 11000km di autonomia

Con simili vicini, questo rosso Cirrus SR22 passa quasi inosservato

“I think I need a Learjet” (P.F.- Money, appunto)

Non manca nemmeno un Falcon trimotore (credo un 900 o un 7x)

Qui si controlla il passaporto; l'Europa sarà pure un mezzo fallimento, ma Schengen non ha prezzo...

Ecco il norvegese che riparte

Siamo già sul catamarano che ci porterà sull'isola di Curzola (o Korcula, che dir si voglia); non si vede un gran che fuori, il ritorno, in traghetto, sarà paesaggisticamente migliore

Dall'oblò la ripartenza dallo scalo di Hvar, l'isola più mondana dell'arcipelago (il 90% delle fanciulle presenti a bordo è sbarcato lì: a buon intenditor...)

Curzola è un'isola lunga e stretta, boscosa e molto tranquilla; il mare è di una bellezza indescrivibile ovunque. C'e un po' di animazione solo nelle due cittadine poste alle estremità, Vela Luka e la capitale Korcula; noi siamo esattamente nel mezzo, lontano da ogni tentazione di mondanità; le due spiaggette dell'albergo


Mi sveglierò sempre all'alba, i bagni più belli lì ho fatti sempre prima di colazione

Baietta tipica

Dopo qualche giorno di bella vita, all'idea di rientrare si rischia la scivolata nell'abisso

Meglio non pensarci, e torniamo a contemplare... l'acqua

In effetti in Croazia c'è una notevole abbondanza di bionde: sono cose che a noi, che siamo curti e niri, fanno riflettere

Sull'isoletta del resort c'era anche una zona chiaramente delimitata con scritte inequivoche: l'area naturista. Oltre questo segno VOI non potete andare, IO, invece, ho visto cose che voi umani...

No, scherzo, tranquilli: come ho già detto quello è un posto per famiglie, là dietro non ci andava nessuno, niente di particolare da segnalare. Al massimo un turista italiano quasi anzianotto che si è tolto il costume alle prime luci dell'alba, sono scappati anche i pesci.
Ma torniamo al volo: per 10 giorni non ho visto in aria assolutamente nulla di umano, né aerei militari, né elicotteri, né aerei leggeri, niente (salvo i liners lontani); non mi restava che osservare la natura: a prima vista sembrava un colibrì, e invece è un insetto gigantesco!

Trovo in macchina un simpaticissimo insetto stecco; prima di schiacciarlo con le mie mani voglio assicurargli fama imperitura

ovviamente scherzavo, è ancora lì felice che vive nel bosco

Fiero della buona azione, alzo lo sguardo al cielo e...non ci credo: anche loro si ingarellano!

Però non vale: questo ha 4 motori, sarà sicuramente lui il più veloce...

e invece no, il distacco aumenta a vista d'occhio, come è possibile?

Finalmente ci arrivo: è un marcione!

Non c'è gara, anche l'uccellino è più veloce, di molto

Ancora emozionato per l'inatteso evento sportivo (per quanto dall'esito scontato), vado a vedere il rientro delle barche a Vela Luka

… e l'uscita dei pescherecci

Che ci sarà di così interessante da vedere? Chissà, io però un'idea me la sono fatta

Per me la barca resterà sempre un miraggio

L'indomani visita a Curzola città, detta anche la piccola Ragusa (ovvero Dubrovnik). Le strade extraurbane sono più che decorose, come in genere tutte le infrastrutture croate che ho potuto vedere, che danno un'impressione sostanzialmente positiva; la prudenza, comunque, non è mai troppa

Il paesino è piccolo ma veramente bello, come ovvio è preso d'assalto dal turismo e quindi l'atmosfera è un po' rovinata dai vari esercizi commerciali, insegne etc. Ma l'impronta veneziana, bellissima, è ovunque

Questa veramente sembra un'aquila asburgica, ma l'è istèss


La suggestione dei vicoli...

..e l'incanto dei portali istoriati: quali meravigle celeranno gli interni?

Dall'alto del campanile si vedono bene gli effetti del vento


La cittadina brulica di francesi, forse questo veliero è un villaggio Club Med


Molte le barche in rada; su questa gli ingredienti ci sono tutti: il cumenda, la dama e il marinero...

Ed è subito sera

ma il viaggio continua
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