TR : BGY BIQ ( Ride the wild surf)


speedbird001

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27 Febbraio 2014
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"Two girls for every boy" .... cantavano Jan & Dean, nel loro single hit : "Surf City"...
Ma la California è lontana e qualcuno del forum suggeriva l'apertura della nuova rotta Bergamo/Biarritz , dunque , previo pagamento di Euri 52 ai giallo blu di Ryan, dirigiamo nella mecca del surf europeo.
Sempre a qualcuno del forum, gli early birds proprio non vanno giù , ma la scelta è unica, dunque il volo delle 5.55 del mattino ( o della notte) è l'unico disponibile.
Dopotutto , come scrive Don Winslow, altro amante del surf, ne : "la pattuglia dell'alba" , la mattina presto è l'ora di surfare.
Parking a BGY esauriti, veloce corsa da Milano, verso Park remoto e via di navetta.
Le navette si sono rese conto che, entrare davanti al terminal è inconcepibile, dati i tempi di percorrenza, vicini all'ora, nei giorni di punta e ora ti mollano nel parcheggio vicino.
Una semifinale olimpica di mezzofondo e siamo dentro.
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Alle 4 del mattino c'è già un discreto casino , ma devo dire che a BGY sono bravissimi a spingere dentro tutti, tipo metrò giapponese e in un quarto d'ora siamo dentro.
Parte retail praticamente chiusa ma insomma , trovami qualcuno che compra una giacchetta alle 4 del mattino.

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Inizia l'imbarco e mi chiedo , come sempre, che idea abbia Ryan della priority.
Per Ryan vuol dire avere la priorità di aspettare 25 minuti sulle scale del terminal , poi prendere il cobus per primi, scendere , ovviamente, per ultimi e salire per ultimissimi.
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In galley , messaggi sibillini.

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Il caffè di Ryan penso sia il peggiore del mondo, praticamente un liquido scuro, pieno di minuscoli pezzetti di un qualcosa di indefinito dal sapore plastico , che ti finiscono tra i denti ed escono alcuni anni dopo, però ci casco sempre.

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Un oretta e mezzo totalmente uneventful e atterriamo nel civettuolo aereoporto di Biarritz, che praticamente è in città.
Due finger presenti, ma sbarchiamo sull'apron.
Il nostro è l'unico velivolo presente, come verificherò in seguito, a Biarritz hanno solo una mezza dozzina di voli giornalieri.
Simpatico il mezzo di trasbordo , al posto della scaletta posteriore c'è praticamente un toboga.

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Lo sbarco è veloce, anzi no.
I francesi hanno abolito Shengen e hanno rimesso il controllo passaporti, presidiato da un tizio in maglietta Ocean Pacific.
ringrazio il cielo che il nostro è l'unico volo presente e in mezz'oretta siamo fuori.
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La generale assenza di traffico, si manifesta anche nelle aspettative di trovare un taxi o qualcosa del genere, come potete vedere, il flusso di gente davanti al terminal è entusiasmante.

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Ad ogni modo, santo Uber e in una decina di minuti siamo in città.
Che dire, pensavo fosse un posto molto "laid back" , "il surf è per ragazzini muscolosi che ancora non si fanno la barba",
dice l'agente Utah a Peppas, quando in ; "Point break" gli comunica che i rapinatori sono surfisti.
In realtà è una città molto elegante, " da babbi", dice mio figlio, suggerendo che l'età media è abbastanza alta, i quartieri sono tranquilli e pieni di ville in stile inglese, molto gradevoli ( e costosi, minimo un paio di milioni per una villetta), macchine di livello, senza essere vistose ; ( " questa non è Ibiza"), dunque, suv costosi, ma non Lamborghini arancioni che scorrazzano in giro.
I ristoranti sono mediamente gradevoli ed eleganti, ma non overpriced.
Il personale, per essere francese. è molto accomodante e gentile.
La celeberrima Grand Plage è la rimanenza dei tempi della Belle Epoque , allorchè i ricchi venivano a Biarritz da mezza Europa, il Grand Hotel ospitava abitualmente i reali russi, tanto che davanti c'è una bellissima chiesa ortodossa, mentre i conti al casinò si facevano alla fine della vacanza, davanti a una pistola.
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Il posto cadde nel declino per alcuni decenni , salvo tornare in auge all'inizio del millennio.
In spiaggia puoi surfare o sorseggiare the, in queste belle tende a righe, che fanno molto anni trenta ( 15 euro al giorno, alla faccia di Paraggi e co.).
Le onde sono abbastanza facili, infatti il line up è pieno di scuole di surf ove orde di bambini inglesi bevono contenti acqua salata e si congelano per tutto il pomeriggio.


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Purtroppo il paesaggio fronte mare, è rovinato da alcuni condomini che torreggiano come un pugno in un occhio, a fianco di bellissime palazzine liberty, roba che l'assessore all'urbanistica del comune di Scampia a confronto è Renzo Piano.
Ma di questo parleremo in part 2.
A bien toit.
 

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Ultima modifica:
Molto interessante, ho sempre associato Biarritz al surf e infatti...
Comunque un appunto sul caffè Ryan: ci credo che è imbevibile così, devi berlo col tappo messo! Perché c'è un filtro che trattiene quei pezzettini che ti danno fastidio. Il sapore è un'altra storia, ma non è un caffè solubile. 😅
 
Molto interessante, ho sempre associato Biarritz al surf e infatti...
Comunque un appunto sul caffè Ryan: ci credo che è imbevibile così, devi berlo col tappo messo! Perché c'è un filtro che trattiene quei pezzettini che ti danno fastidio. Il sapore è un'altra storia, ma non è un caffè solubile. 😅
Ah ! Anni che faccio sta cavolata dunque :)
 
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Reactions: Paolì
A me il caffè Ryan piace.
La Francia è tutta rimasta alla Belle Epoque.
Bene, per la rubrica del pfdm è tutto.
 
Rieccoci con la part 2.
Si discerneva dell'urbanistica del Comune di Biarritz, in effetti il lungomare , non l'interno, presenta delle brutture non da poco , cosi tra scorci veramente suggestivi , come la Rocher de la vierge ( lo scoglio della vergine) , uno scoglio che si raggiunge con una lunga passarella scenografica, il faro e le varie spiaggione che si raggiungono a piedi da Biarritz, trovate dei palazzoni stile gratosoglio, che oltre ad essere brutti, sono fatiscenti e sono praticamente sulla spiaggia.
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Detto questo, siamo pronti a tornare, direi che un soggiorno di 2/3 notti può essere necessario e sufficiente.
Con taxi, questa volta chiamato dall'hotel , 6 minuti per l'areoporto di Biarritz Bayonne Angle.
Il campo è storico, risalendo le origini al 1922, in realtà già Bleriot nel 1907 aveva tracciato una pista, ma in una località differente, tanto che il locale areoclub risale al 1928.
Pista singola di 2.250 metri circa , orientamento 9/27, ci ha atterrato anche il Concorde una volta.
Presenti nell'apron, solo un Falcon e un Embraer 100, nel piazzale dell'aviazione generale, non sono riuscito a prenderli se non molto in lontananza.
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Come vedete dal tableau , il traffico è abbastanza ridotto, lo scalo conta circa un milione di pax annuali, che per certi scali in Italia sarebbe manna dal cielo ( Ndr).

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Area partenze affollata oggi.

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Air France Op arriva e da buon local, ha un finger ad aspettarla.

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Per l'imbarco si ripassa dalle forche caudine del controllo passaporti, segue l'immancabile imbarco Ryan senza priority , non mancano curiosi divieti tutti francesi ( meno male che non sono caduto in tentazioni di acquisti culinari).
Qualcuno mi illumina ?

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Volo senza particolari emozioni, ah, il caffè stavolta non l'ho preso.
In cabina ho trovato un FO che conosco, dopo qualche anno di P2F nei paesi dell'est, assunto Ryan direttamente base BGY , non male direi.
Ad ogni modo, sperando non abbiate apprezzato le mie pessime foto, saluto e ringrazio.
Alla prossima.
 

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No, ho surfato in giro per il mondo, sempre da semi principiante si intende, anche se ho un interesse per la cultura surf ( cinema, letteratura e musica in particolare).
Un paio di anni fa, surfando a San Sebastian, mi sono incrinato una costola, cosi a malincuore ho deciso che era meglio lasciar perdere, dato che la mia grande passione, comunque, è il tennis.
Ha surfato mio figlio, che ha 18 anni contro i miei 55 :).