"Two girls for every boy" .... cantavano Jan & Dean, nel loro single hit : "Surf City"...
Ma la California è lontana e qualcuno del forum suggeriva l'apertura della nuova rotta Bergamo/Biarritz , dunque , previo pagamento di Euri 52 ai giallo blu di Ryan, dirigiamo nella mecca del surf europeo.
Sempre a qualcuno del forum, gli early birds proprio non vanno giù , ma la scelta è unica, dunque il volo delle 5.55 del mattino ( o della notte) è l'unico disponibile.
Dopotutto , come scrive Don Winslow, altro amante del surf, ne : "la pattuglia dell'alba" , la mattina presto è l'ora di surfare.
Parking a BGY esauriti, veloce corsa da Milano, verso Park remoto e via di navetta.
Le navette si sono rese conto che, entrare davanti al terminal è inconcepibile, dati i tempi di percorrenza, vicini all'ora, nei giorni di punta e ora ti mollano nel parcheggio vicino.
Una semifinale olimpica di mezzofondo e siamo dentro.

Alle 4 del mattino c'è già un discreto casino , ma devo dire che a BGY sono bravissimi a spingere dentro tutti, tipo metrò giapponese e in un quarto d'ora siamo dentro.
Parte retail praticamente chiusa ma insomma , trovami qualcuno che compra una giacchetta alle 4 del mattino.


Inizia l'imbarco e mi chiedo , come sempre, che idea abbia Ryan della priority.
Per Ryan vuol dire avere la priorità di aspettare 25 minuti sulle scale del terminal , poi prendere il cobus per primi, scendere , ovviamente, per ultimi e salire per ultimissimi.

In galley , messaggi sibillini.

Il caffè di Ryan penso sia il peggiore del mondo, praticamente un liquido scuro, pieno di minuscoli pezzetti di un qualcosa di indefinito dal sapore plastico , che ti finiscono tra i denti ed escono alcuni anni dopo, però ci casco sempre.

Un oretta e mezzo totalmente uneventful e atterriamo nel civettuolo aereoporto di Biarritz, che praticamente è in città.
Due finger presenti, ma sbarchiamo sull'apron.
Il nostro è l'unico velivolo presente, come verificherò in seguito, a Biarritz hanno solo una mezza dozzina di voli giornalieri.
Simpatico il mezzo di trasbordo , al posto della scaletta posteriore c'è praticamente un toboga.



Lo sbarco è veloce, anzi no.
I francesi hanno abolito Shengen e hanno rimesso il controllo passaporti, presidiato da un tizio in maglietta Ocean Pacific.
ringrazio il cielo che il nostro è l'unico volo presente e in mezz'oretta siamo fuori.

La generale assenza di traffico, si manifesta anche nelle aspettative di trovare un taxi o qualcosa del genere, come potete vedere, il flusso di gente davanti al terminal è entusiasmante.

Ad ogni modo, santo Uber e in una decina di minuti siamo in città.
Che dire, pensavo fosse un posto molto "laid back" , "il surf è per ragazzini muscolosi che ancora non si fanno la barba",
dice l'agente Utah a Peppas, quando in ; "Point break" gli comunica che i rapinatori sono surfisti.
In realtà è una città molto elegante, " da babbi", dice mio figlio, suggerendo che l'età media è abbastanza alta, i quartieri sono tranquilli e pieni di ville in stile inglese, molto gradevoli ( e costosi, minimo un paio di milioni per una villetta), macchine di livello, senza essere vistose ; ( " questa non è Ibiza"), dunque, suv costosi, ma non Lamborghini arancioni che scorrazzano in giro.
I ristoranti sono mediamente gradevoli ed eleganti, ma non overpriced.
Il personale, per essere francese. è molto accomodante e gentile.
La celeberrima Grand Plage è la rimanenza dei tempi della Belle Epoque , allorchè i ricchi venivano a Biarritz da mezza Europa, il Grand Hotel ospitava abitualmente i reali russi, tanto che davanti c'è una bellissima chiesa ortodossa, mentre i conti al casinò si facevano alla fine della vacanza, davanti a una pistola.



Il posto cadde nel declino per alcuni decenni , salvo tornare in auge all'inizio del millennio.
In spiaggia puoi surfare o sorseggiare the, in queste belle tende a righe, che fanno molto anni trenta ( 15 euro al giorno, alla faccia di Paraggi e co.).
Le onde sono abbastanza facili, infatti il line up è pieno di scuole di surf ove orde di bambini inglesi bevono contenti acqua salata e si congelano per tutto il pomeriggio.


Purtroppo il paesaggio fronte mare, è rovinato da alcuni condomini che torreggiano come un pugno in un occhio, a fianco di bellissime palazzine liberty, roba che l'assessore all'urbanistica del comune di Scampia a confronto è Renzo Piano.
Ma di questo parleremo in part 2.
A bien toit.
Ma la California è lontana e qualcuno del forum suggeriva l'apertura della nuova rotta Bergamo/Biarritz , dunque , previo pagamento di Euri 52 ai giallo blu di Ryan, dirigiamo nella mecca del surf europeo.
Sempre a qualcuno del forum, gli early birds proprio non vanno giù , ma la scelta è unica, dunque il volo delle 5.55 del mattino ( o della notte) è l'unico disponibile.
Dopotutto , come scrive Don Winslow, altro amante del surf, ne : "la pattuglia dell'alba" , la mattina presto è l'ora di surfare.
Parking a BGY esauriti, veloce corsa da Milano, verso Park remoto e via di navetta.
Le navette si sono rese conto che, entrare davanti al terminal è inconcepibile, dati i tempi di percorrenza, vicini all'ora, nei giorni di punta e ora ti mollano nel parcheggio vicino.
Una semifinale olimpica di mezzofondo e siamo dentro.

Alle 4 del mattino c'è già un discreto casino , ma devo dire che a BGY sono bravissimi a spingere dentro tutti, tipo metrò giapponese e in un quarto d'ora siamo dentro.
Parte retail praticamente chiusa ma insomma , trovami qualcuno che compra una giacchetta alle 4 del mattino.


Inizia l'imbarco e mi chiedo , come sempre, che idea abbia Ryan della priority.
Per Ryan vuol dire avere la priorità di aspettare 25 minuti sulle scale del terminal , poi prendere il cobus per primi, scendere , ovviamente, per ultimi e salire per ultimissimi.

In galley , messaggi sibillini.

Il caffè di Ryan penso sia il peggiore del mondo, praticamente un liquido scuro, pieno di minuscoli pezzetti di un qualcosa di indefinito dal sapore plastico , che ti finiscono tra i denti ed escono alcuni anni dopo, però ci casco sempre.

Un oretta e mezzo totalmente uneventful e atterriamo nel civettuolo aereoporto di Biarritz, che praticamente è in città.
Due finger presenti, ma sbarchiamo sull'apron.
Il nostro è l'unico velivolo presente, come verificherò in seguito, a Biarritz hanno solo una mezza dozzina di voli giornalieri.
Simpatico il mezzo di trasbordo , al posto della scaletta posteriore c'è praticamente un toboga.



Lo sbarco è veloce, anzi no.
I francesi hanno abolito Shengen e hanno rimesso il controllo passaporti, presidiato da un tizio in maglietta Ocean Pacific.
ringrazio il cielo che il nostro è l'unico volo presente e in mezz'oretta siamo fuori.

La generale assenza di traffico, si manifesta anche nelle aspettative di trovare un taxi o qualcosa del genere, come potete vedere, il flusso di gente davanti al terminal è entusiasmante.

Ad ogni modo, santo Uber e in una decina di minuti siamo in città.
Che dire, pensavo fosse un posto molto "laid back" , "il surf è per ragazzini muscolosi che ancora non si fanno la barba",
dice l'agente Utah a Peppas, quando in ; "Point break" gli comunica che i rapinatori sono surfisti.
In realtà è una città molto elegante, " da babbi", dice mio figlio, suggerendo che l'età media è abbastanza alta, i quartieri sono tranquilli e pieni di ville in stile inglese, molto gradevoli ( e costosi, minimo un paio di milioni per una villetta), macchine di livello, senza essere vistose ; ( " questa non è Ibiza"), dunque, suv costosi, ma non Lamborghini arancioni che scorrazzano in giro.
I ristoranti sono mediamente gradevoli ed eleganti, ma non overpriced.
Il personale, per essere francese. è molto accomodante e gentile.
La celeberrima Grand Plage è la rimanenza dei tempi della Belle Epoque , allorchè i ricchi venivano a Biarritz da mezza Europa, il Grand Hotel ospitava abitualmente i reali russi, tanto che davanti c'è una bellissima chiesa ortodossa, mentre i conti al casinò si facevano alla fine della vacanza, davanti a una pistola.



Il posto cadde nel declino per alcuni decenni , salvo tornare in auge all'inizio del millennio.
In spiaggia puoi surfare o sorseggiare the, in queste belle tende a righe, che fanno molto anni trenta ( 15 euro al giorno, alla faccia di Paraggi e co.).
Le onde sono abbastanza facili, infatti il line up è pieno di scuole di surf ove orde di bambini inglesi bevono contenti acqua salata e si congelano per tutto il pomeriggio.


Purtroppo il paesaggio fronte mare, è rovinato da alcuni condomini che torreggiano come un pugno in un occhio, a fianco di bellissime palazzine liberty, roba che l'assessore all'urbanistica del comune di Scampia a confronto è Renzo Piano.
Ma di questo parleremo in part 2.
A bien toit.
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