Sopravvivere da un volo di 33.000 piedi


aa/vv??

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Up in the air
Vesna Vulovic.
Ai più questo nome dirà poco, ma è una hostess della JAT (compagnia yugoslava) che nel 1972 fu vittima di una incidente/bomba. L'aereo, dc9, esplose in volo, e la signora cadde da 33.000 piedi, protetta dalla parte finale della fusoliera, sopravvivendo. Fu l'unica sopravvissuta di quel volo, e aggiungo io, di tutti gli incidenti aerei occorsi in quota. Mesi e mesi di ospedale, fratture ovunque, ma VIVA. Continuò anche a lavorare per la compagnia aerea.

Qualche amico esperto di gravità (io conosco solo quella che mi fa afflosciare sotto il mento) può spiegarmi come sia possibile?
 
credo con una gran dose di fondoschiena e l'aiuto di quell'omino....oltre al fatto che forse non era giunta la sua ora
 
Ricordo un documentario della serie "indagini ad alta quota" che va in onda su National Geographic di questo incidente.
Era il volo JAT367 in volo da stoccolma a belgrado e la macchina era un DC9-32 matricola YU-AHT.
L'intera porzione di coda si stacco e la signora in questione rimase bloccata da un carrello portavivande, mi pare, all'interno di questo troncone di coda.
La parte non si disintegrò poichè precipitò su una zona estremamente boschiva e con un angolo che permise agli alberi di frenare la parte finale della terrificante caduta. Questo è quanto ricordo
 
ancheia i io mi ricordo di questa fortunata. Non vorrei dire porcate ma mi sembra che la parte dove era rimasta non si sia schiantata direttamente a terra ma abbia incontrato un pendio che l'ha aiutata a sopravvivere, però non vorrei confondermi con una puntata di willy il coyote :D
 
Ma come ha fatto a non andare in ipossia a 33000 piedi? Senza contare che probabilmente faceva "freschino".

Fattore C...
 
ancheia i io mi ricordo di questa fortunata. Non vorrei dire porcate ma mi sembra che la parte dove era rimasta non si sia schiantata direttamente a terra ma abbia incontrato un pendio che l'ha aiutata a sopravvivere, però non vorrei confondermi con una puntata di willy il coyote :D

no no non ti ricordi male...era un pendio di una zona boschiva. L'angolo insieme agli alberi come dicevo sopra hanno attutito la caduta
 
Magari sparo una sciocchezza... potrebbe essere che l'ipossia e l'ipotermia le abbiano rallentato un po' il metabolismo contribuendo alla sua salvezza.
Anche molti passeggeri del famoso 747 Pan Am esploso su Lockerbie giunsero a terra vivi. L'ipossia e la depressurizzazione violenta ne uccisero alcuni, ma in buona parte ripresero (purtroppo per loro) i sensi qundo l'aereo precipitando raggiunse strati d'aria più densi. L'autopsia dimostrò che almeno uno era vivo dopo l'impatto col suolo e se fosse stato soccorso all'istante (cosa ovviamente impossibile) sarebbe potuto sopravvivere.
Terribile, a pensarci.
 
Fu scritto al riguardo un libro dal titolo "Zagreb 14, cleared to collide?", ma non so se si trova ancora.
 
Anche molti passeggeri del famoso 747 Pan Am esploso su Lockerbie giunsero a terra vivi. L'ipossia e la depressurizzazione violenta ne uccisero alcuni, ma in buona parte ripresero (purtroppo per loro) i sensi qundo l'aereo precipitando raggiunse strati d'aria più densi. L'autopsia dimostrò che almeno uno era vivo dopo l'impatto col suolo e se fosse stato soccorso all'istante (cosa ovviamente impossibile) sarebbe potuto sopravvivere.
Terribile, a pensarci.

Mioddio e' atroce una cosa del genere
 
Su Discovery Channel i "Mythbusters" avevano provato a simulare una cosa del genere. Staccando un bel pezzo di coda da un DC-9 in disuso, messo dentro un manichino con sensori e lasciato cadere da un elicottero ad una certa altezza. Il manichino a seconda dei dati "morì" ma il mito fu definito "plausibile" in quanto l'impatto, l'angolo di impatto, e tanti altri fattori avrebbero potuto veramente attutire la caduta.
Non super-scientifica...ma possibile
 
Mi ricordo che tanti anni fa vidi in TV l'intervista ad un pilota italiano della seconda guerra mondiale che, con l'aereo in fiamme, si buttò senza paracadute da 5000 metri piuttosto che morire bruciato a bordo.... ebbene era lì a raccontarlo: cadendo su pini pieni di neve si spaccò di brutto le ossa ma sopravvisse!
 
ricordo il documentario prima citato.. Pare che il pezzo finale della coda abbia planato in parte e così abbia rallentato la caduta terminata poi in una zona boschiva.. Ad ogni modo vicino a lei c'era una bella schiera di santi :)
 
Vivo non vuol dire necessariamente cosciente.
Purtroppo l'inchiesta accertò che era molto probabile che diversi passeggeri fossero coscienti durante la discesa. È questo che rende l'attentato di Lockerbie il più orribile dal punto di vista delle sofferenze per le vittime.