Suicidio su piazzale a BGY


Il tema è che per gli aeroporti, ovviamente a causa di uno storico che non aiuta, si pensa sempre che in caso di attacco terroristico il numero di vittime sia elevato e che ci possano essere danni collaterali a terra (vedi 11/9). Il fatto è che per una stazione ferroviaria è lo stesso. Nulla vieta a un matto di mettersi a correre per la stazione X e buttarsi sotto al primo treno AV... Il risultato sarebbe lo stesso di BGY. Se si parla poi di potenziale minaccia terroristica il risultato potrebbe essere anche peggiore a quello di un attentato a bordo di un aereo. Oggi come oggi i treni portano fino a quasi 1000 persone, e a parte la Spagna e i treni Eurostar (che hanno le macchine a raggi X solo per compliance con i regolamenti del tunnel) i controlli di sicurezza sono inesistenti.
 
Il tema è che per gli aeroporti, ovviamente a causa di uno storico che non aiuta, si pensa sempre che in caso di attacco terroristico il numero di vittime sia elevato e che ci possano essere danni collaterali a terra (vedi 11/9). Il fatto è che per una stazione ferroviaria è lo stesso. Nulla vieta a un matto di mettersi a correre per la stazione X e buttarsi sotto al primo treno AV... Il risultato sarebbe lo stesso di BGY. Se si parla poi di potenziale minaccia terroristica il risultato potrebbe essere anche peggiore a quello di un attentato a bordo di un aereo. Oggi come oggi i treni portano fino a quasi 1000 persone, e a parte la Spagna e i treni Eurostar (che hanno le macchine a raggi X solo per compliance con i regolamenti del tunnel) i controlli di sicurezza sono inesistenti.

A Milano Centrale e penso anche nelle altre maggiori stazioni hanno installato dei tornelli in cui devi scannerizzare il biglietto del treno per accedere alla zona dei binari, certo magari un malintenzionato potrebbe tentare di sfondarli o infilarsi, ma è comunque una barriera in piu' per la sicurezza che prima non c'era.

Al momento l'unico effetto che hanno queste barriere, parlo per Milano Centrale non so le altre stazioni, è che i lettori dei codici QR dei biglietti sono molto lenti e difficoltosi da usare col risultato che si formano lunghe code per poter accedere alla zona dei binari e rischi di perdere il treno.
 
A Milano Centrale e penso anche nelle altre maggiori stazioni hanno installato dei tornelli in cui devi scannerizzare il biglietto del treno per accedere alla zona dei binari, certo magari un malintenzionato potrebbe tentare di sfondarli o infilarsi, ma è comunque una barriera in piu' per la sicurezza che prima non c'era.

Al momento l'unico effetto che hanno queste barriere, parlo per Milano Centrale non so le altre stazioni, è che i lettori dei codici QR dei biglietti sono molto lenti e difficoltosi da usare col risultato che si formano lunghe code per poter accedere alla zona dei binari e rischi di perdere il treno.

Con tutto il rispetto per i tornelli... ma se una persona vuole gettarsi sotto un treno (cosa che a Milano Centrale non potrebbe avere molto successo, visto che è una stazione di testa) oppure, peggio, far saltare in aria la stazione/treno, dei tornelli presidiati dal Mossad de noartri (ovvero FS Security) penso gli interesserebbe gran poco.
 
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In qualsiasi aspetto il rischio zero non esiste, si cerca di prendere delle contromisure, per quanto è possibile, per tentare di ridurre il rischio ma azzerarlo totalmente è impossibile.
 
A Milano Centrale e penso anche nelle altre maggiori stazioni hanno installato dei tornelli in cui devi scannerizzare il biglietto del treno per accedere alla zona dei binari, certo magari un malintenzionato potrebbe tentare di sfondarli o infilarsi, ma è comunque una barriera in piu' per la sicurezza che prima non c'era.

Al momento l'unico effetto che hanno queste barriere, parlo per Milano Centrale non so le altre stazioni, è che i lettori dei codici QR dei biglietti sono molto lenti e difficoltosi da usare col risultato che si formano lunghe code per poter accedere alla zona dei binari e rischi di perdere il treno.
Non serve nemmeno un biglietto del treno, ne basta anche uno della metro qualunque per attraversare i tornelli
 
Oppure puoi arrivare con un altro treno imbarcandosi dove scarsamente presidiato, manco c'e' bisogno del biglietto, ma peraltro sono biglietti non nominativi.
 
Non serve nemmeno un biglietto del treno, ne basta anche uno della metro qualunque per attraversare i tornelli
Questo perchè col biglietto della metro puoi viaggiare in treno in altre stazioni di Milano. Diciamo che lo scopo della installazione dei tornelli è per controllare che tu abbia almeno un biglietto valido valido per accedere alla zona dei binari e tentare di ridurre il numero di persone che viaggiano senza biglietto.
 
Mi pare di capire che l'unica persona che potesse avere una minima chance di evitare la tragedia fosse l'addetto di rampa che si trovava ai piedi dell'aereo durante la messa in moto...

Una figura che corre sul piazzale dal terminal verso il tuo aereo dovrebbe attirare abbastanza l'attenzione e magari riesci ad avvisare in cuffia i piloti del pericolo.
 
Mi pare di capire che l'unica persona che potesse avere una minima chance di evitare la tragedia fosse l'addetto di rampa che si trovava ai piedi dell'aereo durante la messa in moto...

Una figura che corre sul piazzale dal terminal verso il tuo aereo dovrebbe attirare abbastanza l'attenzione e magari riesci ad avvisare in cuffia i piloti del pericolo.

Di messe in moto ne ho fatte tante, e la quantità di agenti rampa che pensa di portare a spasso il cane (e sottovaluta i rischi) è enorme.
Detto ciò, quando sta girando un motore tu guardi quello, e sposti lo sguardo al 2 prima di dare l'ok all'accensione. Tutto questo con delle cuffie addosso e una quantità di rumore di fondo enorme (che ti causa la diminuzione del focus sullo spazio attorno all'aereo).

Mi è parso tuttavia di leggere che prima di finire dentro al motore accesso abbia iniziato a "picchiare" il motore spento. Non so quanto questo sia durato, però mettiamo qualche secondo? Ritorno al mio punto di prima del poliziotto, hai un tempo di reazione da essere umano e anche se te ne accorgi e dici al crew "cut off engine immediately", quanto tempo credi ci metta il crew prima di reagire e spegnere il motore ? (e ci posso scommettere quanto vuoi che certi crew avrebbero chiesto, come mai devo spegnere il motore ?) E anche se il crew non avesse fatto domande e avesse spento subito, non stiamo parlando del motore della macchina, hai bisogno di 20 secondi prima che il motore vada al di sotto della potenza necessaria per non essere "fatale".

Dobbiamo anche capire a che punto della messa in moto era, perché tanti piloti accendono solo un motore, per fare SETO, quindi magari la rampa era già scollegata dalla cuffia e stava andando a lato per dare il segnale e mostrare il pin. Ecco... li auguri a farti vedere dai piloti per fare il segnale di emergenza, mi ricordo che tante volte solo per fare vedere il pin mi dovevo sbracciare (e li sanno che devono guardarti). In quel momento il crew sta facendo la taxi check-list, quindi anche loro stanno guardando ovunque tranne che alla rampa.
 
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https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_08/aeroporto-bergamo-la-tragedia-chi-era-la-vittima

Chi era Andrea Russo, l'uomo di 35 anni morto a Orio al Serio risucchiato dal motore di un aereo. «In aeroporto con un'auto piena di ogni tipo di materiale»

Le indagini sui motivi che hanno portato Russo al suicidio, e sui suoi eventuali rapporti con l'aeroporto

di Fabio Paravisi

Aeroporto Bergamo, il dramma: chi era Andrea Russo, 35 anni, di Calcinate


Non ha avuto una vita facile Andrea Russo, l'uomo che si è tolto la vita la mattina dell'8 luglio lanciandosi nel motore acceso di un aereo sulla pista dell'aeroporto di Orio al Serio, in provincia di Bergamo.

Russo era nato il 28 gennaio 1990 e aveva un fratello. Era di Calcinate, ed era nato all'ospedale del paese dove sua madre Anna Sordelliti lavorava come ostetrica, e per questo era nota in paese. Da ragazzo aveva avuto diversi problemi di tossicodipendenza ed era anche stato ospite in comunità di recupero, ma negli ultimi anni si era rimesso in sesto, e tanti di quelli che lo conoscono ne parlano come di una brava persona che cercava di ricostruirsi una vita.

Da qualche tempo svolgeva dei piccoli lavori di manutenzione e si era trasferito a Mornico al Serio con un parente, in una casa di proprietà del fratello. Non si sa che cosa possa averlo spinto al suicidio e perché abbia scelto una modalità così terribile: «Stiamo investigando - spiega il Procuratore della Repubblica Maurizio Romanelli - su sui eventuali rapporti con l'aeroporto o il mondo degli aerei. Nell'auto con la quale è arrivato in aeroporto, ingombra di ogni tipo di materiale, non abbiamo trovato niente che possa dare qualche tipo di spiegazione».


Aeroporto Bergamo, la tragedia: chi era Andrea Russo, 35 anni, di Calcinate


«Di fronte a questa tragedia che ci lascia attoniti e profondamente addolorati - è il messaggio di condoglianze del sindaco di Calcinate Lorena Boni - , desidero esprimere, a nome mio personale, dell’amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza, la più sentita vicinanza e il cordoglio alla famiglia e a tutti coloro che hanno voluto bene a questo giovane ragazzo. La notizia di quanto accaduto ci colpisce nel profondo e ci ricorda quanto siamo fragili e quanto sia importante coltivare ogni giorno il senso della comunità, perché nessuno si senta mai solo di fronte alle proprie difficoltà. In questo momento di grande dolore, l’intera comunità si stringe in silenzio, con rispetto e commozione, attorno ai familiari e agli amici, augurando a ciascuno di loro di trovare conforto e sostegno nell’affetto delle persone care».
 
Preferisco che i piloti si concentrino su quello che devono fare, capire che un pazzo si vuole buttare dentro a un motore e reagire in tempo abbiamo capito che non e' fattibile.

Poi a parte l'esito per il suicida non mi sembra che le conseguenze per gli altri siano cosi' gravi a parte la distruzione del motore, che peraltro si avrebbe anche con un bird strike in circostanze piu' pericolose per passeggeri e equipaggio.

La prevenzione va fatta prima di arrivare nei pressi dell'aereo.


Poi so che suona cinico, ma tutti questi suicidi, le decine che si buttano sotto li treni e la metropolitana, non potrebbero usare altri metodi meno cruenti a casa loro? Non li cito perche' suona sconveniente ma non considerei del tutto sbagliato invece pubblicizzarli: se proprio ti devi suicidare fai cosi' e cosi' non coinvolgere altri nell'insano gesto.
 
Secondo me ci sono 2 livelli di discussione:

1) umana, cosa ha spinto un ragazzo di 35 anni a compiere un gesto del genere. C'è fragilità ma è evidente (e non sono l'unico a pensarlo dato che diversi giornali dicono la stessa cosa) che abbia premeditato il gesto perchè sapeva perfettamente dove andare. Street View permette di avere una visione dell'area ( seppur non aggiornatissima) ma potrebbe esserci altro ( ricognizione dopo un viaggio? qualche manutenzione fatta in zona con qualche ditta subappaltante? boh..).

2) di sicurezza legata allo scalo: se scorrete indietro vedete l'immagine street View che ho postato ieri. tra l'uscita e le porte di emergenza non ci sono 20 metri. La soluzione delle uscite strette dove passa una persona per volta potrebbe essere l'unica percorribile, perchè l'altra potrebbe essere quella di creare un corridoio più lungo tra le due porte ( magari aggiungendone una) ma comporterebbe per forza un ridisegno complessivo dell'area dato che andrebbero spostati gli uffici della dogana e altri ambienti di servizio per ricreare lo spazio. Oppure bisogna spostarsi verso Land Side ( dove c'è spazio e dove si potrebbe creare una porta aggiuntiva.
In ogni caso, è un tema che ha colpito tutti la facilità con cui sia entrato. Io conosco BGY da quando ero bambino, è l'aeroporto di casa e porto i miei figli a vedere gli aerei partire. Non posso dire sia un aeroporto poco sicuro perchè il sedime è costantemente presidiato ed è presente anche un sistema di videosorveglianza di alto livello.
 
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Poi so che suona cinico, ma tutti questi suicidi, le decine che si buttano sotto li treni e la metropolitana, non potrebbero usare altri metodi meno cruenti a casa loro? Non li cito perche' suona sconveniente ma non considerei del tutto sbagliato invece pubblicizzarli: se proprio ti devi suicidare fai cosi' e cosi' non coinvolgere altri nell'insano gesto.

Secondo me andrebbe invece pubblicizzato il fatto che le aziende danneggiate da un suicidio (ad esempio Trenitalia, o in questo caso Volotea, SACBO, Ryanair, ecc.) possono rivalersi sul patrimonio del defunto. Avevo letto su un forum ferroviario che Trenitalia di regola lo fa. Questo magari potrebbe dissuadere qualcuno dal suicidarsi in maniera antisociale / almeno chi ha un patrimonio, non odia i propri eredi, ed ha ancora un po’ di lucidità.
 
I suicidi in metropolitana ci sarebbe il modo di prevenirli basterebbe installare sulle linee che ne sono sprovviste le barriere con le porte automatiche lungo il marciapiede come ci sono ad esempio sulla M4 e M5 a Milano che sono le linee piu' moderne a guida autonoma. Ma ovviamente installare queste barriere in tutte le fermate delle altre linee immagino costa parecchio.
 
Poi so che suona cinico, ma tutti questi suicidi, le decine che si buttano sotto li treni e la metropolitana, non potrebbero usare altri metodi meno cruenti a casa loro? Non li cito perche' suona sconveniente ma non considerei del tutto sbagliato invece pubblicizzarli: se proprio ti devi suicidare fai cosi' e cosi' non coinvolgere altri nell'insano gesto.
Lo fanno esattamente per essere "visti"
 
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