A Passage to India
Natale 2005, la grande nevicata a Malpensa. In treno guardavo i fiocchi di neve così natalizi già pregustando la calura tropicale indiana che avrei assaggiato la sera.
Aeroporto bloccato. In realtà solo 10-15 centimetri di neve, ma non c' erano mezzi per spalare e il deicing poteva per far decollare ben DUE aerei l' ora. I ricchi scappavano a Zurigo Kloten in taxi, per gli altri MXP era trasformato in bivacco multietnico, bar presi d' assalto e quindi digiuno per tutti. Diedero la precedenza ai (pochi) voli intercontinentali, partirono tutti salvo il mio per Bombay. Solo dopo 12 ore ad aspettare senza notizie , grazieaddio nella saletta Freccia Alata, Alitalia disse che il volo era cancellato e di tornare a casa. Altissima stagione e nessuna riprotezione immaginabile, in nessuna data. Peraltro noi vips eravamo stati invasi da un centinaio di napoletani venuti a menare le mani e rubare quel che era rimasto da mangiare e da bere.
Ritorno a Milano Cadorna con il Malpensa Express, niente taxi ovviamente e niente mezzi pubblici perché era Natale e niente parenti e amici, quindi a casa a piedi nella neve con girlfriend lasciata alla stazione con i bagagli e riaccompagnata un paio d' ore dopo con la mia auto finalmente recuperata. Mio zio al telefonino rideva raccontandomi per la centesima volta la sua ritirata con gli Alpini dalla Russia.
Il giorno dopo caccia alla riprotezione: avevamo un biglietto premio MilleMiglia e per Alitalia eravamo soltanto dei paria, ci offrirono di partire a Capodanno! Ovviamente il volo della mattina del 26 per Bombay era partito semivuoto perché la maggior parte dei feed era stata soppressa, me nessuno in AZ ci aveva suggerito di presentarci in waiting list, la sera prima volevano solo convincere quanta più gente possibile ad allontanarsi dall' aeroporto, per timore di sommosse. Chi aveva bivaccato in apt era partito, ma avendo un letto a disposizione io avevo dormito a Milano. Nessuna agenzia di viaggi era aperta a Santo Stefano, mi misi all' opera su internet ipotizzando qualsiasi itinerario, via Mosca o Istanbul che fosse e mi accorsi che c' era qualche sedile vuoto sul volo BA della sera stessa da Londra a Delhi. Con centinaia di telefonate alla Magliana tra suppliche e minacce ottenni una solenne promessa telefonica di riprotezione, ma una volta arrivati a MXP il pomeriggio BA ci mostrò sui terminali che AZ non aveva fatto nessuna prenotazione per noi, avevano detto sì per farmi stare zitto e ovviamente di posti sul LHR-DEL non ce n' erano più. A questo punto mi misi a urlare come un pazzo nella sala Freccia Alata, li obbligai a far arrivare il caposcalo che si convinse che sarebbe tornato a casa con molte ecchimosi e quindi accettò di prenotarci due posti sul Londra-Delhi del 27.
Secondo ritorno a casa, tutta la giornata del 27 servì a ricomporre l' itinerario indiano e i 10 voli interni che andavano spostati e gli alberghi, visto che saremmo arrivati a Delhi e non a Bombay e con due giorni di ritardo.
Per la cronaca il 27 eravamo meno di venti pax sul 767 BA per Heathrow, tutti relegati nelle ultime file per equilibrare il peso. Volo osceno sul vecchio 747 BA per l' India, nelle ultime file dove i sedili sono più stretti, seat pitch terribile e odori nauseabondi, ma quelli almeno erano solo l' antipasto di quello che avremmo trovato a destinazione.
Natale 2005, la grande nevicata a Malpensa. In treno guardavo i fiocchi di neve così natalizi già pregustando la calura tropicale indiana che avrei assaggiato la sera.
Aeroporto bloccato. In realtà solo 10-15 centimetri di neve, ma non c' erano mezzi per spalare e il deicing poteva per far decollare ben DUE aerei l' ora. I ricchi scappavano a Zurigo Kloten in taxi, per gli altri MXP era trasformato in bivacco multietnico, bar presi d' assalto e quindi digiuno per tutti. Diedero la precedenza ai (pochi) voli intercontinentali, partirono tutti salvo il mio per Bombay. Solo dopo 12 ore ad aspettare senza notizie , grazieaddio nella saletta Freccia Alata, Alitalia disse che il volo era cancellato e di tornare a casa. Altissima stagione e nessuna riprotezione immaginabile, in nessuna data. Peraltro noi vips eravamo stati invasi da un centinaio di napoletani venuti a menare le mani e rubare quel che era rimasto da mangiare e da bere.
Ritorno a Milano Cadorna con il Malpensa Express, niente taxi ovviamente e niente mezzi pubblici perché era Natale e niente parenti e amici, quindi a casa a piedi nella neve con girlfriend lasciata alla stazione con i bagagli e riaccompagnata un paio d' ore dopo con la mia auto finalmente recuperata. Mio zio al telefonino rideva raccontandomi per la centesima volta la sua ritirata con gli Alpini dalla Russia.
Il giorno dopo caccia alla riprotezione: avevamo un biglietto premio MilleMiglia e per Alitalia eravamo soltanto dei paria, ci offrirono di partire a Capodanno! Ovviamente il volo della mattina del 26 per Bombay era partito semivuoto perché la maggior parte dei feed era stata soppressa, me nessuno in AZ ci aveva suggerito di presentarci in waiting list, la sera prima volevano solo convincere quanta più gente possibile ad allontanarsi dall' aeroporto, per timore di sommosse. Chi aveva bivaccato in apt era partito, ma avendo un letto a disposizione io avevo dormito a Milano. Nessuna agenzia di viaggi era aperta a Santo Stefano, mi misi all' opera su internet ipotizzando qualsiasi itinerario, via Mosca o Istanbul che fosse e mi accorsi che c' era qualche sedile vuoto sul volo BA della sera stessa da Londra a Delhi. Con centinaia di telefonate alla Magliana tra suppliche e minacce ottenni una solenne promessa telefonica di riprotezione, ma una volta arrivati a MXP il pomeriggio BA ci mostrò sui terminali che AZ non aveva fatto nessuna prenotazione per noi, avevano detto sì per farmi stare zitto e ovviamente di posti sul LHR-DEL non ce n' erano più. A questo punto mi misi a urlare come un pazzo nella sala Freccia Alata, li obbligai a far arrivare il caposcalo che si convinse che sarebbe tornato a casa con molte ecchimosi e quindi accettò di prenotarci due posti sul Londra-Delhi del 27.
Secondo ritorno a casa, tutta la giornata del 27 servì a ricomporre l' itinerario indiano e i 10 voli interni che andavano spostati e gli alberghi, visto che saremmo arrivati a Delhi e non a Bombay e con due giorni di ritardo.
Per la cronaca il 27 eravamo meno di venti pax sul 767 BA per Heathrow, tutti relegati nelle ultime file per equilibrare il peso. Volo osceno sul vecchio 747 BA per l' India, nelle ultime file dove i sedili sono più stretti, seat pitch terribile e odori nauseabondi, ma quelli almeno erano solo l' antipasto di quello che avremmo trovato a destinazione.